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Il valore originario del futuro era di tipo desiderativo ("voglio..." o "ho intenzione di...")[1] ed aveva connotazione di presente (λύσω "voglio sciogliere"), e questo è infatti ancora il suo significato in certi passi di Omero: τὴν δ' ἐγὼ οὐ λύσω (A 29) "non la voglio liberare". Ciò spiega anche la grande quantità di forme medie. Successivamente, il senso da "volere" si è spostato verso "avere intenzione di" fino a connotare un'azione futura[2].

Futuro attivo e medio

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In greco, a differenza del latino, il futuro si forma sul tema verbale. Si coniuga in quattro modi: due finiti, indicativo e ottativo, e due indefiniti, infinito e participio. Il tema temporale della forma attiva e media del futuro è ben distinto da quello della forma passiva, e si divide in cinque sottospecie:

  • il futuro asigmatico o contratto, tipico delle radici verbali in consonante liquida e nasale (tranne κέλλω e κύρω, che hanno il cosiddetto "futuro eolico": κέλσω e κύρσω), è in realtà un futuro sigmatico col suffisso in -εσ- seguito dalle vocali tematiche, con caduta del sigma intervocalico, dando luogo a contrazione sistematica delle desinenze verbali con il relitto del suffisso originario -ε-.
  • il futuro eolico, proprio di alcuni verbi con radice monosillabica uscente in liquida o nasale. La sua particolarià è che è perfettamente regolare, in quanto il suffisso -σ- del futuro si unisce direttamente al tema verbale senza nessuna modifica. Esempi sono κέλσω (da κέλλω) e κύρσω (da κύρω).
  • il futuro attico, tipico di alcuni verbi in -ίζω e in -άζω con la radice di almeno due sillabe; si tratta di un'estensione del futuro asigmatico in cui la dentale finale del tema (-ιδ, -αδ) cade davanti alla caratteristica -σ- che poi cade a sua volta lasciando la vocale finale della radice e quelle della desinenza libere di contrarsi.
  • il futuro dorico, tipico di pochi verbi; è caratterizzato dall'interfisso -σε- seguito dalle vocali tematiche -ε-/-ο-. Ha soltanto la forma media, con significato attivo.
  • il futuro senza caratteristica, tipico di alcuni verbi anomali, non ha alcun suffisso, tranne la vocale tematica.
  • presenti usati come futuri.

Futuro sigmatico

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Radice Caratteristica del futuro Vocale tematica Terminazione
λύ- -σ- -ο- -μεν

Coniugazione dei modi finiti

Indicativo attivo Indicativo medio Ottativo attivo Ottativo medio
singolare λύσω λύσομαι λύσοιμι λυσοίμην
2º singolare λύσεις λύσῃ / λύσει (< *λύσεσαι) λύσοις λύσοιο (< *λύσοισο)
3º singolare λύσει λύσεται λύσοι λύσοιτο
2º duale λύσετον λύσεσθον λύσοιτον λύσοισθον
3º duale λύσετον λύσεσθον λυσοίτην λυσοίσθην
1º plurale λύσομεν λυσόμεθα λύσοιμεν λυσοίμεθα
2º plurale λύσετε λύσεσθε λύσοιτε λύσοισθε
3º plurale λύσουσι(ν) λύσονται λύσοιεν λύσοιντο

Coniugazione dei modi indefiniti

Forme attive Forme medie
Infinito λύσειν λύσεσθαι
Participio λύσων, λύσουσα, λύσον λυσόμενος, λυσομένη, λυσόμενον

Le due forme della seconda persona singolare (λύσῃ/λύσει), come per il presente, sono spiegabili in questo modo: l'uscita originaria è quella in -ῃ, che deriva da *-εσαι > *-εαι e regolare contrazione, ma durante il IV secolo a.C., per evitare confusione con il congiuntivo aoristo medio (che ha la stessa uscita -ῃ), si introdusse la variante -ει per l'indicativo[3].

