Chitarra/Accordi aperti

Indice del libro


Albert EinsteinChe cos'è un accordo, un po' di teoria

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Un accordo è una serie di suoni simultanei che hanno un'altezza definita. Un accordo può essere composto da un certo numero di suoni e variando il numero di suoni, l'accordo potrà chiamarsi:

  • se composto da 3 suoni: triade, formato da due terze sovrapposte: 1ª, 3ª e 5ª (vedremo poi i sottotipi di triadi che esistono);

   

  • se composto da 4 suoni: quadriade (o tetrade), come un accordo di 7ª, formato da: 1ª, 3ª, 5ª e 7ª;
  • se composto da 5 suoni: quintiade, come un accordo di 9ª formato da 1ª 3ª 5ª 7ªb 9ª;
  • se composto da 6 suoni: accordo di 11ª formato da 1ª, 4ª, 5ª, 7ªb 9ª;
  • se composto da 7 suoni: accordi di 13ª;

Gli accordi possono anche essere consonanti o dissonanti: se sono consonanti sono statici, cioè risolvono, concludono, se sono dissonanti creano tensione musicale e danno la sensazione che il brano non sia concluso.
Praticamente, facendo l'esempio della triade, si fa così: dalla scala maggiore si estraggono appunto la 1ª (o tonica), la 3ª e la 5ª a partire dalla nota di partenza, vediamo innanzitutto le note della scala di do

1 2 3 4 5 6 7 8
C D E F G A B C



Ed ecco che ne estraiamo le 3 appena nominate facendo l'esempio della triade di DO e quindi la nota di partenza essendo un DO:

1 3 5
C E G



E così si procede per qualunque accordo.

La triade

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Occupiamoci adesso della triade, che come dicevamo è formata dalla sovrapposizione di due terze e queste terze possono essere maggiori o minori; attenzione, con la triade, se non si specifica niente si sottintende che la 3a sia maggiore. La quinta è praticamente considerata la seconda terza. Il ragionamento è: se alla tonica aggiungiamo una terza e poi aggiungiamo una seconda terza, ecco che si forma la triade, però la tipologia di triade è determinata dalla tipologia delle terze che compongono appunto l'accordo. La triade, a seconda della tipologia di accordo e del modo in cui variano gli intervalli all'interno dell'accordo stesso può essere:


  • maggiore: è formata dalla , 3ª maggiore, 5ª giusta;
  • minore: è formata dalla , 3ª minore, 5ª giusta;
  • diminuita: è formata dalla , 3ª minore, 5ª diminuita;
  • eccedente: è formata dalla , 3ª maggiore, 5ª aumentata;

L’intervallo tra il 1° e 3° grado indica il modo della triade, mentre l’intervallo tra il 3° e il 5° grado indica il tipo della triade. Gli accordi si creano partendo da una determinata nota di una tonalità andando per 3e diatoniche: si aggiunge alla nota precedente un intervallo di 3a maggiore o minore (attenzione per calcolare le 3e si include nel conto anche la nota di partenza).

 

                               |__terza_______________| |_____terza__________|

Ovvero, spiegandoci meglio con l'ausilio della figura suindicata: triade di DO:

DO (RE) MI              (FA)  SOL
1    2   3,ma anche 1     2    3 

In pratica si contano sia la nota di partenza che quella di arrivo.

 

 

 
 
 
 

Come si leggono le griglie degli accordi

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Queste sono due rappresentazioni possibili, tra le più comuni, delle griglie degli accordi che potrete trovarvi a leggere (anche se quasi mai troverete l'indicazione del numero delle corda).

  



  • La griglia rappresenta il manico della chitarra a partire dal capotasto. Laddove l'accordo non si realizzasse sui primi tasti, verrà generalmente indicato di fianco alla griglia, un numero che indica il tasto a partire dal quale si deve realizzare tale accordo, come in figura  
  • Le righe orizzontali rappresentano i tasti della chitarra e le righe verticali rappresentano le corde della chitarra;  
  • Le dita sono così numerate o nomenclate:
  • 1- dito indice
  • 2- dito medio
  • 3- dito anulare
  • 4- mignolo
  • T- pollice (dall'inglese thumb)

e vengono poi riportati questi numeri in un tondino all'interno della griglia ad indicarci quale dito usare e su quale corda. Talvolta però alcune griglie danno per scontato quali dita vadano usate e il tondino sarà completamente nero.  

