Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Romania-2
La Romania si è unita alla NATO il 29 marzo 2004 dopo la decisione presa al Summit di Praga del novembre 2002. Naturalmente questo ha portato molte novità e cambiamenti per la nazione, sia interni sia per aggressioni esterne. La Romania è stata uno degli alleati durante la Guerra del Golfo e presidente del Consiglio di sicurezza ONU, partecipa a missioni come UNAVEM in Angola, IFOR e SFOR in Bosnia, Albania e Afghanistan, infine ha mandato 860 truppe in Irak a seguito dell'invasione americana del 2003. Ha partecipato anche alle sanzioni contro la Jugoslavia, è un membro dell' OSCE --Organization for Security and Cooperation in Europe - e del NACC-North Atlantic Cooperation Council .
Fondate nel 1860, nella corrente forma dell'11 aprile 2000, le Forţele Armate Române sono suddivise nelle classiche branche d'aviazione, marina ed esercito. Il QG è a Bucarest, il comandante supremo dell'esercito è Traian Băsescu, il ministro della Difesa è Mihai Stanişoară e il comandante del CSM è l'amm. Gheorghe Marin. IN caso di guerra il comandante supremo è il Presidente L'età per il servizio è 18 anni, le persone tra 15 e 49 anni sono stimate al 2005 5,06 mln di uomini e 4,97 di donne, di cui rispettivamente 3,93 e 4,07 mln di donne abili per il servizio militare. Purtroppo anche qui si segnala un declino della popolazione femminile: ogni anno all'età militare arrivano 172 mila uomini e 165.500 donne, largamente eccedenti rispetto ai 90.000 militari rimasti (47a posizione al mondo); le spese sono 2,21 mld di euro, pari al 2,05% (39a posizione). Nei prossimi 5 anni però si pensa addirittura di comprare armi per 11 mld di dollari, il che non sarà certo facile.
Attualmente le persone sotto le armi sono sia uomini che donne, ma non tutti i 90.000 sono in uniforme, perché vi sono anche 15.000 persone civili. Le forze di terra sono 45.800 e l'aviazione ha anche 13.250 effettivi, mentre solo 6.800 sono parte delle Forze Navali. Altri 8.800 servono in altri settori non direttamente inclusi in questo totale.
Le trasformazioni degli ultimi hanno svecchiato procedure, organici e armi della Romania. Inoltre adesso vi sono state anche iniziative come quella in Afghanistan (900) e Irak (730, ora ridotti a 350). L'aviazione ha scelto di modernizzare i MiG-21 con gli Israeliani, standard Lancer con nuovo radar, ma come interim perché vuole comprarsi nuovi caccia F-16, EF-2000 e Gripen, mentre nel frattempo è stata ordinata una consistente quantità di C-27J; le fregate Type 22 sono diventate le nuove navi ammiraglie della Marina, due delle quali sono state comprate nel 2004, mentre sono anche commissionate 4 corvette, mentre sono anche arrivati 3 IAR-330 Puma per la Marina, consegnati nel 2008.
Le F.A. Rumene hanno avuto una ristrutturazione in tre stadi, il primo finito nel 2007, il secondo per il 2015, e il terzo addirittura da completare nel 2025, per modernizzare i sistemi e ridurre ancora il personale.
Altre entità interessanti sono la Gendarmeria (Jandarmeria Română), però facente capo al Ministero degli Interni, più i servizi di protezione, comunicazioni speciali, intelligence sia interne che esterne, difesa civile.
Gendarmeria e gradi
modificaLa Gendarmeria ci può interessare in questo ambito. Nata nel 1893, QG Bucarest, e rappresenta una delle due branche delle Forze di Polizia romene, l'altra è la Polizia Romena di stampo civile.
Essa mantiene l'ordine pubblico, fa contro-terrorismo, protezione ambasciata, musei nazionali, impianti nucleari.
A parte il comando (Ispettorato Generale), vi sono 41 ispettorati territoriali, ognuna per ciascuna provincia. Tra le unità di punta, la Brigata di Intervento Speciale "Vlad Ţepeş" per recupero ostaggi, anti-terrorismo ecc. Vi sono scuole come la ALexandru Ioan Cuza, e collaborazioni come con la Gendarmeria francese. La Gendarmeria ha una lunga tradizione che l'ha vista entrare in azione fin dalla metà del 1800, con le guerre d'indipendenza, le guerre balcaniche, quelle mondiali, alle volte senza buoni risultati, come la rivolta dei contadini del 1907. La Gendarmeria ha fatto la parte della Polizia Militare durante le guerre mondiali. È stata sciolta nel 1949 e il personale mandato nel nuovo Direttorato per le Truppe di Sicurezza. Venne ristabilita solo il 5 luglio 1990, dopo che Ciauceascu era caduto in disgrazia. Dal 2006-7 ha abbandonato la coscrizione. Dalla sua formazione è stata comandata da: Ion Bunoaică (1990-1995) , Octavian Chiţu (1995-1996) , Stan Stângaciu (1996-1999) , Anghel Andreescu (1999-2001) , Tudor Cearapin (2001-2005) , Costică Silion (2005- )
La Gendarmeria è affiliata ad altre unità simli: la Gendarmeria francese, la Guardia civil spagnola, i Carabinieti e vari altri. Attualmente vi sono 115 gendarmi in Kosovo, operazione UNMIK.
Gradi F.A, definizione inglese.:
Forze di terra: Mareşal • General • General-locotenent • General-maior • General de brigadă • Colonel • Locotenent-colonel • Maior • Căpitan • Locotenent • Sublocotenent
Paratroopers Colonel • Locotenent-colonel • Maior • Căpitan • Locotenent • Sublocotenent
Warrant officers Maistru Militar Principal • Maistru Militar clasa 1 • Maistru Militar clasa 2 • Maistru Militar clasa 3 • Maistru Militar clasa 4
Plutonier adjutant principal • Plutonier adjutant • Plutonier-major • Plutonier • Sergent-major • Sergent • Caporal • Fruntaş • Soldat
Air Force Officers: Mareşal • General • General-locotenent • General-maior • General de flotilă aeriană • Comandor • Căpitan-comandor • Locotenent-comandor • Căpitan • Locotenent • Sublocotenent
Warrant officers Maistru Militar Principal • Maistru Militar clasa 1 • Maistru Militar clasa 2 • Maistru Militar clasa 3 • Maistru Militar clasa 4 • Maistru Militar clasa 5
Naval Forces: Officers Mareşal • Amiral • Viceamiral • Contraamiral • Contraamiral de flotilă • Comandor • Căpitan-comandor • Locotenent-comandor • Căpitan • Locotenent • Aspirant
Warrant officers Maistru Militar Principal • Maistru Militar clasa 1 • Maistru Militar clasa 2 • Maistru Militar clasa 3 • Maistru Militar clasa 4 • Maistru Militar clasa 5
Gendarmerie Officers: Mareşal • General • General-locotenent • General-maior • General de brigadă • Colonel • Locotenent-colonel • Maior • Căpitan • Locotenent • Sublocotenent
Altri gradi: Plutonier adjutant şef • Plutonier adjutant • Plutonier-major • Plutonier • Sergent-major • Sergent • Caporal • Fruntaş • Jandarm
Il 265 PM
modificaIl Battaglione di Polizia militare n.265 è l'unità PM più importante delle F.A. Romene, fondata nel 1993, sempre QG Bucarest. Alle volte è stato spiegato in Irak. Dal 2006 ha ricevuto gli Hummer al posto degli ARO.
DIR
modificaOvvero Detaşamentul de Intervenţie Rapidă, un gruppo speciale per compiti antiterrorismo, ricognizione, protezione VIP. Circa 145 elementi altamente qualificati, attivi dal 1990. Esiste un'altra unità simile, ma non è del Ministero della Difesa ma fa parte della Polizia (PDIR). Incorporato nella 30a Brigata Guardie (Brigada 30 Gardă "Mihai Viteazul"), è un'organizzazione poco conosciuta che è poi passata alla Polizia Militare nel 2000, e poinel 2005 la 30a Brigata è stata ridotta a Reggimento. Nel 2003 il DIR aveva 145 elementi, ma non se ne sa molto di più; parrebbe essere modellato sull'esempio del SAS britannico, e che si addestri con l'aiuto di analoghe organizzazioni israeliane (Sayeret Matkal) e italiane (GIS). In genere il personale è altamente addestrato anche in termini fisici e opera in gruppetti di 4-6 individui. Era segreta la sua stessa esistenza fino al dicembre 2003. Attualmente fa parte (assieme ad altre due unità) del Comando Operazioni Speciali, creato nel 2005; gli altri sono un'unità PSY OPS e il Batalionul 1 Operaţii Speciale (Special Forces Battalion). Le armi usate, almeno in eventi pubblici, sono gli AK-47, ma in realtà ha una gamma di armi ben più consistenti tra cui: M16A2, FNC Short, SG551, H&K 33E, G3, C7, Mini UZI, MP5(arma standard per operazioni anti-terrorismo), FN P90, CZ 700, pistole Browning MK III, HK P8, EP1 e altro ancora.
Forze di Terra
modificaIn tutto vi sono 2 divisioni e varie unità minori.
Il che comporta complessivamente: 11 brigate, 2 reggimenti, 69+ battaglioni
QG: Bucharest
- 30imo Reggimento Guadia d'Onore 'Mihai Viteazul', Bucharest
- 1o Battaglione 'The Eagles', QG Târgu Mureş
1a Divisione di fanteria, Dacica, QG Bucarest:
- 2a Brigata di fanteria Rovine, Craiova:
- 3 btg fanteria, uno logistico e uno a.a
- 2a Brigata da montagna Sarmizegetusa, Braşov:
- 3 btg battaglioni da montagna, uno di artiglieria mista, no a.a., uno logistico
- 8a Brigata mista artiglieria Alexandru Ioan Cuza, Focşani:
- 2 btg artiglieria, due lanciarazzi multipli, uno di acquisizione dati e uno logistico.
- 34a Brigata di fanteria Territoriale Vasile Lupu, HQ Bucarest:
- 3 btg fanteria, uno artiglieria misto, uno da difesa aerea e uno logistico.