Futuro contratto

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Il futuro contratto è caratteristico dei verbi il cui tema termina in consonante liquida (λ, ρ) o nasale (μ, ν). Si tratta sempre di un futuro sigmatico, che però ha subito alcuni mutamenti fonetici: poiché il greco mal tollera l'incontro tra il σ e una liquida o una nasale, tra il tema verbale e la caratteristica -σ- del futuro sigmatico inserisce un -ε- d'appoggio. Tale inserzione (detta anaptissi) genera il gruppo -εσ- nel quale il -σ-, divenuto intervocalico (lo succedono immediatamente le cosiddette vocali tematiche proprie di ciascun modo - il futuro contratto ha infatti una coniugazione tematica), scompare e le due vocali in iato si contraggono. In questo modo il futuro contratto presenta una flessione identica a quella dei verbi contratti in -έω al presente.

Radice Caratteristica del futuro Vocale tematica Terminazione
φαν- -εσ- -ο- -μεν

Da cui si ricava *φανέσομεν > *φανέομεν > φανοῦμεν.

Un esempio è la flessione di φαίνω (tema verbale φαν-).

Coniugazione dei modi finiti

Indicativo attivo Indicativo medio Ottativo attivo Ottativo medio
singolare φανῶ φανοῦμαι φανοίην (φανοῖμι) φανοίμην
2º singolare φανεῖς φανῇ/φανεῖ φανοίης (φανοῖς) φανοῖο
3º singolare φανεῖ φανεῖται φανοίη (φανοῖ) φανοῖτο
2º duale φανεῖτον φανεῖσθον φανοῖτον φανοῖσθον
3º duale φανεῖτον φανεῖσθον φανοίτην φανοίσθην
1º plurale φανοῦμεν φανoύμεθα φανοῖμεν φανοίμεθα
2º plurale φανεῖτε φανεῖσθε φανοῖτε φανοῖσθε
3º plurale φανοῦσι(ν) φανοῦνται φανοῖεν φανοῖντο

Coniugazione dei modi indefiniti

Forme attive Forme medie
Infinito φανεῖν φανεῖσθαι
Participio φανῶν, φανοῦσα, φανοῦν φανόμενος, φανομένη, φανόμενον

Futuro eolico

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Alcuni temi monosillabici in nasale e in liquida formano un regolare futuro sigmatico senza vocale di appoggio che gli antichi definivano "eolico"[4][5]:

  • κέλλω "spingere" > κέλσω
  • κύρω "incontrare" > κύρσω
  • διαφθείρω "distruggere" > διαφθέρσω (ma anche διαφθερῶ)
  • θέρομαι "scaldarsi" > θέρσομαι

Futuro attico

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È un sottogruppo del futuro contratto, tipico degli autori attici. È proprio principalmente di quasi tutti i temi in -ίζω, ma si può anche trovare con alcuni in -άζω e infine in alcuni temi bisillabici in vocale breve α/ε/o preceduta da liquida (λ, ρ) o nasale (μ, ν)[6] e altri verbi dal comportamento simile. Nei verbi in -ίζω si verifica inoltre uno spostamento di accento (*κομίδσω > κομιῶ e non l'atteso *κομίω). Perché si abbia questo tipo di futuro il tema verbale deve avere almeno due sillabe.

Nei primi due gruppi si ha la caduta del gruppo δσ che si forma dall'incontro del tema e il suffisso -σ- e contrazione tra vocale del tema e desinenza.

κομίζω (t.v. κομιδ-) "portare, accompagnare" > *κομι[δσ]ω > κομιῶ

πελάζω (t.v. πελαδ-) "accostarsi" > *πελα[δσ]ω > πελῶ

Alcuni verbi di questo gruppo hanno anche la forma di futuro sigmatico.

Il terzo gruppo[7] ha come caratteristica il σ in posizione intervocalica che cade permettendo la contrazione tra la vocale α/ε/ο e la desinenza. Il sigma intervocalico può anche mantenersi.

