Latino/Interiezioni
Le interiezioni esprimono le emozioni e i sentimenti di chi emette il messaggio scritto oppure orale. Se il messaggio è scritto, le interiezioni si accompagnano ad un uso specifico della punteggiatura (punto esclamativo, punti di sospensione). Se il messaggio è orale esse si accompagnano ad un particolare tono di voce dell'emittente. Bisogna notare che una interiezione, per nella sua brevità, costituisce una frase a sé stante che si inserisce in modo autonomo all'interno di un discorso. Chiaramente per la loro natura esse sono più presenti nei testi prevalentemente dialogoci (per esempio le commedie) o espressivi di emozione (per esempio la lirica) o in testi logico-narrativi (per esempio le opere storiche o filosofiche).
I grammatici distinguono le interiezioni in:
- interiezioni proprie: sono brevi suoni vocalici che non hanno un significato grammaticale:
- a, ah, ha / "ah!" / (sollievo o delusione).
- ei, heu / "ahi!" / (dolore).
- vae (+ dat.) / "guai a...!" / (minaccia).
- io, aia, heia / "su", "forza!" / (incoraggiamento).
- pro, vah / "oh!" / (sorpresa, buona o cattiva).
- oh, heus / "ehi!" / (richiamo di attenzione).
- st, ss / "silenzio!" / (voce onomatopeica).
- interiezioni improprie: sono ricavate da altre parti del discorso (verbi, avverbi, sostantivi):
- abi, age, agite / "su", "suvvia", "orsù!" / (incitamento).
- belle, bene, feliciter optime, pulchre, recte / "bene", "benissimo!" / (commento, giudizio positivo).
- Ecasto, Mecastor / "per Castore!" / (affermazione, conferma).
- Hercle, Hercule, Hercules, Mehercle, Mehercule(s) / "per Ercole!" / (affermazione, conferma).
- me dius Fidius / "certamente", "parola mia!" / (affermazione, conferma).
- ecce, en / "ecco" / (indicazione).
- malum / "peccato", "accidenti", "diamine!" / (giudizio negativo o disappunto).
- utĭnam / "magari!" / (desiderio).