Il rotore è la parte rotante del motore, ed è costituita da una serie di spire conduttrici di superfici , isolate tra loro, che, essendo immerse nel campo magnetico generato dallo statore, per la legge di Faraday-Henry-Lenz dell'induzione elettromagnetica:
sono percorse da una corrente indotta , la quale concatenandosi sottopone la spira alla coppia di Lorentz:
Il modello elettrico del rotore è descritto da:
dove la forza elettromotrice indotta è direttamente proporzionale a tramite una costante di proporzionalità chiamata costante caratteristica del motore:
La coppia di Lorentz è massima quando il versore normale della spira è perpendicolare al vettore di campo magnetico (), ed è nulla quando il versore normale della spira è parallelo ad esso () → ogni spira viene alimentata con la corrente di armatura da un interruttore rotante chiamato collettore a spazzole, o anello di Pacinotti, solo quando nella rotazione entra a contatto con le spazzole, cioè nella posizione di massima coppia di Lorentz. Le spazzole sono soggette ad usura perché sono realizzate mediante contatti in carboncino.
L'albero motore, collegato meccanicamente alla carcassa tramite dei cuscinetti a sfera, trasferisce l'energia meccanica a un carico che oppone una coppia resistente :
dove:
è la coppia motrice del motore:
è il coefficiente di attrito equivalente che tiene conto dei fenomeni d'attrito (cuscinetti).
Nel motore DC con comando di armatura, il flusso magnetico dello statore è tenuto costante:
utilizzando magneti permanenti e/o alimentando il circuito di eccitazione con una corrente costante → l'equazione del circuito di eccitazione è di tipo statico:
Equazioni dinamiche
Variabili di stato
Variabili di ingresso
Matrici dell'equazione di stato
Il termine alla prima riga e terza colonna della matrice la differenzia dalla matrice del motore a comando di eccitazione, e rappresenta la retroazione interna del sistema.