Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Argentina-32

Indice del libro

XXI secolo modifica

A questo punto, le F.A. argentine erano assai evolute rispetto ai primi anni '90. La maggiore differenza la facevano i nuovi A-4 Fightinghawk, ovvero A-4M ex-USMC aggiornati con nuova avionica, a cominciare dal radar APG-66. In pratica si erano costruiti, per ragioni economiche (gli F-16 costavano troppo per comprarne una buona quantità) degli F-16 'subsonici' nella forma di questi nuovi A-4 che avevano totalmente rimpiazzato i precedenti e non, come si potrebbe pensare, si trattava dei superstiti ammodernati: gli A-4B C, o anche i leggermente più evoluti Q erano davvero troppo vecchi e logori perché ne valesse la pena.

FAA[1] modifica

La Fuerza Aerea Argentina, nel 2003, era in grave sofferenza per una crisi economica da cui ancora (ma sarebbe stata questione di poco tempo) l'Argentina non era ancora riuscita ad uscire dopo il crollo del 1999. La sua costituzione era a quel punto la seguente:

  • Comandi e regioni: il Presidente della Repubblica è anche il comandante in capo delle F.A., quindi anche dell'Aeronautica. Poi veniva il Capo di Stato Maggiore Generale, e dietro il Vice-comandante, la Segreteria Generale e 4 regioni militari ovvero il Comando delle operazioni aeree, quello delle regioni militari aeree, dei Materiali e del Personale. Il Comando delle Operazioni Aeree, ovviamente, è quello della maggior importanza. Tra le sue unità:
  • Gruppo di sorveglianza e Controllo dello Spazio Aereo: la sua base operativa è a Merlo, nei pressi di Buenos Aires, e la sua costituzione verteva sulla Scuola di Elettronica per la Difesa e sullo Squadrone di Sorveglianze e Controllo dello Spazio Aereo. Questo si occupava complessivamente di radar mobili AN/PTS-43 e AN/W30 della Westinghouse e due radar fissi. Questi equipaggiamenti erano quanto disponibile per sorvegliare un Paese da 2,6 milioni di km2, anche se abitato solo da 35 milioni di persone (da notare che con circa la stessa grandezza, l'India arriva ad oltre un miliardo, tanto per considerare la ridotta densità abitativa del Paese).
  • Base Aerea Militare del Rio della Plata: la sua importanza derivava dalla presenza del Primo Gruppo di Artiglieria Antiaerea, suddiviso in squadroni muniti di missili Roland, e cannoni da 20 e 35mm. Altri sistemi contraerei erano presenti in ciascuna Brigata Aerea.

I Brigata Aerea: El Palomar, vicino a Buenos Aires, aveva i seguenti Escuadron:

  • 1° Escuadron, con i C-130 e KCH-130. Inizialmente si trattò di rimpiazzare gli antidiluviani DC-4 e dal 1968 arrivarono i C-130E, poi aggiornati allo standard C-130H. Inizialmente vi erano 3 aerei, poi aumentati a 8 più altri 2 KC-130H ne l1978, dal 1982 un L-100-30 e infine pochi vecchi C-130B, che curiosamente erano la versione più vecchia, ma entrarono in servizio per ultimi, dopo il 1992.

Le perdite sono state due: il TC-62 venne distrutto dai guerriglieri nella provincia di Tucuman, il 28 agosto 1975, il TC-63 abbattuto da Sea Harrier il 1 giugno 1982, quindi in nessun caso vi furono perdite per incidenti di volo nella carriera degli Hercules argentini.

  • Il 2° Escuadron, costituito nel 1975 con un Boeing 707 in versione VIP, poi evolutosi in un reparto da trasporto pesante con 2 707 cargo, 2 passeggeri, uno in versione EW
  • il 3° Escuadron, con 4 jet Fokker F-28 Mk.1000 per il trasporto di personale nelle zone remote della Nazione, era usato anche per il trasporto di materiali.
  • Il 1° Gruppo costruzioni, per la costruzione e riparazione delle piste di volo

II Brigata Aerea: È basata vicino a Paranà, che è il capoluogo della provincia di Entre Rios. dal 1971 ha avuto 10 Canberra B.Mk62 (ovvero i B.Mk2) e 2 B.Mk 64 (T.Mk 4) ormai radiati da anni, tutti i Guaranì, e 4 Learket 35A da ricognizione fotografica.

  • 2° Escuadron da ricognizione fotografica con 3 Learjet (uno andò perso alle Falklands causa un Sea Dart), 2 Learjet 35 e un Piper Navajo da radiomisure, infine presenti anche due IA.50
  • dallo Escuadron FokkerF-27 con inizialmente, 11 F.27 Mk400 e 5 Mk.600 e da una squadriglia collegamento con un Guarani e due Cessna 182 oltre ai mezzi terrestri.
  • 1° Gruppo della Scuola Comunicazioni, presente soprattutto con mezzi terrestri e sistemi di telecomunicazioni

III Brigata Aerea: Reconquista, Santa Fe, è la prima delle unità da combattimento: ha il 1 e il 2° Escuadron con 39 Pucarà. Queste macchine sostituirono gli IA-35 Huanquero, radiati nel 1973

VI Brigata Aerea: Chiamata Los Tmaraindos, a Mendoza, formata da:

  • 4° Gruppo caccia con il 1° Squadrone Morane, ovvero quello con i superstiti 12 Paris dei 48 compranti dal 1959. Il 2° aveva 11 IA-63 Pampa del 1988. Il 3° aveva i 3 SA-315B Lama comprati nel 1978 per le ricerche in alta quota, sulle Ande. Il 4° aveva infine 8 Su-29AR. della pattuglia acrobatica CRUZ DEL SUR, formata nel 1998. Infine vi era lo Squadrone di supporto, con 2 Cessna 182 e 10Mirage IIIC tolti dalle unità di prima linea.

Da notare il programma di aggiornamento per i Pampa, con i sistemi avionici dell'A-4AR, in fase di sviluppo all'epoca.

V Brigata Aerea: È quella che ha poi ricevuto gli A-4AR: dopo che l'acquisto di F-16 di cui si cercava accordo con gli USA nel 1990 fu cambiato in un'offerta per 54 A-4 da parte americana, in competizione con i 23 A-4 ex-Kuwaitiani. Queste ultime macchine vennero trovate meno interessanti e vennero poi prese dai brasiliani, mentre gli Argentini ebbero gli A-4AR dal 1997, appartenenti al 1 e 2° Escuadron del 5° Gruppo. Al solito, presente in Brigata anche la squadriglia collegamento con 2 Cessna 182 e un Aerocommander.

VI Brigata Aerea: basata A Tandil, che è nella provincia di Buenos Aires, ma nondimeno a 500 km a S della capitale argentina, ha concentrata in se tutti i Mirage/Dagger.