τελέω (t.v. τελ.εσ-) "compiere" > *τελέ(σ)ω > τελῶ[8]
καλέω (t.v. καλ.ε-) "compiere" > *καλε(σ)ω > καλῶ
ἐλαύνω (t.v. ἐλα-) "spingere" > *ἐλά(σ)ω > ἐλῶ
ὄμνυμι (t.v. ὀμο-) "giurare" > *ὀμό(σ)ομαι > ὀμοῦμαι
μάχομαι (t.v. μαχ.ε-) "combattere" > *μαχέ(σ)ομαι > μαχοῦμαι
πίπτω (t.v. πετ.ε-) "cadere" > *πεσέ(σ)ομαι > πεσοῦμαι[9]

La coniugazione segue, per quanto riguarda il primo gruppo, il modello dei verbi contratti in -έω, il secondo si coniuga esattamente come i contratti in -άω. Il terzo gruppo segue la coniugazione dei verbi in -άω nel caso in cui la vocale del tema sia α, altrimenti quella dei verbi in -έω.

I verbi con tema monosillabico hanno invece un regolare futuro sigmatico:

  • κνίζω "grattare" > κνίσω
  • κτίζω "fondare" > κτίσω
  • σχίζω "spaccare" > σχίσω

Futuro attico di di κομίζω

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Segue la stessa coniugazione dei verbi contratti in -έω: la vocale ε a contatto con ο/ου dà come esito ου, con ε dà ει[10], mentre οι/ει la assorbono.

Indicativo attivo Indicativo medio Ottativo attivo Ottativo medio
singolare κομιῶ κομιοῦμαι κομιοίην (κομιοῖμι) κομιοίμην
2º singolare κομιεῖς κομιῇ/κομιεῖ κομιοίης (κομιοῖς) κομιοῖο
3º singolare κομιεῖ κομιεῖται κομιοίη (κομιοῖ) κομιοῖτο
2º duale κομιεῖτον κομιεῖσθον κομιοῖτον κομιοῖσθον
3º duale κομιεῖτον κομιεῖσθον κομιοίτην κομιοίσθην
1º plurale κομιοῦμεν κομιοῦμεθα κομιοῖμεν κομιοίμεθα
2º plurale κομιεῖτε κομιεῖσθε κομιοῖτε κομιοῖσθε
3º plurale κομιοῦσι(ν) κομιοῦνται κομιοῖεν κομιοῖντο

Coniugazione dei modi indefiniti

Forme attive Forme medie
Infinito κομιεῖν κομιεῖσθαι
Participio κομιῶν, κομιοῦσα, κομιοῦν κομιούμενος, κομιουμένη, κομιούμενον

Futuro attico di πελάζω

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Segue la stessa coniugazione dei verbi contratti in -άω: la vocale α a contatto con ο/ου dà come esito ω; a contatto con ε dà ᾱ. L'eventuale iota si sottoscrive[11].

Indicativo attivo Indicativo medio Ottativo attivo Ottativo medio
singolare πελῶ πελῶμαι πελῴην (πελῷμι) πελῴμην
2º singolare πελᾷς πελᾷ πελῴης (πελῷς) πελῷο
3º singolare πελᾷ πελᾶται πελῴη (πελῷ) πελῷτο
2º duale πελᾶτον πελᾶσθον πελῷτον πελῷσθον
3º duale πελᾶτον πελᾶσθον πελῴτην πελῴσθην
1º plurale πελῶμεν πελώμεθα πελῷμεν πελῴμεθα
2º plurale πελᾶτε πελᾶσθε πελῷτε πελῷσθε
3º plurale πελῶσι(ν) πελῶνται πελῷεν πελῷντο

Coniugazione dei modi indefiniti

Forme attive Forme medie
Infinito πελᾶν πελᾶσθαι
Participio πελῶν, πελῶσα, πελῶν πελώμενος, πελωμένη, πελώμενον

Futuro dorico

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Il futuro dorico è così detto perché tipico del dialetto dorico. È proprio di alcuni verbi, che tuttavia ricorrono anche al futuro sigmatico. Ha solo la forma media con valore attivo. La sua formazione è caratterizzata dall'aggiunta dell'interfisso -σε- e delle desinenze medie con vocale tematica:

Radice Caratteristica del futuro Vocale tematica Terminazione
πλευ- -σε- -ο- -μαι

Si ottiene così *πλευσέομαι, con conseguente contrazione.

