Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Egitto-3

Indice del libro

Le F.A. Egiziane erano una potenza già nel '48 e sebbene non abbiano avuto molta fortuna, sono rimaste tali anche oggi, sebbene senza armi nucleari. VI è poi, sotto il controllo del Ministero degli Interni, una grande organizzazione paramilitare di 350.000 effettivi, noti come Forze di Sicurezza Centrali, più 60.000 uomini della Guardia Nazionale e 20.000 di quella di Frontiera, sotto controllo della Difesa.

Il comandante è il Maresciallo Mohamed Hussein Tantawi e il capo di CSM è il gen. Sami Hafez Anan.

Il servizio di leva è presente con una potenzialità, a 18 anni, di reperire 18.347.560 uomini (solo uomini) nella fascia d'età di 18-49 anni (al 2005). Di questi 15,54 milioni sono reputati idonei al servizio militare, 802.920 dei quali ogni anno raggiungono il servizio militare. In tutto si tratta di un'eccedenza, visto che le truppe attive sono circa 450.000, l'undicesimo valore al mondo. Le spese sono 2,44 mld di dollari (al 2003) più 1,3 mld passati dagli USA (anche per riequilibrare il fatto che nel contempo passano 3 mld ad Israele, stato con cui l'Egitto è in pace, ma non esattamente in armonia). Nel 2004 le spese erano pari al 3,4% del PIL.

Le armi sono della più varia provenienza: quelle sovietiche, a suo tempo fornite in gran quantità, sono via via dismesse e sostituite con quelle americane, europee e cinesi, ma anche con quelle concepite in ambito nazionale, o quantomeno prodotte dalle industrie locali, tutt'altro che trascurabili. L'Egitto ha interesse a mantenere la stabilità nella regione, cosa non facile con i conflitti in Sudan, Palestina e i rapporti con gli islamisti: una situazione difficilissima, che il regime di Mubarak, accusato apertamente di dispotismo (è al potere da quasi 30 anni e gli oppositori lo chiamano 'il Faraone') e di violazione dei diritti umani, cerca di mantenere sotto controllo senza badare troppo ai metodi usati. Il grande aumento demografico comporta problemi sociali enormi e la concentrazione nel Delta di decine di milioni di persone, letteralmente 'aggrappate' al Nilo, l'unica risorsa idrica da migliaia di anni a questa parte. L'Egitto partecipa a missioni ONU e anche, come membro esterno, ad attività NATO. Tra gli sviluppi recenti, l'attività spaziale: l'Egitto è l'unica nazione araba che ha un satellite spia e in seguito ne ha lanciato un altro nel 2007.

Le F.A. comprendono anzitutto l'Esercito, che è il più grande. Da solo occupa ben 350.000 persone. L'Aviazione tattica segue a ruota per importanza, ma in realtà non è la sola forza aerea d'Egitto: se da un lato la Marina non ha una sua componente di volo, secondo la scuola sovietica, e soprattutto per controbilanciare la minaccia israeliana nel miglior modo, esiste anche un Comando di Difesa Aerea specifico, un po' come la dualità V-VS e IA-PVO sovietica.

Il Comando Difesa Aerea, (Quwwat El Diffaa El Gawwi) è così l'altra faccia della medaglia, con ben 30.000 effettivi e 40.000 coscritti.

La Marina è la più piccola delle F.A. ma pare che abbia in tutto ben 60.000 effettivi. Decisamente il personale, numericamente parlando, non è un problema per l'Egitto. Anche la Marina è grande, in questo caso è la seconda dietro non a Israele, ma alla Turchia. Parte è nel Mar Rosso. L'HQ è a Ras at Tin, vicino Alexandria e il comandante è attualmente il gen. Said Pa'gora.

Le Forze Paramilitari, circa 435.000, sono parecchie: Central Security Forces, 350.000 effettivi.

La Guardia Nazionale: 60.000 effettivi. NB la Divisione corazzata della Guardia non è parte di questa, ma dell'Esercito.

La guardia di Frontiera, circa 25.000 effettivi, molti sono beduini e in genere usati per controllare i confini desertici del Paese. Per questo, dai tardi anni '80 ha anche sensori di controllo remoto e sistemi elettronici di visione notturna, motovedette ecc.

La Guardia Costiera è stata formata per la protezione navale e ha una forza di circa 5.000 effettivi, con un centinaio di navi (circa 35 tra i 20 e i 30 metri).

Le scuole egiziane sono diverse, tra le più importanti l'Accademia Militare, quella Navale, quella Aerea, quella da Difesa aerea, il College tecnico-militare, e l'Istituto tecnico-militare, l'Accademia militare Nasser e altre ancora.


Marina[1] modifica

 

Come anche in passato, la Marina Egiziana è la più piccola delle F.A., nonostante la necessità di pattugliare oltre 2.000 km di costa sia in Mediterraneo che in Mar Rosso, oltre alla protezione del Canale di Suez e il supporto alle operazioni dell'Esercito.

Vi sono vari comandi: Fregate, Sottomarini, Guerra di Mine, Unità missilistiche e Unità di pattugliamento. Attualmente, dal 1 novembre 2007, il comandante delle Forze navali è il Vice-Amm. Moheb Memish.

La Marina non ha la sua aviazione navale, dipendendo dall'EAF per il supporto aereo, e questa usa 13 Seasprite, 9 Gazelle e 5 Sea King appositamente attrezzati.

Dalla metà del 1988 l'EAF ottenne anche i primi di 6 E-2C, più 6 Beech 1900C con radar di ricerca e SLAR; vi sono anche elicotteri da trasporto Sea King (Commando) e Mi-8.

Tra le navi più recenti ,e 'Ambassador MK III' da 60 metri, costruite dalla primavera del 2001, con capacità stealth e con l'assistenza nella progettazione della Lockheed-Martin.

Attualmente la flotta ha 114 navi.

Combattenti:

  • 4 SSK 'Romeo migliorati', con missili Harpoon e nuovo sistema di combattimento: 831, 842, 852, 858. 1.330/1.712 t, equipaggio 56, 2x4.000 hp diesel, due motori elettrici e due eliche per 17 nodi emersi e 14 immersi; raggio 7.000 nm (13.000 km) a 5 nodi o 16.000 nm (30.000 km? questo dato non sembra molto credibile) emerso, profondità 300 m, 500 max. radar 'Snoop Plate', ECM 'Stop Light', FCS Librascope, sonar 'Feniks' MF, 'Hercules' HF, CSU-3-4; 6 TLS da 533 mm avanti e 2 a poppa, totale armi 10 NT-37F e 4 Harpoon o 28 mine. Essi vennero costruiti nel 1980-81 in Cina e consegnati nel 1984 con sistemi aggiornati americani e britannici. Con questi battelli, relativamente economici, fu possibile rimpiazzare i sei 'Romeo' sovietici e 6 'Whiskey', che erano nell'insieme la più grande forza sottomarina della regione, consegnati tra il 1961 e il 1969. Pare che l'aggiornamento con i sistemi elettronici più efficienti abbia dato problemi data la base piuttosto obsoleta, come nel caso dei missili Harpoon, ma evidentemente tali difficoltà sono state superate.
  • 4 fregate 'Perry': Mubarak (F911), Taba (F916), Sharm El-Sheikh (F901), Toushka (F906)

. Dislocamento a pieno carico 3.700 t ed equipaggio 230, radar AN/SPS-49(v) 2D, AN/SPS-55 ricerca superficie, sistemi controllo del tiro e radar Mk-13, 92 e STIR (SPG-60); sonar SQS-56, SQR-18A trainato, sistemi comunicazioni ed EW (SLQ-32 e Nixie); lanciamissili Mk-13 con 32 SM-1MR e 8 Harpoon, 1x76 Mk-75, 1 Phalanx, 2 tls da 324 mm, 2 SH-2G.

  • 2 fregate 'Knox': Domyat (F961) e Rasheed (966). Dislocamento max 4.250 t, equipaggio 250, radar SPS-40B, AN/SPS-67, SPG-53, sonar SQS-26, SQR-18, sistemi ECM SLQ-32 e SLQ-25, Satcom ecc; 16 missili ASROC o 12+4 Harpoon, 1x127 mm Mk 42, 2 Phalanx, 4 tubi da 324 mm. 1 Seasprite.
  • 2 'El Suez' (Descubierta): El Suez (F941), Aboukir (F946). Navi da 1.575 t, 146 elementi d'equipaggio, radar DA-05 2D, WM-25, spmar DE-1167, ECM, SATCOM, 8 missili Harpoon, 8 RIM-7 Sea Sparrow, 1 pezzo da 76 OTO, 2 da 40 mm, un lanciarazzi Bofors da 375 mm, 2 lanciasiluri tripli leggeri.