 
Uno dei 'nuovi' Dagger FINGER

La prima infornata di Dagger arrivò con 26 aerei nel 1979, subito seguiti, nonostante il regime dittatoriale dell'epoca, da altri 11 monoposto e 2 biposto, per un totale di 39. La successiva modernizzazione chiamata Finger prevedeva anche l'uso di un radar ELTA EL/M-2001B. Prima ancora, nel 1972 arrivarono i Mirage all'VIII Brigata: 10 M.IIIEA, 2 DA, che si aggiungevano ai IIIC già visti. Altri 7 IIIEA arrivarono nel 1977, e infine nel 1982 2 DA. Infine arrivarono i 10 Mirage 5P, precisamente il 4 giugno. Questi ultimi ebbero una serie di cambiamenti, vennero chiamati MARA e modernizzati, poi inviati nel 10imo Escuadron a Rio Gallegos nel 1986, e solo nel 1996 passati a Tandil e usati come addestratori assieme ai Mirage biposto. In tutto, nel 2003 era presente il 6° Gruppo da caccia con gli Escuadrones 1 sui Dagger Finger, 2 su Mirage IIIEA, 10 su MARA e Dagger/Mirage biposto, Escuadron da trasporto leggero sui soliti tipi di aerei leggeri e un elicottero Hughes 500. L'obiettivo era quello di sostituire i Mirage, che nell'insieme non hanno nemmeno ricevuto quei miglioramenti come le alette canard presenti su macchine similari come quelle brasiliane, venezuelane e colombiane. La macchina designata era ovviamente l'F-16 di seconda mano.

VII Brigata Aerea: José Paz, vicino alla capitale. Ha gli Escuadron di elicotteri:

  • 1° per ruoli SAR, su due CH-47, che per la cronaca sono gli unici elicotteri argentini che, basati sulle isole durante la guerra, riuscirono a ritornare sul territorio argentino continentale, assieme ad un altro che però si distrusse in un incidente di volo in Antartide. Altre macchine erano un S-61R, e i superstiti di 11 Bell 212 e UH-1N.
  • 2°, per ruoli tattici, aveva circa 10 elicotteri Hughes 500D/E, alcuni dei quali costruiti dalla RACA S.A. argentina. Sono stati in molti casi aggiornati con il programma AVISPA, il che comporta la loro trasformazione di mini-cannoniere volanti, con razzi da 57 o70 mm e 2 mitragliatrici da 12,7mm M3, che una volta equipaggiavano i vecchi F-86F Sabre. Altre attrezzature comprendono un FLIR e un sistema di punteria e combattimento, oltre a un RWR. Nonostante le loro doti belliche, sono utilizzati anche come macchine antincendio.
  • 3°, con gli UH-1H. Di questi presenti nel reparto, 6 vennero comprati nel 1967 e da allora, 4 persi. Altri 8 + 2 per parti di ricambio sono stati ceduti dagli USA nel 1997. Sono utilizzati per il trasporto, per funzioni antincendio con benne da 1000 litri e per il soccorso in combattimento, in quanto armabili
  • 4°, per l'addestramento con Hughes 369HM e 500C.

Inoltre era presente lo Squadrone di appoggio commando, con funzione di recupero in combattimento e capace, pare, di raggiungere con aerei e elicotteri ogni punto del Paese in 2 ore.

XI Brigata: istituita il 9 dicembre 1975, ha un compito misto: 5° Squadrone con i DHC Twin Otter comprati nel 1968 e alcuni F.27 dal 1982. 7° con gli F.27, 4° da attacco con i Pucarà, costituito specificatamente per la guerra delle Falklands e sciolto nel 1990. In tutto, al 2003 la Brigata disponeva di 8 DHC-6 e 4 F-27.

La Base aerea Gallegos era un'ulteriore unità operativa, ancorché priva di reparti di volo, equipaggiata con mitragliere da 20 mm e radar TPS-43 da scoperta aerea.

  • Il Comando materiali è responsabile della logistica di tutta la FAA, con una serie di infrastrutture dedicate: direzione generale della manutenzione, direzione generale del rifornimento, dello sviluppo dei sistemi, sperimentale e via discorrendo.
  • Il Comando del personale ha responsabilità sulla sanità, addestramento, istruzione, accademia. Le scuole erano le seguenti:

La Scuola di Aviazione Militare di Còrdoba, con 30 Mentor modernizzati, 30 T-27 comprati tra il 1987 e il 1988, altri aerei leggeri ed elicotteri.

La Scuola Sottufficiali era dotata di una congerie di aerei, da 2 IA-50G-II a un Mirage IIIC, un IA-58, un Canberra e altri apparecchi ancora.

  • Il Comando regioni Aeree ha la responsabilità della gestione delle attività aeree e aeroportuali sia civili che militari, e dispone tra l'altro di scuole di formazione all'sistuto Nazionale dell'Aviazione civile, e di circa 24 aerei leggeri ed elicotteri tra cui diversi apparecchi locali Chincul Piper SENECA, ARROW, DAKOTA. Anche i trasporti della LADE dipendono, nei loro voli di collegamento in Patagonia, da questo comando. Infine vi è anche la Policia Aeronautica Nacional per la sicurezza degli aeroporti.

Il nuovo sistema radar di controllo aereo[2] modifica

Con il decreto n.1407/2004 il presidente Kirchner ha dato avvio, il 14 ottobre 2004 ad un ambizioso e costoso programma di equipaggiamento di nuovi sistemi di controllo dell'enorme spazio aereo del Paese. Questi sono stati finanziati da un'operazione di credito pubblico di ben 236 milioni di dollari, e il programma sostituisce il Progetto Nazionale di Radarizzazione, che avviato nel 1996 per un valore di 185,3 milioni di dollari venne lasciato decadere nel 2000. La fase di ammodernamento prevede che siano create delle zone ADOC, ovvero delle partizioni per il comando difesa aerea, che coincidano con le FIR del traffico civile, per ottenere un sistema ragionevolmente unificato per entrambe le esigenze. L'elenco completo dei radar da comprare riguarda: 36 radar tridimensionali fissi per la ricerca a lungo raggio, 6 tridimensionali mobili a lungo raggio, nove 3D mobili ma a corto raggio, 4 TPS-43 già presenti ma ammodernati, 3 radar aerotrasportati e 11 radar secondari tipo ‘monopulse’. Questi verranno sviluppati dalla INVAP, un’industria statale argentina, attiva nel comparto elettronico, e finanziata per una prima tranche con 13 milioni dati dalla legge per le tasse aeroportuali. Attualmente vi sono radar sui principali aeroporti argentini, con quelli primari capaci di vedere fino a 110 km e 20 km di altezza, e quelli secondari, nonostante il nome, capaci di 360 e 30 km rispettivamente: essi hanno il compito di interrogare il trasponditore dell'aereo chiedendo la quota di volo e l'identificazione.

