Shoah e identità ebraica/Conclusione 1
Conclusione
modificaI testi religiosi dalle Scritture ebraiche al Nuovo Testamento cristiano rivelano alcune questioni fondamentali per lo studio della Shoah e dell'identità ebraica. Le catastrofiche distruzioni e sacrifici descritti nelle Scritture aprono questioni di precedenti nelle esplorazioni religiose dell'Olocausto, così come la persecuzione di Giobbe e il silenzio di Dio. Levi e Wiesel, sebbene scrivano da posizioni opposte di fede e identità ebraiche, condividono un'esperienza comune dell'Olocausto e talvolta affrontano le stesse questioni tematiche della fede in Dio e della persecuzione ebraica. La questione dell'"alterità" diventa prevalente in una discussione sul Nuovo Testamento cristiano, in particolare sulle traiettorie in evoluzione dei Vangeli, sulle loro rappresentazioni artistiche e sulla caratterizzazione di Giuda Iscariota. La costruzione dell'"altro dal di fuori", cioè la creazione dell'immagine dell'ebreo nel contesto cristiano, è un problema duraturo indissolubilmente legato all'antigiudaismo e al conseguente antisemitismo. Questi problemi hanno una storia nel dogma religioso e nell'identità e lasciano anche un'eredità che Levi e Wiesel devono negoziare nelle loro stesse costruzioni di identità e nelle loro esperienze dell'Olocausto.