  • 2 'Najim el Zapher', cinesi classe 'Janghu' (Type 053H): Najim al Zafir (951) e Al Nasser (F956). 1900 t, 195 d'equipaggio, radar Type 354 'Eye Shield' (banda I), 517 'Knife Rest'(A), 352 'Square Tie'(I) per scoperta 2D e controllo tiro, sonar, 2 radar tiro Type 341, 1 radar Type 343 'Wasp Head'per controllo tiro, 2 radar di navigazione Racal RM-1290, banda I; sonar SJD-5 MF, SJC-1B per ricognizione, SJX-4 tel. subacqueo, sistemi EW, sistemi di combattimento CTC-1629, link HN-900 equivalenti al Link 11A/B, 2 Mk-36 SRBOC; 4 missili HY-2, 2 impianti binati da 57 mm, 6 da 37 mm, 4 RBU-1200 e lanciabombe AS; mine. Forse hanno anche una piattaforma elicotteristica.
  • 2 fregate leggere'Koni': 28 nodi, 4x76 mm, SA-N 4, SS-N 2 Styx, sistemi ASW
  • 4 vedette missilistiche 'Ambassador MK III' lanciamissili, più altre 3 ordinate il 29 settembre 2008, per consegna nel 2010-12. Sono state consegnate nel 2005-2008 al ritmo di circa una l'anno. Dislocamento di 550 t, lunghezza 60,6 x larghezza 10 x profondità 2 m, 36 d'equipaggio, 3 diesel MTU da 30.000 hp complessivi su 3 assi; 41 nodi e 2.000 nm di autonomia a 15 nodi o 8 giorni di autonomia in mare. Hanno sistemi radar TRS-3D (EADS, ma prodotti su licenza dalla Raytheon), sistemi di controllo del tiro, ESM ed ECM, 8 missili Harpoon Block 1 G, cannone da 76 mm Mk-75 (ma è il tipo Super-Rapido), RAM da 21 colpi, un Mk-15 Phalanx Mod 21, 2 M60. L'unica cosa che manca loro quindi è un set di sistemi ASW.
  • 6 'Ramadan': Ramadan, Khybar, El Kadesseya, El Yarmouk, Badr, Hetteen. Dislocamento 312 t, equipaggio 31; radar di ricerca aerea e sup S820, due FCS ST802, sistema EW Cutlas, Cygnus, 2 lanciachaff; 1x76 mm, 2x40 mm, 4 OTOMAT Mk I o forse Mk II.
  • 5 Osa I (Type 205): 250 t, 4x30 mm, 4 'Styx'
  • 5 Type 148 'Tiger' ex-BM: ex P6146 Fuchs, ex P6148 Lowe, ex P6155 Alk, ex P6156 Dommel & ex P6157 Weihe; 265 t, 47x 6,97 x 2,07 m, equipaggio 30; 4 motori MTU MD 16V da 8.800 kW totali su 4 assi, 36 nodi, 1.600 nm (c.a 3.000 km) a 15 nodi, 600 nm a 24 nodi, 570 nm a 30 nodi. Radar 3MR 20, Triton G, Castor II (FCS), sistemi lanciachaff e link 11, 1x76 mm, 1x40 mm, 4 MM.38, 8 mine al posto del cannone.
  • 4 'October' (Komar): superstiti di sei: 82 t, 20 uomini di equipaggio, aggiornate in Egitto con due cannoni binati da 30 mm e due lanciamissili OTOMAT
  • 5 'Hegu' (Komar):

Seconda linea:

  • 8 pattugliatori 'Hainan', di cui 4 in servizio attivo: Al Hadi, Al Gatar, Al Saddam, Al Salam. 392 t, 70 d'equipaggio, sonar Tamir II, 2 cannoni binati da 57 mm, 2 binati da 23, 2 lanciasiluri da 324 mm tripli, 4 lanciarazzi RBU-1200, due lanciabombe e due mortai lanciacariche di profondità, mine.
  • 6 ex-siluranti 'Shershen': 170 t, equipaggio 22, 2x30 mm AK-230
  • 4 cannoniere 'Shangai II': 135 t, 30 nodi, equipaggio 36, 2x2 da 37 mm e 2x2 da 23 mm (o 25?).
  • 'Huoko': 79 t, equipaggio 16, 2 HY-2 e 2x25 mm
  • 2 'Safaga': 165 t, equipaggio 16 e una mtg da 12,7 mm.
  • 3 LST 'Polnocny-A' ex-polacche: 800 t, equipaggio 40, capacità di carico 180 t, più 1x2 da 30 mm AK-230, 2 lanciarazzi da 18 canne calibro 140 mm.
  • 9 'Vydra' (LCU): 600 t, equipaggio 20, capacità di portare 200 t o 200 truppe, 2 armi da 40 mm o due da 37 mm, o anche nessun armamento
  • 8 'Seafox' (LCA)
  • 5 dragamine d'altura T-43: Gharbeya, Daqahleya, Bahareya, Sinai, Assuit. Stazza 569 t, equipaggio 65, sonar Tamir II, 2x2 da 37 mm, e 4 da 12,7 mm, lanciamortai AS e mine. Come molte navi sovietiche del settore, non avevano prestazioni eccelse nel loro compito antimine, ma erano utilizzabili anche per azioni polivalenti, come scorta, pattugliamento ASW e posa di mine.
  • 4 'Yurka': Aswan, Giza, Sohag; 460 t, equipaggio 50, 2 pezzi da 30 binati e 10 mine

2 'Osprey': Ex USS Cardinal (MHC-60) e Ex USS Raven (MHC-61): 817/904 t, dimensioni 57,3x10,5 m, 4 ponti (altezza totale 21 m), 15 nodi, autonomia 1.500 nm, 2x 12,7 mm, sistemi cacciamine AN/SLQ-48, SQQ-32, SLQ-53

  • 5 Swiftship'
  • 4 posamine 'Tuima'
  • 3 cacciamine 'Dhat Al Sawari': 203 t, equipaggio 25, 2x 12,7 mm, costruite negli USA.


Navi ausiliarie:

  • 6 'Okhtenskiy' (rimorchiatori oceanici): Al Meks, Al Agami, Antar, Al Dikhila, Al Iskandarani, Al Kahira, 950 t, equipaggio 40
  • 8 'Toplivo II' (cisterne costiere): Aida 4, Maryut, Al Furat, Al Nil, Ekdu, Atbarah, Aida 3, Al Manzalla


Navi addestrative:

  • El Fateh (caccia classe Z): 2.575 t, 186 d'equipaggio, radar scoperta SNW-1, 4x114 mm, 4x40 mm, 4 tls da 533 mm.
  • Tariq (corvetta classe Blackswan): 2000 t, 3x102 mm, 4x37 mm, 4x12,7 mm, lanciabombe AS
  • Intissar (500 t), e gli Yacht El Horeya (ben 3.762 t, la nave più pesante della flotta, e 162 d'equipaggio) ed El Quosseir (1.000 t)

Guardia costiera: circa 5.000 uomini e 100 tra navi e battelli tra cui:

  • 21 'Timsah'
  • 9 'Swiftships'
  • 9 Type 83
  • 6 'Crestitalia
  • 12 'Spectre'
  • 12 'Petersen'
  • 5 'Nisr'
  • 29 'DC'


Tra le armi spiccano soprattutto i missili antinave: BGM-84 e UGM-84 Harpoon, 110 km di raggio e 227 kg di testata, (Ambassador, Knox, O.H.Perry, Descubierta, Romeo), Exocet MM-38, 42 km e 165 kg ('Tiger'), HY-2 Silworm (da 95 km di raggio e 513 kg di testata, 'Hegu'), Otomat Mk 1, 80 km e 210 kg ('Ramadan' e 'October'), SS-N-2a, 43 km e 513 kg, (Osa I).

I missili antinave basati su unità di superficie sono integrati dagli Harpoon compatibili con alcuni F-16, e dai missili costieri: FL-1 (dime che per l'HY-2), AS-5 Kelt (proveniente dai Tu-16, e modificato come del resto il predecessore AS-1 Kennel, per i lanci costieri): 250 km di raggio e 1.000 kg di testata (teoricamente almeno, il più potente dei missili antinave disponibili), Otomat Mk 2 (180 km e 210 kg di testata), Exocet MM-40 MK III, ordinato (180 km di raggio, 165 kg testata).

Il vasto campionario di missili antinave è completato anche dai missili Harpoon degli F-16 e dagli AM-39 (70 km) dei Mirage 2000 e (alcuni) Mirage 5.

Basi: piuttosto poche per una marina così grande: Alexandria (principale), Hurghada, Safaga e Suez. Tra le attività recenti, la Marina Egiziana, già autrice del primo affondamento con missili antinave (contro l'Eilat, ottobre 1967), ha visto un'esercitazione nell'ottobre 2008 chiamata 'Victory 41' con la partecipazione di ben 44 navi di tutti i tipi.


EAF[2] modifica

 

L'attuale Aeronautica, Egyptian Air Force o

القوات الجوية المصرية

nacque nel 1930 come parte dell'Esercito e nel '37 come forza indipendente. Attualmente ha circa 569 aerei (350 da combattimento) e 149 elicotteri, con 30.000 effettivi di cui 10.000 coscritti. Il suo QG è a Oruba, Nasr City, Cairo. Il motto 'è più in alto per il bene della gloria'). L'anniversario è il 14 ottobre, quando si svolse, nel '73, la controversa battaglia aerea di Al Mansura. Il comandante attuale è l'Air Marshal Reda Mahmoud Hafez Mohamed. I suoi aerei più importanti sono oltre 190 F-16 dei 220 ricevuti (di cui però 18 persi in incidenti e 7 messi fuori servizio). Grazie agli F-16, di cui è il 4° operatore nel mondo (dietro USA, Israele e Turchia), l'EAF è una delle più grandi e potenti aviazioni del Medio Oriente, seconda solo ad Israele e forse Arabia Saudita, nonché la più grande e potente del continente africano.

L'Egitto aveva uno status semi-indipendente, e un Parlamento, e questo propose la creazione di una Aviazione, così che subito si presentarono oltre 200 ufficiali candidati; ma nonostante la modesta preparazione allora necessaria, solo 3 riuscirono a diventare aviatori, nel No.4 Flying Training School, Abu Suwayer (vicino al Canale di Suez). Dopo vennero spediti in UK per completare l'addestramento. Il 2 novembre 1930 re Fuad volle la creazione di una Egyptian Army Air Force (EAAF) e nel settembre 1931, la De Havilland vinse un contratto per 10 DH. Gibsy Moth da addestramento. L'EAF muoveva i suoi primi passi sotto la direzione del canadese Victor Hubert Tait, che nel '34 ottenne 10 Avro 626, i primi aerei realmente suscettibili di usi militari, seguiti da altri aerei leggeri. Nel '37 l'Aviazione divenne indipendente dall'Esercito, la REAF e nel '38 ricevette anche due squadroni di Gladiator e uno di Lysander, aerei moderni per l'epoca (non più di punta nel caso dei Gladiator), e i ricognitori vennero usati fino al '48 contro Israele, con le ultime sortite belliche di questo velivolo.