Esercito[3] modifica

Negli anni l'Esercito argentino è cambiato molto per migliorare la sua efficienza e ottenere maggiori risorse per nuovi programmi. Dal '95 non esiste più la coscrizione obbligatoria e le riforme interne hanno prodotto miglioramenti significativi in tutti gli aspetti. Tuttavia la crisi economica ha reso di secondaria importanza ammodernare le forze armate con i problemi di budget che colgono l'amministrazione statale di una nazione ricca, ma caduta in un drammatico default. Il Plan 2000 comprendeva in ogni caso un ammodernamento delle forze e la loro utilizzabilità per missioni di Peace keeping, oramai l'unica vera 'missione' per giustificare l'esistenza dei moderni eserciti. Entro il 2010 sarebbe stata creata la FER, Forze di Impiego Regionale, capaci di operare nei territori più difficili, anche l'Antartico e l'alta montagna: le difficoltà ambientali che l'Argentina offre, passando dalle foreste equatoriali ai Poli, che c'è solo l'imbarazzo della scelta. Le FEV sono invece le Forze ad Impiego Variabile per le missioni multinazionali e la difesa del territorio nazionale quando necessario. Grande interesse per le fonti energetiche e in particolare le unità della Patagonia, con la sua base a Bahia Blanca. Nel dicembre 2005 è iniziata l'attività del Raggruppamento di Forze per Operazioni Speciali. La zona della Patagonia è potenzialmente instabile, in quanto vi sono pochi argentini ma molti Cileni immigrati, così per rafforzare la sovranità nazionale è stato anche usato l'Esercito come occupante di quegli 'spazi vuoti'.

Il capo delle F.A. argentine è il presidente con l'aiuto del CSN e del CSM; il ministero degli interni ha controllo sulle unità paramilitari come la Gendarmeria (polizia di frontiera),la Polizia Aeroportuale e la Prefettura navale.

Il Plan 2000, nato con la legger Jaunarera, ha visto l'Esercito scendere a 5.500 ufficiali, 20.500 sottufficiali e 16.500 soldati, ovvero poco più di 40.000 persone: poche davvero per una nazione di milioni di km2. I mezzi pesanti sono per lo più nelle zone centrali mentre si vorrebbero altre forze corazzate più a Sud, per riequilibrare la possibile minaccia degli agguerriti Cileni. Entro il 2025 ci sarebbe la volontà di costruire tre centri logistici a NE, O e S del Paese, ovvero Cuati,a S.Luis e C.Rivadavia rispettivamente. L'influsso sull'esercito argentino è stata fatta soprattutto da parte dei Francesi e poi, specie nella prima metà del XX secolo, dai Tedeschi. Dopo il 1947, a seguito del Trattato di Rio, gli Europei sono stati sostituiti per importanza nella regione da Zio Sam. L'addestramento dell'esercito argentino vede come principali centri il Colegio Militar de la Nacion di El Palomar e la Escuela Superior de Guerra per gli ufficiali; per i sottufficiali c'è la Escuela apposita a Cuatia (dal 2004).

Le armi: l'esercito argentino, rispetto all'abbondanza di armi moderne degli anni '70-80 (proprio ai tempi della dittatura militare). Si vuole comprare carri leggeri moderni Patagon, M113A2, UH-1H, UAV, radar RASIT per la controbatteria e vari sistemi informatici per il SITEA (il sistema C3I), armi c.c. varie e sistema di sminamento CARDES. I TAM hanno ricevuto il GPS e apparati di visione diurni-notturni diventando TAM S-21, ma solo per 6 esemplari; questo modesto upgrade per i prestanti carri leggeri di costruzione nazionale avrebbe dovuto essere esteso a tutti i 108 esemplari in servizio. Altri 112 carri leggeri sono 112 SK-105 A1, previsti con una nuova camera termica di visione, ma il programma è stato cancellato. L'AML245H 90 è stata aggiornata solo con 5 esemplari dopodiché il programma è stato sospeso. I vecchi AMX-13 sono stati radiati ma 40 torrette FL 12 sono state montate sugli SK 105, da cui il Patagon, un nuovo carro più di nome che di fatto essendo una sorta di 'Frankenstein' di quanto già disponibile. I primi sono stati provati nel 2006 e almeno 4 risultano in servizio al 2008. Quanto agli M113 ve ne sono 192 aggiornati allo standard M113A2. Vi è una cooperazione con il Brasile per un mezzo blindato ruotato, nata nel 2004, che ha prodotto il Gaucho, entrato in servizio nel 2007 (12 in servizio e 30 in costruzione). SOno armati con razzi LAW e lanciagrante Mk 19. Il sistema TRUENO è in servizio per le unità d'artiglieria che hanno anche il TAM VCAMUN per il trasporto munizioni ai sistemi TAM VCA (ovvero i Palmaria su scafo TAM). I portamortai M106A2 hanno visto il pezzo americano da 106 sostituito con quello francese da 120. Esiste il solito blindato da combattimento per la fanteria su scafo TAM, ma ora c'è anche il lanciarazzi multiplo sul suo stesso scafo, che può tirare 36 razzi da 160 mm oppure un minore numero da 320 mm.

Per gli elicotteri vi è stata una forte esigenza fin dal 1982 di migliorare le prestazioni del parco macchine esistente. Sono stati comprati 20 UH-1H e, cosa notevole, 23 OV-1D Mohawk (anziché i Pucarà, scelta nazionale altrettanto legittimabile tecnicamente). Gli elicotteri UH-1 e A.109 sono armabili, ma nel 2000 si pensava di comprare 12 AH-1F, affare poi sfumato. I pochi UH-1 disponibili sono stati piuttosto aggiornati al livello 'Huey II'. Sono in acquisizione altri sei UH-1, ma il requisito sarebbe per gli elicotteri pesanti o medio-pesanti, dato che i potenti Puma sono stati oramai dismessi, dato che avrebbero dovuto essere aggiornati pesantemente o sostituiti con i Super Puma.