- 282a Brigata meccanizzata "Unirea Principatelor", Focşani:
- 3 btg meccanizzati, uno di artiglieria mista, uno da difesa aerea, uno carri e uno logistico
- 10a Brigata Genio, QG Brăila
- 1a Brigata Logistica, "Prahova" - Ploieşti
- 53o Reggimento a.a. misto, "Trophaeum Traiani" - Medgidia
- 1o btg missilistico SAM e 2o btg SAM Pelendava, Craiova.
- 528 battaglione da ricognizione, Brăila
- 60imo Btg Parà "Băneasa-Otopeni", Buzău
- 49imo Btg NBC, Piteşti
- 1o CIMIC btg, Bucarest
- Altri supporti
4a Divisione fanteria Gemina, QG Cluj-Napoca
- 81 Brigata Meccanizzata, Bistrita:
- 2 btg meccanizzati, uno carri, uno fanteria, uno misto artiglieria, uno a.a. e uno logistico
- 15a Brigata meccanizzata "Podu Înalt" - Iaşi:
- 2 btg meccanizzati, uno carri, uno a.a., uno logistico
- 61a Brigata territoriale da montagna, "Virgil Bădulescu" - Miercurea Ciuc:
- 3 btg da montagna, uno di artiglieria mista e uno logistico
- 69o Rgt di artiglieria misto, Şimleul Silvaniei:
- 2 btg artiglieria, uno controcarri, uno logistico, uno di intelligence
Altre unità:
- 4a Brigata logistica, Dej
- 43o Btg trasporti
- 50imo Rgt SAM "Andrei Mureşianu" - Floreşti
- 4o Btg Genio, Deva; 52o btg Genio, Satu Mare; 136o btg Gettaponte, Alba Iulia
- 55o Btg comunicazioni Napoca, Cluj-Napoca
- 317o Btg Ricognizione "Vlădeasa", Cluj-Napoca
- 400o Battaglione logistico, Cluj-Napoca
- 498o Btg parà, Bacău
- 72o btg NBC, Sighişoara; 202o btg NBC, Huşi
Guarnigione di Bucarest, Bucarest:
- Battaglioni supporto battaglia
- Ufficio PR
- Ufficio amministratori militari
- Unità cerimoniale militare
- Commissione militare speciale
Quanto agli equipaggiamenti, molti di essi sono stati ritirati, gli altri sono stati aggiornati. Il TR-85M1 è il carro armato standard, l'MLI-84 'Jder' è l'IFV; sono presenti anche 43 Gepard ex-tedeschi, consegnati nel tardo 2004, ma vi sono anche 100 Hummer, consegnati dal 2006; ora sono anche ordinati 31 Piranha III e 60 URO VAMTAC ad alta mobilità, per l'impiego in Irak. Attualmente sono usati in Afghanistan.
Equipaggiamenti: 350 carri, 450 IFV, 1.600 APC, 800 artiglierie trainate, 200 artiglieria semovente, 20 lanciarazzi multipli 20, 150 semoventi SAM.
In dettaglio:
Carri: 315 TR-85 Bison, di cui 56 aggiornati alla versione M1; 184 TR-77 (T-55 modificati), in riserva, 30 T-72 (in riserva), 3 TR-125 (in riserva), 55 T-55 (più 820 in riserva).
Blindati: 50 TAB B33 Zimbru, 160 TAB-77, 970 TAB-71, 390 TAB-79, 33 Piranha IIIC di cui 17 operativi; 400 MLI-84, di cui 99 nella versione modernizzata M.
Mezzi: 100 Hummer, 60 VAMTAC, 2.000+ ARO 243 e 244, ? DAC 665T e R-16215, altri minori, tra cui gli Hummer per 'compiti speciali' (ECM?)
Artiglieria: 258 M30 da 122 mm, 114 M85 da 152 mm, 330 M81, 6 2S1 da 122 mm semoventi, 42 Mod.89 da 122 mm (è il 2S1 su scafo MLI-84); 128 lanciarazzi APR-40 (BM-21 su scafo DAC), 24 LAROM
Armi c.c.: 54 lanciamissili BRDM-3 con gli AT-5 (9P148) e sistemi portatili.
Armi c.a.: 8 batterie con 40 2K12 Kub (SA-6); vari SA-8B, 40 CA-95 (simili all'SA-9), ? CA-94, 72 artiglierie binate GDF-003, 300 impianti binati da 30 mm, 250 cannoni da 57 mm S-60, 43 semoventi da 35 mm binati Gepard.
Armi fanteria: pistole Glock, fucili AIM (simili all'AK-74), RPK-74, AK-47 (riserva), mitragliatrici da 7,62 mm, fucili PSL ovvero gli SDV Dragunov; razzi RPG-7, missili AT-4, mortai.
1a Divisione di Fanteria/Divizia 1 Infanterie
modificaFondata il 16 agosto 1916, QG Bucarest, ha il comandante Mag Generale Ion Ion Bârloiu. Dal 15 giugno 2008 è così considerata, mentre fin'allora era nominata come 1° Corpo d'Armata Territoriale 'General Ioan Culcer'. Essa è un'unità del tutto multiruolo, con elementi di tutte le branche e numerose brigate e unità minori. In tutto sembra più che una divisione, un esercito in miniatura, che ha complessivamente 7 brigate e 41 battaglioni.
Struttura attuale: HQ Bucharest
- 2a Brigata di fanteria Operativa "Rovine" - Craiova: Attiva dal 1970, ha 5 btg e comando a Craiova. porta il nome della città medioevale di Rovine, del 1395. È stata ristrutturata entro il 2005 e inclusa nella grande 1a Divisione:
- 20° Btg fanteria "Black Scorpions" - Craiova
- 26° Btg fanteria "Neagoe Basarab" ( o "Red Scorpions") - Craiova
- 32° Btg fanteria "Mircea" - Timişoara
- 116° Btg logistico "Golden Scorpions" -Craiova
- 205° Btg artiglieria a.a. "Blue Scorpions" - Craiova
- 34a Brigata di fanteria Territoriale "Vasile Lupu" - Bucharest. Fondata nella sua forma attuale dal giugno 2006, è la migliore fanteria dell'esercito, e comprende anche i due migliori btg parà delle Forze di terra.
- 2° Btg fanteria "Călugăreni" - Bucharest
- 341° Btg fanteria "White Sharks" - Topraisar
- 168° Btg logistico - Constanţa
- 495° Btg fanteria "Ştefan Şoverth" - Clinceni (including 2 paratroopers companies)
- 345° Btg misto artiglieria - Basarabi
- 348° Btg artiglieria a.a.- Topraisar
- 282a Brigata di fanteria meccanizzata "Unirea Principatelor" - Focşani. Ha ben 8 battaglioni e unità di supporto minori. Nota in patria come Brigada 282 Mecanizată "Unirea Principatelor", è l'erede del 282imo reggimento meccanizzato del settembre 1968. Anche questa è un'unità di punta delle Forze di Terra e ha i carri R-85, ragionevolmente moderni. Ha visto vari dispiegamenti in Irak, Kosovo, Afghanistan e Angola.
- 280° Btg fanteria meccanizzata- Focşani
- 281° Btg fanteria meccanizzata- Râmnicu Sărat
- 284° Btg carri- Galaţi
- 285° Btg artiglieria mista "Vlaicu Vodă" - Brăila
- 288° Btg artiglieria a.a. - Focşani
- 300° Btg fanteria meccanizzata- Galaţi
- 469° Btg logistico - Focşani
- 2a Brigata Truppe da montagna "Sarmizegetusa" - Braşov. I 'Vinatori de Munte' è stata fondata come Divisione da montagna nel '23, e anch'essa naturalmente operativa in Afghanistan e Irak; nel primo caso il 33° btg è attualmente nell'ISAF.
- 21° Btg truppe da montagna - Predeal
- 30° Btg truppe da montagna - Câmpulung
- 33° Btg truppe da montagna - Curtea de Argeş
- 206° Btg artiglieria misto - Braşov
- 228° Anti-aircraft Battalion - Braşov
- 229° Battaglione logistico - Braşov
- 10a Brigata operativa Genio - Brăila. La Brigada 10 Geniu è una delle due presenti nell'esercito rumeno, segno dell'importanza attribuita alla specialità in una Nazione con molte montagne, fiumi e pianure facilmente alluvionabili. Solo che, a differenza della 4a Brigata Territoriale, questa è pienamente operativa.
- 96° Btg Genio- Bucharest
- 3° Btg Genio (Costruzioni)- Buzău
- 72° Btg Genio(Ponti)- Brăila
- Battaglione superamento fiumi - Brăila
- 8a Brigata artiglieria mista "Alexandru Ioan Cuza" - Focşani. È attiva dal 16 agosto 1916 come brigata d'artiglieria pesante, e anche questa ha molto personale in missione all'estero, essendo un'unità d'alto livello operativo, reduce di entrambe le guerre mondiali. Essa è totalmente professionale fin dall'ottobre del 2004. Attualmente ha obici M85 da 152 mm, cannoni c.c. da 100 mm, lanciarazzi multipli LAROM. Le unità:
- HQ Batteria (Focşani)
- 81° Btg artiglieria "Maior Gheorghe Şonţu" - Focşani
- 82° Btg artiglieria c.c. "General Alexandru Tell" - Bârlad
- 83° Btg MRL "Bogdan I" - Bârlad
- 96° Btg MRL "Mircea Voievod" - Ploieşti
- 84° Btg acquisizione dati "Mărăşti" - Focşani
- 85° Btg logistico "General Mihail Cerchez" - Bârlad
- 1a Brigata logistica "Prahova" - Ploieşti. Nome rumeno: Brigada 1 Logistică "Prahova", formata il 1 febbraio 2001. Essa ha il fondamentale compito di supportare le operazioni della maggiore divisione rumena.