La storia della EAF risale alla II GM e immediatamente dopo. Essa combatté soprattutto nel dopoguerra con una forza di caccia Spitfire (e più tardi anche di Macchi ordinati in Italia), Stirling e C-47 (usati anche come bombardieri) contro il nascente stato di Israele, ma non ebbe successo, pur essendo la più grande aviazione della regione. Dopo il colpo di Stato che detronizzò Re Farouk, andò al potere il Gen. Nasser che tra le altre cose dichiarò la nazionalizzazione del Canale di Suez. Da qui derivò la guerra di Suez del '56, persa militarmente, ma con un successo personale dello stesso Nasser in termini politici essendo riuscito a 'dimostrare' il nesso tra Israele e le Potenze coloniali europee. Vi fu poi la catastrofe del 1967, quando le forze aeree egiziane, nonostante la loro potenza, vennero distrutte al suolo quasi totalmente. Non andò molto bene nella guerra d'Attrito, dove gli israeliani riuscirono ad attirare in agguati frequenti gli aerei egiziani, senza molte perdite di per sé. La guerra del Kippur vide l'EAF molto più efficiente e con una certa iniziativa, specie all'inizio. Visto che l'URSS era incapace o non voleva trasferire aerei migliori all'EAF, alla fine l'Egitto si rivolse alla Francia e poi, dopo gli accordi di C.David, agli USA; la prima fornì subito una quantità di Mirage 5 e missili Magic, la seconda F-4, C-130 e dopo vari anni, gli F-16. Nel contempo l'Egitto, troppo poco avvezzo ai costi e alla modernità dei mezzi occidentali, li integrò anche con la fornitura degli F-7.

 
Un F-16 egiziano: da qualche tempo, forse per distinguerli da quelli israeliani, hanno le 'code rosse'

Nel frattempo è stata anche formata una pattuglia acrobatica numerosa, i 'Silver Stars', con 11 apparecchi, nata già negli anni '70 con 4 L-29, poi con 6 Alpha Jet nel 1984, 9 nel 1985, una delle pattuglie aeree più numerose, quindi. Nel 2004 è passato sui K-8E.

Gli AH-64A sono stati aggiornati allo standard AH-64D, per un totale di 35 velivoli aggiornati all'impianto Boeing di Mesa. Un altro era andato perso nel 1997. La Navy dell'Egitto ha ottenuto gli SH-2G(E) Seasprite, oltre ai prececenti Commando, Sea King e Gazelle. L'aviazione ha anche ottenuto ben 80 K-8E e 68 Grop 115 per i reparti addestrativi. Nel 2002 vennero comprati 5 F-16, nel 2004 arrivarono 3 C-130H ex-Danesi, nel 2005 l'ultimo dei K-8E e altri 40 vennero ordinati per consegne dal 2010. Anche se non sono macchine molto evolute e sofisticate, esse sono pur sempre velivoli relativamente dal basso costo e di discrete prestazioni. Nondimeno, per molti versi sono inferiori ai 35 Alpha Jet comprati negli anni '80 dalla Francia. Gli F-16 entrarono in servizio nel 1982 ('Peace Vector'), nel 1986 arrivarono i Mirage 2000, più altri 20 costruiti su licenza, come del resto anche gli Alpha Jet, Gazelle e EMB 312 Tucano. Gli E-2C sono presenti dal 1987 con il nuovo radar AN/APS-145. Quanto agli F-16, almeno alcuni di essi hanno la capacità di usare i missili antinave Harpoon.

Questi aggiornamenti hanno mantenuto l'Egitto nella condizione di essere la forza aerea più numerosa del Medio Oriente, e anche una delle più potenti (in sostanza, dopo Israele). Ma nel 2002, quando richiese 12 F-15E Strike Eagle, Israele, che pure ne aveva di simili, riuscì a bloccare la vendita, nonostante l'iniziale accordo americano. Israele riuscì a bloccare la vendita portando le prove che Israele era l'obiettivo degli esercizi militari egiziani. Da notare che oggi, al potere in Israele vi sono persone come Lieberman, che ha proposto l'uso di armi nucleari (che ufficialmente non sono citate nell'arsenale di Israele) contro la Striscia di Gaza e anche la diga di Hassuan. Dato questo problema politico, che fece fallire un contratto di 4,5 mld di dollari comprendente circa 100 F-16 Block 62, l'Egitto è tornata ad interessarsi dei velivoli russi (MiG-29SMT) per il futuro requisito di 40 velivoli, poi anche 60-80, più 24-40 Yak-130 da addestramento avanzato (per sostituire gli Alpha Jet: evidentemente i K-8 sono aerei considerati insufficienti per tutti gli scopi), e ovviamente, ha espresso anche un interesse per la naturale controparte dell'F-15E, ovvero 20-25 Su-35. La Russia, naturalmente, è molto interessata a riguadagnare l'Egitto nella lista dei clienti. Possibilmente si vorrebbe anche aggiornare con ditte ucraine i MiG-21, per esempio con missili R-73, monitor MFD e HMS. Date le dimensioni dell'EAF, è considerato necessario anche comprare un altro centinaio di caccia nel 2011-2015, per esempio l'offerta francese, che in caso di vittoria risolleverebbe non poco le fortune Dassault, verte su Mirage 2000 usati e i Rafaele. Ma le offerte e i corteggiamenti per la potenzialmente ricca piazza egiziana sono tanti: anche la produzione del JF-17 è stata considerata nel 2008, come logica evoluzione dei buoni rapporti già avuti con i J-7, e come continuazione del lavoro di montaggio dei K-8E. Se tutto andrà come previsto o voluto, l'Egitto sarebbe così un cliente export importantissimo per questo nuovo caccia cinese, tanto da poter arrivare a 120-140 unità, per sostituire sia gli F-7 (J-7) che i Mirage 5. Insomma, tra offerte francesi, russe e cinesi l'EAF non avrebbe problemi a mantenere i suoi rilevanti numeri di aerei da combattimento, sempre che la crisi economica non faccia brutti scherzi. In Egitto da diverso tempo vi sono rivolte per il pane, specie nella megalopoli che è diventata il Cairo. Chiaramente, i bisogni di una popolazione povera di milioni di persone richiedono le dovute attenzioni, come ha fatto Lula (in un posto peraltro più 'tranquillo' come il Sud America) con il rinvio del programma per i nuovi caccia in cambio del progetto 'Fame zero'.

In attesa dei futuri sviluppi, l'EAF ha oltre 220 F-16 e altri 24 in ordine, più 19 residui Mirage 2000, aerei che -come in Grecia- sono stati comprati per differenziare le fonti, ma che di fatto hanno perso il confronto con i prodotti americani. Ma attualmente gli USA, come del resto l'Europa occidentale, offrono armi troppo sofisticate e costose per molte nazioni, e anche l'Egitto non fa eccezione. Per compiti AEW vi sono anche 6 E-2, più due in ordine, fondamentali per la scoperta aerea precoce nell'enorme spazio aereo egiziano (sarebbero stati fondamentali durante le guerre con gli Israeliani, e sono stati comprati proprio per questa esperienza e per la disponibilità di 4 di tali aerei da parte di Israele), in aggiornamento allo standard E-2 Hawkeye 2000.

Comandanti EAF:

Aerei:

  • 53 J-7 di cui 27 B e 26 M, su 150 consegnati
  • 42 MiG-21, di cui 20 MF, 12 PFM, 9 R, 1 UM, su 360 consegnati (aggiornati con avionica britannica e armati con missili russi e americani).
  • 25 F-4 Phantom II, su 46 consegnati
  • 220 F-16, di cui 30 A, 7 B, 126 C 32 D; 46 sono stati consegnati dalla turca TUSAS
  • 18 Mirage 2000: 3 BM e 15 EM
  • 58 Mirage 5: 12 E2, 6 SDD, 31 SDE, 6 SDR
  • 44 Alpha Jet: 30 MS1, 14 MS2 costruiti su licenza dalla Arab OI
  • 10 L-39 ex-Libici, da rimpiazzare con gli Yak-130
  • 47 L-59
  • 54 EMB-312 Tucano prodotti su licenza (su 134 totali, di cui 80 forniti all'Irak)
  • 74 Grob G-115 (Germania)
  • 80 Hongdu K-8 Karakorum di cui 70 su licenza e altri 40 in produzione
  • 48 Zlin Z 142C
  • 3+6 in ordine An-74
  • 3 An-24
  • Beech 1900C: 6 pattugliatori e 3 ESM/ELINT
  • 9 DHC-5 Buffalo
  • 23 C-130: 20 H, 2 H-30, 1 EC-130H; inclusi 3 ex-Danesi nel 2004 (su 30 procurati)
  • 19 CH-47: 15 di produzione Agusta (C), 12 aggiornati allo standard D e 4 ricevuti nel 1999 direttamente a questo standard
  • 17 Hiller UH-12
  • 13 SH-2G, di cui 9 superstiti di una fornitura di 10 e 4 ex-USN
  • 9 Mi-6 su 20 consegnati
  • 42 Mi-8 di cui 16 T (cannoniera), 10 TVK (comando), 3 PPA4 (ECM), 4 MV (ricognizione), 4 R, 3 MB, 2 K
  • 20 Mi-17 prodotti in loco
  • 35 AH-64D, più 6 ordinati nel 2004
  • 8 S-70 più 18 ex-USA in consegna
  • 6 Westland Sea King Mk-47 ASW (ora senza più i sistemi ASW)
  • 24 Wastland Commando: 5 Mk 1, 17 Mk 2, 2 Mk-2E EW
  • 84 SA 342 Gazelle: 9 K, 40 L, 35 M, 108 costruiti dalla Arab British Helicopter Company
  • 6+2 in ordine Grumman E-2 Hawkeye, di cui 2 ex-USN, ma tutti allo standard 2000

VIP e governativi:

  • 1 Airbus A340, 4 Beechcraft King Air, 1 Boeing 707, 4 Boeing 737, 3 Dassault Falcon 20, 2 Gulfstream III, 4 Gulfstream IV, 1 VC-130H Hercules, 2 Agusta AS-61 A-4 Sea King, 2 Sikorsky S-70-21 Black Hawk, 4 Westland Commando MK-2B

Riserva:

  • 20 Sukhoi Su-20C (4 altri ceduti agli USA)
  • 10 Mikoyan-Gurevich MiG-23, su almeno 24 received (8 alla Cina e 6 agli USA)

Ritirati o fuori servizio:

  • 60 Sukhoi Su-7B su 140 ricevuti
  • 80 Mikoyan-Gurevich MiG-17, su 420 ricevuti
  • 19 Mikoyan-Gurevich MiG-19, su 145
  • 40 Shenyang F-6 su 72
  • 6 FT-6, su 18
  • 19 Tupolev Tu-16 su 25 ricevuti
  • 12 Ilyushin Il-28 - su oltre 80 ricevuti
  • 12 Antonov An-12 - su oltre 26 ricevuti
  • 45 Aero L-29 Delfin - su oltre 100 ricevuti
  • 12 Mil Mi-4 - su oltre 70 ricevuti

Egyptian Air Force OrBat (Order of Battle):


Air Defence Command:

Mersha Matruh (HEMM) Unità presenti sulla base:

  • 102 Tactical Fighter Brigade:
26 Squadron con F-7 e FT-7
82 Squadron (det.) Mirage2000BM e Mirage2000EM

Al Mansurah. Alta appena 4 metri sul livello del mare, ospita la:

  • 104a Fighter Brigade:
22 Squadron, con F-7/FT-7
45 Squadron, MiG-21MF e UM
49 Squadron, MiG-21MF e UM


Fayid: anch'essa decisamente bassa sul livello del mare (circa 21 metri), ospita in un clima torrido le seguenti unità:

  • 282 Tactical Fighter Wing
86 TFS, F-16C block 40 e F-16D block 40
88 TFS, F-16C block 40 e F-16D block 40


Tactical Fighter Command


Assouan (HESN):

1 sqn di MiG-21MF


Cairo-West (HECW):

601 AEW Brigade: 87 Squadron, E-2C

  • 222 Tact Fighter Brigade:
76 Squadron, F-4E
78 Squadron, F-4E

Kom Ashwin (indicata esattamente al livello del mare):

  • ECM Brigade: 1 sqn con Il-28 e uno con KT-107
  • 53a Helicopter Brigade:
7 Sqn con Mi-6
18 Sqn con CH-47D

Jiyanklis:

  • 272 Tact Fighter Wing
75 TFS, F-16C Block 40, F-16D Block 40 (pr.TUAS)
77 TFS, F-16C Block 40, F-16D Block 40(TUAS)
79 TFS, F-16C Block 40 F-16D Block 40(TUAS)

Inshas:

  • 232 Tact Fighter Wing:
72 TFS, F-16A/B Block 42 (ex15)
74 TFS F-16A/B Block 42 (ex15)
  • 546 ECM Brigade: 81 Squadron Beech 1900C-1 (ELINT)

Birma:

  • 236 FGA Brigade:
69 Squadron, Mirage 5SDE, Mirage 5SDD, Mirage 5SDR
73 Squadron, Mirage 5SDE, Mirage 5SDD

Gebel Al Basur:

  • 252 Tactical Fighter Wing:
71 Squadron, Mirage 5SDE, Mirage 5SDR, Mirage 5SDD
82 Squadron, Mirage 2000BM, Mirage 2000EM

Beni Suef (HEBS):

  • 242 Tact Fighter Wing:
68 TFS, F-16C/D Block 32
70 TFS, F-16C/D Block 32

Abu Suwayr:

  • 262 Tact Fighter Wing:
60 TFS, F-16C Block 40

F-16D Block 40


Cairo-East/Almaza:

  • 516 Transport Brigade:
2 Squadron, DHC-5D
40 Squadron, SA-342 (VIP)
? Squadron, Zlin 526
? Squadron, PZL-104
? Squadron, Mi-8,S-70A-21,Sea King Mk47, Commando 2B
  • 533 Brigade:
? Squadron, Mi-8
?

Boeing 707, Falcon 20E, Falcon 20F,Gulfstream III, Gulfstream IV(SP), G-400


Wadi al Jandali (Al Khatamia):

Flying Training Air Squadron
  • 550 Attack Heli Brigade
51 Squadron, AH-64D

Az Zaqaziq:

  • 550 Attack Heli Brigade:
52 Squadron, AH-64D

Hurghada (HEGN):

  • 53. Helicopter Brigade:
?? Squadron, Mi-8
?? Squadron, Mi-8

Kattameya

  • ? Attack Heli Brigade:
51 Squadron, AH-64A e AH-64D Viper

Cairo International (HECA):

  • ??? Transport Brigade:
4 Squadron, C-130H
16 Squadron, C-130H,C-130VC

EC-130H

? Squadron, An-74TK-200A


Air Force Academy


Bilbeis

  • 117 Primary Training Brigade
? Squadron, Grob 115EG
?, Squadron Grob 115EG
  • 117 Basic Training Brigade
83 Squadron, EMB312
84 Squadron, EMB312
85 Squadron, EMB312

Air Navigation School

?Squadron, DHC-5


El Minya

  • Weapon Training Brigade:
? Squadron, Alpha Jet MS2
? Squadron, L-39ZO

L-59E

201 Squadron K-8E
  • Heli Training Brigade
? Squadron, SA-342L/L


Alexandriya - Borg el Arab (HEAX) (-1,2 m s.l.m.):

  • 545th Tactical Helicopter Wing
7 Squadron, Sea King Mk47
11 Squadron, SA-342L
37 Squadron, SH-2G(E)

Difesa aerea modifica

Nel più puro stile sovietico, l'Aviazione è separata dalla Difesa aerea vera e propria, come si è già accennato. La Egyptian Air Defense Command or EADC (Quwwat El Difaa Al Gawwi) integra caccia, radar, cannoni a.a. e SAM nel miglior modo possibile per ottenere una difesa efficace contro eventuali incursorsi. Ovviamente la maggior parte della rete difensiva è nel delta del Nilo, dove vi sono anche gran parte delle città e delle risorse economiche. Al comando del Magg. Gen. Abdel-Aziz Seif, comprende 30.000 ufficiali e soldati di carriera, più 40.000 coscritti.

La formazione dell'EADC è stata decisa dopo i risultati della guerra del '67, per mettere tutte le risorse sotto il controllo di un unico ente che si occupasse specificatamente di difesa aerea, in maniera pressoché indipendente dal resto dell'Aeronautica, che a quel punto è diventata una forza pressoché estranea alla Difesa aerea, con mansioni specializzate nella superiorità aerea e nell'attacco. I risultati della Guerra del Kippur furono positivi e la suddivisione è rimasta a tutt'oggi, anzi adesso stanno aggiornando le risorse dell'EADC, già eccezionalmente forte e 'densa' nel '73.

I mezzi impiegati sono i missili indigeni Tayer el-Sabah (la versione locale dell'SA-2) e l'SA-2 sovietico: totale 40 batterie su sei lanciatori singoli e due ricariche per ciascuno.

I nuovi e ben più capaci MIM-104, essendo anche più costosi, hanno per ora la diffusione in appena 4 batterie con 4 missili nei contenitori-lanciatori e 2 ricariche complete.

I meno recenti, ma altamente efficaci HAWK sono presenti in 18 batterie con 2 ricariche per ciascuno dei lanciamissili, oltre ai 3 ordigni pronti al lancio. Vi è stato un programma di aggiornamento che ha coinvolto anche l'industria locale.

I similari SA-3 sono invece presenti con 43 batterie e ciascuna su 2 lanciatori quadrupli fissi (esistevano anche sistemi trinati e inizialmente soprattutto quelli binati, anche mobili, ma il tipo quadrinato è quello che ha sortito, apparentemente, i maggiori effetti); ogni rampa ha una ricarica pronta.

Per la difesa a lungo raggio mobile vi sono poi altre 10 batterie su 6 lanciamissili binati montati su autocarri, e una ricarica completa. A questi si aggiungono anche 14 batterie SA-6(sempre su 6, e non come in origine, su 4 lanciatori trinati), più una ricarica completa. L'SA-6 Gainful è stato largamente usato ed efficace, specie nei primi giorni, della guerra del Kippur.

I nuovi sistemi sono sia i Patriot, che i piccoli AIM-120 su Hummer: 9 batterie su 4 lanciatori con 5 missili l'uno+10 di ricarica fanno un totale di almeno 540 missili (molto efficaci, ma anche costosi). Per usarli vi è un radar ANQ-TPS 67 per batteria.

Per ottenere una difesa ravvicinata meno costosa (almeno come munizioni) vi sono anche i sistemi Skyguard AMOUN, che hanno come base l'accoppiamento tra SAM e cannoni da 35 mm. I SAM sono sui nuovi Aspide 2000, evoluzione dell'arma originale, con 4 unità di fuoco (su 6 missili) e una ricarica per ciascun lanciatore, più cannoni da 35 mm Oerlikon. In tutto sono 9 batterie con 36 lanciamissili e forse altrettanti cannoni binati.

Infine vi sono le batterie di armi più leggere: ben 16 di esse sono con un'altra moderna arma, leggermente meno potente degli Aspide in quanto più leggera, ma pur sempre molto efficace e manovriera: i Crotale NG, con i loro missili iperveloci VT-1. ogni batteria ha 9 unità di fuoco con 4 missili pronti e due ricariche.

I missili Chaparrall sono i più semplici, e sono usati a livello di battaglione (quelli superiori sono la brigata e la divisione), con 86 lanciamissili quadrupli con 2 ricariche, ex-US Army.

In tutto fanno quindi:

Sistemi di difesa 'regionali':

  • 40 batterie SA-2 e cloni (circa 50 km di gittata) con 240 armi pronte e 480 di ricarica (considerando solo quelle immediatamente disponibili, idem per gli altri tipi)
  • 18 batterie I-HAWK (40 km) con 324 armi e 648 di ricarica
  • 4 batterie MIM-104 (80 km), 64 armi e 128 missili

A livello di c.d'armata/divisione:

  • 43 batterie SA-3 fisse (30 km), con 344 missili pronti e 344 di riserva
  • 10 batterie SA-3 mobili, con 120 missili pronti e 240 di riserva
  • 14 batterie SA-6 (24 km), 252 armi e 252 di riserva

Difesa di punto:

  • 9 batterie AIM-120 (20 km?), 180 armi pronte e 360 di riserva

Brigate e battaglioni:

  • 9 batterie AMOUN (20+km), 218 armi e 218 ricariche, più i cannoni da 35 mm
  • 16 batterie Crotale NG (15 km), 576 missili più 1.152 ricariche
  • ? batterie Chaparrall (8 km), 344 missili e 688 ricariche

Più 7 squadroni di J-7, MiG-21, F-16 e Mirage 2000 (vedi sopra).


In totale è dunque di oltre 163 batterie con 2.662 missili pronti e 4.510 ricariche (=7.172). Se questo programma è stato rispettato interamente, è un valore enorme considerando che oltretutto questi SAM sono per lo più molto moderni e quelli vecchi sono abbastanza efficaci e ammodernati; i missili Patriot, Crotale, Aspide, AIM-120 sono ordigni che nei test hanno ottenuto anche il 97% di successi, per cui si tratta di un deterrente potenzialmente in grado di decimare anche la più numerosa delle forze aeree.