Artiglieria semovente[4] modifica

Il sistema campale più moderno dell'America latina, tra tutte le artiglierie semoventi monotubo, si trova, ancorché in piccolo numero, proprio in Argentina. La storia è recente, ma le radici molto 'stagionate'. Ecco per sommi capi come si è arrivati all'attuale situazione. Negli anni '70 la OTO-Melara ha costruito, assieme a Germania e UK la nuova artiglieria trainata FH-70, da 155/39mm e 24 km di gittata. Essa era sotto guida inglese- nonostante che il British Army ne avesse ordinate solo poche decine- mentre la versione semovente SP-70 era sotto responsabilità tedesca. Il programma del semovente riguardava una torretta installabile sullo scafo di un carro armato: visto che si richiedeva, per una artiglieria pesante, uno scafo pesante, tanto valeva, si pensò, utilizzare lo stesso scafo dei carri armati, senza nemmeno cambiare la posizione del motore da posteriore ad anteriore. L'idea era interessante, ma in pratica il limitare lo spazio per gli artiglieri praticamente alla sola torretta non ha mai convinto del tutto; e così i semoventi più moderni sono tornati alla vecchia conformazione, a parte l'2S19 sovietico/russo. Il carro armato-semovente ha avuto un certo successo, vennero realizzati sistemi come il CGT francese, me l'SP-70 venne abbandonato nel 1987 dalla Germania e a quel punto, terminato totalmente. La Germania continuò con quello che divenne l'FH-2000, la Gran Bretagna aveva pronto l'AS-90, mentre l'Italia avrebbe seguito la Germania, ma nel frattempo aveva approntato un sistema noto come Palmaria, che aveva un bocca da fuoco da 41 calibri, molto simile a quella dell'FH-70 e con prestazioni analoghe. La OTO-Melara aveva anche prodotto il clone del Leopard 1, ovvero l'OF-40 e l'aveva venduto ad una nazione del Golfo in piccolo numero. Il maggiore sviluppo fu quello del semovente Palmaria e dell'antiaereo OTOMATIC, entrambi con scafo derivato da quello dell'OF-40 ma la vera novità era la torretta, il che rendeva il sistema installabile anche su altri carri armati similari. Il Palmaria venne comprato da Gheddafi, ma non ebbe seguito con l'E.I. L'Argentina, dall'altra parte dell'Oceano aveva nel frattempo fatto la scommessa di sviluppare una nuova famiglia di mezzi cingolati, come il Brasile stava facendo con i ruotati. La scelta cadde sul Marder tedesco, da cui la Thissen sviluppò, a partire dal 1974, due mezzi: il carro TAM e il VCTP da trasporto truppe, in un'epoca che vedeva le nazioni NATO sprovviste di MICV e incapaci di comperare mezzi sofisticati come il Marder, il VCTP era addirittura dotato di un motore del 20% più potente. Questo diede modo di valutare anche la possibilità di sviluppare un semovente che rimpiazzasse i vecchi M-7 e F Mk.3 disponibili. La torretta da adottare venne individuata in quella del Palmaria, e il contratto venne firmato già nel 1981. Alla TAMSE (Tanque Argentino Mediano Sociedad del Estado) venne chiesto di sviluppare uno scafo allungato con 7 ruote, mentre il prototipo venne completato nel 1986, ma l'unione con la torretta avvenne solo nel 1992. Il mezzo si chiamava VCA e doveva essere realizzato in 20 esemplari complessivi, tante le torrette ordinate alla OTO. La produzione del TAM era stata chiusa nel 1983 dopo oltre 500 scafi completati, ma venne riattivata nel 1991 per il VCA (nessun TAM venne esportato per motivi politici). Siccome nel 1992 lo stabilimento venne richiuso definitivamente, il completamento della commessa venne svolto dal cantiere navale ASTARSA, e finalmente, dopo 16 anni dalla firma del contratto e due prototipi completati, dal 1997 iniziarono le consegne dei veicoli. La forza venne ripartita in 8 pezzi (due batterie) per battaglione d'artiglieria, che erano il 9 e l'11imo, in forza al 7° e 9° GRuppo d'artiglieria, appartenenti alle brigate meccanizzate IX e XI. GLi altri 4 vennero dati alle scuole.

Questi semoventi sono in grado di sparare fino a 4 colpi al minuto, con una raffica di 3 in 30 secondi. La cadenza di tiro massima prolungata è di un colpo ogni 3 minuti per un'ora (ovvero 20 colpi in tutto). La riserva di proiettili è di 30, 23 in torretta con un sistema semiautomatico di fuoco che aiuta il ritmo di tiro, con il ritorno all'alzo del cannone-obice che aveva prima della ricarica (deve essere eseguita con l'arma a 0 gradi). La gittata arriva a 20 km, 24 con le munizioni migliorate, 30 con quelle a razzo. La torretta è in alluminio, ha una mitragliatrice e 8 lanciagranate. Da notare che essa non è inficiata dalla disposizione del motore: il TAM ha il motore anteriore, come il Marder da cui deriva. IL layout è quindi adatto al 100% per il ruolo, meglio che nel caso del Palmaria. La massa, nonostante la torre in alluminio, supera le 42 t. L'aiuto ai semoventi è dato da veicoli portamunizioni, che sono dotati di un nastro trasportatore capace di rifornire il mezzo in 10 minuti, più rapidamente di quanto sia possibile sparare i colpi. Originariamente venivano usati veicoli Isuzu, ma erano autocarri dalla mobilità limitata rispetto ai cingolati.

Poi sono stati reperiti due prototipi basati sullo scafo VCTP. Questi vennero completati per il più pacifico ruolo di ambulanze, ma la TAMSE aveva chiuso i battenti e così nel 2000 vennero presi e modificati, dimostrandosi all'altezza di portare fino a 80 proiettili e il nastro portamunizioni. L'idea è di costruirne uno per semovente, ma al momento oltre ai due prototipi sono usati M548 non corazzati, muniti di nastro portamunizioni. La potenza di fuoco delle artiglierie moderne deve molto all'informatica e per il VCA è stato realizzato il TRUENO, un sistema scritto in Turbopascal, e capace di coordinare il fuoco di un massimo di 5 batterie insieme, ciascuna con 10 sistemi, 20 osservatori avanzati e 3 ufficiali di collegamento. Permettendo di coordinare il tiro dei semoventi facendoli stare dispersi, su di un unico bersaglio si annulla il problema che prima era proprio del coordinamento delle artiglierie, che dovevano sparare raggruppate in una batteria quasi fianco a fianco, vulnerabili al fuoco di controbatteria. Il sistema è basato su di computer HP 49G plus. La disposizione della batteria è data da una serie di veicoli (per brevità sono riportate solo le sigle), un VCDDCT di comando, un VCCDF per il controllo del tiro, tutti su scafo TAM, i portamunizioni, una batteria comando e servizi a livello di battaglione, con una vasta gamma di veicoli tattici leggeri, radar RATRAS di controllo del terreno e localizzazione bersagli, sviluppato in Argentina dalla CITEFA e dal 601 gruppo dei sistemi contraerei, utilizzando elementi di altri radar.

Nuova munizione ICM[5] modifica

Per potenziare l'artiglieria argentina, di recente è entrato in servizio un nuovo tipo di munizione. Sviluppato dal CITEFA, l'unico organismo di ricerca operativo in Argentina per il campo della difesa e settori militari, il suo sviluppo iniziò nel lontano 1994 e ha, come tanti altri tipi similari, un involucro monoblocco, non a valve o qualcosa del genere (come nelle CBU aeronautiche) che con una carica esplosiva aziona un pistone, il quale fa uscire dal retro una fila di 63 munizioni che sono sia anticorazzato, con capacità perforante di 70 mm (sufficiente per colpire i corazzati dall'alto) o antipersonale a frammentazione. Quelle antipersonale pesano 250 gr e hanno 30 gr di esplosivo. Questo è sufficiente per frammentare l'involucro in 600 schegge con raggio letale di 7 m dal punto di scoppio, distanza a cui almeno 2 schegge per m2 sono garantite. Esiste anche una importante capacità, che purtroppo in molte submunizioni precedenti non era presente: quello del sistema d'autodistruzione, di tipo pirotecnico: se entro 20 secondi la submunizione non esplode per difetto della spoletta ad impatto, allora si auto-distrugge, cosa che forse non accadrà sempre, ma almeno riduce molto il rischio di creare un campo minato con l'uso di munizioni di questo tipo. Creare una granata a submunizioni per artiglierie moderne non è banale, e certo ha poco a che fare con quello che succede alle bombe aeree; bisogna sopportare accelerazioni di 18.000 g (2.000 volte quelle che, per esempio, sostenibili dalla struttura di un F-16) e 15.000 giri al minuto impressi dalla rigatura. In genere si aprono a circa 500 m di quota, in base ad una spoletta barometrica o radar e coprono un'area 8-10 maggiore di quella di una munizione normale HE. Il proiettile CME è sparabile da ogni pezzo argentino da 155 mm: i Citer e Sofisma da 155/33 mm e gittata di 18.5 km che servono nei reparti d'artiglieria da campagna, dai VCA da 155/41 mm con portata di 21.000 m, dai VCA Mk. F-3 su scafo AMX-13,con cannone Sofisma e il trainato M-114 dei Marines, da 155/23 mm o il più moderno CALA 30/2 da 24.000 m. Ben 6 tipi diversi di armi da 155 mm servono dunque con le F.A. argentine, con tecnologia che parte dalla II GM all'era attuale. I proiettili CME sono stivati in appositi contenitori e hanno una durata garantita di 10 anni. Si pensa anche ad utilizzare questa munizione come base per un proiettile 'intelligente' futuro, ma per ora non ve ne sono per tutti i gruppi d'artiglieria argentini.

