Taumaturgia messianica/Capitolo 32
Il ragazzo indemoniato (Matteo 17:14-20)
modificaGesù guarì poi un ragazzo posseduto da un demonio:
Alcune versioni (C.E.I., ecc.) chiamano il ragazzo "epilettico" perché i sintomi erano simili a quelli che vediamo nell'epilessia moderna. Ma i sintomi a volte possono derivare da più di una causa. In questo caso, era coinvolto un demone.
Significato della guarigione
modificaQuesta guarigione sembra avere due lati. Gesù liberò il ragazzo dal demonio. Guarì anche fisicamente il ragazzo, perché il ragazzo era precedentemente caduto nel fuoco e nell'acqua. Questi due lati implicano che questo miracolo va di pari passo con miracoli di esorcismo e miracoli di guarigione fisica. Come abbiamo visto, parlando di esorcismi e guarigioni fisiche, che entrambi i tipi di miracoli sono segni del regno.
Cosa spicca in questo caso di guarigione? Il brano richiama l'attenzione sul tema della fede. I discepoli non furono in grado di guarire il ragazzo "a causa della vostra poca fede" (Matteo 17:20). Quindi questo passo risuona anche con altri brani che si concentrano sulla fede, come la guarigione del servo del centurione (8:5-13; Capitolo 13), la donna con flusso di sangue (9:18-26; Capitolo 18), i due ciechi (9:27-31; Capitolo 19), camminando sulle acque (14:28-33; Capitolo 26), e la liberazione della figlia della cananea (15:21-28; Capitolo 28). In questo caso, però, sono i discepoli a mancare di fede, non le persone che cercano di essere guarite.
Possiamo riassumere il ruolo chiave della fede usando il Triangolo di Clowney (cfr. fig. 46).
Applicazione
modificaUn'applicazione centrale per questa storia è nell'incoraggiare la fede. Gesù è il Salvatore. Ma dobbiamo essere uniti a lui per ricevere i benefici della sua salvezza. Questa unione avviene per fede. Quindi la storia ci chiama a riporre la nostra fede in Cristo, e solo in lui: neanche gli apostoli possono offrire un sostituto adeguato a questa fede in Gesù.
Per approfondire, vedi Noli me tangere, Ecco l'uomo e Serie cristologica. |