Indice del libro


(LA)
« 

Ille mi[1] par esse deo uidetur[2],
Ille, si fas est[3], superare diuos,
Qui[4] sedens[5] aduersus[6] identidem te
          Spectat et audit

Dulce[7] ridentem[8], misero quod[9] omnis[10]
Eripit sensus mihi: nam simul[11] te,
Lesbia, adspexi[12], nihil est super mi[13]
          • • • •

Lingua sed torpet, tenuis sub artus
Flamma demanat, sonitu suopte[14]
Tintinant[15] aures, gemina teguntur
          Lumina nocte.

Otium, Catulle, tibi[16] molestum est:
Otio exsultas nimiumque gestis.
Otium et reges prius et beatas
          Perdidit urbes.

 »
(IT)
« 

Quell'uomo mi sembra essere pari a un dio,
quegli, se è possibile, mi sembra superare gli dèi,
lui che, sedendo rivolto verso di te,
guarda e ascolta

te ridere dolcemente, e questo a me sventurato
strappa via tutti i sensi: infatti non appena
ti guardo, Lesbia, nulla mi resta
         ..........

ma la lingua s'intorpidisce, sotto gli arti si
propaga una tenue fiamma, di un suono tutto
loro rimbombano le orecchie, è coperta da
una duplice notte la luce degli occhi.

L'ozio, Catullo, è dannoso per te:
nell'ozio ti abbandoni all'esultanza e smanii
troppo. L'ozio già prima re e
città fiorenti ha mandato in rovina.

 »
(Fonte: → Wikisource )

Note al testo

  1. Mi sta per mihi con caduta dell' h intervocalica e contrazione delle due i.
  2. Costruzione personale di videor, di cui ille è soggetto.
  3. Proposizione incidentale.
  4. Qui... spectat et audit, proposizioni relative proprie.
  5. Part. pres. att., part. congiunto.
  6. Adversus ha valore di aggettivo, "rivolto verso di te".
  7. Acc. n. con valore avverbiale.
  8. Part. pres. att., part. predicativo che si ricollega al te di v. 3.
  9. Ellissi dell'antecedente determinativo.
  10. Omnis, forma arcaica dell'acc. m. pl. omnes, concordato con sensus di v. 6.
  11. Sta per simul ac e introduce una proposizione temporale.
  12. Perfetto logico.
  13. Mi sta per mihi con caduta dell' h intervocalica e contrazione delle due i. L'intera proposizione sta per nihil mihi superest.
  14. Agg. poss. di 3 pers. con valore riflessivo, rafforzato dal suffisso enclitico -pte.
  15. La forma più comune sarebbe stata tintinnant.
  16. Dativo d'interesse, in italiano compl. di svantaggio.

Analisi stilistica

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  • Il genere della poesia: lirico.
  • La metrica della poesia: strofe saffica, usata da Catullo solo in questo componimento e nel carme XI.
  • Le prime tre strofe della poesia sono una traduzione/rielaborazione del componimento 31 Voigt di Saffo.
  • La quarta e ultima strofa del carme è poco coesa con le altre tre. Alcuni editori la considerano un carme a sé stante, interpretandola come la risposta di Lesbia al c.51.
  • Le figure retoriche della poesia: anafora in apertura di componimento, Ille.../ ille, e ai vv. 13 e 15, Otium.../ otium; iperbato in enjambement ai vv. 5-6 omnis/ ...sensus, e 11-12 gemina/ ...nocte; anastrofe ai vv. 5 misero quod, e 7 est super.

Sintesi della poesia

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Il tema

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Il messaggio

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