Per valorizzarlo meglio, alla fine del 2008 è entrato in servizio un sistema computerizzato altamente integrato Early Warning che comprende anche EC-130H, gli E-2C e i Beech 1900 ELINT, più vari sistemi UAV e naturalmente la catena radar di terra, connessa con un sistema a fibre ottiche. A tutto questo si aggiungono i reparti da difesa aerea con la propria forza di caccia intercettori. Visto e considerato tutto, l'unico nemico credibile potrebbe essere, ancora una volta, Israele, e mai e poi mai l'Egitto vorrebbe farsi sorprendere ancora come accadde nel 1967.


Esercito modifica

 

Il più grande elemento delle F.A. egiziane è l'Esercito, che attualmente arriva a 340.000 effettivi, 375.000 riservisti ne consentirebbero l'aumento fino a 715.000.

La storia dell'Esercito è lunga, visto che parliamo del Paese dei Faraoni. Ma nei tempi moderni si possono farne risalire le origini nel 1830, quando cercò di ottenere l'indipendenza dall'Impero Ottomano. Così Muhammad Ali divenne il nuovo padrone del Paese. Negli anni successivi vi furono molte altre guerre: quella di indipendenza Greca, dove combatterono contro i Turchi, quella del 1831 contro gli Ottomani, a cui seguirono diverse altre guerre contro la Turchia, poi la guerra Siriana, e l'invasione e il bombardamento britannico di Alessandria nel 1882, una specie di antenato della campagna del 1956 (quando vennero usate le nuove 'cannoniere', le portaerei). Nel '46 l'Egitto, che partecipò alla guerra con i Britannici, ne approfittò per ottenere l'indipendenza finale. Poi seguirono le guerre arabo-israeliane e infine quella con la Libia. Fu grazie alla tenace resistenza dei militari Egiziani oltre il Canale che permise di finire la guerra senza ottenere una sconfitta netta, e questo contò molto anche per gli accordi di Camp David. Negli anni '80 è diventato sempre più amico degli USA e ha tenuto delle importanti esercitazioni biennali con gli americani, le 'Bright Star'. Alla fine, è persino successo che un intero Corpo d'Armata venne mandato nel Golfo nel 1991, con ben 35.000 effettivi inquadrati nel comando Nord della Coalizione e con due divisioni, la 4a Corazzata e la 3a Meccanizzata, armate con mezzi americani come gli M60 e gli M113. Gli M1, seppure già disponibili, non vennero invece utilizzati. I Siriani parteciparono anche loro alla guerra, ma con una divisione armata con i T-62 (non pare che sia entrata in azione).

Organizzazione[3] modifica

Regioni Militari:

  • Central Military High Command: Heliopolis, Cairo
    • HQ, Central Military Region: Greater Cairo
      • Field HQ, Heliopolis, Central Military Region
    • HQ, Northern Military Region: Alexandria
      • Field HQ, Alexandria, Northern Military Region
        • Sub-Field HQ, Abou Qir, Northern Military Region
        • Sub-Field HQ, Mariout, Northern Military Region
      • Field HQ, Rashid, Northern Military Region
      • Field HQ, Damietta, Northern Military Region
    • HQ, Eastern Military Region: El Suez
      • Field HQ, Port Said, Northern Suez Canal Military Region
      • Field HQ, Ismaelia, Central Suez Canal Military Region
      • Field HQ, El Mansoura, El Sharqueya, Eastern Delta Military Region
      • Field HQ, El Suez, Southern Suez Canal Military Region
      • Field HQ, Cairo-Suez Highway Military Region
      • Field HQ, Hurghada, Red Sea Military Region
    • HQ, Western Military Region: Mersa Matruh
      • Field HQ, Sidi Barrani, Western Military Region
      • Field HQ, Marsa Alam, Western Military Region
      • Field HQ, Salloum, Western Military Region
    • HQ, Southern Military Region: Assiut
      • Field HQ, Qena, Southern Military Region
      • Field HQ, Sohag, Southern Military Region
      • Field HQ, Aswan, Southern Military Region

Forze campali:

  • First Field Army: H.Q. in Cairo (H.Q. Command & 3 field H.Q.)
    • 1st Corps: Field H.Q. In Heliopolis, Cairo, Central Military Region
      • 1a Divisione Corazzata Guardie repubblicane
      • 24a Brigata Meccanizzata indipendente
      • 2 Brigate d'artiglieria campale (116a e 117a)
      • 135° Rgt. Special Forces
    • 2nd Corps: Field H.Q. Alexandria, Northern Military Region
      • 6a Divisione Meccanizzata
      • 18a Brigata corazzata indipendente
      • 218a Brigata indipendente di fanteria
      • 118a e 119a Brigate d'artiglieria campale
      • 129° Rgt. Special Forces
    • 3rd Corps: Field H.Q. in Assiut, Southern Military Region
      • 8a Divisione Meccanizzata
      • 36a Brigata Meccanizzata indipendente
      • 2 Brigate d'artiglieria campale (120a e 121a)
      • 222a Brigata aeromobile
  • Second Field Army: H.Q. Ismaelia (H.Q. Command & 3 field H.Q.)
    • 1st Corps: Field H.Q. in Port Said, Northern Suez Canal Military Zone
      • 2a Divisione Corazzata
      • 7a Divisione Meccanizzata ex-2a DM
      • 2 Brigate d'artiglieria campale (122a e 123a)
      • 412a Brigata aeromobile
      • 117° Rgt. Special Forces
    • 2nd Corps: Field H.Q. in Ismaelia, Central Suez Canal Military Zone
      • 4a Divisione Corazzata
      • 17a Divisione Meccanizzata
      • 2 Brigate d'artiglieria campale (124a e 125a)
      • 123° Rgt. Special Forces
    • 3rd Corps: Field H.Q. in El Mansoura, El Sharqueya, Eastern Delta Military Region
      • 7a Divisione Corazzata
      • 19a Divisione Meccanizzata
      • 219a Brigata indipendente di fanteria
      • 126a Brigata d'artiglieria campale
      • 815a Brigata mortai pesanti
  • Third Field Army: H.Q. Suez (H.Q. Command & 3 field H.Q.)
    • 1st Corps: Field H.Q. in Cairo-Suez Highway Military Region
      • 9a Divisione Corazzata
      • 23a Divisione Meccanizzata
      • 94a Brigata Meccanizzata indipendente
      • 127a Brigata d'artiglieria campale
      • 224a Brigata aeromobile
    • 2nd Corps: Field H.Q. in Suez, Suez Canal Military Zone
      • 23a Divisione Meccanizzata
      • 44a Brigata Meccanizzata indipendente
      • 128a e 129a Brigate d'artiglieria campale
      • 816a Brigata mortai pesanti
      • 141° Rgt. Special Forces
    • 3rd Corps: Field H.Q. in Hurghada, Red Sea Military Region
      • 16a Divisione Meccanizzata
      • 82a Brigata corazzata indipendente
      • 110a e 111a Brigate Meccanizzate indipendenti
      • 130a Brigata d'artiglieria campale
      • 147° Rgt. Special Forces


Republican Guard Corps: (1 H.Q. Command)

  • 1a Divsione Guardie Repubblicane
  • 33a e 35a Brigata Corazzata Guardie Repubblicane
  • 510a e 512a Brigata Meccanizzata Guardie Repubblicane

Tactical Missile Command Corps:

  • 1a e 2a Brigata SSM

Armored Corps: (1 H.Q. Command, 3 Field H.Q.)

  • 2,4, 7, 9a Divisione corazzate
  • 18, 36, 44, 82a Brigata corazzata indipendente
  • 33a e 35a Brigata corazzata Guardie repubblicane

Mechanized Corps: (1 H.Q. Command, 3 Field H.Q.)

  • 6, 7, 8, 16, 17, 19, 23, 36a Divisione Meccanizzata
  • 24, 94, 110, 111a Brigate meccanizzate indipendenti
  • 510 e 512a Brigata meccanizzata G.R.

Infantry Corps: (1 H.Q. Command, 2 Field H.Q.)

  • 218 e 219 Brigate indipendenti fanteria
  • 33a, 44a, 55a, 66a, 77a, 88a Brigata ATGW

Artillery Corps: (1 H.Q. Command, 3 Field H.Q.)

  • 10a Brigata campale Guardie Repubblicane
  • 12 brigate SP: 101a-109a, 111a, 113a, 115a brigate artiglieria semovente
  • 15 brigate trainate: 116-130a
  • 815a e 816a Brigata mortai pesanti

Paratroops Corps: (1 H.Q. Command, 2 Field H.Q.)

  • 414a Brigata paracadutisti

Air Mobile Corps: (1 H.Q. Command, 2 Field H.Q.)

  • 222a Brigata aeromobile

Special Forces Corps: (1 H.Q. Command, 3 Field H.Q.)

  • 117, 123, 129, 135, 141, 147, 153, 159° Gruppo/Reggimento SF.

Signal Corps: (1 H.Q. Command & 9 Field Signal H.Q.)

    • 18 Signal Battalions (601-619°)

Engineering Corps: (H.Q. COM. & 6 Field Engineers Command H.Q.)

  • 35a, 37a, 39a, 41,a 43a, 45a Brigata Genio

Medical Corps: (1 H.Q. Command & 9 Field Medical H.Q.) (18 ospedali militari, 3 navi ospedale, 4 chiatte ospedali)

    • 27 Battaglioni medici campali(1-27°)
      • 108 Compagnie mediche (201-308a)

Supply Corps: (1 H.Q. Command & 9 Field Supply H.Q.)

  • 36 Field Supply Battalions (501-536o)

Quartermasters Corps: (1 H.Q. Command & 9 Field Quartermasters H.Q.)

  • 9 Depositi centrali militari
  • 16 Depositi militari regionali
  • 36 depositi Campali

Military Police Corps: (1 H.Q. Command & 9 Field H.Q.)

    • 12 battaglioni territoriali (222, 224, 226, 228, 230, 232, 234, 236, 238, 240, 242, 244)
    • 12 battaglioni campali (221, 223, 225, 227, 229, 231, 233, 235, 237, 239, 241, 243)

Frontier Corps (1 H.Q. Command & 5 Field H.Q.)