F.A. Argentine, aggiornamento[6] modifica

Marina modifica

COFM-COmando de la Flota de Mar. Ha complessivamente 36 navi, di cui 16 di prima linea:

  • 4 caccia 'Almirante Brown' (MEKO 360):

ARA Almirante Brown (D-10), ARA La Argentina (D-11), ARA Heroína (D-12), ARA Sarandí (D-13)

  • 1 caccia 'Hércules': ARA Santísima Trinidad (D-2) - in riserva
  • 6 corvette 'Espora' (MEKO 140):

ARA Espora (P-41), ARA Rosales (P-42) , ARA Spiro (P-43) , ARA Parker (P-44) , ARA Robinson (P-45) , ARA Gómez Roca (P-46) ,

  • 3 corvette classe 'Drummond': ARA Drummond (P-31),

ARA Guerrico (P-32) , ARA Granville (P-33) ,

Navi d'attacco veloci 'Intrepida': ARA Intrépida (P-85) e ARA Indómita (P-86)

Pattugliatori classe 'Murature': ARA Murature (P-20), ARA King (P-21)

Navi pattuglia 'Baradero': ARA Baradero (P-61) , ARA Barranqueras (P-62) , ARA Clorinda (P-63) , ARA Concepción del Uruguay (P-64)

AOR ARA Patagonia (B-1)

Navi comando anfibio: ARA Hércules (B-52) -ex- caccia 'S.Trinitad'

Nave d'assalto anfibio (LKA): ARA Bahía San Blas (B-4)

Rompighiaccio ARA Almirante Irizar (Q-5)

Navi ausiliarie: ARA Teniente Olivieri (A-2), ARA Comandante General Irigoyen (A-1), ARA Francisco de Gurruchaga (A-3) , ARA Suboficial Castillo (A-6) , ARA Alférez Sobral (A-9) , ARA Ciudad de Zárate (Q-61) , ARA Ciudad de Rosario (Q-62) , ARA Punta Alta (Q-63)

Navi scuola: ARA Libertad (Q-2)

COFS COmando de Fuerza de Submarinos):

  • 3 Classe 'Santa Cruz' (TR-1700): ARA Santa Cruz (S-41) ,

ARA San Juan (S-42) ,

  • 1 Salta (Type 209): ARA Salta (S-31)
  • 1 nave pattuglia, 1 nave soccorso, 1 gruppo di sommozzatori tattici (Buzos Tacticos).

Aviazione Navale (Aviación Naval) o COAN Comando de Aviacion Naval (a quanto pare CANA è invece una dizione errata o quantomeno, non più in uso).

Vi sono 5 basi aeree al momento attuale: Comandante Espora (BACE), Almirante Zar (BAAZ), Punta Indio (BAPI), stazioni navali Ezeiza (ETAE) e Almirante Quijada (BARD) a Río Grande, Tierra del Fuego. Il comando è la prima, la BACE, di queste basi. Là vi sono anche tutti gli aerei imbarcati.

Fuerza Aeronaval 2 (aerei imbarcati):

  • 2da Escuadrilla Aeronaval de Caza y Ataque (EA32): Dassault-Breguet Super Etendard
  • Escuadrilla Aeronaval Antisubmarina (EA2S): Grumman/IAI S-2T Turbo Tracker e Pilatus PC-6B2/H2 Turbo Porter
  • 1ra Escuadrilla Aeronaval de Helicópteros (EAH1) : Aerospatiale SA-316B Alouette III e Eurocopter AS-555SN Fennec
  • 2da Escuadrilla Aeronaval de Helicópteros (EAH2)  : Sikorsky S-61 D4 H-3 Sea King e Agusta AS-61 Sea King
  • 3ra Escuadrilla Aeronaval de Helicópteros (EAH3) : Bell UH-1 Iroquois, trasferita all'Esercito nel 2007

Fuerza Aeronaval 3: ad Almirante Zar, vicino a Trelew; si incarica del controllo marittimo emissioni SAR

  • Escuadrilla Aeronaval de Exploración (EA6E) : Lockheed P-3B Orion
  • Escuadrilla Aeronaval de Vigilancia Marítima (EA6V) : Beechcraft B200 Cormorán,
  • 2da Escuadrilla Aeronaval de Sostén Logístico Móvil (EA52) (2nd naval Transport Sqd) : Station Ezeiza (ETAE), Ezeiza International Airport, Buenos Aires: F28 Mk.3000C Fellowship

Comando de Instrucción Aeronaval (COIA) : Punta Indi, vicino a La Plata, Buenos Aires:

  • Escuela de Aviación Naval (ESAN): Beechraft T-34C-1Turbo Mentor
  • 1ra Escuadrilla Aeronaval de Ataque (EA41): Embraer EMB-326GB Xavante
  • Agrupación Aeronaval Aerofotográfica (APFT) (Naval Air photograph Sqd) : Beechcraft B200 Super King Air

In tutto il COAN è ancora una realtà piuttosto grande, potendo contare sui 41 aerei e 30 elicotteri. Tuttavia anche qui i giorni in cui era un servizio di prima categoria sembrano passati; attualmente tutto quello che resta dei suoi reparti da combattimento sono appena 3 Super Etendard, per il resto è un servizio praticamente relegato a compiti di pattugliamento e polizia aerea. I mezzi più recenti sono 6 vecchi P-3 Orion passati dall'USN e non pare vi siano altri programmi importanti all'orizzonte, tanto più che la perdita della portaerei ha ridotto a ben poca cosa l'utilità di un'aviazione di marina del tutto indipendente, tant'è che gli UH-1 che servivano i Marines sono stati trasferiti già all'Esercito nel 2007.

