Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Chad

Indice del libro

Il Chad divenne indipendente nel 1960 e non aveva inizialmente forze armate, ma dalla I GM la parte meridionale del Paese aveva dato molti soldati all'esercito francese e poi contribuito largamente alla II GM. Dicembre 1940, due battaglioni della Francia Libera combatterono anche contro gli italiani, iniziando la lotta in Chad e alla fine dell'anno successivo, comandati dal gen Leclerc, attaccarono la zona del Fezzan, con una forza di 3.200 uomini di cui 2.700 africani. In seguito questi uomini combatterono anche nella sanguinosa battaglia di Tunisia. In generale si comportarono bene.

Dal '48 circa 15 mila uomini dell'Africa Equatoriale Francese, ricevettero pensioni militari; combatterono anche in Indocina e Algeria. Dopo l'indipendenza, venne creata una forza di 400 uomini ex- soldati francesi, poi vennero aggiunti altri combattenti con il passare degli anni, formando anche la Gendarmeria nazionale, utilizzante largamente armi e infrastrutture ex-francesi. I Francesi tuttavia provvedevano ancora alla sicurezza del nuovo stato e così solo nel 1966 si iniziò un lento progredire dell'aumento numerico dei militari, anche perché nel frattempo a Nord c'erano dei movimenti di ribellione. Questo comportò la formazione di un battaglione di 700 effettivi e artiglierie leggere di supporto.

Presto si arrivò a 3.800 uomini nel '71, con anto di una cp parà di 350 effettivi addestrati dagli israeliani in Zaire. La Gendarmeria Nazionale venne aumentata ad oltre 1.600 effettivi, e poi apparve anche la Guardia Nazionale (poi conosciuta come Guardia Nazionale e Nomade), con 3.500 uomini per la sicurezza interna.

I guerrieri del Nord continuavano a combattere contro i governativi, così che l'esercito continuava ad essere operativo solo dai gruppi meridionali come i Sara. Questi, occupando le regioni settentrionali erano viste come forze di occupazione anche a causa delle condizioni durissime a cui costringevano le popolazioni del Nord. Il primo presidente chadiano divenne sempre più impopolare (Francois Tombaldaye) e la sicurezza interna venne alla fine aiutata da un'unità di soldati marocchini, mentre nel frattempo venivano raddoppiate le forze come la Guardia nazionale e nomade. Alla fine però, nel '75, con un colpo di Stato venne tolto di mezzo a favore del nuovo presidente Malloum. Questo instaurò un regime militare che insistette nella partenza degli ultimi francesi. Ma presto si ritrovò a non controllare più le insurrezioni del Nord del paese e venne costretto a richiedere ancora i francesi nel 1978.

Uno dei tentativi di riconciliazione nazionale fu l'entrata nel governo di uno dei capi ribelli, Habré, ma questo rifiutò di integrare le sue truppe nell'esercito e anzi, respinse l'esercito di Malloum da N'Djamena. Dopo venne l'intervento libico che terminò dopo anni di sanguinose azioni. Ai tardi anni '80 la sicurezza chadiana era un gruppo di organizzazioni ribelli sotto il comando di Habré e le sue truppe, prevalentemente del Nord.

Habré e l'ex alleato Goukouni divennero presto nemici e il secondo, con l'aiuto libico, caccià Habré dalla capitale nel 1980, ma non riuscì a vincere. Habré ritornò nel 1982 alla capitale N'Djamena, e divenne presidente con l'istituzione di una costituzione nello stesso anno. La Costituzione rimase fino al 1988 e dichiarava che il presidente era il comandante supremo dell'esercito, anche nel nominare gli alti ufficiali, specie grazie all'art.21.

Tra i militari, nel 1988 era in comando Hassane Djamouss, comandante rinomato durante la lotta contro i libici. IL comando generale controllava 20 uffici diversi per le varie operazioni, basati sull'ispirazione francese. C'erano advisor francesi in tutti, eccetto quello dell'intelligence. La Guardia Presidenziale era responsabile ovviamente della sicurezza del presidente, fatta soprattutto da soldati Daza, il gruppo etnico di Habré, per un totale di circa 3.600 effettivi.

Il Nord del Paese era organizzato in una regione militare separata, per il resto c'erano 12 regioni militari con QG in altrettante città. L'etnia dominante dei militari erano i Touzbou, Zaghawa e Massa.

L'attuale presidente è Idri Déby, della minoranza Zaghawa ma comandante militare di prestigio, e che dopo la rivolta e la fuga in Sudan del 1989, ritornò e prese il potere a N'Djamena il 1 dicembre 1990 cacciando Habré.

A quell'epoca c'erano circa 36.000 truppe, e queste aumentarono a 50.000 nei primi giorni del regime di Déby, con l'assitenza francese. In seguito una riorganizzazione del 1991 mirò a ridurre il totale a 25.000, ma non è successo pienamente, così come non è successo di ripartire meglio i militari in base alle etnie del paese sahariano. Attualmente sono circa 30.000 e sono per lo più di etnia Zaghawa. Però la guerra non è finita: dopo la cacciata di Habré i suoi fedeli hanno continuato a combattere attorno al lago Chad, vi sono state ribellioni negli anni '90 e dal '98 continuano le lotte tra governo e forze ribelli. Vi sono stati anche casi grotteschi: nel 2004 venne scoperto che soldati che erano pagati dal governo, in realtà non esistevano ed erano i loro ufficiali che 'inventatisi' la truppa, prendevano i soldi degli stipendi. In tutto si scoprì che i soldati non erano 24.000, ma solo 19.000. Dato il tentativo governativo di estirpare tale pratica fraudolenta, vi fu un tentato colpo di Stato nel maggio di quell'anno.