  • 20 Battaglioni: 12.000 uomini
  • Sorveglianza confine: 10 btg
  • General peacekeeping: 2 btg
  • anti-droga: 5 btg
  • anti-contrabbando: 3 btg


Risorse complessive:

  • 4 divisioni corazzate (2, 4, 7 e 21a)
    • 8 Brigate corazzate (212, 314, 316, 318, 320, 322, 324, 326a)
      • 24 btg corazzati (1-24°)
        • 80 cp corazzate
        • 8 cp comando e 8 ricognizione/trasmissione
      • 8 btg meccanizzati (1-8°)
        • 24 cp meccanizzate
        • 4 cp comando e 4 trasmissioni/ricognizione
    • 4 Brigate meccanizzate (512, 516, 520, 524a)
      • 12 btg meccanizzati (13-25°)
        • 24 cp meccanizzate
        • 4 cp comando e 4 ricognizione/trasmissioni
      • 4 btg corazzati (25-28)
        • 12 corazzate
        • 2 cp comando e 2 trasm/ricogn.
    • 4 brigate artiglieria semovente (102a, 104a, 106a, 108a)
      • 4 comandi
      • 16 battaglioni (36-51°)
        • 48 batterie

8 divisioni meccanizzate: (6a, 7a, 8a, 16a, 18a, 19a, 23a, 36a)

  • 16 brigate meccanizzate (712-727a)
    • 36 btg meccanizzati (111-145°)
      • 120 cp meccanizzate
      • 12 cp comando e 12 trasmissione-recce
    • 18 Btg corazzati (30-47°)
      • 54 cp corazzate
      • 9 cp comando e 9 trasmissioni-recce
  • 8 Brigate corazzate (10-17a):
    • 24 btg corazzati (65-88)
      • 80 cp corazzate
      • 8 cp comando e 8 trasmissioni-recce
    • 8 btg meccanizzati (41-48°)
      • 24 cp meccanizzata
      • 8 cp comando e 8 trs-recce
  • Brigate d'artiglieria (101, 103, 105, 107, 109, 111, 113, 115a)
    • 24 btg (6-29°)
      • 96 batterie

1a Republican Guard Armored Division

  • 2 brigate corazzate (33a e 35a)
    • 4 btg corazzati (118, 119, 120, 121)
      • 16 cp corazzate
        • 4 cp comando e 4 trs-recce
    • 2 btg meccanizzati (41 e 42)
      • 8 Cp meccanizzate
      • 3 cp comando e 2 segnali-recce
  • 2 Brigate meccanizzate: 510 e 512a
    • 6 btg meccanizzati (41-46°)
      • 18 cp meccanizzate
      • 3 cp comando e 3 segnali
    • 2 btg corazzati (116 e 117)
      • 6 cp corazzate
      • 1 cp comando e 1 cp segnali-recce
  • 10a brigata artiglieria semovente
    • 4 btg (1-4)
      • 16 batterie
  • 4 Brigate corazzate indipendenti (18, 36, 44, 82a)
    • 12 btg corazzati (77-88°)
      • 36 cp corazzate
      • 6 cp comando e 6 segnali-recce
    • 4 btg meccanizzati (91, 92, 93, 95)
      • 12 cp meccanizzate
      • 2 cp comando e 2 segnali
  • 4 Brigate meccanizzate indipendenti (24, 94, 110, 111a)
    • 12 btg meccanizzati (33-44)
      • 36 cp meccanizzate
      • 12 cp trasmissioni-recce
    • 4 btg corazzati (96-99)
      • 12 cp corazzati
      • 2 cp e 2 segnali-recce
  • 2 Brigate fanteria indipendente (218a e 219a)
    • 4 btg fanteria (712-715)
      • 10 cp fanteria
      • 4 cp comando e 2 segnali-recce
    • 4 btg meccanizzati (100-103)
      • 12 cp meccanizzate
      • 2 cp comando e 2 segnali
    • 2 btg corazzati (17 e 18)
      • 6 cp corazzate
      • 1 cp comando e una segn-recce
      • 1 Signal/Recon Company

222a brigata aeromobile

    • 3 btg meccanizzati aeromobili (5, 6, 7)
      • 9 cp meccanizzate
      • 1 cp comando, una cp contraerei e una segnali-recce
    • 56° Btg corazzato aeromobile
      • 3 cp corazzate leggere aeromobili
      • 1 cp comando-recce
  • 414a brigata paracadutisti
    • 3 btg parà (224, 225, 226)
      • 10 cp parà
      • 1 cp comando e 1 cp recon
    • 176o btg parà meccanizzato
      • 3 cp meccanizzate
      • 1 cp comando-segnalazioni
  • 8 tra Reggimenti e gruppi speciali (117, 123, 129, 135, 141, 147, 153, 159): 3 reggimenti commandos, 3 'Saaqua', 2 unità commando e infiltrazione anti-terrorismo (Marines).
    • 18 btg commandos: (230-247)
      • 72 cp
    • 3 Btg commando 'marines' (515, 616, 818)
      • 12 cp
    • 3 btg antiterrorismo (777, 888, 999)
      • 12 cp
  • 15 Brigate d'artiglieria pesante (116-130)
    • 60 btg d'artiglieria (314-373)
      • 240 batterie(1-240)
  • 2 brigate mortai pesanti (815 e 816a)
    • 8 btg mortai pesanti semoventi (333-341)
      • 32 batterie (1-32a)
  • 6 brigate ATGW (33, 44, 55, 66, 77, 88)
  • 6 brigate Genio (35, 37, 39, 41, 43, 45)
    • 12 btg Genio (65-82)
    • 6 btg Genio campale (610-615)
      • 6 cp costruzioni
      • 6 cp demolizioni
      • 6 cp bonifica mine
      • 6 cp logistiche
    • 4 Btg costruzioni
    • 2 btg Genio per S.op
  • 2 Brigate SSM, 1a e 2a:
    • 5 batterie di FROG-7 aggiornati, costruiti su licenza
    • 5 batterie di Sakr-80, la copia indigena del FROG
    • 4 btr di SCUD-B (costruito su licenza)
    • 2 btr per SS-1 SCUD-C (coprodotto con la Corea del Nord)
    • 2 batterie con i Project-T (indigeno, con aiuti argentini e francesi, nonché coreani)
    • 1 btr con i missili Al Badr 2000 (Scud-C migliorati)
    • 1 btr con i missili MRBM Nodong-1 nordcoreani

Armi leggere: Pistole P226, P228, Mod 92; fucili AK-47, AKM, Misr, M16, carabine per parà M4; mitragliatrici PK, RPK, RPD, M60, FN MAG, FN MINIMI; mitra Port Said da 9 mm (messo fuori servizio), MP5 e UMP da 9 mm; fucili sniper SVD, PSG 1, M40, M21 tutti da 7,62 mm; mitragliatrici pesanti DShK da 12,7, M2 HB, NSV; ZPU/KPV da 14,5 mm: 2-400 AGS-17 da 30 mm, oltre 15.000 Maadi (copia dell'M203), 5.000 M79


Armi c.c.: oltre 20.000 RPG-7, 1.500 SPG-9 da 73 mm, 900 B-10 da 82 mm, 1.100 B-11 da 107 mm (costruzione locale, come gli SPG-9), 2.200 Carl Gustav da 84 mm portatili; oltre 1.000 missili Hellfire; 220 lanciamissili MILAN II, oltre 260 lanciamissili Swingfire (costruiti in loco), oltre 270 BGM-71 TOW e 540 TOW-2; oltre 1.400 AT-3 Sagger (aggiornati localmente).

Corazzati: 1.005 M1A1 e M1A2 (aggiornati dai precedenti), prodottin in 4 lotti tra il 2004 e il 2008; 1.700 M60A3 (di cui circa 700 A1 aggiornati, tutti ex-US Army), 500 T-62, 390 T-55, 260 Ramses II.

Gli M1 Abrams sono stati costruiti in 4 fasi, localmente: 555 nel 1989-98; 200 nel 1999-2004, 125 nel 2004-7, 125 nel 2007-09. Dalla fine del 2009 da aggiornare al tipo M1A2. Gli M60A3 sono stati comprati in 735 esemplari, più 700 aggiornati dal modello A1, tramite gli arsenali americani presenti in Germania nel 1979-88; infine altri 265 sono arrivati nel 1996. Un secondo aggiornamento ha comportato anche un motore da 1.080 hp e miglioramenti all'FCS più le ERA. Nel 2009-2012 vi è un altro piano di convertire 1.000 carri circa con la torretta dell'M1A1 e scafo aggiornato, così come trasmissione e motore di nuovo tipo: praticamente è un nuovo carro, da motorizzare con un MTU tedesco da 1.500 hp: diventa quindi una sorta di ibrido tra l'M1 e il Leopard 2.

I 500 superstiti di 1.300 T-62, aggiornati in alcuni casi con i cannoni da 105 mm dell'austriaca NORICUM, e motori britannici da 750 hp, più sistemi FCS migliorati tra cui telemetro laser, lanciagranate fumogeni (6 sulla torretta nel settore destro), persino il sistema di condotta del tiro del BMP-3 venne installato su alcuni mezzi, come anche delle ERA. Il peso è aumentato a 43 t con questi aggiornamenti. I ogni caso, i T-62 RO-115 Mk 1 dei primi anni '80 erano dotati di una potente granate costruita con tecnologia britannica della RO, che sfrutta appieno la potenza del 115 mm. L'Mk.2 ha invece il motore tedesco da 880 hp, e il cannone M68, e un sistema FCS italiano con computer, telemetro laser e sistemi notturni (TURMS?). Vi sono anche 2 lanciatori antimissile di fabbricazione locale con razzi fumogeni D-3000 da 80 mm; l'Mk-3 è stato invece sviluppato nel 2004, stavolta addirittura con un cannone da 120 mm a canna liscia del tipo M-393 della FSUE. L'arma è lunga ben 5,3 m (50 calibri anziché i soliti 44) e pesa 2,6 t, con alzo di 15° e depressione di 7 (vs 18 e 4 del 115 originario), e motore da 890 hp della MTU, ERA e altro ancora, per un totale di 46,5 t. Dovrebbe finire nel 2008: così facendo, con questo programma, i T-62 si ritrovano addirittura più armati degli M1 Abrams. Quindi davvero non si può mai dire che razza di avversario ci si può ritrovare contro, se si ha a che fare con un esercito capace di aggiornare i suoi veicoli da battaglia.