  • 4 Aérospatiale SA 316 Alouette III France Helicopter SA 316B
  • 7 Beechcraft Super King Air United States Transport / Special missions 7
  • 10 Beechcraft T-34C-1 Mentor United States Trainer T-34C-1 10
  • 6 Bell 205 United States Utility helicopter UH-1H
  • 3 Dassault-Breguet Super Étendard France Attack e altri 8 fuori servizio
  • 0 Embraer EMB-326 Brazil Trainer / Attack EMB-326GB 0, ritirati nel 2008
  • 4 Eurocopter AS 555 Fennec
  • 2 Fokker F28 Fellowship
  • 5 Grumman S-2 Turbo Tracker Tracker (S-2G modificati dalla IAI)
  • 6 Lockheed P-3B Orion
  • 1 Pilatus / Fairchild PC-6 Porter
  • 8 Sikorsky S-61 Sea King tra D (2), H (4) e R (2)

FAA[7] modifica

L'Aeronautica (Fuerza Aérea Argentina) è attiva come arma indipendente dal 1945 (nata dal Servicio Aéronautico del Ejército, fondato nel 1912) e dispone di diverse centinaia di aerei (si segnalano 632 velivoli).

Il Servizio aereo in Argentina iniziò con la Escuela de Aviaciòn Militar il 10 agosto 1912, e presto si segnalò per i primi risultati concreti, come il sorvolo delle Ande, all'epoca cosa davvero ardua data l'altezza di questa catena montuosa. Nel 1927 venne creata una più complessa struttura per gestire lo sviluppo dell'aviazione nel Paese, che era indubbiamente uno strumento utile data l'estensione del territorio. Così nacque la Dirección General de Aeronáutica, e la FMA, di cui si è già parlato, a Còrdoba. Gli sforzi videro un certo livello di sviluppo e la nascita di varie unità militari, sia della Marina che dell'Esercito. L'11 febbraio del 1944 venne creato il Comando Aeronautico che era il primo passo per rendere l'aviazione indipendente dall'Esercito. Era il 4 gennaio 1945 e in questo gli Argentini batterono anche gli Americani, la cui USAF divenne tale solo nel '47. Seguiranno bombardieri e caccia soprattutto di provenienza britannica, per esempio i Lancaster e anche i più progrediti Lincoln, ma anche i Meteor, i primi jet sudafricani da caccia. I tecnici tedeschi espatriati aiutarono persino a costruire i caccia Pulqui I e II, i primi e tutto sommato, gli unici caccia originali del Sud America. Nel '52 iniziarono le missioni sull'Antartide, con la costituzione della base di Marambio il 25 settembre 1969. Finito il Peronismo, l'Argentina non perse tuttavia tempo a cadere in un regime di vera e propria dittatura militare; ma nondimeno, l'aviazione conobbe uno sviluppo notevole e negli anni '70 apparvero caccia supersonici come i Mirage III e i cloni israeliani Dagger (ex-Nesher), nonché C-130 e A-4 e infine, i velivoli leggeri Pucará, velivoli specificatamente COIN con un unico vero equivalente al mondo, l'OV-1 Bronco americano. Perse dozzine di velivoli (circa 60 su 100) durante la Guerra delle Falklands, e con l'economia -pur potenzialmente ricchissima- del Paese in peggioramento, l'Aviazione militare (e in generale le F.A. argentine, che fino al 1982-83 avevano ordinato mezzi di prima qualità, come le MEKO e i TAM), cominciarono un peggioramento delle proprie condizioni che non si è da allora mai arrestato, nemmeno dopo che nel 1990 i britannici sollevarono l'embargo contro i vecchi nemici. I 36 A-4 Skyhawk giunti negli anni successivi dimostrarono di valere quanto costavano, ma non era certo questo che poteva ridare all'Argentina una capacità operativa paragonabile a quella avuta a suo tempo. In compenso, la partecipazione a missioni internazionali diede a Buenos Aires modo di farsi conoscere; per esempio, anche la FAA prese parte alla Guerra del Golfo, mandando un B.707, ma soprattutto le missioni a Cipro (UNFICYP) e MINUSTAH ad Haiti hanno visto coinvolti gli elicotteri FAA (a suo tempo, tristemente famosi per la pratica della dittatura di gettare a mare i dissidenti con il loro utilizzo).

Crollata l'economia del Paese a seguito di scellerate politiche neoliberiste, vi fu un drastico cambio con Kirchner, un moderato di destra che seppe rimettere molte cose al suo posto. Tra queste, anche qualche conto con i militari, fin'allora poco toccati dal dopo-dittatura, nella quale moltissimi erano logicamente coinvolti. Nel 2005 vi fu la decapitazione di gran parte dell'aviazione, tra cui il B.G. Carlos Rohde e altri 16 brigatieri, cacciati da Kirchner per via di uno scandalo sul traffico di droga passante per l'aeroporto di Ezeiza; non era solo l'Aviazione con la sua Polizia Aerea Nazionale ad avere la responsabilità e la conoscenza di tale traffico, ma di sicuro ne pagò le conseguenze in maniera massiccia.

Ecco la lista dei comandanti della FAA e dei suoi antenati. Notare quanti cambi di denominazione, sia della carica che della stessa Forza aerea:


L'attuale compito della FAA è attualmente la costruzione di una rete radar per controllare lo spazio aereo e, nella stessa ottica, anche sostituire i suoi vecchi Mirage, magari con i Mirage 2000C ex-A de l'A, come accaduto per il Brasile. La possibilità di dotarsi di F-16 di seconda mano venne valutata a suo tempo, ma la scarsità di denaro costrinse a ripiegare sugli A-4 (con il radar dell'F-16, peraltro). I tempi dei confronti piuttosto tesi e con grandi rivalità dell'Argentina con i vicini sono tutto sommato passati; attualmente vi sono incontri ed esercitazioni congiunte annuali, sulle basi di Ceibo, Salitre (Cile) e Cruzex (Brasile). Una delle poche novità dell'aviazione è stata, in termini di tecnologie, la conversione (nel 2007) di un Pucará con motori capaci di funzionare con bio-fuel, finanziato dal governo argentino, e il secondo al mondo tra i programmi per aerei con tale tipo di carburante, peraltro molto discusso sulla sua reale efficacia 'ecologica', se non anche economica.

Comandata dal Presidente della Repubblica, che ha il grado di comandante in Capo, ha come organi direttivi il CSM che localmente è noto come Jefe del Estado Mayor General, l'equivalente del Gen. di Brigata; vi sono sotto il CSM i 4 comandi soliti: Operazioni aeree, Comando Regionale, Personale, materiali.

Il primo Comando, quello 'di prima linea', è costituito da Brigadas Aéreas, 8 in tutto, ciascuna su di una BAM, ovvero una Base aerea Militare. Ogni Brigata ha 3 gruppi: uno è per gli aerei (su vari squadroni), e specializzato su qualche settore dell'attività aerea. Vi sono i Gruppi 4°, 5° e 6° da caccia e uno, il 3°, da attacco al suolo; vi è anche il 1° da trasporto e supporti con aerei o elicotteri (il 2°) negli altri tre, ovvero il 2°, 7° e 9°. Oltre al Grupo Aereo, ogni BAM ha un Grupo Base per la difesa e le previsioni meteo con le Escuadrillas di base (2-3 velivoli da collegamento), e un Grupo Tecnico per l'efficienza degli aerei.

