Indice del libro


Testo modifica

(LA)
« 

Caeli, Lesbia nostra, Lesbia illa,
Illa Lesbia, quam Catullus unam
Plus quam se atque suos amauit omnes,
Nunc in quadriuiis et angiportis
Glubit magnanimi Remi nepotes.

 »
(IT)
« 

Oh Celio, la mia Lesbia
quella Lesbia lì, che Catullo
amò più di se stesso e di tutti i suoi,
ora nei bordelli e nei quadrivi
smunge i discendenti di Remo.

 »
(Fonte: → Wikisource )

Note al testo

Analisi stilistica modifica

Sintesi della poesia modifica

Il tema modifica

I dubbi di Catullo si trasformano presto in certezze… i tradimenti i Lesbia si fanno sempre più numerosi e malvagi. Questo fa crescere in lui una passione ancora più bruciante verso la sua amante, ma comincia a volerle bene di meno. Nel carme 58 Catullo si rivolge all’amico Celio, sfogandosi. In Catullo dopo l’incontro con Celio, si accende una piccola speranza, perché viene a sapere che Lesbia "parla molto male di di lui". Però parla sempre di lui… e cosi il poeta ricomincia a sperare che possa riemergere in lei l’amore. Ma questo momento non arriverà, l’amore non si riaccende.

Il messaggio modifica