Quanto ai T-55, i rimanenti 390 di circa 1.650, le modello T-55E Mk 0, hanno un nuovo motore russo da 580 hp, e un sistema proiettore IR e uce bianca della AEG, più un telemetro laser jugoslavo (del tipo Iskra). L'Mk 1 è stato modernizzato con motore da 650 hp, FCS migliorato con computer, munizioni migliorate; l'Mk II è degli anni '90 e ha il motore da 880 hp tedesco, cannone M68 americano, sistema FCS italiano e lanciagranate da sei razzi su ciascun lato della torretta, peso di 44 t dovuto anche all'aggiunta di corazze, ma nell'insieme più mobile di come era prima. In pratica è diventato quasi analogo al T-62 e anche qui il programma è da concludersi nel 2008. Pare che 140-150 sono convertiti in configurazione RAMSES II.

Il RAMSES II è un carro del 1989 e da 48 t, in pratica un T-54 modificato pesantemente, si trattava dei carri più vecchi dell'arsenale e su questi si è investito con un programma anche più esteso degli altri tipi; in tutto dal 2004 sono stati modificati 260 mezzi, che si aggiungono alle centinaia di T-55, T-62, 1.700 M60 e 1000 M1, per un totale di oltre 3.000 carri, un numero largamente superiore a qualunque altro contendente: persino Israele, la cui forza principale è oramai di circa 1.000 Merkava.

Blindati da trasporto truppe e combattimento: sono stati reperiti dagli Olandesi ben 634 AIFV, ovvero YPR-765 con torretta monoposto da 25 mm (almeno nel tipo base); vi sono ancora 220 vecchi BMP-1, 300 EIFV (Egyptian AIFV, basato sull'M113) da aumentare a 900 per rimpiazzare proprio gli AIFV olandesi (ironicamente, visto che questi erano nati come 'miglioramento' degli M113); 265 Fahd 280-30, APC armati con la torre del BMP-2; e 235 Fahd 280 con la torretta B-208 francese. In tutto sono oltre 1.000 IFV, a cui si aggiungono anche: 250 BTR-50PK, 100 BTR-50, 500 OT-62, 2.116 M113A-2 e A-3, 72 M1058A2; mezzi ruotati del tipo Kaber 320 (560 disponibili), Tiger Kader 120 (650), RG-32 (112), BMR-600 (260), Hussard 6x6 (110), BTR-152 (375), infine i mezzi ruotati 8x8: 250 BTR-60 aggiornati e 300 OT-64. In tutto fanno circa 5.500 mezzi, un numero decisamente impressionante anche tenendo conto della vastità delle forze di terra e della vetustà o della limitatezza (mezzi 4x4) di molto materiale.

Ad essi si aggiungono un gran numero di mezzi per il trasporto munizioni e la generazione di cortine fumogene (che continuano ad essere molto tenute in considerazione da parte egiziana): 290 M548A3, 82 YPR-765, 36 M1059A3 Lynx (generatori di fumo) cingolati; 184 Fahd 280, 72 Fahd 280 generatori di fumo e 275 BTR-152 ruotati.

I mezzi anfibi per trasporto truppe e trattori d'artiglieria sono 180 K-61, 170 PTS-M. 180 PTS-2, 86 GSP.

Parimenti molto sviluppati sono i blindati per la lotta c.c.: 210 lanciatori TOW su scafo YPR-765 Prat, 52 M901A3 cingolati; 125 M1036 e 200 M1045 con lanciatori TOW ma 4x4. Totale mezzi lanciamissili ben 587 mezzi, tutti apparentemente armati con i TOW.

Veicoli da osservazione artiglieria: 120 M981 FISTV, e 375 M1114 ruotati.

Mezzi da ricognizione: 350 M1043 4x4, 300 BRDM-2, 112 Commando Scout 4x4, 150 Tiger-Kader 4x4, tutti costruiti localmente

Mezzi da controllo fuoco e comando: 52 M577A3, 84 M1068A2, 48 YPR-765 PRCO-B, 52 PRCO-C, 40 PRCO-C1, 30 YPRT-765-C3, 48 C-2, 24 C4 per il controllo contraereo. Mezzi ruotati: 450 M1145, 140 Fahd 280, 75 M934 6x6.

Mezzi logistici: 72 M728 mezzi per il Genioi, 126 M88A2, 52 BTS-4A, 36 BREM-1, 72 M578, 38 YPR-765-PRBRG, 124 Fahd, 210 M984 8x8, tutti mezzi recupero; mezzi per il genio: 48 MDK-2M, 36 PZM-2, 72 BAT-2, 120 M9, 250 Caterpillar D9, 240 Caterpillar D7, 270 Caterpillar 930.

Sistemi per i pontieri: 94 pontoni TPP, 112 PRG, 42 PMP, 56 PMM-2, 70 gettaponte KMM, 96 TMM-3, 48 M60A1 ALVB, 56 MT-55, 48 MTU-20, 12 M104, 48 barconi da ponte BMK-T, 48 BMK-130M, 36 BMK-150M.

Sistemi per bonifica o deposito mine: Nather-1 Mine Carpet Clearing System (140) Nather-2 Mine Carpet Clearing System (120) Fateh 2/3/4 Anti Tank Rocket Clearing System (340) Fahd 280 4X4 Mine Layer (75)

Mezzi logistici:

  • 29.570 4x4:

M998 (675), M1038 (450), M1043 (510), M1151 (465) (575 in ordine) , M996 (150) , M1043 (140), Fahd 280 (120) , Tiger Kader-120 (130) , Kader-320 (240) , G320 (2.900) , Jeep CJ7 (10.650), M151 MUTT (4.750), M274 (1.500) , GAZ-66 (5.100) , Pegaso 3046 (3.900) , FAP 1118 (1.250) , Mk23 (550) , MK25 (950)

  • 17.280 6x6:

ZIL-157 (3.700) , ZIL-131 (1.800) , URAL-375D (2.750) , Ural-4320 (2,500), KrAZ-255 (850) , KrAZ-6322 (250) , FAP 2026 (860) , FAP 2228 (650) , Scania SBAT111 (590) , M35 (1.050) , M54 (950) , M923 (600) , M927 (600) , M931 (275) , MK27 (450) , MK31 (350)

  • 2.305 8x8:

Ural-5323 (550) , ZIL-135 (380) , MAZ-543 (250) , MK36 (250) , M977 (375) , M985 (500)

  • 270 10X10:

M1074(110) , M1075 (90) , M1076(70)

Totale: 49.425 mezzi (!), di cui 560 super-pesanti a 10 ruote motrici.

Rimorchi: M970A1 Refueler Tanker (175) , M978 Refueler Tanker (275) , M-818 Tractor Trailer (560) , M911 HETS con M746 trailer (450) , M1070 HETS con M1000 (320)


Missili e razzi a grande raggio d'azione:

  • 6 lanciamissili per 24 Nodong-1 a medio raggio (1.500 km)
  • 6 lanciamissili per 24 Al Badr 2000 (uno Scud con gittata aumentata a ben 1.200+ km).
  • 12 lanciatori con 48 Scud-C da 550 km
  • 18 lanciatori con 72 missili Project-T da 450 km
  • 24 lanciamissili Scud-B con 96 armi
  • 60 lanciamissili per 360 razzi Sakr-80, raggio 80 km (due razzi per lanciatore)
  • 48 lanciatori con 288 FROG-7, gittata 70 km

In sviluppo il sistema RS-120 per rimpiazzare i razzi d'artiglieria pesante, con raggio di 120 km, un po' come gli SS-21 o i 'Lance'.

Artiglierie campali semoventi: 365 M109A1/A2, 201 M109A5, 124 da 122 mm su scafo M109, 76 da 122 mm su T-55; 144 M110A2

Mortai semoventi pesanti: 350 M125A2 da 81 mm, 150 M106A2 (da 107 mm), 120 M120 da 120 mm su scafo T-34 o T-54; 160 M106A3 da 120 mm


Artiglieria trainata: (obici) 400 GH 52, costruiti su licenza; 150 D-20 da 152 mm, 600 D-30 (prodotti su licenza) da 122 mm. M1944 da 100 mm (200), Type 60 da 122 mm (148), D-74 (148), Type 59 (150), M-46 (420, prodotti su licenza), 24 S-23 da 180 mm.

Mortai trainati: 2.500 Type 63-1 (variante locale egiziana), 1.800 M224 da 60 mm; 1.750 M252 da 81 mm; 1.250 M-69 da 82 mm; 750 M-37 da 82 mm, 390 M30 da 107 mm, 600 2B11, 240 M-43, 560 M120 da 120 mm; 160 M1943 da 160 mm, 24 M-240 da 240 mm.

Artiglieria d'addestramento: 200 M-30 da 122 mm, 100 ML-20 da 152 mm; 50 A-19 da 122 mm, 100 M1938 da 120 mm (mortai), 100 M1937 da 82 mm;

Artiglieria di riserva: 120 D-20, 150 D-1, 100 ML-20 da 152 m, 150 M-30 da 122 mm.

MLR: 250 lanciatori VAP-80 (40 colpi da 80 mm, raggio 6,5 km); 36 lanciatori M-51 da 130 mm (16 tubi, raggio 8,2 km); 24 lanciatori BM-13 (16 colpi, 8,2 km); 215 BM-21 (40 colpi da 122 mm, raggio 21 km); 96 BM-11 norcoreani (30 tubi, 21 km); I Sakr-4 da 122 mm (120 lanciatori, tubi singoli, raggio 4 km, versione egiziana del BM-11); Sakr-8 (48 lanciatori su jeep, due tubi l'uno), Sakr-10 (4 tubi, 10 km), 50 lanciatori; Sakr-18, 72 lanciatori (30 colpi per 18 km di raggio), Sakr-30, 130 lanciatori (40 tubi, gittata 30 km); Sakr-36 (40 tubi, raggio 36 km), con 50 lanciatori, 20 Sakr-45 da 227 mm (MLRS su licenza, con autocarro 6x6 e 12 tubi); 26 M270 MLRS, con raggio d'azione di 32 km con la M26, 45 km con la M26A1, 45 km con la M30; infine i 48 lanciatori BM-24 (12 tubi, 12 km) da 240 mm.