Il Comando del Personal si occupa dell'addestramento con le varie scuole militari per ufficiali, sottufficiali e tecnici. Il Comando de Material è per la logistica e la gestione dei mezzi e materiali dell'Arma, con due grandi unità (Quilmes e Rìo Cuarto) di deposito e la 'El Palomar' di manutenzione. Quanto al Comando de Regiones Aéreas, esso si occupa della meteorologia, traffico aereo, indagini per incidenti (sia civili che militari) e altri settori fondamentali per far funzionare bene l'aviazione, che in un Paese enorme e poco popolato come l'Argentina è di importanza molto alta, un po' come accade in altre realtà similari, come il Sudafrica o l'Australia.

  • 1a Brigata Aerea (El Palomar, Buenos Aires)
  1. 1° Squadrone da trasporto aereo (C-130 Hercules)
  2. 2° Squadrone da trasporto aereo (Fokker F-28)
  3. 5° Squadrone da trasporto aereo (Boeing 707)
  • 2a Brigata Aerea (Paraná, Entre Ríos)
  1. 2° Squadrone da ricognizione (Learjet 35A)
  2. 4° Squadrone da trasporto aereo (Fokker F-27)
  • 3a Brigata Aerea (Reconquista Military Air Base, Santa Fe Province)
  1. 2° Squadrone d'attacco (IA-58A Pucara)
  2. 3° Squadrone d'attacco (IA-58A Pucara)
  • 4a Brigata Aerea (El Plumerillo, Mendoza)
  1. 1° Squadrone d'addestramento (FMA IA 63 Pampa serie 2)
  2. 2° Squadrone da caccia (FMA IA 63 Pampa)
  3. 3° Squadrone SAR (SA-315B Lama)
  4. Cruz del Sur Acrobatics Squadron (Sukhoi Su-29)
  5. Scuola da caccia
  • 5a Brigata Aerea (Villa Reynolds, San Luis Province)
  1. 1° Squadrone cacciabombardieri (A-4AR Fightinghawk)
  2. 2° Squadrone cacciabombardieri (A-4AR Fightinghawk)
  • 6a Brigata Aerea (Tandil, Buenos Aires Province, Mirage IIIEA/DA, Mirage 5 Pa, IAI Dagger)
  1. 1° Squadrone cacciabombardieri (Mirage V)
  2. 2° Squadrone intercettori (Mirage IIIEA/DA)
  • 7a Brigata Aerea (Moreno, Buenos Aires)
  1. 1° Squadrone SAR (Bell 212)
  2. 2° Squadrone tattico (Hughes 500D)
  3. 3° Squadrone (UH-1H)
  4. 4° Squadrone (UH-1H, Hughes 500D)
  • 9a Brigata Aerea (Comodoro Rivadavia, Chubut Province)
  1. 6° Squadrone da trasporto aereo (Fokker F-27)
  2. 7° Squadrone da trasporto aereo (DHC-6 Twin Otter)
  • Scuola di Aviazione Militare (Cordoba, Córdoba Province)
  1. Squadriglia alianti
  2. Squadrone servizi
  3. Squadrone 'Mentor' (T-34 Mentor)
  4. Squadrone Tucano (Embraer EMB-312 Tucano)
  • Grupo de Operaciones Especiales, GOE
  • Agrupación Aérea Presidencial, 1 B-757 e 2 F.28; 1 S-70 e un S-76

Quanto al GOE, esso è nato già nel 1947, almeno per i suoi 'primordi': la costituzione di una scuola paracadutisti e d'assalto aero, a Moròn (Escuadrón de Apoyo Comando), originariamente questa era nota come il 13° rgt parà agli ordini dell'Esercito. Attualmente è l'unità per risolvere problemi speciali, come la liberazione di ostaggi durante i dirottamenti aerei. Di fatto, la sua vocazione di unità d'assalto aereo, divenne più piccola e usata soprattutto per impieghi 'speciali'; i suoi membri sono qualificati con specialità impegnative come le tecniche HALO/HAHO e le missioni d'assalto e LRRP sono tra le loro specialità, in aggiunta a impieghi nel settore della sicurezza; l'addestramento è stato curato nella (tristemente) famosa Scuola delle Americhe dell'US Army, mentre la collaborazione con gli americani è stata anche estesa all'addestramento a Fort Bragg e alla cooperazione con il US Army Jungle Operations Training Center (JOTC) di Panama. Le armi dei parà/incursori sono varie: HK G-41 da 5,56 mm con lanciagranate HK-79, fucili Remington 870, MP-5, varie armi d'appoggio come i lanciagranate HK-69; mitra MP-5, pistole Browning da 9 mm, Walter PPK (con silenziatore) e anche le locali FAMAE SAF, mitra con o senza silenziatori.

Ora gli aerei argentini attuali, che nella FAA sarebbero circa 250 di cui circa 50 di prima linea. La forza si è ridotta di numero notevolmente, se si pensa che negli anni '80 ce n'erano quasi altrettanti tra quelli qualificabili come di 'prima linea', ma il declino delle forze armate sudamericane, tranne qualche eccezione, è oramai una realtà da decenni e forse -causa problemi politici ed economici- in nessun caso così grave come in Argentina.

Prima linea:

  • 4 Mirage III e 2 IIIDA (+6 in riserva)
  • 3 Mirage V (+ 4 in riserva)
  • 30 A-4R e TA-4R: meno di 10 operativi, il resto in riserva
  • 38 (di cui solo 15 operativi) Pucarà

Addestramento-combattimento:

  • 10 T-34 +15 in riserva
  • 27 Embraer Tucano
  • 18 FMA IA 63 Pampa
  • 6 IAI Finger (+6 in riserva)

Trasporto e servizi vari:

  • 2 SA 315 Lama
  • 7 UH-1H, in ritiro
  • 7 Bell 212 (per servizio ONU)
  • 4 Boeing 707, in ritiro
  • 18 Cessna 182
  • 8 DHC-6
  • 8 F27 Friendship
  • 4 F28 Fellowship
  • 1 Hughes 369
  • 3 Learjet 35
  • 1 Learjet 60
  • 10 C-130 di cui 2 B, 5 H, 2 KC-130H e 1 L-100
  • 10 H-500, di cui solo 4 operativi
  • 5 Aero Commander 500
  • 1 Sabreliner
  • 2 Saab-340B
  • 7 Su-29

Tutto questo dà l'idea di come un Paese così esteso sia ridotto in termini militari: 6 caccia Mirage, altrettanti Finger (Dagger modernizzati) e meno di 10 A-4R sono tutto quello su cui si può contare per eventuali missioni di prima linea; la cosa è aggravata dalla mancanza di un jet-trainer adatto a compiti di intercettazione, con pochi e piuttosto lenti (circa 700 kmh) IA-63 Pampa. Anche i trasporti sono in chiara sofferenza, con appena 10 vecchi C-130 e un certo numero di aerei ed elicotteri, per lo più obsoleti e spesso nemmeno efficienti. Nell'insieme, militarmente parlando, l'Aviazione argentina è la pallida ombra della potenza aerea che sfidò i Britannici nel 1982, nonostante i pochi progressi tecnologici. Il fatto che nemmeno gli A-4R siano efficienti, relegati per lo più in riserva, rende bene l'idea delle difficoltà che l'Argentina avrebbe nel manifestare un potenziale militare aereo in caso di nuovi conflitti su larga scala, peraltro improbabili. In termini pratici, con tali ridotte risorse non c'è nemmeno modo di controllare lo spazio aereo contro eventuali velivoli civili, come sono quelli dei corrieri di droga, fenomeno estremamente diffuso ed elusivo nell'America latina (per chi volesse approfondire, è interessante la visione di Miami Vice con C.Farrell), che è di fatto il principale motivo di preoccupazione per la FAB brasiliana (e il suo progetto SIVAM di controllo spazio aereo sull'Amazzonia).