Dal 2005, a seguito del tentativo di modificare la costituzione per garantire un terzo mandato al presidente, vi è un'altra guerra civile in Chad

L'Aviazione è chiamata Force Aérienne Tchadienne, formata nel '61 come Escadrille Nationale Tchadienne, e nota con il suo nome attuale dal '73. Le forze sono prevalentemente sull'aeroporto di N'Djamena dove condividono le infrastrutture con i francesi. L'aviazione è in realtà un'arma dipendente dall'esercito. Inizialmente aveva solo 100 uomini e un DC-3, più 3 aerei d'osservazione e due elicotteri. Nel '73 aveva 200 effettivi, con 3 C-47 (diventati fino a 13 di lì a poco), 3 aerei da trasporto leggero e un elicottero. I piloti erano quasi tutti francesi. Nel '76 ebbero finalmente aerei da combattimento, 7 AD Skyrider per azioni antiguerriglia, usati fino al 1987 quando andarono definitivamente fuori uso. Vi sono stati 4 incidenti tra il 1976 e il 1987, tra cui un DC-3, un DC-4 (abbattuto da un SAM), e due C-130.

Durante la guerra, nel 1983, contro i Libici, i Chadiani dichiararono l'abbattimento di be 8 SF-260 con la loro aviazione (con gli Skyrider?). Vi sono stati anche impegni importanti per respingere i guerriglieri sudanesi. Un elicottero è noto per essere stato perso durante una battaglia nel novembre del 2005.

In tutto l'aviazione ha 20 velivoli, tra cui 8 elicotteri. Nel luglio 2008 si pensava anche che fossero presenti 6 Su-25 ucraini, oramai diventati abitudinari dei conflitti 'a bassa intensità'. In tutto vi sarebbero 2 SF-260 W di 9 catturati ai Libici; 2 SA-316 Alouette III, 1 An-26, 1 DC-9, 3 C-130 A, H e H-30, 2 Mi-8, 2 Mi-17, 2 Mi-25, 2 PC-6, 4 PC-7 e 9, 2 F337. Molti di questi mezzi sarebbero tuttavia inefficienti e tra i pochi presenti in aria vi sarebbero 2 C-130 e un Mi-17.

In tutto le forze disponibili del Chad sono 1,9 mln di uomini tra i 16 e i 49 anni, al 2008, di cui 1,066 adatti al servizio militare; le donne sono rispettivamente 2,258 e 1,279 mln. Ogni anno raggiungono l'età per il militare (18 anni) 116 uomini e 117 mila donne (uno dei pochi Paesi in cui le donne sono ancora di più degli uomini). Il personale sarebbe di circa 30.350 persone, le spese il 4,2% del PIL.

Attualmente vi sono le Forze di terra, aeree, gendarmerie, Guardia repubblicana, Forze di intervento rapido, Polizia, Guardia nazionale e nomade.

Attualmente vi sono forti impegni nella guerra civile contro i ribelli supportati dal Sudan, vi sono state battaglie nella capitale anche nel 2008. Nonostante l'uso di artiglieria e carri armati, i ribelli -ancora una volta attaccando la capitale- hanno distrutto oltre 20 dei 60 carri armati e pare anche un Mi-24; nel novembre 2006 la Libia fornì 4 SF-260 W al Chad, usati per attaccare i ribelli, ma uno è stato già abbattuto dai ribelli. Tuttavia, nella battaglia di N'Djamena dell'anno scorso i ribelli sono stati ricacciati dal palazzo presidenziale. Durante questa battaglia, però, lo stesso capo di stato maggiore dell'esercito, Daud Soumanin, venne ucciso. Attualmente il Chad spende circa il 4,2% del PIL, ovvero circa 298 mln di dollari, in armi e spese militari varie. Nemmeno molto considerando lo stato di guerra permanente a cui è ridotto.

L'equipaggiamento comprende fucili Type 56, FAMAS, razzi RPG-7,40 T-55, 24 BTR-80, Hummer, 4 o più BM-21, 6 M-46 da 130 mm ex-bulgari, ZPU-4, Stinger, MILAN, BGM-71 TOW,

L'antenato delle F.A. attuali erano le Forze armate nazionali chadiane o FANT (Forces Armées Nationales Tchadiennes) che vennero istituite dal gennaio 1983 da Habré, con circa 10 mila effettivi e che combatterono efficacemente i Libici. Assorbirono le vecchie FAT (le preesistenti F.a. chadiane), le forze di guerriglia e vari ribelli del Sud, più i soldati del GUNT (unità nazionale) ex- alleati dei Libici. Vittoriosi con le armi c.c. francesi e americane, vennero tuttavia dissolti dopo la vittoria del Patriottic Salvation Movement (MPS) di Déby, che conquistò la capitale nel 2 dicembre 1990.

Quanto alla Garde Nationale et Nomade du Tchad o GNNT, è parte delle forze difensive del Chad, assieme all'esercito, la gendarmeria e la polizia. È sotto il comando del Ministero dell'amministrazione territoriale, a differenza delle altre che sono sotto quello della difesa.

Inizialmente, nel 1960, era nota come Guardia territoriale. V'erano soprattutto persone del Sud del Paese. Praticamente decimata negli anni '70 con la vittoria di Goukouni a Fada, è stata tuttavia rimessa in azione dal 1996.

Il GUNT era il Government of National Unity, che è stata una forza che ha combattuto contro il presidente Habré e alleata dalla Libia.