  • Il tondino vuoto che ci può essere all'esterno della griglia, sopra al capotasto, significa che quella corda va suonata a vuoto;  
  • la X che ci può essere all'esterno della griglia, sopra al capotasto, significa che quella corda non va suonata o va stoppata;  

Gli accordi possono essere riportati anche come abbiamo imparato nei tabulati e quindi oltre a trovarli nel tabulato stesso, si può trovare l'accordo riportato estrapolando la logica della loro scrittura in tab, scritto per esteso in orizzontale ad es per un re maggiore:

E A D G B e 
X X 0 2 3 2


Si legge da sinistra a destra, come indicato dalle note, considerando quindi il 1° E, il Mi basso. I numeri riportati, come per i tabulati, non indicheranno il dito da utilizzare, ma solamente i tasti che andremo a premere.

Oppure, altro esempio, il sol:

E A D G B e
3 2 0 0 3 3


Gli accordi aperti

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Gli accordi aperti sono quegli accordi che vengono realizzati sulla tastiera della chitarra senza l'utilizzo di un barrè, quindi le corde che non vengono diteggiate, restano appunto "aperte", da qui accordi aperti. Se conosci gli accordi aperti potrai iniziare a suonare una grande quantità di canzoni molto famose: è decisamente un buon inizio!

 

Un consiglio per imparare nuovi accordi  

  • è bene sempre avere chiara in testa la visualizzazione dell'accordo stesso;
  • provate molte volte l'accordo anche semplicemente mettendone giù la forma e rilasciandola oppure facendo cambi d'accordo;
  • tenete le dita il più vicino possibile alla tastiera quando fate un accordo;
  • potete esercitarvi anche mentre guardate la tv perché non è una cosa di grande concentrazione e vi aiuterà comunque ad automatizzare il movimento;


Gli accordi maggiori

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Gli accordi maggiori sono accordi consonanti, vediamo adesso la loro formazione: essi sono formati, partendo dalla scala maggiore da:

  • La , o tonica o fondamentale, che è la nota che dà il nome all’accordo: I grado;
  • La 3ª maggiore: III grado;
  • La 5ª giusta: V grado;


riassumendo: 1 3 5



Siglatura accordo: gli accordi maggiori non hanno generalmente siglatura, in qualche caso raro verrà indicata una M maiuscola, es: Do oppure DoM - più raro- infatti se non viene indicato niente una triade si sottintende maggiore.

Gli accordi maggiori nel circolo delle quinte
 


L'accordo di DO maggiore è composto dalle seguenti note: do, mi, sol. La fondamentale è sulla 5a corda. L'accordo di DO maggiore si realizza ponendo:

  • l'indice sul 1° tasto della seconda corda (nota di DO)
  • il medio sul 2° tasto della quarta corda (nota di mi)
  • l'anulare sul 3° tasto della quinta corda (nota di do)

(la corda di sol a vuoto rappresenta appunto la 3a nota della triade)

Inizialmente lo faremo risuonare così com'è, quando invece saremo studenti un po' più avanzati useremo il pollice per stoppare la sesta corda. Per completezza indichiamo che su qualunque strumento un accordo, in questo caso di DO maggiore si realizza con gli stessi identici intervalli, faremo qui l'esempio del parallelo col pianoforte.