Esercito modifica

Unità principali esercito argentino odierno: 10 brigate suddivise in reggimenti, gruppi, squadroni e battaglioni


Equipaggiamenti al 2006:

5.860 veicoli

388 Carri: 230 TAM, 118 SK-105, 50 AMX-13/105

763 Blindati: 50 AML-90, 106 VCTP (+9 VCPC, 13 VCTM, 6 VCCDT, 2 VC amun), 520 M-113 (incl. varianti), 47 MOWAG Grenadier, 10 Glover Tactica

4.854 Mezzi ruotati: 790 Mercedes-Benz MB 1112/1113/1114, 100 MB 1720, 1.913 Unimog U-416/421/431, 919 MB 230G; 485 Ford F-100, 147 Isuzu Trooper, 340 Ford M151A2 MUTT, 70 Chevrolet M1008, 50 Lohr Fiader (per i parà); 40 Humvees (missioni ONU); 20 FIAT 697

  • Armi leggere: FN FAL da 7,62 mm, M-16, Steyr AUG, FAMAS da 5,56 mm
  • Armi c.c.: BGM-71 TOW, Mathogo ATGW, M72 LAW, AT4

384 pezzi d'Artiglieria: semoventi 24 AMX Mk F3 e 17 VCA Palmaria da 155 mm, 70 OTO Melara Mod 56 e 60 M-101 da 105 mm, 48 M-114, 2 CALA 30 e 109 CITEFA Model 77 da 155 mm; 4 Slam PAMPERO lanciarazzi da 105 mm e 50 Slam SAPBA da 127 mm

  • 1.714 Mortai: 214 da 60 mm, 1.100 da 81 mm, 400 da 120 mm
  • 2.039 Armi a.a.: 1.124 M-50 Browning da 12,7 mm; 550 da 20 mm (singoli forse, binati sicuramente: gli Rh-202); 21 binati da 30 mm HS; 100 armi binate da 35/90 mm Oerlikon; 240 L56/60 Bofors da 40 mm; 4 ROLAND SAM
  • 124 Velivoli: elicotteri Z-11; 12 Hiller UH-12E; 6 SA-315B Lama; 5 A.109; 31 UH-1H (tra 6 e 22 in ammodernamento, con il programma Hornero); 3 Alenia G.222; 4 C.212 Aviocar; 6 Beech Queen Air 65; 5 Fairchild SA-226 Merlin; 5 Cessna 180, 8 Cessna 207, 4 Cessna 550 Citation II, 10 Cessna T-41 Mescalero; 1 DHC-6-200 e 2 DHC-6-300; 12 OV-1D Bronco; 10 Sabreliner 75A

Si tratta di una dotazione tipica per una F.A. sudamericana. La struttura è prevalentemente leggera, non vi sono grandi unità corazzate o meccanizzate, non ce n'è bisogno in Sud America differentemente dall'Europa o dal Medio Oriente, dove queste forze sarebbero considerate fin troppo leggere. Nondimeno, in Sud America sono nati molti concetti attualmente in auge anche in altre parti del mondo: forze leggere altamente mobili, specializzate per il combattimento anti-guerriglia, anche urbano, per il movimento in montagna o nelle foreste. Tutte specialità che la NATO non possedeva o se sì, in minima parte, e che gli USA avevano sperimentato (e in larga misura dimenticato) nell'Estremo Oriente. I vari movimenti di guerriglia in Sud America, incentivati e repressi dalle dittature di destra, hanno comportato una specializzazione nel settore piuttosto che i grandi confronti tra eserciti convenzionali in stile NATO/Patto di Varsavia. I mezzi dell'Esercito Argentino erano quindi per lo più ruotati e leggeri, con una minima percentuale di corazzati cingolati. Data l'estensione della nazione, l'aviazione dell'Esercito argentino è stata a suo tempo molto sviluppata, e a tutt'oggi ha una forza rispettabile, tra cui spiccano anche 3 G.222, che a suo tempo vennero distribuiti tra l'Esercito e l'Aeronautica (per un totale di 10). Molti gli aerei ad ala fissa, di cui la maggior parte per trasporto VIP e per i collegamenti, essendo un mezzo ottimale per le comunicazioni sul territorio. Erano per lo più mezzi leggeri del tipo da turismo, come anche i T-41D da addestramento. I grossi elicotteri erano efficaci come mezzi da trasporto, ma i Puma sono oramai un ricordo del passato, ponendo un grosso dubbio sull'efficacia complessiva del servizio, che conta anche alcuni A.109, superstiti delle Falklands, dove erano utilizzati anche come mezzi d'attacco (con razzi e mitragliatrici, gli altri elicotteri argentini avevano solo le seconde, sempre che installate). Una new-entry interessante sono gli Z-11 cinesi, macchine leggere sul tipo dell'AS-350 Squirrel.

I mezzi di terra contano anche un congruo numero di artiglierie di parecchi tipi. A tutt'oggi vi sono un gran numero di mortai e di cannoni a.a., alcuni anche assai moderni, come i 35 mm Oerlikon o i molto meno diffusi pezzi da 30 mm. Piuttosto, sono i missili a latitare; i SAM portatili Blowpipe e Tigercat sono stati radiati, quindi restano solo alcuni Roland SAM, forse nemmeno in servizio. I missili TOW sono arrivati di recente, mentre restano i Matango di concezione nazionale, armi a lungo raggio ma a guida manuale (MCLOS), di vecchio tipo. Tra i mezzi corazzati continuano ad esistere gli esponenti della famiglia TAM, a suo tempo molto moderni, ma oramai piuttosto invecchiati. Ma sono il meglio che gli argentini possano permettersi a tutt'oggi, come anche i vari mezzi derivati, i Palmaria TAM e i semoventi di fanteria VCPT.

Note modifica

  1. Cicalesi, J.C. e Rivas, Santiago: L'Aeronautica militare argentina, RID novembre 2007 pagg. 54-55
  2. Cicalesi, J.C. e Del Gaizo, Cesar: Un nuovo sistema radar per l'Argentina, RID giugno 2005 pag. 63
  3. Borbonaro, Federico: L'Esercito Argentino, PD Ago-set 2008 p 38-43
  4. Cicalesi, J.C. e Rivas, Santiago: Artiglieria semovente argentina in Patagonia, RID marzo 2007 pagg 78-81
  5. Cicalesi, J.C. e Del Gaizo, Cesar: Un nuovo proiettile a submunizioni per l'Esercito Argentino, RID Luglio 2006 pag. 77
  6. Dati da wiki.en
  7. Dati provenienti dalla voce di wiki.en