Indice del libro


Testo modifica

(LA)
« 

Noli admirari, quare tibi femina nulla,
Rufe[1], velit tenerum supposuisse femur,
non si illam rarae labefactes munere vestis
aut perluciduli [2] deliciis lapidis.
laedit te quaedam mala fabula, qua tibi fertur
valle sub [3] alarum trux habitare caper.
hunc metuunt omnes, neque mirum: nam mala valde est
bestia [4], nec quicum bella puella [5] cubet.
quare aut crudelem nasorum interfice pestem,
aut admirari [6] desine cur fugiunt [7].

 »
(IT)
« 

Non rimanere sconcernato se manco una donna, Rufo, ha voglia di concederti il suo corpo delizioso, nemmeno corrompendola col dono prezioso di una veste, o con la magia di un gioiello. Hai una fama oscura: al di sotto delle tue ascelle si racconta viva un caprone disgustoso. Questa è la preoccupazione. Certo: è una schifosa bestia, e le belle donne non dormono con lei. Manda via l’angoscia di questo tanfo o non essere sorpreso se quelle ti fuggono

 »
(Fonte: → Wikisource )

Note al testo

  1. v. 2. Rufe: è lo stesso Rufo del c. 77, forse identificabile con Marco Celio Rufo, amico di Cicerone (che lo ha difeso nella Pro Caelio, 56 a.C.), amante di Lesbia e dunque rivale di Catullo -
  2. v. 4. perluciduli: hapax catulliano, in cui coesistono il diminutivo, con svela l’intento affettivo del potenziale seduttore, e il prefisso superlativo, che evidenzia la perfezione del gioiello; si osservi nel verso l’effetto onomatopeico dato dalle liquide e l’omeoteleuto della clausola.
  3. v. 6. valle sub: esempio di anastrofe; dalla metonimia caper = odor caprum olens (sostituzione di una parola con n’altra di significato contiguo, es. causa per effetto, l’autore per l’opera, il santo per la chiesa) si passa alla metafora della valle delle ascelle, abitata da un caprone
  4. v. 8. bestia: in enjambement
  5. bella puella: effetto paronomastico dei termini; l’attributo è termine popolare, di origine diminutiva (da bonus, che può avere valore fisico), e che si è conservato nelle lingue romanze
  6. v.10. admirari: ripresa del motivo iniziale
  7. v.16 cur fugiunt: interrogativa indiretta con l’indicativo di uso colloquiale, e presente nei comici, nell’epistolario ciceroniano.

Analisi stilistica modifica

Si tratta di un'epigramma, composto da quattro distici elegiaci. E' il primo carme della terza sezione, ricca di intonazione satirica, che dal punto di vista stilistico e tematico presenta evidenti analogie con le poesie del primo gruppo. Toni analoghi possono essere rilevati nei carmi 72, 77 (anch'esso dedicato a Rufo) e 82.

Sintesi della poesia modifica

Catullo parla di un brutto problema di Rufo (il disgustoso "caprone" che ha sotto le ascelle), che allontana le donne.

Il tema modifica

Il tema che emerge dal carme 69, è il sarcasmo, una forma di ironia perfida, presente in molti altri carmi di Catullo.

Il messaggio modifica

Fa parte di quelle poesie lettera che Catullo scambia con amici e poeti, in questo caso il destinatario è un rivale con il quale Catullo non mostra alcuna pietà.