DO maggiore posizione delle dita

 


 



L'accordo di RE maggiore è composto dalle seguenti note: re, fa#, la. La fondamentale è sulla 4a corda. L'accordo di RE maggiore si realizza ponendo:

  • l'indice sul 2° tasto della terza corda
  • il medio sul 2° tasto della prima corda
  • l'anulare sul 3° tasto della seconda corda





RE maggiore posizione delle dita

 

 



L'accordo di MI maggiore è composto dalle seguenti note: mi sol#, si. La fondamentale è sulla sesta corda. E' possibile sia realizzare questa forma di accordo con le tre dita classiche: indice, medio e anulare, oppure si possono usare medio, anulare e mignolo, diteggiatura che risulterà molto comoda quando verrà abbinata ai barrè. Praticamente l'accordo di MI maggiore si realizza ponendo:

  • l'indice sulla terza corda al 1° tasto
  • il medio sulla quinta corda al 2° tasto
  • l'anulare sulla quarta corda sempre al 2° tasto





MI maggiore posizione delle dita

 




Ecco un'altra forma di MI maggiore meno comune e con diteggiatura più difficile.



MI maggiore altra diteggiatura posizione delle dita
 

RE# o MIb

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L'accordo di RE# o MIb maggiore è composto dalle seguenti note: mib, sol, sib;



L'accordo di FA maggiore è composto dalle seguenti note: fa, la, do. Questi non sono di fatto i modi canonici di realizzare il FA maggiore sulla chitarra, ma sono alcuni dei tanti modi e abbiamo deciso di inserirli in questa sezione perché rappresentano un'alternativa come accordi aperti. Il fatto che ci siano queste "scappatoie", non ci esime dell'apprendere i barrè che sono una parte molto importante della tecnica chitarristica.
La prima versione si realizza come un FA barrè ma senza tastare il barrè, ovvero lasciando aperte le altre corde.La seconda versione qui indicata è rappresentata come diteggiatura identica a quella del RE maggiore, solo spostata al 5° tasto e con un voicing un pochino più alto. Per completezza indichiamo che su qualunque strumento un accordo, in questo caso di FA maggiore si realizza con gli stessi identici intervalli, faremo qui l'esempio del parallelo col pianoforte. La terza versione si realizza come un DO/SOL solo spostato indietro di una corda.




FA accordo aperto posizione delle dita - versione 1

 



FA# o SOLb

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Questa non è di fatto la maniera canonica di realizzare il FA# maggiore o SOLb maggiore, ma è uno dei tanti modi e abbiamo deciso di inserirlo in questa sezione perché rappresenta un'alternativa come accordo aperto.




L'accordo di SOL maggiore è composto dalle seguenti note: sol, si, re. La fondamentale è sulla sesta corda. È possibile realizzare l'accordo di sol maggiore nelle due modalità sotto indicate. Da principio sarà un pochino più semplice realizzare la versione senza il mignolo ma col passare del tempo converrà imparare anche la seconda versione perché il suono è più pieno.

La prima versione si realizza ponendo:

  • l'indice sulla quinta corda al 2° tasto
  • il medio sulla sesta corda al 3° tasto
  • l'anulare sulla prima corda sempre al 3° tasto.


La seconda versione si realizza invece ponendo:

  • l'indice sulla quinta corda al 2° tasto
  • il medio sulla sesta corda al 3° tasto
  • l'anulare sulla seconda corda al 3° tasto
  • il mignolo sulla prima corda al 3° tasto

Per completezza indichiamo che su qualunque strumento un accordo, in questo caso di SOL maggiore si realizza con gli stessi identici intervalli, faremo qui l'esempio del parallelo col pianoforte. Esiste anche una terza versione dell'accordo di SOL maggiore che nella sua versione senza la terza si realizza come un fasus2 ma al 3° tasto.




SOL maggiore posizione delle dita - SOL maggiore posizione dita omissione indice

   





SOL maggiore con mignolo posizione delle dita

 

 




L'accordo di LA maggiore è composto dalle seguenti note: la, do#, mi. La fondamentale è sulla quinta corda. Anche in questo caso, è possibile sia realizzare questa forma di accordo con le tre dita classiche: indice, medio e anulare, oppure si possono usare medio, anulare e mignolo, diteggiatura che risulterà molto comoda quando abbinata ai barrè. C'è anche chi fa direttamente questa posizione come fosse un barrè con il solo indice o anulare.Nello specifico si realizza così:

  • l'indice va sul 2° tasto della quarta corda
  • il medio sul 2° tasto della terza corda
  • l'anulare sul 2° tasto della seconda corda





LA maggiore posizione delle dita (indice, medio e anulare) - LA maggiore posizione delle dita (medio, anulare e mignolo)

   




LA maggiore posizione delle dita (con dita incrociate)

 



Esiste anche una versione meno comune per realizzare il LA maggiore, la indichiamo qui di seguito.



