Taumaturgia messianica/Capitolo 22

Indice del libro

Guarigione dell'uomo con la mano inaridita (Matteo 12:9-14)

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La sezione di Matteo che comprende i capitoli 11-13 si concentra più delle sezioni precedenti sulla questione della saggezza e del discernimento. Chi discernerà il significato delle parabole in Matteo 13? E chi riconoscerà i segni del regno in Matteo 11-12? In questo contesto incontriamo la narrazione dell'uomo dalla mano inaridita:

« Allontanatosi di là, andò nella loro sinagoga. Ed ecco, c'era un uomo che aveva una mano inaridita, ed essi chiesero a Gesù: "È permesso curare di sabato?". Dicevano ciò per accusarlo. Ed egli disse loro: "Chi tra voi, avendo una pecora, se questa gli cade di sabato in una fossa, non l'afferra e la tira fuori? Ora, quanto è più prezioso un uomo di una pecora! Perciò è permesso fare del bene anche di sabato". E rivolto all'uomo, gli disse: "Stendi la mano". Egli la stese, e quella ritornò sana come l'altra. I farisei però, usciti, tennero consiglio contro di lui per farlo morire. »
(Matteo 12:9-14)

Significato della guarigione

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Questo episodio di guarigione è abbinato all'episodio precedente contenente una controversia sull'osservanza del sabato (Matteo 12:1-8 [1]):

« In quel tempo Gesù passò tra le messi in giorno di sabato, e i suoi discepoli ebbero fame e cominciarono a cogliere spighe e le mangiavano. Ciò vedendo, i farisei gli dissero: "Ecco, i tuoi discepoli stanno facendo quello che non è lecito fare in giorno di sabato". Ed egli rispose: "Non avete letto quello che fece Davide quando ebbe fame insieme ai suoi compagni? Come entrò nella casa di Dio e mangiarono i pani dell'offerta, che non era lecito mangiare né a lui né ai suoi compagni, ma solo ai sacerdoti? O non avete letto nella Legge che nei giorni di sabato i sacerdoti nel tempio infrangono il sabato e tuttavia sono senza colpa? Ora io vi dico che qui c'è qualcosa più grande del tempio. Se aveste compreso che cosa significa: Misericordia io voglio e non sacrificio, non avreste condannato individui senza colpa. Perché il Figlio dell’Uomo è signore del sabato". »

Alla fine di questo episodio precedente, Gesù fa una dichiarazione chiave: "Il Figlio dell'Uomo è signore del sabato" (v. 8). La guarigione dell'uomo con la mano secca solleva lo stesso problema, perché è avvenuta di sabato: "È lecito guarire di sabato?" (v.10). Gesù risponde affermativamente, sia in parole che nelle sue opere. Argomenta il caso confrontandolo con una pecora caduta in una fossa (v. 11). Di conseguenza, l'uomo con la mano inaridita è più prezioso di una pecora, perché è una pecora della casa d'Israele.

A causa del collegamento con l'episodio precedente, la guarigione di Gesù non si giustifica semplicemente con un argomentazione generale che "è lecito fare del bene in giorno di sabato" (v. 12); è sommamente appropriato fare il bene quando l'agente è "il Figlio dell'Uomo", che "è signore del sabato" (v. 8).

Il sabato (Shabbat) in Israele ha la sua origine nella creazione: Dio ha creato il mondo in sei giorni e si è riposato il settimo (Esodo 20:11). Ha anche una connessione con la redenzione. Le persone devono dare riposo ai loro lavoratori perché Dio li ha salvati dalla schiavitù in Egitto (Deuteronomio 5:14-15). Gesù è il Figlio dell'Uomo, che è Redentore d'Israele e Redentore del mondo. Lo sfondo chiave per l'espressione "il Figlio dell'Uomo" si trova in Daniele 7:13. Daniele 7:13 presenta una figura umana ("uno simile a un Figlio dell'uomo"), che sostituisce i regni bestiali di questo mondo. Simbolicamente, rappresenta l'uomo che trionfa sulla bestia, sullo sfondo del dominio dato ad Adamo in Genesi 1:28. Questo passaggio è quindi uno sfondo dell'Antico Testamento per il concetto di Cristo come l'ultimo Adamo in 1 Corinzi 15:45. È il capo rappresentativo del nuovo ordine dell'umanità, che porterà a compimento la nuova creazione. Lo Shabbat come segno del riposo finale lo indica. Quindi è estremamente appropriato che compia opere di guarigione specialmente di sabato.