- 1° Btg trasporti
- 5° Btg supporto medico
- 102° Btg manutenzione
- 53o Rgt misto SAM "Trophaeum Traiani" - Medgidia. Esso ha il compito di difendere la divisione dall'annientamento aereo, prima parte della 6a Brigata SAM, sciolta nel 2006. Attualmente ha sia i missili SA-2 a lungo raggio per la difesa statica, e i missili MIM-23 HAWK a medio raggio mobili. Essi sono suddivisi nei due battaglioni:
- 1° Btg SAM
- 2° Btg SAM
- 528o Btg ricognizione - Brăila. Nome rumeno 'Batalionul 528 Cercetare Vlad Ţepeş', naturalmente è usato per la ricognizione, proveniente dalla 67a Divisione meccanizzata, sciolta dai primi anni '90.
- 1° "CIMIC" btg - Bucharest. Il Batalionul 1 Cooperare Civil-Militară è stato formato nel settembre 2001, anch'esso in azione all'estero, dalla Giorgia al Congo, dall'Irak al Sudan.
- 49° Btg NBC - Piteşti (Batalionul 49 Apărare NBC)
- 60° Btg parà "Băneasa-Otopeni" - Buzău. I parà del Batalionul 60 Paraşutişti sono la principale unità delle Forze di terra, ex- 2a Brigata Parà, sciolta nel 2005.
- altre unità minori di supporto
4a Divisione
modificaLa Divizia 4 Infanterie 'Gemina' è nata dall'agosto 1916. Ha 4 brigate, 2 reggimenti e dieci battaglioni ausiliari. E' comandanta dal Gen Mircea Savu. È una delle due grandi unità dell'Esercito, ma non ha la stessa grandezza della 1a Divisione, ma con un maggior numero di unità di supporto. Fino al 15 giugno 2008 è stata designata come Corpul 4 Armată Territorial "Mareşal Constantin Prezan". Ha combattuto nella I GM, nella seconda prima dalla parte dell'Asse e poi da parte Alleata. Durante il 1942-43 venne quasi totalmente distrutta, così come la Terza Armata Rumena.
Attualmente: HQ: Cluj-Napoca
- 81a Brigata Meccanizzata Operativa, Bistrita: nata il primo marzo del 1995, completamente operativa dall'aprile 2000. Tra il 1996 e il 1998 il suo 812° Btg ha partecipato alle missioni in Angola, altri dal 2001 nei Balcani e dal 2003 vi è stata l'operazione dei btg 811 e 812 in Afghanistan e anche, sempre al seguito della linea politica americana, anche all'occupazione dell'Irak.
- 191° Btg fanteria "Colonel Radu Golescu" - Arad
- 811° Btg fanteria "Dragonii Transilvaniei (Transylvanian Dragons)" - Dej
- 812° Btg fanteria "Şoimii Carpaţilor (Carpathians Hawks)" - Bistriţa
- 814° Btg carri- Turda
- 817° Btg artiglieria "Petru Rare" - Prundu Bârgăului
- 55° Btg difesa aerea- Dej
- 405° Btg logistico - Bistriţa
- 15a Brigata meccanizzata territoriale "Podu Înalt" - Iaşi. Ovvero la Brigada 15 Mecanizată "Podu Înalt", formata nel luglio 1994 dal 15° Rgt meccanizzato.
- 33° Btg Meccanizzato "Alexandru cel Bun" - Botoşani
- 151° Btg fanteria "Războieni" - Iaşi
- 631° Btg Carri "Urşii Băcăuani (Bacău-Bears)" - Bacău
- 61a Brigata territoriale truppe montagna(Brigada 61 Vânători de Munte) "Virgil Bădulescu" - Miercurea Ciuc. Formata nel settembre 1990.
- 17° Btg truppe da montagna "Dragoş Vodă" - Vatra Dornei
- 22° Btg truppe da montagna "Cireşoaia" - Sfântu Gheorghe
- 24° Btg truppe da montagna - Miercurea Ciuc
- 26° Btg truppe da montagna "Avram Iancu"
- 69° Rgt artiglieria/Regimentul 69 Artilerie- Şimleul Silvaniei.
- 7° Btg artiglieria "General Vasile Danacu"
- 315° Btg artiglieria - Şimleu Silvaniei
- 316° Btg trasmissioni- Şimleu Silvaniei
- 317° Btg logistico - Zalău
- 612° Btg artiglieria c.c.- Baia Mare
- 4a Brigata logistica(Brigada 4 Geniu) - Deva, formata nel 2006.
- 43° Btg trasporti
- 4° Btg Genio - Deva
- 52° Btg Genio- Satu Mare
- 136° Btg Pontieri- Alba Iulia
- 50° Regt misto SAM "Andrei Mureşianu" - Floreşti. In lingua originale, Regimentul 50 Rachete Antiaeriene, viene dalla 6a Brigata missili AA (o SAM), sciolta nel 2006; essa ha sia gli S-75 Volhov e gli HAWK, pare ai battaglioni 1° e 2°, mentre il terzo è dotato di Flugabwehrkanonenpanzer Gepard.
- 55° Btg trasmissioni "Napoca" - Cluj-Napoca
- 317° Btg ricognizione "Vlădeasa" - Cluj-Napoca. Esso (Batalionul 317 Cercetare) venne formato negli anni '60.
- 400° Btg supporto logistico
- 498° Btg parà- Bacău
- 72° Btg NBC (Batalionul 72 Apărare NBC) - Sighişoara.
- 202° Btg NBC - Huşi
Truppe da montagna
modificaCostituite nel 1916, attualmente su due brigate, le unità da montagna sono già state largamente spiegate nella prima parte della Romania. Attualmente esse hanno ancora come sede Brasov per la 2a Brigata e Miercurea Ciuc per la 61a. Queste unità, considerate d'elite per l'esercito Rumeno, hanno combattuto durante la Ia e la IIa G.M., in molte delle peggiori battaglie sostenute dai Rumeni; dal '44 combatterono nei monti Tatra contro i Tedeschi in Ritirata. Dopo la guerra, i Sovietici si dimostrarono poco contenti dell'esistenza di queste truppe specializzate per la guerra montana e ne ordinarono lo scioglimento, forse perché le vedevano come un'arma pericolosa anche contro di loro, se la Romania avesse cambiato linea politica. Attualmente sono due sole brigate e come si vedrà, subordinate alle due divisioni in cui sono ripartite ben 11 brigate dell'Esercito (ora 'Forze di terra') Rumeno. Spesso sono impiegati per missioni come quelle dell'Irak e dell'Afghanistan.
La Guarnigione di Bucharest
modificaLa Garnizoana Bucureşti è sottoposta ala controllo delle Forze di terra Rumene, formata a suo tempo, nel lontano 1939, con un decreto reale. Sciolta nel dopoguerra, venne ricostituita nel 2002 con il 30° Reggimento della Guardia d'Onore e il 265° Battaglione P.M. Ma già nel 2005 queste unità vennro trasferita sotto il Quartier Generale delle Forze di Terra. Attualmente la Guarnigione ha un ufficio PR, Commissione Militare Speciale, Uffici amministrativi, unità cerimoniale e alcuni Battaglioni di supporto di battaglia.
1o Battaglione Operazioni Speciali
modificaHa QG a Târgu-Mureş, è il Batalionul 1 Operaţii Speciale 'Vulturii' ovvero 'Aquile'. Nata nei tardi anni '90, dall'inizio di un percorso che poi è diventato concreto dopo gli attentati dell'11 settembre. La selezione per la nuova unità è iniziata nel 2003 sotto la supervisione di altri come gli USA, UK, Israele e Turchia. Vennero sciolte come il 119o Btg da ricognizione di Oradea, il 56o Para-battaglione di Caracal, il 64imo di Titu-Potni, e poi un altro btg parà a Turzii. Tutti questi erano già elementi d'elite, ma sono stati sciolti e riformati legalmente nel tardo 2005. È diventato pienamente operativo nel 2006-7.
Le armi rumene comprendono la PM md.63, ovvero un fucile d'assalto da 3,15 kg e 800 mm di lunghezza. Esso è stato prodotto tra il 1963 e il 1980 ed è in servizio in Marocco, Libia, Giordania, Georgia, Irak ecc. La cadenza di tiro è di 600 c.min e spara proiettili del tipo 7,62x39 mm, come l'AKM. Quest'arma è di fatto un AK-47 adattato alle esigenze produttive rumene. In questo modo fu possibile sostituire un po' alla volta gli AK-47 e le PPSh-41, con un'arma che -come il vecchio mitra Thompson- ha una maniglia anteriore al caricatore per un'impugnatura più economica. Esso ha in genere la meccanica interna, specie la camera e la canna, cromate, il che aumenta moltissimo la durata utile. Nei tardi anni '70 è entrato in uso anche un tipo con un freno di bocca. Attualmente è usato soprattutto dalla Marina, dato il peso del caricatore metallico. Quando esportato è noto come AIM. Esistono anche le versioni civili come la SAR, WASR 10 e altri tipi ancora.
Esistono poi le PM mod.90, dei fucili d'assalto Modello 1990, da 7,62 mm, simili al Mod. 86 da 5,45 mm.
La sua definizione completa è Puşcă Automată model 1986. Esso è stato immesso in servizio dopo essere stato progettato nel 1986, e il suo progettista è la Romtechnica, mentre il produttore è la RomArm. Peso 3,69 kg, lunghezza 943 mm, canna 432 mm. Spara i proiettili russi 5,45x39 mm a 700 c.min, velocità iniziale 880 m/s, raggio massimo 1.000 m e alimentazione a caricatori di 30 colpi. Di fatto è una specie di derivato dall'AK-74, e all'export è noto come AIMS-74. Tuttavia esso ha anche elementi dell'AKM, come nei prototipi dell'AK-74, piuttosto anacronistici dato il tempo trascorso dalla sua concezione. Per esempio il sistema di blocco. È possibile usare un lanciagranate AG-40 sotto la canna e altri accessori. Sebbene sia un fucile ben poco moderno sotto tutti i punti di vista, almeno si può dire che è anche uno dei pochi 'Kalanshikov' capace di sparare anche raffiche predefinite di 3 colpi: il selettore è capace, dalla cima al fondo, di selezionare raffiche infinite, di un colpo e di tre, oltre che ovviamente la sicura. È un'arma leggera, ma non ha componenti in polimeri, piuttosto ha bakelite e legno tra i materiali non metallici. Vi è una versione 'carabina', vista piuttosto raramente, e vari tipi civili: Romak 2, 992, Intrac Mk II, CUR-2, e altri ancora, di cui l'ultimo modello è il WASR 2.