L'accordo di SI maggiore è composto dalle seguenti note: si, re#, fa#. Anche se queste non sono le maniere convenzionali in cui si suona il SI maggiore, abbiamo pensato che valesse la pena lo stesso rendervi note queste posizioni aperte per quest'accordo per 2 motivi: facilitarvi un po' il compito se intanto non avete ancora appreso il barrè e rendervi note posizioni utili comunque.




SI maggiore accordo aperto posizione delle dita - versione 1

 



SI maggiore accordo aperto posizione delle dita - versione 2

 



Transizione da accordi maggiori ad accordi minori

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Per passare da un accordo maggiore ad uno minore semplicemente si rende la terza minore e questo riflette anche alcune diteggiature simili nella chitarra.





Gli accordi minori

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Gli accordi minori sono accordi consonanti, vediamo adesso la loro formazione:

  • 1ª, o tonica, che è la nota che dà il nome all’accordo: I grado;
  • 3ª minore;
  • 5ª giusta;


riassumendo: 1, b3, 5



Siglatura accordo: la siglatura degli accordi minori potrà essere o una m minuscola dopo il nome dell'accordo, es: MIm; oppure 2° la dicitura inglese min, es: Emin, oppure direttamente un meno, es: MI-

Gli accordi minori nel circolo delle quinte
 

L'accordo di DO minore è composto dalle seguenti note: do, mib, sol.
Questa non è di fatto la maniera canonica di realizzare il do minore, ma è uno dei tanti modi e abbiamo deciso di inserirlo in questa sezione perché rappresenta un'alternativa come accordo aperto.



DO#m o REbm

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L'accordo di RE minore è composto dalle seguenti note: re, fa, la. La fondamentale è sulla quarta corda. L'accordo di RE minore si realizza ponendo:

  • l'indice sulla prima corda al 1° tasto
  • il medio sulla terza corda al 2° tasto
  • l'anulare sulla seconda corda al 3° tasto




REm accordo aperto posizione dita
 

RE#m o MIbm

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L'accordo di RE#m è composto dalle seguenti note: re#, fa#, la#.

RE#m o MIbm posizione delle dita

 



L'accordo di MI minore è composto dalle seguenti note: mi, sol, si. Questo accordo ha la fondamentale sulla 6a corda anche se è a vuoto. Questo è di gran lunga l'accordo più facile da realizzare e per un principiante è l'accordo migliore da cui iniziare a imparare poiché comprende l'utilizzo di solo due dita. Molto spesso si usano indice e medio, a volte sempre per la storia dei barrè, c'è chi usa medio e anulare.

Si realizza appunto posizionando:

  • l'indice sul 2° tasto della quinta corda
  • il medio sul 2° tasto della quarta corda

C'è anche chi lo realizza schiacciando entrambe le corde con l'indice a mò di mini barrè.


MIm accordo aperto posizione delle dita, con indice e medio - MIm accordo aperto posizione delle dita, con medio e anulare

   




Ecco un'altra forma di MI minore meno comune e con una diteggiatura più complicata e non è esattamente per i principianti.



L'accordo di LA minore è composto dalle seguenti note: la, do, mi. La fondamentale è sulla quinta corda. Noterete che questo accordo ha la stessa forma dell'accordo di MI maggiore ma spostato in basso di una corda. Questo accordo si realizza ponendo:

  • l'indice sulla seconda corda al 1° tasto
  • il medio sulla quarta corda al 2° tasto
  • l'anulare sulla terza corda al 2° tasto

Per completezza indichiamo che su qualunque strumento un accordo, in questo caso di LA minore si realizza con gli stessi identici intervalli, faremo qui l'esempio del parallelo col pianoforte.



LAm accordo aperto posizione dita

 

 




L'accordo di SI minore è composto dalle seguenti note: si, re, fa#.