In tutto fanno 2.240 artiglierie trainate, più 350 d'addestramento e 420 di riserva (totale 3.010); 910 semoventi d'artiglieria; 780 mortai semoventi, 100 d'addestramento e 10.024 trainati o portatili, di cui 1.400 da 120 mm, più 280 semoventi e 100 d'addestramento (totale 1.780). Il quantitativo di armi da fuoco per appoggio fanteria o per artiglieria arriva dunque a 14.824, anche togliendo le armi da fanteria ai livelli più bassi (60, 81 e 82 mm) sono ancora ben 6.224 armi di calibro pari o superiore a 100 mm, un numero impressionante. La stragrande maggioranza di esse è però vecchia e i vari calibri disponibili rendono al solito problematica la logistica, anche se le cose sono certo migliori di circa 20 anni fa, grazie ad una certa unificazione e ad una migliore logistica. L'artiglieria egiziana è con ogni probabilità assai superiore (come lo era, del resto, anche nelle guerre passate) anche a quella israeliana. A questo si aggiungono un impressionante numero di lanciarazzi, complessivamente ben 975 lanciarazzi, di cui quelli multipli sono 855. Di essi, 46 sono MLRS mentre i più piccoli Sakr da 122 mm e BM-11/21 sono ben 563. Sommando tutte le rampe di lancio si ottengono qualcosa come 33.574 razzi pronti al lancio, per una 'bordata' pesante da sola (calcolata al peso medio di un BM-21, circa 77 kg) di 2585 t, di cui circa 500 di esplosivo. Questo dà la misura della potenza nominale dell'artiglieria egiziana, nonostante gli inconvenienti di cui sopra che la limitano sensibilmente in una situazione pratica. Posto che esistano apprezzabili sistemi di controllo del fuoco digitalizzati, è in ogni caso una branca di grande potenza per l'Esercito egiziano.

Oltre a questo, il grande sviluppo di ordigni a reazione ha anche comportato una disponibilità di un vasto arsenale di missili e razzi a lunga portata, di 7 tipi diversi. In tutto fanno 172 lanciatori per un totale di 174 missili, che danno una portata anche di tipo strategico in alcuni casi (potrebbero anche arrivare in Italia, per esempio), e 548 razzi a lungo raggio.


A questo si aggiungono anche i sistemi a.a., sia missilistici che artigliereschi, che a loro volta non sono meno impressionanti:

  • SAM SA-7 portatili (versione Sakr-Eye egiziana), oltre 2.500; Stinger, 1.800+, Igla, oltre 600 (SA-18).
  • Semoventi SAM: 148 Nile 23 su scafo M113 (uno ZU-23 e 4 Sakr-Eye), in pratica i 'Tunguska dei poveri'; 72 Sinai 23, versione con missili Stinger del tipo precedente; 20 SA-9; 50+50 in ordine per gli M1098 Avenger, Hummer con gli Stinger su rampa quadrupla.
  • 736 semoventi flak: 120 BTR-152 con la quadrinata da 12,7 mm, in riserva dal 1985; 108 M163 VADS da 20 mm; 218 ZSU-23-4 (ancora la spina dorsale della difesa campale egiziana) con radar ammodernato; 100 M53/59 da 30 mm binati; 190 ZSU-57-2 aggiornati (pare che abbiano ottenuto, in particolare, un sistema di guida radar).
  • 2.964 pezzi dell'Artiglieria A.A.: comprendono praticamente tutti i cannoni di tipo sovietico, più alcuni svizzeri: 72 M167 da 20 mm, 250 ZPU-2 da 14,5 mm, 200 ZPU-4, 350 ZU-23, 72 cannoni binati da 35 mm K63; 700 M1939 da 37 mm (aggiornati con guida radar), 600 S-60 da 57 mm, 400 M1939 da 85 mm, 200 KS-19 da 100 mm, 120 KS-30 da 130 mm.

Unità 777 modifica

Nota anche come Task Force 777, è un'unità speciale egiziana anti-terrorismo nata nel 1977 per rispondere ai crescenti problemi dati dai dirottamenti aerei e in generale dagli attentati terroristici, aumentati dopo l'esplusione dei Sovietici data la pace in corso con Israele.

Essa è una sorta di contraltare delle unità speciali israeliane, ma la storia operativa parla in maniera diversa quanto a risultati. La prima azione che fecero fu il tentativo di liberare gli ostaggi a Cipro, durante un dirottamento nel 1978 da parte del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina. Ma l'operazione fu condotta in maniera affrettata e non ci fu il tempo di avvertire i Ciprioti dell'arrivo del C-130, che atterrato, fu inquadrato dai ciprioti perché pensavano che fossero rinforzi chiamati dai terroristi. Il risultato fu drammatico: nel conflitto a fuoco andò distrutto l'aereo e uccisi 15 uomini, più alcuni difensori ciprioti.

Dopo questo massacro, la TF 777 aspettò vari anni per rientrare in azione, imitando i successi degli israeliani, tedeschi e britannici nelle operazioni antiterrorismo di maggiore difficoltà. A Malta, nel 1985, venne dirottato l'Egyptair Flight 648, a Luqa, sotto il controllo di terroristi di Abu Nidal, come rappresaglia per il fallimento degli egiziani a proteggere i terroristi che quello stesso anno dirottarono l'Achille Lauro. Dopo che alcuni ostaggi vennero rilasciati, ma che una donna israeliana venne uccisa, la TF77 venne mandata all'attacco, con un piano molto meno improvvisato. Con degli esplosivi si aprirono un'entrata sul tetto dell'aereo, ma la carica dev'essere stata davvero eccessiva se distrusse parte del velivolo e uccise una ventina di passeggeri. Dopo seguì una sparatoria confusa, in cui la TF777 uccise chi vedeva davanti, senza far tanta distinzione tra il fumo e la confusione. I passeggeri scapparono dall'aereo e alcuni vennero uccisi dai cecchini che li scambiavano, senza troppa attenzione, per terroristi. 'Erano più pericolosi dei palestinesi' disse uno dei passeggeri scampati. Il risultato fu che l'aereo fu sì 'liberato', ma vennero ammazzate 57 persone su 88 presenti. Un fallimento anche peggiore di quello del '78, dove se non altro non erano rimasti coinvolti i civili.

Il disastro di queste due operazioni principali portò alla momentanea fine della TF 777. In seguito è stata riformata, ma per lo più contro i 'Fratelli Musulmani', in compiti antiterrorismo. Attualmente dovrebbe essere più addestrata, allenandosi tra l'altro con i SEAL, Delta Force e i francesi del GIGN.


Industria modifica

L'Egitto è, tra le nazioni arabe, senz'altro quella dalla maggiore capacità produttiva di armi, grazie soprattutto a industrie statali sotto il controllo dell'Autorità per l'Armamento, diretta da un Magg. Generale. Essa sviluppa e costruisce armi e sistemi militari fin dal 1949 grazie a collaborazioni anche con stati stranieri, sia occidentali che orientali, tanto da realizzare anche aerei nazionali come gli addestratori Al-Gomhuria da addestramento basico (circa 200) e da pensare persino ad un caccia supersonico indigeno, l'HW-300, sviluppato dal '62 e poi interrotto per problemi economici dopo la guerra del '67, del resto all'epoca erano disponibili centinaia di MiG.

Negli anni '70 e '80 l'Egitto aumentò la sua produzione di armi e sistemi, diventando anche esportatore di questi in diverse nazioni del Terzo mondo, oltre a produrre o assemblare armi europee o americane. Il maggior cliente è stato l'Irak, specie per il Sakr-18, ampiamente usato contro l'Iran, ma c'erano anche ordini come quelli di 100 Fahd per il Kuwait, e il Sudan e l'Oman anche chiesero parte della produzione di questi APC.

L'organizzazione è strutturata così: Arab Organization for Industrialization (AOI) controlla 9 fabbriche che producono sia beni civili che sistemi militari, in parte era controllata anche dai Sauditi e dagli Emirati fino al 1993. Ha 19.000 impiegati di cui 1.250 ingegneri, controlla pienamente 6 fabbriche e altre 3 le usa con delle join Ventures assieme all'Arab Institute for Advanced Technology.

National Service Products Organization (NSPO) ha altre 3 fabbriche per produzioni civili e militari. Questi impianti sono stati interessati soprattutto a collaborare con gli americani per i loro programmi militari, per l'ammodernamento degli HAWK e la produzione degli M1. Anche se le fabbriche producono anche materiale civile, quelle esclusivamente militari non dovrebbero essere privatizzate o vendute, data la loro importanza strategica.

The NSPO operates three companies that manufacture military and civilian products. NSPO also provide contracting services.


Paramilitari modifica

Le Central Security Forces hanno un totale di 350.000 effettivi e assistono la Polizia nazionale (ENP) per ragioni di sicurezza, protezione ambasciate e anti-sommossa. Vennero ideate già nel '66, per ottenere una forza più addestrata e scelta dei normali poliziotti, per le operazioni più a rischio. Il modello era grossomodo la Gendarmerie o i Carabinieri.

Dopo la guerra del '73 e gli accordi con Israele, il Sinai venne occupato soprattutto dalle CSF, prive di mezzi militari pesanti e pertanto più adatte alla necessità del momento. In seguito sono diventate la longa manus del governo, specie dopo l'assassinio di Sadat del 1981. Attualmente sono dirette da un Ministero e hanno un QG, 6 istituti d'addstramento e 8 regioni operative:Cairo, Alexandria, Giza, Central & Western Nile Delta, Eastern Nile Delta, Suez Canal & Sinai, Southern Upper Egypt, e Northern Upper Egypt.

I suoi membri sono ufficiali della Polizia, o sottufficiali (2 anziché 4 anni di formazione), soldati (sei mesi di allenamento) provenienti dai coscritti. Nel 1986 fu proprio questa 'casta', la più bassa della gerarchia, a manifestare una violenta protesta durata 4 giorni a Giza. La voce, falsa, era che c'era la volontà di estendere ulteriormente la loro già lunga 'naja' di 3 anni, con condizioni di vita tutt'altro che ottimali. Alla fine la rivolta venne repressa dall'Esercito e oltre 20.000 membri vennero radiati. In seguito, peraltro, il governo garantì migliori condizioni di vita e di stipendio per questi uomini, che in quelle condizioni erano tutt'altro che ideali per mantenere l'ordine interno al Paese.


  1. da Wiki.en
  2. Scramble
  3. http://en.wikipedia.org/wiki/Modern_equipment_of_the_Egyptian_Army Wikipedia.en