L'ultimo riposo del sabato iniziò per Cristo personalmente quando terminò la sua opera sulla terra e fu risuscitato a nuova vita il terzo giorno. Poiché il popolo di Cristo è unito a lui, questo popolo è già entrato nella nuova vita di guarigione in lui. Ma i membri di tale popolo aspettano anche la consumazione alla sua seconda venuta del Melekh Mashiach (ebr. מלך משיח):

« Dobbiamo dunque temere che, mentre ancora rimane in vigore la promessa di entrare nel suo riposo, qualcuno di voi ne sia giudicato escluso. Poiché anche a noi, al pari di quelli, è stata annunziata una buona novella: purtroppo però ad essi la parola udita non giovò in nulla, non essendo rimasti uniti nella fede a quelli che avevano ascoltato. Infatti noi che abbiamo creduto possiamo entrare in quel riposo, secondo ciò che egli ha detto:
Sicché ho giurato nella mia ira:
Non entreranno nel mio riposo!
Questo, benché le sue opere fossero compiute fin dalla fondazione del mondo. Si dice infatti in qualche luogo a proposito del settimo giorno: E Dio si riposò nel settimo giorno da tutte le opere sue. E ancora in questo passo: Non entreranno nel mio riposo! Poiché dunque risulta che alcuni debbono ancora entrare in quel riposo e quelli che per primi ricevettero la buona novella non entrarono a causa della loro disobbedienza, egli fissa di nuovo un giorno, oggi, dicendo in Davide dopo tanto tempo:
Oggi, se udite la sua voce,
non indurite i vostri cuori!
Se Giosuè infatti li avesse introdotti in quel riposo, Dio non avrebbe parlato, in seguito, di un altro giorno. È dunque riservato ancora un riposo sabatico per il popolo di Dio. Chi è entrato infatti nel suo riposo, riposa anch'egli dalle sue opere, come Dio dalle proprie.
Affrettiamoci dunque ad entrare in quel riposo, perché nessuno cada nello stesso tipo di disobbedienza.
Infatti la parola di Dio è viva, efficace e più tagliente di ogni spada a doppio taglio; essa penetra fino al punto di divisione dell'anima e dello spirito, delle giunture e delle midolla e scruta i sentimenti e i pensieri del cuore. Non v'è creatura che possa nascondersi davanti a lui, ma tutto è nudo e scoperto agli occhi suoi e a lui noi dobbiamo rendere conto.
Poiché dunque abbiamo un grande sommo sacerdote, che ha attraversato i cieli, Gesù, Figlio di Dio, manteniamo ferma la professione della nostra fede. »
(Ebrei 4:1-14)

Possiamo ora riassumere il significato di questa guarigione sabbatica usando il Triangolo di Clowney (fig. 37).

Applicazione della storia

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Abbiamo già parlato dell'applicazione riflettendo su come il popolo di Dio entri nel riposo inaugurato tramite l'unione con la realizzazione della risurrezione di Cristo. Questo episodio incoraggia i lettori a gioire dell'inaugurazione della nuova creazione in Cristo, e ad attendere con sicura speranza il suo ritorno e la consumazione della nuova creazione.

Guarigione della mano paralizzata nell'Hitda Codex (XI sec.)
  Per approfondire, vedi Ecco l'uomo, Indagine Post Mortem, Noli me tangere e Serie cristologica.