SIm (mobile) accordo aperto posizione delle dita
 

Gli accordi maggiori e minori e le loro estensioni

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Come abbiamo già detto gli accordi maggiori sono costituiti dalla 1a, la 3a e la 5a ma adesso facciamo una cosa furba: vediamo l'estensione di ognuno degli accordi appena descritti vedendone tutti gli altri intervalli relativi, il che ci aiuterà a comporre a partire dall'accordo maggiore anche le altre derivazioni o varianti.



Griglie di accordi vuoti

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Ecco qua una serie di griglie di accordi vuoti che vi potrà essere molto utile se la stampate, in modo da potervi segnare tutti gli accordi che volete ricordare e che volete tenervi a portata di mano.


 


I cambi di accordi

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Quando si accompagna, una cosa fondamentale è quella di essere molto fluidi e di effettuare i cambi di accordo senza esitazioni o pause che renderebbero l'accompagnamento "zoppo". Quindi sarà molto importante allenarsi ad effettuare i cambi di accordo inizialmente in modo lento, poi sempre più velocemente. Questo tipo di esercizio si può fare sia suonando che anche semplicemente usando la sola mano sinistra per creare le "figure" che l'accordo richiede, il che si può fare anche a tempo perso persino guardando la tv. Qua di seguito troverai suggerimenti sfruttabili per alcuni cambi di accordi ma naturalmente qualunque cambio sarà perfetto per studiare e imparare. Una cosa importante da tenere a mente è che si possono sfruttare le dita "perno", ovvero quelle dita che sia in un accordo che nel secondo che andremo a fare di seguito vengono mantenute in diteggiatura.
Un passo ulteriore che si può fare è quello di esercitarsi a colpire solo le corde giuste per gli accordi che si studiano, ad esempio il sol comprende tutte e sei le corde, invece il Do maggiore comprende solamente dalla quinta in giù e via discorrendo. Questo è un altro esercizio importante che ci aiuterà a non far suonare gli accordi impropriamente. Tenete presente che con ogni nuovo accordo che imparate potete esercitarvi e imparare una nuova progressione di accordi. La visualizzazione dell'accordo è una cosa importantissima: se lo vedete nella vostra testa, lo sapete anche rifare sulla chitarra e un'altra cosa per quanto riguarda la vista: quando ancora non sapete ancora cambiare molto bene da un accordo ad un altro, guardate dove dovete mirare, cioè dove l'accordo successivo si posiziona, guardate quel tasto e quelle corde lì.



 




Consigli sui cambi di accordi

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Quando si inizia ad imparare la chitarra i primi accordi che si apprendono sono appunto quelli aperti ed i più comuni e più semplici all'inizio sono il MI minore, il LA minore, il DO maggiore, il RE maggiore, il SOL maggiore, il LA maggiore, il MI maggiore e così via. Potete fare riferimento anche al nostro canzoniere e praticare i cambi di accordi con alcune canzoni, il che vi renderà meno sterile l'esercitarvi. Alcune canzoni molto semplici e che consigliamo inizialmente potrebbero essere queste:


  • Lucio Battisti - La canzone del sole
  • Beatles - Twist & shout
  • Animals - The house of the rising sun
  • Guns - Knocking on heaven's doors
  • Lynyrd Skynyrd – Sweet Home Alabama
  • Pearl Jam - Last kiss



Come vi sarete resi conto, per uno stesso accordo possono esistere diverse posizioni. Alcune sono certamente più comuni e più semplici, altre magari si suonano in parti diverse del manico e sono più complicate. Tenete presente che lo stesso accordo, non ha importanza in che posizione lo suonate, fate quello che vi risulta più comodo. Certo, ci sono dei criteri: la vicinanza con gli altri accordi che si suonano, se si usa lo stoppato o meno (il che richiede molto meno probabilmente un accordo aperto), la facilità con cui lo cambiate. Ma fintanto che suona bene e fintanto che è lo stesso accordo, potete utilizzare ciò che è meglio per voi. Ovviamente fate attenzione che la sonorità del voicing sia la stessa richiesta dal brano.

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