Taumaturgia messianica/Capitolo 19

Indice del libro

Guarigione dei due ciechi (Matteo 9:27-31) modifica

Il regno di Dio raggiunge una delle malattie più debilitanti, la cecità:

« Mentre Gesù si allontanava di là, due ciechi lo seguivano urlando: "Figlio di Davide, abbi pietà di noi". Entrato in casa, i ciechi gli si accostarono, e Gesù disse loro: "Credete voi che io possa fare questo?". Gli risposero: "Sì, o Signore!". Allora toccò loro gli occhi e disse: "Sia fatto a voi secondo la vostra fede". E si aprirono loro gli occhi. Quindi Gesù li ammonì dicendo: "Badate che nessuno lo sappia!". Ma essi, appena usciti, ne sparsero la fama in tutta quella regione. »
(Matteo 9:27-31)

Significato per la Fede modifica

I miracoli precedenti che hanno coinvolto la figlia di Giairo e l'emorroissa hanno entrambi enfatizzato la fede (Matteo 9:18,21-22). Se possibile, la fede è ancora più prominente in questo miracolo con i due ciechi. Gesù chiede specificamente: "Credete voi che io possa fare questo?" E loro rispondono affermativamente: "Sì, o Signore!".

Gesù menzionò di nuovo la fede nel momento della guarigione: "Sia fatto a voi secondo la vostra fede".

Nel contesto dell'Antico Testamento, la cecità e la vista sono usate simbolicamente per rappresentare l'incredulità e la fede:

« Egli disse: "Va' e riferisci a questo popolo:
Ascoltate pure, ma senza comprendere,
osservate pure, ma senza conoscere.
Rendi insensibile il cuore di questo popolo,
fallo duro d'orecchio e acceca i suoi occhi
e non veda con gli occhi
né oda con gli orecchi
né comprenda con il cuore
né si converta in modo da esser guarito". »
(Isaia 6:9-10; cfr. Matteo 13:14-15)

Matteo riprende questo tema e annuncia che la luce è venuta nella persona di Gesù:

« Il popolo immerso nelle tenebre
ha visto una grande luce;
su quelli che dimoravano in terra e ombra di morte
una luce si è levata. »
(Matteo 4:16, citato da Isaia 9:2)

Ma la gente ha visto la luce che è apparsa su di loro?

I due ciechi avevano cominciato a vedere la luce, spiritualmente parlando. Avevano fede che Gesù potesse guarirli. Inoltre, lo chiamavano "Figlio di Davide" (Matteo 9:27), il che allude alla loro speranza che fosse il Messia promesso. Gesù acconsentì alla loro richiesta e guarì la loro cecità fisica. Ma attraverso la menzione della fede, questa guarigione fisica è legata al problema della guarigione spirituale dalla cecità spirituale, una guarigione che sposta le persone dall'incredulità alla fede in Gesù. La relazione tra la vista fisica e la vista spirituale della fede è elaborata più esplicitamente in Giovanni 9 (discusso nel nostro Capitolo 3). Ma lo vediamo anche in questo brano.

La fede stava entrando nei due ciechi e in coloro che rispondevano spiritualmente ai miracoli terreni di Gesù e al suo insegnamento. Ma dove era diretta tale fede? Prefigura la pienezza della fede che le persone hanno quando credono nella risurrezione di Cristo e nel suo significato salvifico. "Credi nel Signore Gesù e sarai salvato tu e la tua famiglia" (Atti 16:31). Questa fede piena sfocia nella lode: "Ed egli fu pieno di gioia insieme a tutti i suoi per avere creduto in Dio" (v. 34).

Possiamo quindi riassumere il significato di questo miracolo usando il Triangolo di Clowney: la fede dei due ciechi indica la fede più matura che comprende la risurrezione di Cristo (si veda fig. 34)

Applicazione modifica

In che modo questo passo evangelico si applica a noi? L'applicazione principale è un'estensione naturale del significato della fede nella risurrezione di Cristo. Durante tutta l'era evangelica, Dio chiama le persone a passare dalle tenebre alla luce mediante la fede in Cristo, e questo vangelo raggiunge anche i gentili:

« ...Io udii dal cielo una voce che mi diceva in ebraico: Saulo, Saulo, perché mi perseguiti? Duro è per te ricalcitrare contro il pungolo. E io dissi: Chi sei, o Signore? E il Signore rispose: Io sono Gesù, che tu perseguiti. Su, alzati e rimettiti in piedi; ti sono apparso infatti per costituirti ministro e testimone di quelle cose che hai visto e di quelle per cui ti apparirò ancora. Per questo ti libererò dal popolo e dai pagani, ai quali ti mando ad aprir loro gli occhi, perché passino dalle tenebre alla luce e dal potere di Satana a Dio e ottengano la remissione dei peccati e l'eredità in mezzo a coloro che sono stati santificati per la fede in me. »
(Atti 26:14-18)
  Per approfondire, vedi Ecco l'uomo, Gesù e il problema di una vita, Indagine Post Mortem e Serie cristologica.