Il mitra RATMIL md.96 è in servizio dal 1996, pesa 2,7 kg ed è lungo 650 mm con calcio esteso. Spara proiettili 9x19 a 800-900 c.min, con caricatori da 30 colpi e azione tipo blowback. Esso è usato soprattutto dalla Gendarmeria.
Per i tiratori scelti c'è il PSL, peso 4,31 kg, lunghezza 1,225 m di cui 620 mm della canna. Esso è semi-automatico e spara colpi da 7,62x54 mm, con caricatori da 10 colpi, raggio massimo 1.300 m (max teorico 3 km), sistemi di visione LPS-4. Costruito dall'arsenale RATMIL, ora alla SC Fabrica de Arme o ARMS, di fatto è una specie di Dragunov locale, con il quale condivide anche il sistema telescopico 4x24 mm, anzi questo è un tipo semplificato rispetto al PSO-1 sovietico che, seppure con ridotta capacità di ingrandimento, aveva ingegnose soluzioni, quali la batteria per illuminare il reticolo e un sensore di rilevazione tracce IR. Il reticolo infatti è sì illuminato, ma non da un LED con batteria, ma dall'uso di trizio, un materiale radioattivo e luminescente. È in servizio dagli anni '70 in Romania, ma anche in uso largamente nel mercato mondiale, specie in Irak, dove la resistenza lo usa in parecchi esemplari, essendo un'arma -come il Dragunov, del resto- per 'soldati medi', facile da mantenere e da usare senza essere super-professionisti. Il funzionamento semiautomatico è vantaggioso quando si tratta di sparare, magari in autodifesa, più colpi, e il meccanismo è quello, molto affidabile, dell'AKM. Il sistema di mira è prodotto dalla IOR rumena, che si occupa di ottica dal 1936, con una collaborazione di lunga data con la Zeiss tedesca. Inizialmente il sistema era tipo il PSO-1 sovietico, con la batteria per illuminare il reticolo, poi però si riuscì ad eliminare la batteria con il trizio (blandamente radioattivo), almeno fino a quando esso non smette di 'funzionare', cosa che accade dopo pochi anni. I primi esemplari costruiti avevano anche, come il tipo sovietico, la capacità di rilevare fonti IR. Oramai sono una rarità ricercata dai collezionisti, essendo fuori produzione dal 1974 circa.
Nemmeno di questi sono mancati i tipi 'sportivi', con nomi come PSL-54C, Romak III ecc., persino FPK Dragunov. Pochi esemplari hanno anche il calibro 7,62x51 mm NATO.
Le artiglierie sono di diversi tipi: tra questi, la produzione dei sistemi sovietici da 152 mm riprodotti negli ultimi tipi come M-85, e le versioni locali degli MRL della famiglia 'Grad', sistemati su autocarri locali.
I lanciarazzi sono un'altra specialità locale, di cui il tipo più originale è il LAROM o LAR Mk.4. Esso è pesante 13,7 t con dimensioni 7,35 x 2,4 x 3,1 m e con 5 d'equipaggio. È su telaio 6x6 e attualmente ve ne sono 24 in servizio con l'8a Brigata d'artiglieria mista. I pod di lancio sono costituiti da due elementi per lanciatore: ognuno ha 20 razzi Grad oppure 13 LAR Mk.IV; questi ultimi sono da 160 mm e raggiungono i 45 km di gittata, ben maggiore anche dei 20 km dei Grad. Questi ultimi vengono tirati anche in due colpi al secondo, ma sono essenzialmente caricati con una testata HE. I LAR Mk IV hanno vari tipi di testate, tra cui le micidiali cluster con spoletta elettronica capaci di far coprire a ciascuna testata un'area di 31.400 m2, ovvero un raggio di 100 metri dal punto di scoppio. Il raggio minimo è di 10 km, massimo di 45, cadenza fino a un colpo ogni 1,8 secondi. Interessanti alcuni progetti semi-indigeni, come l'aver applicato allo scafo MLI-84 la torretta del 2S1 sovietico, da 122 mm, per ricavarne un nuovo tipo di semovente.
Il blindato contraerei missilistico CA-95 è un mezzo da 7 t, dimensioni 5,75 x 2,35 x 2,5 m, con 4 elementi d'equipaggio. È protetto contro le armi da 14,5 mm e ha un'arma da 7,62 e un motore a benzina da 140 hp, con il quale raggiunge 90 km/h e 700 km di autonomia. È un mezzo ad alta mobilità che porta missili analoghi agli SA-9, ma installati in una torretta di TAB-79. I suoi missili hanno una capacità di ingaggio di circa 4 km.
L'ARO 24/32 è un mezzo 4x4 fuoristrada, fabbricato dalla ARO (Auto ROmania) tra il 1972 e il 2006; vi sono state numerose versioni tra cui modelli come i 242, 244, 320, anche in versione pick.up, diesel e benzina, e persino turbo-diesel. Ma in genere sono motori della Toyota. Il peso è di 1600-2000 kg e le dimensioni sono di circa 4,1 x 1,77 x 1,84 m, ma dipende dalle versioni, che possono essere sia 2x4 che 4x4. Vi sono sia versioni civili che militari.
Il più grosso dei corazzati rumeni è senz'altro il TR-125, una sorta di grosso T-72 pesante 50 tonnellate, con 7 ruote per parte anziché le solite sei, lunghezza scafo aumentata a 7,9 m, larghezza 3,6 e altezza 2,2 (eccetto mitragliatrici a.a.). La sua armatura arriva a 570 mm di LOS forntalmente, il cannone da 125 mm è siglato A555. Il motore è adesso un 8VSA3 da 900 hp. TR sta per Tanc Romanesc e 125 per i mm di calibro. Esso è il figlio dell'esperienza ottenuta con la fornitura negli ultimi anni '70 di 30 T-72, a cui venne attribuita importanza sufficiente per impiantarvi la produzione domestica. Il motore è una versione di quello installato sul TR-85 e la corazza è superiore rispetto a quella del normale T-72, anche se va considerato che lo scafo è allungato di ben 1 metro rispetto al tipo base, il che spiega in parte le tonnellate (8-10) in più. Un elemento che rappresentò un regresso fu invece la mitragliatrice da 12,7 DShK, ma non era certo fondamentale per il giudizio complessivo. Sta di fatto che esso è stato prodotto in soli 3, o forse 5 esemplari prototipici e non messo in servizio né in produzione di serie, forse venne trovato difettoso o con capacità di mobilità limitata. Indubbiamente qualche tonnellata di armatura extra avrebbe fatto comodo a molti utenti di T-72, per esempio gli Irakeni, specie se si trattava di corazze speciali. Di fatto, non è riuscito a sostituire i TR-85, mentre i pochi T-72 sono stati passati in riserva.
Ben più piccolo è il Saur 1, un blindato leggero apparso come prototipo nel 2006, un blindato leggero sviluppato come private Venture dalla ROMARM in maniera originale. Esso è in acciaio saldato con protezione Livello 4 delle norme STANAG, e livello 3 per le mine (8 kg di TNT sotto le ruote) e livello 2b (6 kg sotto lo scafo). Recentemente è stato presentato anche il Saur 2, nel 2008, con un nuovo motore e ruote più grandi.
Tra i mezzi corazzati importante è l' MLI-84, in servizio dal 1985. La versione MLI-84M:
- Peso 17,6 t
- dimensioni 7,335 x 3,3 x 2,942 m
- equipaggio 3+8
- Motore Perkins CV8T-400 C9 da 396 hp, 600 litri.
- Prestazioni: 90 km/h, autonomia 700 km.
Esso è stato prodotto in circa 400 esemplari. Si tratta di una rielaborazione del BMP-1, protetta contro le armi da 14,5 mm (almeno nel tipo M), ma che inizialmente aveva solo una mitragliatrice da 12,7 mm DShK 1938/46. Il BMP-1 venne prodotto su licenza dall'URSS nei tardi anni '70, e venne anche accordata la possibilità di modificarlo per adattarlo alle esigenze dell'industria locale.
L'MLI-84 ha uno scafo simile al BMP, ma il motore UTD-20 (da 15,8 litri) è stato sostituito con l'8V-1240 locale, più potente, essendo capace di 355 hp, ma anche più pesante e grosso, tanto da dover ricostruire il comparto motore per accettarlo, mentre la capacità di carburante è aumentata rispetto al tipo sovietico. La lunghezza del mezzo è stata così necessariamente aumentata di 60 cm fino a 7,335 m, ma anche la larghezza e l'altezza dello scafo (2,11 m) sono maggiori, così come l'altezza dello scafo sul terreno da 37 a 40 cm. La velocità è aumentata a 70 km/h rispetto ai 65 (pratici) del BMP-1, ma l'armamento, come nel caso di un mezzo iraniano molto simile, è largamente inferiore, al livello di quello di un M113 base, per giunta se l'operatore è al suo posto, dato che siede vicino alla porta sinistra posteriore, non si può uscire da lì. Il peso è aumentato a 16,6 t e questo, malgrado lo scafo abbia maggiore volume, peggiora le capacità anfibie rispetto al BMP che pesava 3 t in meno. Nell'insieme, a parte l'inferiorità dell'armamento (se non altro valido anche con funzione a.a.) si è trattato di un mezzo inferiore. La produzione è partita nel 1985 e per il 2000 ha totalizzato solo 170 mezzi, di cui il basico, e poi l'MLI-84M. Nel 1995 questo mezzo venne aggiornato con una intesa rumeno-israeliana e venne fuori il programma MLI-84M, per 99 veicoli, dal costo limitato a 155 mln di dollari. Ha una torretta OWS-25R per cannoni e lanciamissili, il peso aumenta a 17,6 t, ma c'è un nuovo motore Perkins CV8T da 396 hp che è lo stesso dei Piranha III comprati dai Rumeni.