Nell'attico si trovano soltanto otto verbi, esclusivamente al medio, resi con il futuro dorico:

Presente Futuro dorico
φεύγω "fuggire" φευξοῦμαι (accanto al regolare φεύξομαι)
παίζω "scherzare" παιξοῦμαι (accanto al regolare παίξομαι)
νέω "nuotare" νευσοῦμαι (accanto al regolare νεύσομαι)
πλέω "navigare" πλευσοῦμαι (con πλεύσομαι)
πνέω "soffiare" πνευσοῦμαι (con πνεύσομαι)
ῥέω "scorrere" ῥευσοῦμαι (con ῥεύσομαι)
κλαίω "piangere" κλαυσοῦμαι (con κλαύσομαι)
καίω "bruciare" καυσοῦμαι (con καύσομαι)

Futuro dorico di πλέω

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Indicativo Ottativo
1º singolare πλευσοῦμαι πλευσοίμην
2º singolare πλευσῇ (< *πλευσέεσαι) πλευσοῖο
3º singolare πλευσεῖται πλευσοῖτο
2º duale πλευσεῖσθον πλευσοῖσθον
3º duale πλευσεῖσθον πλευσοίσθην
1º plurale πλευσούμεθα πλευσοίμεθα
2º plurale πλευσεῖσθε πλευσοῖσθε
3º plurale πλευσοῦνται πλευσοῖντο
Infinito Participio
πλευσεῖσθαι πλευσούμενος, πλευσουμένη, πλευσούμενον

Futuro di εἰμί

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Indicativo Ottativo
1º singolare ἔσομαι ἐσοίμην
2º singolare ἔσῃ/ἔσει ἔσοιο
3º singolare ἔσται ἔσοιτο
2º duale ἔσεσθον ἔσοισθον
3º duale ἔσεσθον ἐσοίσθην
1º plurale ἐσόμεθα ἐσοίμεθα
2º plurale ἔσεσθε ἔσοισθε
3º plurale ἔσονται ἔσοιντο
Infinito Participio
ἔσεσθαι ἐσόμενος, ἐσομένη, ἐσόμενον

Futuri senza caratteristica e presenti usati come futuri

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Esistono pochissimi verbi con una formazione del futuro priva di qualsiasi caratteristica morfologica particolare. Possiamo citare ἔδομαι, futuro di ἐσθίω "mangiare", e πίομαι, futuro di πίνω "bere". Altri verbi utilizzano il presente anche in luogo del futuro come εἶμι "vado"/"andrò" e χέω/χέομαι "verso"/"verserò".

Futuri non derivati dal tema del presente

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Vi sono inoltre sette verbi, detti politematici, che appunto utilizzano diversi temi nella formazione dei tempi del paradigma verbale:

Presente Futuro Tema verbale
ἔρχομαι "venire" ἐλεύσομαι ἐλευθ-
λέγω "dire" ἐρῶ ἐρ-
αἱρέω "prendere" ἑλῶ ἑλ-
ἐσθίω "mangiare" ἔδομαι ἔδ-
ὁράω "vedere" ὄψομαι ὀπ-
τρέχω "correre" δραμοῦμαι δραμ-
φέρω "portare" oἴσω οἰ-

Come si può vedere dalla tabella, non c'è niente di anormale nella formazione dei futuri:

  • ἐλεύσομαι dissimila la dentale θ (< *ἐλεύθσομαι);
  • ἐρῶ, ἑλῶ e δραμοῦμαι sono asigmatici in quanto hanno il tema in liquida e in nasale (da *ἐρέσω, *ἑλέσω e *δραμέσομαι);
  • ὄψομαι e οἴσω aggiungono il normale suffisso -σ- ai rispettivi temi ὀπ- e οἰ-;
  • αἱρέω ha anche il futuro regolare αἱρήσω, più antico.

Futuro passivo

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Il futuro passivo greco ha un tema distinto da quello del futuro attivo e medio, che coincide con quello dell'aoristo passivo. Come per l'aoristo passivo, si distinguono due forme di futuro passivo:

  • il futuro passivo I o debole, con la caratteristica -θή-σο-μαι (ad es. λυθήσομαι: "io verrò sciolto");
Radice Interfisso caratteristico Caratteristica del futuro Vocale tematica Terminazione
λυ- -θή- -σ- -ο- -μαι
  • il futuro passivo II o forte, con la caratteristica -ή-σο-μαι (ad es. φανήσομαι: "io sarò mostrato, io apparirò").
Radice Interfisso caratteristico Caratteristica del futuro Vocale tematica Terminazione
φαν- -ή- -σ- -ο- -μαι

La coniugazione del futuro passivo, a parte i due suffissi temporali, è identica a quella del futuro medio. Come nel futuro semplice non esistono il congiuntivo e l'imperativo.

