Dato un qualsiasi esperimento casuale, i suoi possibili risultati costituiscono gli elementi di un insieme non vuoto, detto spazio campionario che indichiamo con , e ciascun evento è un sottoinsieme di , in pratica un evento è un insieme dei possibili risultati dell'esperimento casuale, ed un risultato dell'esperimento, è un evento elementare.
La probabilità è nella sostanza una misura, cioè una funzione che indichiamo con che associa a ciascun sottoinsieme di eventi un numero reale non negativo tale che la somma delle probabilità di tutti gli eventi sia pari a .
In merito agli eventi possiamo dire che:
- lo spazio campionario si verifica ad ogni prova e viene detto quindi evento certo
- chiamato insieme vuoto, non si verifica mai e viene quindi detto evento impossibile
- l'evento si verifica se si verificano o entrambi.
- l'evento si verifica se e solo se si verificano sia che
- se si verifica e allora anche si verifica.
Definiamo classe degli eventi l'insieme di tutti gli eventi. Tutte le operazioni fatte fra eventi danno come risultato ancora un evento quindi è un campo, o algebra. E poiché sono possibili anche infinite unioni e intersezioni di sequenze infinite di eventi il cui risultato è ancora un evento, allora la classe è una -algebra.
Se noi ad esempio consideriamo l'esperimento aleatorio consistente nel lancio di un dado, i possibili risultati saranno i numeri riportati sulle sei facce del dado e tutti insieme costituiranno un insieme non vuoto , in questo esempio i possibili risultati sono anche gli eventi e la somma delle probabilità dei singoli eventi sarà pari ad uno.
Se noi ripetiamo un esperimento per un numero di volte ed indichiamo con il numero di volte per cui si verifica l'evento , possiamo definire:
come la frequenza relativa di su prove.
Tale frequenza è una funzione reale definita come:
che gode delle seguenti proprietà:
se sono mutuamente esclusivi allora
Dalla definizione di frequenza relativa possiamo quindi passare alla definizione assiomatica della probabilità.
se sono mutuamente esclusivi ( se ) allora
Vediamo come applicare quanto visto fino ad ora all'esempio del lancio del dado, indichiamo con:
la probabilità che si verifichi l'evento uscita della faccia del dado e come funzione di probabilità quella che assegna uguale probabilità ad ogni evento.
Applicando quindi gli assiomi della definizione assiomatica della probabilità si ricava che:
da cui si desume che
Nella sostanza, negli spazi finiti o negli spazi di infiniti numerabili è sufficiente determinare la probabilità degli eventi elementari. Il valore della probabilità di qualsiasi altro evento lo si ricava dalla somma delle probabilità degli eventi elementari.
Dato un evento , con probabilità maggiore di zero per ogni evento definiamo probabilità condizionata:
a cui possiamo dare la seguente interpretazione in frequenza relativa.
Effettuate prove e posti come il numero di occorrenze degli eventi
Approssimati
otteniamo che:
Il cui significato è che la probabilità condizionata è uguale alla frequenza relativa dell'evento considerata solo nella sequenza di prove in cui l'evento si è verificato.
Il diagramma di Venn (nome completo diagramma di Eulero-Venn) è una rappresentazione grafica che ha lo scopo di illustrare le operazioni fra insiemi.
Consiste in una linea chiusa racchiudente una superficie di forma qualsiasi al cui interno possono sussistere singoli elementi consistenti anche in altri diagrammi di Venn.
Questi ultimi possono a loro volta sovrapporsi al fine di racchiudere elementi comuni.
Una partizione di un insieme , che non sia , una classe di sottoinsiemi diversi da , finita o infinita numerabile, che ricopra per intero senza che vi siano sovrapposizioni.
Per disposizione semplice di lunghezza di elementi di un insieme di oggetti, con , si intende una presentazione ordinata di ' elementi di nella quale non ci possono essere ripetizioni di uno stesso oggetto.
Ad esempio le disposizioni semplici di lunghezza degli elementi dell'insieme sono
Una combinazione semplice è una disposizione di elementi che contengono senza ripetizioni gli stessi oggetti presi a gruppi ma in posizioni differenti.
Ad esempio le combinazioni semplici di lunghezza 4 degli elementi di {1,2,3,4,5,6} sono 6!/(4!2!) = 15: 1234, 1235, 1236, 1245, 1246, 1256, 1345, 1346, 1356, 1456, 2345, 2346, 2356, 2456, 3456.