Greco antico/Presente dei verbi in -ω
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Premesse
modificaIl presente dei verbi in -ω è caratterizzato dall'inserzione, sulla radice verbale, di una vocale tematica, su cui a loro volta si inseriscono le terminazioni.
Nella forma attiva:
- la vocale tematica si presenta come ο ου ω davanti a ν (anche se questa è poi caduta) e μ, mentre si presenta come ε ει η davanti a dentale (σ e τ);
- le desinenze principali (tipiche del presente indicativo e congiuntivo) della coniugazione tematica sono: singolare I, II, III pers., -ω, -ς, [-], duale II e III pers. -τον, -τον, plurale I, II, III pers., -μεν, -τε, -ουσι(ν);
- La terminazione della prima singolare è costituita dalla sola vocale tematica con allungamento apofonico;
- la desinenza della III pers. plur. viene da *λύ-ο-ντι(ν) > *λύ-ο-νσι(ν) > *λύ-ō-σι(ν) > λύουνσι(ν); τ si assibila in σ che a sua volta provoca caduta di ν e allungamento di compenso, con ν efelcistico finale[1].
- le desinenze secondarie (tipiche dell'ottativo) sono: singolare I, II, III pers., -μι/-ν, -ς, [-], duale II e III pers. -τον, -την, plurale, I, II, III pers., -μεν, -τε, -ν;
- la caratteristica del congiuntivo è la vocale tematica allungata (ο ου ω > ω, ε > η). La prima singolare, non avendo terminazione, porta solo la vocale tematica che, essendo già allungata, non subisce modifiche;
- il suffisso dell'ottativo tematico è -οι(ε)- (desinenze atipiche: prima persona singolare -μι, presa a prestito dai verbi atematici, in sostituzione dell'antica desinenza -ν, divenuta poco riconoscibile);
- l'imperativo manca delle prime persone, nella seconda singolare ha la vocale tematica -ε (come il vocativo singolare maschile), ha le seconde persone duali e plurali con le stesse desinenze dell'indicativo; le terze persone di tutti e tre i numeri sono caratterizzate dall'elemento τω: -τω, -των, -ντων.
Nella forma medio-passiva:
- la vocale tematica, il suffisso del congiuntivo, il suffisso dell'ottativo sono gli stessi che si trovano nella forma attiva;
- le desinenze principali (tipiche del presente indicativo e congiuntivo), della coniugazione tematica, sono: singolare I, II, III pers. -μαι, -ῃ/ει (< *ε.σαι)[2], -ται, duale II e III pers. -σθον, -σθον, plurale, I, II, III pers., -μεθα, -σθε, -νται;
- le desinenze secondarie (tipiche del presente ottativo) sono: singolare I, II, III pers., -μην -ο (<*σο) -το, duale II e III pers. -σθον, -σθην, plurale, I, II, III pers., -μεθα, -σθε, -ντο;
- l'imperativo, sempre mancante delle prime persone, ha le stesse desinenze dell'indicativo nelle seconde persone singolare duale e plurale -ου (<*ε.σο), -σθον, -σθε; le terze persone di tutti e tre i numeri sono caratterizzate dall'elemento σθω: -σθω, -σθων, -σθων.
- le desinenze -σαι -σο della seconda singolare fanno cadere il sigma intervocalico provocando contrazione con le vocali tematiche (*-ε.σαι > *-ε.αι > -ει/-ῃ, *-ε.σο > *-ε.ο > -ου); solo nell'ottativo -σο si appoggia al suffisso modale senza contrarsi (*-οι.σο > -οιο).