Futuro passivo debole

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Coniugazione del futuro passivo primo o debole: λύω.

Indicativo Ottativo
1º singolare λυθήσομαι λυθησοίμην
2º singolare λυθήσῃ (< *λυθήσεσαι) λυθήσοιο (< *λυθήσοισο)
3º singolare λυθήσεται λυθήσοιτο
2º duale λυθήσεσθον λυθήσοισθον
3º duale λυθήσεσθον λυθησοίσθην
1º plurale λυθησόμεθα λυθησοίμεθα
2º plurale λυθήσεσθε λυθήσοισθε
3º plurale λυθήσονται λυθήσοιντο
Infinito Participio
λυθήσεσθαι λυθησόμενος, λυθησομένη, λυθησόμενον

Futuro passivo forte

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Coniugazione del futuro passivo secondo o forte: φαίνω, "mostrare".

Indicativo Ottativo
1º singolare φανήσομαι φανησοίμην
2º singolare φανήσῃ (< *φανήσεσαι) φανήσοιο (< *φανήσοισο)
3º singolare φανήσεται φανήσοιτο
2º duale φανήσεσθον φανήσοισθον
3º duale φανήσεσθον φανησοίσθην
1º plurale φανησόμεθα φανησοίμεθα
2º plurale φανήσεσθε φανήσοισθε
3º plurale φανήσονται φανήσοιντο
Infinito Participio
φανήσεσθαι φανησόμενος, φανησομένη, φανησόμενον

Futuro perfetto

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Per il futuro perfetto, vedi la sezione nella pagina del perfetto.

  1. È interessante notare che il futuro in greco moderno si forma con θα + congiuntivo, dove θα è la contrazione di θέλω ἵνα "desidero che": pur avendo perso l'antica formazione del futuro, il greco ha rifatto un nuovo futuro a partire, ancora una volta, dall'idea desiderativa. D'altronde, la stessa costruzione si ritrova anche in inglese: l'ausiliare will è infatti l'antico verbo "volere" sostituito da want.
  2. Pieraccioni 1975, pag. 130.
  3. Pieraccioni 1975
  4. Bottin Quaglia Marchiori 2002, pag. 230
  5. Pieraccioni 1975, pag. 230
  6. La differenza col futuro contratto sta proprio nella terminazione del tema: liquida o nasale nel futuro contratto, vocale breve nel futuro attico.
  7. L'attribuzione di questi verbi al futuro attico non è del tutto corretta: effettivamente appartengono al futuro contratto, ma tradizionalmente si ritiene futuro contratto solo quello dei temi in liquida e in nasale. Vedi Stupazzini Tosi Rosa 2002, Agnello Orlando 1998, Bottin Quaglia Marchiori 2002.
  8. Dalla radice τελεσ- si è formato il futuro *τελέσσω, da cui il regolare τελέσω e la forma contratta τελῶ.
  9. In questa radice il τ intervocalico si è assibilato: *πετέ(σ)ομαι > πεσέομαι. Altri propongono anche la formazione da *πετσέομαι > *πεσσέομαι > *πεσέομαι ecc. Cfr. anche l'aoristo ἔπεσον.
  10. Falso dittongo
  11. Tranne nell'infinito attivo, in cui ει è un falso dittongo.

Bibliografia

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  • Dino Pieraccioni, Morfologia storica della lingua greca, 3a ed., D'Anna, Firenze, 1975
  • Giacinto Agnello, Arnaldo Orlando, Manuale del greco antico - con un profilo di greco moderno, Palumbo, 1998
  • Luigi Bottin, Stefano Quaglia, Antonia Marchiori, Il nuovo lingua greca, Minerva Italica, 2002
  • Luciano Stupazzini, Renzo Tosi, Pietro Rosa, Grammatica di una civiltà, vol. "Conoscere il greco", Cappelli, Bologna, 2002