Il veicolo è migliore rispetto all'altro, raggiunge ben 90 km/h su strada, ma non è più anfibio ed è ancora più largo (3,3 m) e alto (2,942 m). I missili lanciabili dal sistema 9S415 sono ancora i vecchi AT-3 in varie versioni, ma possono anche essere usati i missili Spike israeliani di nuova generazione. Vi sono così anche versioni M con missili israeliani, mezzi comando battaglione grazie ad una sovrastruttura al posto della torretta, che assicura un maggiore spazio, e il tipo recupero ('trattore'); infine non manca il tipo ambulanza, con sovrastruttura simile a quella del mezzo comando. In tutto ne sono stati realizzati 400 di cui 99 allo standard M, tutti per la 282a Brigata Meccanizzata. Assieme ai TAB-79 (BTR-80 prodotti su licenza) sono i migliori mezzi per la fanteria disponibili nelle Land Forces.
I carri TR-85, come spiegato già in altra parte, sono i mezzi principali dell'esercito Rumeno. Il tipo più moderno, l'M1, pesa ben 47,2 t ha dimensioni di 9,96 x 3,43 x 3,1 m totali. L'armatura è di 580 mm contro proiettili KE, il che è sufficiente contro il 105 mm anche con proiettili avanzati. Motore da 860 hp per 60 km/h e 400 km di distanza, cannone A-308 a canna rigata. Derivato dal TR-77-580, con un powerpack simile a quello usato dal Leopard 1, dato da un motore tedesco da 830 hp costruito su licenza, il mezzo ha un sistema di controllo tiro 'Ciclop' di concezione locale, con sensori laser, sei ruote per cingolo, scafo allungato. È stato sviluppato tra il 1978 e il 1985, la produzione in serie iniziò nel 1986. Il TR-85M aveva alcune migliorie di dettaglio, il TR-85M1 'Bizonul' è modernizzato con un motore più potente e il Ciclop-M1 FCS, sistem MRS e copertura termica per il cannone, nonché un sensore d'allarme laser capace anche di captare la luce riflessa nell'ambiente, oltre che quella che colpisca direttamente il mezzo. Il proiettile BM-412S ha una capacità di penetrazione di 450 mm a 1 km, grossomodo come i vecchi proiettili da 125 mm. Esiste una nuova corazza protettiva, specie per la torre. Tra le compagnie estere coinvolte la Matra, Sagem, Kollmorgen, e altre ancora, più quelle domestiche come la Electotechica, Faur, Aeroteh, IOR. In tutto vi sono 259 TR-85, 56 TR-85M1 e i TR-85M2, in sperimentazione. Non pare che questi mezzi siano stati anche esportati.
Le Forze Navali/Forţele Navale Române
modificaFondate il 26 febbraio 1896, ha QG a Bucarest, con il comandante Counter Admiral Dorin Dănilă. Opera esclusivamente nel Mar Nero.
Attualmente ha 3 fregate missilistiche, una era considerata in effetti un cacciatorpediniere, il Mărăşeşti, nave ammieraglia, e ammiraglia della flotta dal '76. Dal 2004 ha ceduto il posto al Regele Ferdinant (ex-HMS Coventry), mentre sono anche previste fino a 4 corvette; poi vi sono navi fluviali, navi minori, navi logistiche. In tutto, con la riforma del 2007 sono previste 6.800 persone in servizio; la base principale è Constanţa, d'altro canto vi sono poco più di 200 km di costa da difendere. Gli elicotteri Puma SAR sono stati immessi in servizio per compiti SAR ma anche con la capacità di ospitare anche armi SOCAT.
Sottomarini: Delfinul, non operativo dal 1995, si pensa rientrerà in servizio nel 2009 (classe 'Kilo')
Fregate:
- Regele Ferdinand (F-221), l'ammiraglia (ex- Type 22)
- Regina Maria (F-222) (ex-Type-22)
- Mărăşeşti (F-111)
- Admiral Petre Bărbureanu (Tetal-I) (F-260)
- Vice-Admiral Eugen Roşca (Tetal-I) (F-263)
- Rear-Admiral Eustaţiu Sebastian (Tetal-II) (F-264)
- Rear-Admiral Horia Măcelaru (Tetal-II) (F-265)
Corvette:
- 3 Naluca (Epitrop)
- 3 Zborul (Molniya/Tarantul-I)
- 1 posamine
- 4 dragamine
- 1 nave logistica
- 5 navi di salvataggio
- Emil Racoviţă, nave da sorveglianza elettronica
- Divisione speciale navale, con nove navi
- Nave addestramento 'Mircea'
Navi radiate di recente: 1 logistica, 2 corvette 'Petre Barbureaunu', 3 'Osa', 9 siluranti 'Naluca' (Eritrop), 1 posamine
Lanciamissili mobili per P-20M (SS-N-2)
14 navi fluviali della 'Flotta fluviale'.
Le navi
modificaEx-HMS Coventry (F98), la Regele è una grossa fregata missilistica nonché ammiraglia della flotta. Essa è stata comprata il 14 gennaio 2003 e venne consegnata il 19 agosto 2004. Nel frattempo ha avuto vari aggiornamenti, per esempio un cannone da 76 mm SR ha rimediato alla sua carenza più vistosa, la mancanza di un cannone di medio calibro a bordo. Peraltro il prezzo della consegna, nonostante altri Paesi abbiano avuto prezzi favorevoli, in questo caso la vendita della nave britannica non è stata esattamente scevra di critiche per il prezzo troppo elevato, fino a 3 volte tanto secondo alcune analisi. La 'Regina Maria' è stata comprata lo stesso giorno, ma consegnata solo il 21 aprile 2005. Con un dislocamento di 5.300 t (probabilmente di tipo angolassone, il dislocamento dovrebbe essere attorno 4.400 t), dimensioni 148,1 x 14,8 m, venne costruita tra il 1983 e il 1984 come parte delle Type 22 del secondo lotto (sei navi in tutto). Attualmente i suoi punti di forza sono giusto il cannone e l'elicottero Puma di bordo, non pare che siano stati trasferiti i missili Exocet. Anche per questa si è parlato di forti polemiche per il prezzo d'acquisto.
Il Mărăşeşti, impostato nel 1984 e in servizio dal 1985, è un grosso cacciatorpediniere, ultimamente ribattezzato fregata per marcare semmai la sua mancanza di sistemi SAM a lungo raggio. Nave indubbiamente impegnativa, da 5.000 t, dimensioni 144,6 x 14,8 x 5 m, è praticamente analoga alle navi britanniche, ma con varie caratteristiche interessanti. Sebbene la sua motorizzazione sia solo diesel (4 da 8.440 hp) e le consenta di viaggiare ad un massimo di 27 nodi piuttosto che 29, (18 di crociera), ha un'autonomia a quanto pare piuttosto ridotta (1.500 nm, forse alla massima velocità o forse si tratta di un errore di battitura), ha 240 effettivi e un potente armamento di 8 missili P-20M in 4 lanciatori binati, 2 RBU-6000 da 213 mm (una volta si parlava di 250, a quanto pare le informazioni NATO erano sbagliate), 4 cannoni AK726 in due impianti binati anteriori, 4 AK-630 da 30 mm CIWS, 2 lanciasiluri tripli da 533 mm, mine, 2 elicotteri IAR-330. Questa nave ha ceduto il suo posto di ammiraglia alla 'Regele Ferdinand'. Essa portava il nome di una vittoria romena della I GM, ma ha anche portato dei problemi di pesi in alto, eccessivi, tanto che sebbene fosse in servizio come ammiraglia, l'entrata in servizio effettivo è avvenuta solo nel 1992 a causa dell'instabilità causata dalle grosse sovrastrutture e dal pesante armamento. Anche se piuttosto superata, nondimeno si è trattato di un mezzo molto interessante, l'unico altro tipo di cacciatorpediniere del Patto di Varsavia che non fosse sovietico. Anche se, ovviamente, il paragone con gli Udaloy, soprattutto i 'Sovrenemny' e anche i 'Kashin' stenta a reggere visti i sistemi d'arma numerosi ma obsoleti.
Quanto alla classe 'Admiral Petre Bărbuneanu', in servizio dal 1983, con due navi ancora attive sulle 4 costruite, si tratta di una corvetta da 1.385.1440 t a pieno carico: dimensioni 92,4 x 11,7 x 3,1 m, due eliche con 4 diesel per un totale di 20.000 hp, 24 nodi e anche qui, 1.500 nm di autonomia. L'equipaggio è di 100 effettivi. Dotata di due torri binate da 76 mm, 2 armi da 14,5 mm, 4 tls da 533 mm e 2 RBU 2500, si tratta di navi idonee a compiti ASW e di sorveglianza, nient'affatto adatte al combattimento in prima linea. Classificate fregate, per la NATO sarebbero corvette date le loro caratteristiche limitate. Saranno rimpiazzate dalla nuova classe 'Eustaţiu Sebastian'.
Le unità:
- Amiral Petre Barbuneanu (F260). Impostata 1983.
- Vice-Amiral Vasile Scodrea (F261). 1984. radiata
- Vice-Amiral Vasile Urseanu (F262). 1985. radiata
- Vice-Amiral Eugeniu Rosca (F263). 1987.
Simili a queste vi sono anche le fregate 'Admiral Eustaţiu Sebastian', in costruzione dal 1989, per un totale di 2 esemplari, entrambi attivi a tutt'oggi. Dislocamento 1.385-1.500 t, dimensioni 92,4 x 11,7 x 3,16 m, 20.000 hp suddivisi in 4 motori diesel, prestazioni analoghe alle altre unità. I radar sono pure simili con i tipi 'Strut curve', 'Drum Tilt', 'Spin Trough', 'High Pole' e sonar. L'armamento è di un pezzo da 76 mm moderno, 4 da 30 mm, 4 tls da 533 e due RBU 2500, ma qui esiste anche un elicottero di bordo. Nell'insieme hanno costituito un sensibile passo avanti, ma senza eccedere. Costituiscono a tutti gli effetti l'aggiornamento delle precedenti e siccome per la NATO queste erano le Tetal-1, le due nuove navi sono le Tetal-2.