Paradigma del presente tematico attivo e passivo
modificaFatte queste premesse, il paradigma tipico dei modi finiti del presente di un verbo in -ω si coniuga secondo l'esempio del verbo λύω, "sciogliere":
Attivo
modificaIndicativo | Congiuntivo | Ottativo | Imperativo | |
---|---|---|---|---|
1º singolare | λύω | λύω | λύοιμι | -
|
2º singolare | λύεις | λύῃς | λύοις | λῦε |
3º singolare | λύει | λύῃ | λύοι | λυέτω |
2º duale | λύετον | λύητον | λύοιτον | λύετον |
3º duale | λύετον | λύητον | λυοίτην | λυέτων |
1º plurale | λύομεν | λύωμεν | λύοιμεν | -
|
2º plurale | λύετε | λύητε | λύοιτε | λύετε |
3º plurale | λύουσι(ν) | λύωσι(ν) | λύοιεν | λυόντων / λυέτωσαν |
Il participio e l'infinito hanno le seguenti forme:
Infinito | participio |
---|---|
λύειν | masch. λύων femm. λύουσα neu. λῦον |
Mediopassivo
modificaIndicativo | Congiuntivo | Ottativo | Imperativo | |
---|---|---|---|---|
1º singolare | λύομαι | λύωμαι | λυοίμην | -
|
2º singolare | λύῃ (< *λύεσαι) oppure λύει | λύῃ (< *λύησαι) | λύοιο (< *λύοισο) | λύου (< *λύεσο) |
3º singolare | λύεται | λύηται | λύοιτο | λυέσθω |
2º duale | λύεσθον | λύησθον | λύοισθον | λύεσθον |
3º duale | λύεσθον | λύησθον | λυοίσθην | λυέσθων |
1º plurale | λυόμεθα | λυώμεθα | λυοίμεθα | -
|
2º plurale | λύεσθε | λύησθε | λύοισθε | λύεσθε |
3º plurale | λύονται | λύωνται | λύοιντο | λυέσθων / λυέσθωσαν |
Il participio e l'infinito mediopassivi hanno le seguenti forme:
Infinito | participio |
---|---|
λύεσθαι | masch. λυόμενος femm. λυομένη neu. λυόμενον |
Usi dei modi finiti del presente
modifica- L'indicativo del presente del verbo greco si può tradurre con il nostro presente o con una perifrasi formata dal verbo "stare" + il gerundio; solo l'indicativo ha sempre effettiva valenza di tempo presente, gli altri modi esprimono solo l'aspetto durativo.
- Il congiuntivo greco corrisponde per lo più al congiuntivo italiano;
- l'ottativo corrisponde al condizionale, ma talvolta anche al congiuntivo, o a perifrasi col verbo volere e potere
- l'imperativo presente greco è usato in tutto e per tutto come quello italiano.
Verbi composti
modificaEsistono inoltre alcuni verbi composti da preposizioni proprie ed altri verbi. Le preposizioni, seguite dai verbi, possono subire dei cambiamenti:
- se la preposizione termina per vocale e il verbo inizia per consonante, non ci saranno modifiche; nei verbi inizianti per ῥ-, questa si raddoppia. Es. κατα-λαμβάνω, κατα-ρρίπτω.
- se la preposizione termina per vocale e il verbo inizia per vocale si elide l'ultima vocale della preposizione, a meno che questa non sia ἀμφί o περί, che non la elidono, oppure πρό, che può fonderla con una successiva ε dando come risultato ου; inoltre, se il verbo presenta spirito aspro, la consonante della preposizione si trasforma nell'aspirata corrispondente. Es. κατ-αινέω; καθ-αιρέω.
- se la preposizione termina per consonante e il verbo inizia per vocale, non ci saranno modifiche (tranne ἐκ che diventa ἐξ). Es. ἐν-άγω, ἐξ-άγω.
- se la preposizione termina per consonante e il verbo inizia per consonante ci saranno alcune modifiche:
- le preposizioni terminanti in -ν cambiano la nasale in μ davanti a labiale (π, β, φ) e, graficamente, in γ nasale davanti a gutturale (κ, γ, χ). Es. ἐμ-βάλλω, συγ-γίγνομαι.
- inoltre nella preposizione συν il ν si modifica in σ davanti a σ, cade davanti a σ + consonante e diventa ρ davanti a ρ. Es. συσ-σείω, συ-στέλλω, συ-ρρίπτω.
- la preposizione ἐκ rimane tale.
Note
modifica- ↑ Questo ν compare soltanto prima di una parola che inizia per vocale o di una pausa.
- ↑ Inizialmente solo -ῃ (normale esito della contrazione) per indicativo e congiuntivo, poi dal IV sec. a.C. circa talvolta mutato solo all'indicativo in -ει per distinguerlo dal congiuntivo; ει può infatti essere considerato una forma "abbreviata" di ῃ, che invece ha la vocale lunga η caratteristica del congiuntivo.