- Eustaţiu Sebastian (F-264)
- Rear-Admiral Horia Măcelaru (F-265)
Quanto al Delfinul, si tratta di un mezzo ordinato nel 1984 e costruito nel cantiere 112 di Krasnoye, in servizio dall'agosto 1985, ma fuori uso dal 1995. È una nave da 2.460-3.180 t, dimensioni 72,9 x 12,8 x 14,5 m; velocità 12/20 nodi, 54 d'equipaggio, 6 tls da 533 mm per armi elettriche TEST-71, ad ossigeno 53-65K e mine (fino a 14 siluri o 28 mine), più 8 missili SA-16 per assicurargli la capacità di autodifesa dagli elicotteri e pattugliatori navali. La sua inattività (ma è in riserva, non radiato) è dovuta a problemi finanziari. Si trava a Costanza, e attualmente vi sarebbero piani per riaggiornarlo e riavviare l'altrimenti sua alquanto modesta carriera operativa. Si spererebbe di reimmetterlo in servizio nel 2010.
Infine quanto resta dell'un tempo potente componente anfibia: il 307° Battaglione di fanti di marina (Batalionul 307 Infanterie Marină), superstite di una forza a livello divisionale, attualmente basato a babadag, nella regione di Tulcea, formato a metà degli anni '70 per la difesa del Delta del Danubio e le coste del Mar Nero. Attualmente è inteso per missioni di ricognizione simile a quelle dei Marines americani, che supportano la formazione dei loro colleghi rumeni.
Aviazione
modificaAnche l'Aviazione Rumena -Forţele Aeriene Române-, come quella Bulgara, ha radici molto profonde nella storia. Attualmente ha 13.250 persone e oltre 200 velivoli, QG a Bucarest, comandante del CSM Gen Constantin Croitoru. Grazie alla modernizzazione di ben 110 MiG-21 allo standard Lancer, in collaborazione con Israele, tra il 1993 e il 2002, ha potuto continuare a sopravvivere alla mancanza di altre risorse moderne, e quarantotto di questi aerei sono a tutt'oggi in servizio e operativi; per il resto vi sono un curioso mix di velivoli orientali e occidentali, cosa del resto tradizionale per la Romania: An-26, IAR-300, C-130. L'Industria locale ha trasformato gli IAR 300 Puma in cannoniere grazie al sistema SOCAT. Per il resto vi sono gli addestratori IAR-99 Soim, almeno in teoria adatti anche al combattimento aereo e aria-superficie. I MiG-29, i velivoli più moderni, sono stati messi in riserva (di fatto radiati) nel 2003. Per questi era stato pensato un programma, assieme ai soliti collaboratori israeliani, noto come Sniper, ma non ci sono stati abbastanza soldi e così questo programma, che era ben raccordato con quello dei 'Lancer', è stato abbandonato. Tuttavia, il futuro vede il requisito per ben 48 caccia di nuova generazione e la consegna di 7 C-27J.
La lunga tradizione aviatoria della Romania, per quanto poco nota, è iniziata nel 1912 con 10 aerei del tipo Vlaicu I, costruiti a Bucarest. In seguito, durante la I GM ne arrivarono 322 da Francia e GB tra bombardieri (inclusi i Breguet-Michelin di tipo pesante) e caccia. Con questi aerei vennero volate durante il conflitto 11.000 ore e vennero combattute 750 battaglie aeree.
Nel periodo inter-guerra l'industria nazionale era stata potente a sufficienza d costruire un po' tutti i tipi di aerei e per quelli che non era possibile costruire vi furono varie commesse a Germania e Italia, la prima tra l'altro fornì anche i rari e sfortunati He 112, i perdenti contro i Bf-109, poi le croci gialle dell'aviazione rumena verranno poste anche su questi ultimi. Al 22 giugno 1941 c'erano 621 aerei, inclusi i caccia nazionali IAR-80 e 81, validi velivoli simili ad un piccolo FW-190. I Rumeni dichiararono 2.000 vittorie aeree fino al 22 agosto 1944, poi cominciarono a guerreggiare contro i Tedeschi. Il cap Constantin Canacuzion riuscì ad arrivare a quota 68 abbattimenti, Agarici e Serbanescu a 60 ciascuno. Dunque un'aviazione che si diede molto da fare e con parecchi risultati, pur se con un numero di mezzi moderni assai limitato.
Dopo la guerra i Rumeni ricominciarono ma con la dottrina e i mezzi sovietici, specie dal '48, mentre il 15 febbraio 1949 venne istituito il Comando Aviazione con reggimenti di stile sovietico anziché flottiglie. Arrivarono Yak-18, Po-2, La-9, Tu-2, Il-10, poi i primi caccia ad elica, pare già nel '50: 77 Yak-17 e 23, mentre nel '52 fu la volta di 88 MiG-15 e 15bis. I primi caccia supersonici giunsero nel '58, in un'epoca in cui l'Europa occidentale non ne aveva ancora, a parte l'USAF Europe. Nel '62, grossomodo in contemporanea con i primi F-104G, giunsero i MiG-21. Ma fin qui si trattava pur sempre della solita evoluzione del Patto di Varsavia, mentre la Romania, che non consentiva ai Sovietici o ad altre nazioni di entrare in armi nel suo territorio, anelava ad una maggiore indipendenza e questo le consentì cose non comuni per il Patto di Varsavia, specialmente attraverso la collaborazione jugoslava, da cui si rimandava in qualche modo all'Occidente: motori inglesi e tedeschi, e persino elicotteri occidentali (Francesi) entrarono in produzione. Il 31 ottobre 1974 volò per la prima volta lo IAR-93, un aereo d'attacco con due R.R. Viper privi di postbruciatore, un valido aereo d'appoggio ravvicinato seppur prodotto con tecnologie limitate; in seguito ne arrivò anche il tipo con post-bruciatore, lo IAR-93B, più potente. Questo velivolo era frutto di collaborazione con gli jugoslavi, che andranno anche oltre, con l'abilitazione al lancio di armi occidentali come le bombe BL-755 e persino gli AGM-65 Maverick. Nel '62 arrivarono i primi elicotteri Mi-2, poi nel '65 i Mi-2 e 4, ma per il momento il settore non conobbe molta evoluzione. La collaborazione con la produzione su licenza degli Alouette III e dei Puma. I caccia MiG-23 arrivarono negli anni '70, con i primi dodici in servizio attorno a luglio-settembre 1979. Il 14 maggio 1981 la Soyuz-40 diede la soddisfazione ai Romeni di mandare un loro astronauta (Dumitru Pronariu) nello spazio. Nel frattempo, nei primi anni '80 i Reggimenti cacciabombardieri 67 e 49 erano equipaggiati con gli IAR-93, al posto di MiG-15 e 17. Nel 1989, a dicembre, entrarono in servizio i primi MiG-29. Pochi giorni dopo vi fu la rivoluzione che rovesciò la famiglia Ceaucescu, fuggita poi proprio con un elicottero, ma depositata in aperta campagna, catturata e rapidamente fucilata.
Di recente 4 MiG-21 'Lancer C' sono stati mandati (estate-autunno 2007) in Lituania per contribuire alla 'polizia aerea' di nazioni come le Repubbliche baltiche che sono rimaste senza praticamente un'aviazione, e hanno rimpiazzato in tale ruolo i Mirage 2000C dell'EcE 1/12. In seguito vennero sostituiti da caccia F-16 portoghesi.
Le infrastrutture, reparti e inventario
modifica5 basi aeree attive, con 19 squadroni:
71a Base Aerea (Baza 71 Aeriană), Câmpia Turzii. È una base 324 m sl., con una pista in asfalto di 2.500 m. È stata ri-fondata di recente, il 1 giugno 2002 ed è una delle strutture di punta dell'aviazione, con molti dei migliori reparti disponibili. Dal gennaio 2001 ha ricevuto il primo MiG-21 'Lancer' operativo per l'intera aviazione. La sua antica storia parte dal 1952-53 come sede degli Il-10 da attacco, nel '69 ebbe anche un'unità antiaerea, e nel 1980 l'unità paracadutisti appena fondata. Nel 1982, il 30 giugno, ebbe finalmente il primo squadrone da caccia, fino ad avere nel 1986 un Reggimento completo, il n.71. Nel 1987 la base divenne pienamente operativa con i MiG-21, un processo effettivamente molto lungo per la transizione al nuovo ruolo. Rifondata nel 2002, dal 2003 ha ricevuto anche gli elicotteri della Base 93, nel frattempo chiusa. Ha avuto anche la visita di 6 F-15E, velivoli dalla complessità mai vista per l'aeroporto in parola, atterrati nel marzo 2008 per una permanenza di circa 10 giorni, il cui scopo era di proteggere il 20imo summit NATO di Bucarest. Erano serviti dai KC-135, i quali però erano stazionati all'aeroporto internazionale di Budapest, forse perché la base 71 era troppo piccola per loro. Ecco le unità attualmente presenti:
- 711o Squadrone da caccia, MiG-21 'Lancer' A e B
- 712o Squadrone, MiG-21 Lancer A e B
- 713o Squadrone elicotteri, IAR-330L
- 714o Squadrone elicotteri, IAR-330L
86 Base Aerea, Feteşti, 55 m slm, pista da 2,5 km in asfalto. Dal 1997 ha avuto luogo un intenso addestamento per cercare di raggiungere gli standard NATO.
- 861o Squadrone caccia, MiG-21 Lancer B e C
- 862o Squadrone caccia, MiG-21 Lancer A e B
- 863o Squadrone elicotteri, IAR-330L
95a Base Aerea, Bacău. 185 m slm, pista di 2,5 km in asfalto. Fondata il 25 agosto 1995, per supportare il 96° Gruppo addestrativo da caccia. Dal 2004 è stata sottoposta ad una nuova riorganizzazione che ha portato attualmente i seguenti gruppi operativi:
- 951o Squadrone caccia, MiG-21 Lancer A e B
- 952o Squadrone elicotteri, IAR-330L
- 250° Squadrone addestrativo su MiG-21 Lancer.
90a Base trasporti, Bucureşti-Otopeni, 96 m slm, pista in asfalto di 3,5 km. Nata nel 1949 con il 49° Gruppo Trasporti, nel '71 ebbe uno squadrone per operazioni speciali e di è a pochi anni il 50° Gruppo trasporti. Nel 1990 venne formata la 90° Base Trasporti che si occupa anche del presidente e governo. Di recente ha avuto lo squadrone MEDEVAC, ma ha fatto anche notizia per l'incidente dell'ottobre 2007 in cui un IAR-330 si schiantò al suolo, uccidendo anche il comandante della base aerea ( o forse dello squadrone?), oltre a due altre persone.
- 901o Squadrone trasporti strategici, C-130B e H
- 902o Squadrone Trasporti e Ricognizione, An-26 e An-30
- 903o Squadrone trasporto elicotteri, IAR-330L
- 904o Squadrone elicotteri d'attacco, IAR-330 SOCAT
- 905o Squadrone elicotteri d'attacco, IAR-330 SOCAT
- 61° Squadrone elicotteri MEDEVAC, IAR-330 SOCAT.
Aurel Vlaicu Flight School - Boboc. Formata nel 1997, dal 2004 è in corso la sua ristrutturazione. Insegna sia per l'uso degli aerei, che dei SAM che dei radar.
- 201° Squadrone scuola, Yak-52
- 202° Squadrone scuola, An-2
- 203° Squadrone Scuola, IAR-99 e L-39ZA
- 204o Squadrone Scuola, IAR-99 Soim
- 206o Squadrone Scuola, IAR-316B Alouette III
Basi di riserva: 57a base (3.500 m in asfalto, chiusa nel 2004), Constanta; 93a, Timisoara, 3 altri aeroporti.
Le basi chiuse:
- 58a (elicotteri), Sibiu Sibiu
- 59a (Elicotteri), Tuzla Constanţa
- 60a (elicotteri), Tecuci Galaţi
- 61a (Helicopter), Titu Dâmboviţa
- 67o Centro sperimentale, Craiova Dolj
- 73a (elicotteri), Caransebeş Caraş-Severin
- 91a, Caracal Olt
- 94a (elicotteri), Alexeni Ialomiţa
Aeroporti attivi:
- Scuola Aurel Vlaicu
- Accademia 'Henri Coandă', Brasov.
Aeroporti chiusi: Someşeni, Cluj; Ianca, Brăila; Buzău, Buzău; Focşani, Vrancea
Prima Brigata contraerea SAM (Brigada 1 Rachete Sol-Aer), 'General Nicolae Dăscălescu', Bucarest: attiva dal 1973, raggruppando i reggimenti SAM 18 e 19imo. Nel 1995 ebbe il nome che ha attualmente. Il suo compito è la difesa di Bucarest e di 20.000 km2 tutt'attorno. Ha missili sia di tipo S-75 Volkov che MIM-23 Hawk.
- 11o Reggimento SAM 'Horea', Braşov
- 4 battaglioni SAM
- 70o Reggimento Genio aviazione, Bucarest
- 85o Btg trasmissioni, Curtea de Argeş
Infine vi è il poligono (a fuoco 'reale') Capu Midia, vicino a Costanta.
Inventario:
- 48 MiG-21 'Lancer' tra A, C (ottimizzato aria-aria), B (biposto); da sostituire con 48 nuovi caccia da scegliere tra EF-2000, Saab 39 o F-16 tra il 2009 e il 2012.
- 5 C-130: 3 B e 2 H, due dei B sono in conversione allo standard H
- 0,+ 7 C-27J in ordine entro il 2012, contratto segnato ma non pagato e ancora sotto il dubbio se mantenere gli Antonov di vecchio tipo o comprare i nuovi Spartan.
- 4 An-26 'Curl', di cui uno VIP
- 1 Boeing 707 VIP
- 1 An-30 'Clank'
- 16 Yak-52 da addestramento
- 20 IAR 99: 8 base, 12 IAR-99C
- 9 An-2R e T
- 23 (su 24 iniziali, uno perso), IAR-300 Puma SOCAT
- 90 IAR-330 Puma tra L e M (18)
- 8 IAR-316
- 10 (11) RQ-7 Shadow (UAV),
- 8 batterie con 224 MIM-23 Hawk XXI.
Lo stemma è dei colori della bandiera rumena, con cerchi blu, gialli e rossi. In tutto vi sono rimasti solo 234 velivoli degli oltre 700 in servizio una ventina d'anni fa, tra cui non figurano più né gli Orao né i MiG-23, e nemmeno i MiG-29; praticamente i MiG-21 Lancer sono gli unici aerei da combattimento rumeni.
Notizia recentissima: dopo circa due anni di trattative, è stato dichiarato ufficialmente che i circa 50 MiG-21, in carico ancora a cinque reparti, saranno sostituiti in futuro con 24 F-16C-25 di seconda mano, attualmente conservati al deposito della Davish Mounthan. Questo segna un altro colpo della Lockheed, perché la Romania è stata vista anche come cliente di aerei europei, in particolare si cercava di convincere a comprare l'EF-2000, ma dopo quest'acquisto, considerando anche la grave situazione economica e i disastri naturali recenti (le alluvioni di un paio d'anni fa), è improbabile che almeno per diversi altri anni, si potrà concedere nuovi e costosi programmi di acquisizione per aerei militari (da Aerei mag-giu 2010, news pag. 44).
Aerei ed elicotteri rumeni
modificaTra gli aerei d'interesse vi è senz'altro l'IAR-99 'Soim' (Falco), un addestratore avanzato e aereo d'attacco nato per sostituire gli L-29 e L-39 per l'aviazione rumena, caratteristico da una grossa antenna a lama sotto il muso. Disegnato dal 1975, i fondi vennero approvati dal 1979, da parte della I.R.Av Craiova, dove prima era stato prodotto l'IAR.93. Il prototipo venne fatto volare il 21 dicembre 1985 (era l'S-001), seguirono altri prototipi e gli aerei entrarono in produzione di serie nel 1987, tanto che entro il 1989 ne erano stati consegnati 17. Nel 1990 la produzione venne afflitta dalla fine del confronto contro l'Ovest, e nonostante le eccellenti qualità di base, l'aereo aveva un'avionica obsoleta, così non ebbe molto successo all'export, non avrebbe potuto fino all'adozione di un miglior set avionico, giusto come si cercava di fare con gli L-39. Nel frattempo i n.710 e 714 vennero persi per incidenti. Il primo tentativo di aggiornarlo venne fatto nel 1990 con l'aiuto di aziende americane, tanto che già due aerei (708 e 709) vennero mostrati così modificati nel 1990, addirittura presentati per il grande concorso JPATS. Nel 1992 venne fatto un altro aggiornamento con la IAI Lahav israeliana, con il 7003 (uno dei prototipi) venne trasformato nello IAR 109 'Swift', con HOTAS, HUD, tre MFD, INS ecc. più armi sia occidentali che orientali. Venne mostrato a Le Bourget nel 1993, ma nel '94 il programma, che era dedicato all'aviazione rumena e all'export, venne annullato.
Nel 1996 venne ancora ideato un programma, con la Elbit, per un velivolo destinato ad integrare il MiG-21 Lancer; il primo volo venne fatto il 22 maggio 1997 e mostrato a Le Bourget. Finalmente, nell'agosto 1998 il Governo Rumeno autorizzò l'introduzione dell'aereo con 40 esemplari noti come IAR 99C. In seguito, però, il totale venne calato a 12 di cui 7 nuovi e 5 ricostruiti. A quel punto vi sarebbero stati 10 IAR-99 base e 12 C, più due prototipi presenti in ditta come dimostratori.
Il Soim, per quanto più squadrato, è simile all'MB-339 o al Galeb. Ha due sedili MB Mk 10 0-0 e la posizione posteriore è alzata di 35 cm, ma il tettuccio, originariamente monoblocco, è stato poi trasformato in un 'due pezzi'. Vi sono comandi HOTAS e MFD a cristalli liquidi e così via. Vi è anche un casco DASH designatore. Vi è anche un databus MIL-STD-1153B, sistemi basici radio, GPS, INS ecc. Vi è anche un sistema Elisra per l'RWR e lanciatori di falsi bersagli. L'aereo ha anche un sistema di addestramento virtuale a terra piuttosto sofisticato con simulatori basati a terra.
- Dimensioni: lunghezza 11,01 m, apertura 9,85 m, altezza 3,9 m, superficie alare 18,7 m2
- Peso: 3.200-4.400 kg addestratore, max 5.560 kg
- Motore: 1 Turbomeca (RR) Viper Mk.632-41M da 1814 kgs.
- Prestazioni: v.max 865 km/h, raggio (addestrativo) 1.100 km, tipico 385 km, quota pratica 12.900 m, salita 1.050 m/min, decollo 450 m e atterraggio 550 m (addestrativo), 960 e 600 m (attacco)
- Armamento: 4 punti d'aggancio 250 kg, uno centrale di 400 kg o un serbatoio ausiliario, con un totale di bombe come le BEM 250, BE 100 (a frammentazione, fino a 12), BE 50, Mk 82, Opher IR, LGB, razzi da 57 mm, AA-8 Aphid, Python 3, R-550 Magic 2. Ventralmente è possibile trasportare un bicanna da 23 mm.
Il maggiore dei successi della IAR è stato senz'altro il Vultur (aquila), ovvero lo IAR-93, noto in Jugoslavia come J-22 Orao (aquila). Esso venne progettato in comune dalla INCAS e dalla VTJ jugoslava, e volò il 31 ottobre 1974, per poi entrare in servizio nel 1979. In tutto vennero costruiti per l'aviazione rumena 88 aerei.
Quest'aereo venne costruito dalla IRAv Craiova come rimpiazzo dei vecchi MiG-15 e 17. La sua nascita ebbe luogo il 20 maggio 1971, con l'accordo binazionale con Belgrado. Progettato sotto la direzione dell'ing. Teodor Zamfirescu e, per la Jugoslavia, del Col. Vidoje Knezevic, inizialmente avrebbe dovuto essere usato come aereo d'attacco leggero e ricognizione, subsonico, di struttura semplice e con sistemi avionici indigeni (ma anche compatibili con materiali esteri). Esso ebbe un'ala alta e soprattutto, una soluzione motoristica britannica: due R.R. Viper, dato che la Soko li produceva su licenza (invece in Romania erano prodotte le turbine per elicotteri). Si pensò anche ad un postbruciatore, ma inizialmente questo diede dei problemi e gli aerei di preserie (IAR-93A) non li ebbero, così da non essere in grado di superare la velocità del suono. Negli anni '80 entrambe le nazioni aggiornarono il disegno, e soprattutto fu possibile ottenere i Viper con il post-bruciatore. L'Orao/Vultur era un velivolo da appoggio tattico come all'epoca se ne facevano ancora, convenzionale, diurno, robusto, senza avionica sofisticata. I suoi contemporanei comprendevano il G-91Y pure bireattore (direttamente però con i J85 americani, quelli dell'F-5A, perché la Fiat aveva abbandonato il tradizionale Bristol Orpheus), il Jaguar (che, a parte la potenza maggiore, era molto simile), e il Su-25. Rispetto a questi velivoli l'Orao era meno potente, e come motori aveva due Viper analoghi a quelli che la Macchi usava per i suoi addestratori (e così la SOKO). Raddoppiarne il numero e magari fornirli di un post-bruciatore poteva essere un modo economico e semplice per ottenere sufficiente potenza per un velivolo d'attacco, e così fu. Ma le prestazioni divennero accettabili soprattutto con il post-bruciatore della seconda versione. Le ali sfruttavano il profilo NACA 65A-008 modificato. Capace di operare anche da piste erbose, il velivolo venne concepito in maniera paritetica tra rumeni e jugoslavi. Al punto che i prototipi volarono contemporaneamente sia in Romania (lo 001, 21 minuti di volo a Bacau) che in Jugoslavia (a Batajnica) quel 31 ottobre 1974. Presentato ufficialmente il 18 luglio 1975, l'aereo ebbe un tipo biposto volato il 23 gennaio 1977, però perso in volo il 24 novembre. Dopo un lungo periodo di sviluppo, il 23 agosto 1979 3 IAR-93 vennero presentati in volo durante una manifestazione aerea. Ai 15 IAR-93A senza AB, praticamente aerei di pre-produzione, entrati comunque in servizio nel 1981, seguirono poi 26 IAR-93A e 9 A biposto. Vi fu anche un totale di 15 aerei con le modifiche approntate per il modello B ma con i motori che tornavano ad essere quelli dell'A. Esso venne consegnato nel 1982. I tipi con AB vennero costruiti con il Viper Mk 633-47, il che richiese anche maggior carburante e pinne ventrali, più LERX alari. Volò nel 1985 ed entrò in servizio nel 1987, con 27 aerei costruiti nel tipo monoposto e 7 biposto. In tutto 9 IAR-93 andarono persi per incidenti durante gli anni. Il programma terminò in Romania nel 1992 con diversi aerei ancora in costruzione; c'erano circa 75 velivoli in servizio, uno dei quali, sperimentalmente, dotato anche di alette canard (era il no.600). Nonostante vari programmi di aggiornamento, nel dopo-Guerra fredda lo IAR-93 venne presto messo da parte, venendo radiato nel 1998, con gli aerei dispersi su vari campi d'aviazione in condizioni di 'riserva'. Nel 2006-7 sono stati in gran parte demoliti. Hanno avuto più fortuna i J-22, che sono ancora in servizio. L'ultimo aereo jugoslavo venne consegnato nel 1992, poi nel caos della guerra civile l'impianto, che si trovava a Mostar, venne distrutto dai Serbi. Dello IAR-93 sopravvivono non meno di 8 esemplari dispersi in vari musei, incluso quello dell'aeronautica di Bucarest (il prototipo 002 e due modello A).
Caratteristiche IAR-93B:
- Dimensioni: 14,9 x 9,3 x 4,52 m x 26 m2
- Pesi: 5.750-10.900 kg, di cui 2.500 kg di carico
- Motore: 2 RR. Viper 633-47 da 1.800/2.270 kgs
- Prestazioni: v.max 1.089 km/h, stallo 274 km/h, raggio 1.320 km, tangenza 13.600 m, salita 3.900 m/min
- Armamento: 2 cannoni da 23 mm GSh-23L nella parte inferiore della fusoliera, 200 cp. l'uno; 2.500 kg di armi in 5 piloni (1 fusoliera, 4 alari), per armi come le bombe BE 100 (fino a 12 in 4 grappoli), BEM 250, BM 500; razzi LPR 122 da 122 m, o LPR 57 da 57 mm, o i PRN 80 da 80 mm; missili AA-2 (A-91 in Romania), solo su alcuni IAR-93B e (solo J-22) BL-755, AGM-65 e Kh-23 (AS-7) Grom.
- Avionica: radio VHF e UHF, INS SPG500 (solo Orao), radioaltimetro, ADF, IFF (solo IAR-93B), autopilota a 3 assi GEC-Marconi.
Un aereo senz'altro più ambizioso è stato lo IAR 95 SPEY, un vero e proprio caccia di quarta generazione, il cui progetto venne iniziato nei tardi anni '70. Non andò molto lontano, essendo stato cancellato già nel 1981, ma venne riavviato poco dopo fino a quando, nel 1988, il suo destino fu deciso dalla mancanza di soldi. Era arrivato al livello di mock-up a grandezza naturale, e tutto sommato si poteva considerare lo sviluppo parallelo di quello che si faceva con l'ex-partner jugoslavo, che era interessato a sviluppare il 'Novi Avion', aereo altrettanto sfortunato: le due nazioni avevano avuto trattative per co-sviluppare i nuovi aerei, come avevano fatto con l'IAR-93, ma stavolta le esigenze non vennero collimate e così ebbe fine questa partnership mitteleuropea, che era stata capace di produrre un progetto originale anche se non avanzato come l'Orao. Il caccia rumeno sarebbe stato un velivolo con ala alta, prese d'aria laterali e deriva singola. Spesso noto anche come IAR-101 e IAR-S, avrebbe avuto un solo motore, ma si trattava del turbogetto R-29 del MiG-23, quindi con una potenza di oltre 12 t. di spinta complessiva.
Mono o biposto, lungo 16 m, apertura alare di 9,3, altezza di 5,45 m, superficie alare di 27,9 m2; il peso era previsto tra 7.880 kg a vuoto e, al massimo, 15.200. L'armamento avrebbe compreso 3.200 kg di armi e presumibilmente un cannone bicanna da 23 mm.
Gli elicotteri attualmente di punta sono gli IAR 330 Puma, il cui modello SOCAT è del 26 maggio 1998, mentre l'entrata in servizio è del 1999. In tutto ne sono stati costruiti oltre 163. Visto che la Romania per via dei CFE poteva ottenere fino a 120 elicotteri d'attacco, il Ministero Rumeno pensò che si potevano modificare 96 elicotteri d'attacco, gli AH-1 'Dracula', più 24 Puma L modificati con avionica e sistemi d'arma. Ma il 'Dracula', francamente un po' troppo ambizioso per una nazione tutto sommato minore e senza grandi problemi di sicurezza. Gli altri elicotteri sono stati invece i Puma 2000, così pensati nel 1992. La sigla successiva fu SOCAT ( in inglese Antitank Optronic Search and Combat System ); la Elbit Systems Ltd. venne selezionata nel 1994 come fornitore estero e nel settembre 1995 venne accreditato l'ammodernamento di 24 elicotteri IAR-330L SOCAT. Il programma venne iniziato nel 1996, il primo decollo venne fatto con la nuova configurazione il 26 maggio 1998. Solo il 23 ottobre 1999 venne fatto decollare il secondo prototipo con il sistema SOCAT. In tutto, degli IAR-330 sono stati prodotti oltre 163 esemplari anche per Pakistan, Costa d'Avorio, UAE, Sudan, Ecuador. VI è la versione SAR con galleggianti gonfiabili ai carrelli, prodotta in piccolo numero. La versione navale è stata resa nota ufficialmente a Ghimbav il 30 gennaio 2007, di cui 3 sono stati ordinati dalla Marina Rumena, ha il sistema SOCAT e sistemi per la sorveglianza e ricognizione marittima. In tutto vi sono state le versioni IAR-330L, M, L SOCAT e 'Naval'.
- Dimensioni 15 x 16,2 m (rotore), 4,6 m
- Equipaggio: 3
- Peso: 3.615-7.400 kg
- Motori: 2 Turmo IV B da 1.400 l'uno
- Prestazioni: 263 km/h, autonomia 550 km, quota 4.800 m.
- Armamento: due pod da 23 mm bicanna con 400 colpi l'uno, razziere LPR 57, 2 da 12,7 mm DShKM sui portelloni, lanciamissili ATGM su 4 rampe, bombe da 50 e 100 kg; il tipo SOCAT ha la torretta Nexter THL-20 da 20 mm con 850 cp, razziere da 57 mm, 8 missili Spike-ER, pod con cannoni NC-261 da 20 mm con 180 colpi, usati solo per prove.
Il precedente IAR 319B Alouette III, introdotto in servizio nel 1971, è stato realizzato in 250 esemplari come IAR 316, prodotto fino al 1987. Di queste la metà era costituita per le esigenze interne e il resto per l'export tra cui il Pakistan, Angola e Guinea. È possibile armarlo con pod da 7,62 e 57 mm, e anche missili c.c. La sua notevole versione d'attacco è stata la IAR-317, con la stessa turbina Turbomeca Artouste IIIB, ma con un abitacolo in tandem con corazze protettive. L'Airfox ebbe un solo prototipo, capace di portare razzi, mitragliatrici e missili controcarri. Nel 1985 si fece notare essendo esposto al Bourget, questo mini-elicottero da combattimento ebbe così la sua occasione di notorietà.
- Dimensioni: lunghezza 12,82 m, diametro rotore 11,02 m, altezza 2,97 m
- Peso: 1.050 kg a vuoto, 2.200 kg max
- Motore: 1 Turbomeca Artouste IIIB con elica a tre pale da 570 shp, carburante 550 kg
- Prestazioni: velocità max 210 km/h, 180 km/h di crociera, quota 3.200 m, salita 260 m/min.
- Armamento: 1 da 7,62 mm con 1.000 cp e due punti d'aggancio per armi varie.
Note
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