Latino/Grado superlativo

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Gli aggettivi qualificativi in latino, come in italiano, hanno tre gradi:

  • il grado positivo, che esprime il grado normale di una qualità posseduta;
  • il grado comparativo, che dice se una qualità è posseduta in grado maggiore, minore o uguale rispetto ad un altro termine di paragone;
  • il grado superlativo, che esprime il grado massimo di possesso di una qualità senza alcun paragone (superlativo assoluto), o rispetto a tutti gli altri o comunque più di due (superlativo relativo).

In questo modulo tratteremo del grado superlativo degli aggettivi e degli avverbi latini.

Formazione del superlativo

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In latino il grado superlativo non si distingue, a differenza dell'italiano, in assoluto e relativo, presentando quindi una forma unica ambivalente. Di regola il superlativo latino si forma aggiungendo il suffisso -issĭmus, -issĭma, -issĭmum alla radice dell'aggettivo in grado positivo.[1]

L'aggettivo ottenuto si declina come un normale aggettivo di prima classe, e pertanto concorda in genere, numero e caso col sostantivo cui si riferisce.

Superlativo con valore relativo

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Se il superlativo assume un valore relativo, il termine di relazione viene espresso con:

a) genitivo partitivo;
b) e, ex + ablativo;
c) inter + accusativo. [2]

Valore relativo tra due termini

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Quando si tratta di una relazione tra due termini, dei quali uno ha il maggior grado di una certa qualità, in italiano si usa di norma il superlativo relativo. Ad esempio:

Giovanni è il più alto dei due fratelli.

In latino invece, nello stesso caso, ci si serve del comparativo di maggioranza e il termine di relazione viene espresso con il genitivo o con e, ex + ablativo. Quindi:

Marius est audacior militum: «Mario è il più audace dei due soldati»;
Marius est audacissimus militum: «Mario è il più audace tra (tutti) i soldati».

Particolarità nella formazione dei superlativi

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Numerosi aggettivi latini presentano delle "anomalie" nella formazione sia del superlativo che del comparativo di maggioranza.

Aggettivi uscenti in -er

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Gli aggettivi che al nominativo singolare maschile escono in -er formano il comparativo regolarmente,[3] ma hanno il superlativo in -errĭmus, -errĭma, -errĭmum: aggiungono quindi -rĭmus, -rĭma e -rĭmum al nominativo singolare maschile dell'aggettivo al grado positivo.

Positivo Comparativo Superlativo
acer, acris, acre acr-ior, ius acerrimus, -a, -um
niger, nigra, nigrum nigr-ior, ius nigerrimus, -a, -um

Aggettivi uscenti in -ĭlis

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Sei aggettivi, uscenti in -ĭlis (nom. sing. maschile), formano il comparativo regolarmente ma hanno il superlativo in -illĭmus, -illĭma, -illĭmum: aggiungono quindi -lĭmus, -lĭma e -lĭmum al nominativo singolare maschile dell'aggettivo al grado positivo.

Positivo Comparativo Superlativo
facĭlis, -e facil-ior, ius facillimus, -a, -um
difficĭlis, -e difficil-ior, ius difficillimus, -a, -um
simĭlis, -e simil-ior, ius simillimus, -a, -um
dissimĭlis, -e dissimil-ior, ius dissimillimus, -a, -um
humilis, -e humil-ior, ius humillimus, -a, -um
gracilis, -e gracil-ior, ius gracillimus, -a, -um

NOTA BENE: Altri aggettivi in -ĭlis, come amabilis, -e, nobilis, -e, utilis, -e formano il superlativo regolarmente: amabilissimus, nobilissimus, utilissimus etc.

Aggettivi uscenti in -dĭcus, -fĭcus, -vŏlus

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Gli aggettivi che al nom. sing. maschile escono in -dĭcus, -fĭcus, -vŏlus formano il comparativo aggiungendo alla radice del positivo i suffissi -entior, -entius e il superlativo aggiungendo -entissimus, -a, -um.

Positivo Comparativo Superlativo
maledĭcus, -a, -um maledic-entior, ius maledicentissimus, -a, -um
benefĭcus, -a, -um benefic-entior, ius beneficentissimus, -a, -um
benevŏlus, -a, -um benevol-entior, ius benevolentissimus, -a, -um

NOTA BENE: Anche degli aggettivi providus, -a, -um ed egenus, -a, -um i comparativi/superlativi si formano nello stesso modo: providentior, ius / providentissimus, -a, -um ed egentior, ius / egentissimus, -a, -um; l'aggettivo validus, -a, -um presenta, oltre alle forme regolari, anche valentior, ius e valentissimus, -a, -um.

Aggettivi uscenti in -eus, -ius, -uus

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Gli aggettivi che presentano una vocale davanti all'uscita -us del nom. sing. masch. (-eus, -ius, -uus) formano il comparativo e il superlativo perifrasticamente: per il comparativo premettono l'avverbio magis («più»), per il superlativo maxime («massimamente»). Ad esempio:

Positivo Comparativo Superlativo
idoneus, -a, -um magis idoneus, -a, -um maxime idoneus, -a, -um
anxius, -a, -um magis anxius, -a, -um maxime anxius, -a, -um
exiguus, -a, -um magis exiguus, -a, -um maxime exiguus, -a, -um

NOTA BENE: Gli aggettivi pius, -a, -um e strenuus, -a, -um presentano al superlativo, oltre alle forme perifrastiche, anche piissimus, -a, -um e strenuissimus, -a, -um.

ECCEZIONE: Gli aggettivi in -quus formano comparativi e superlativi regolarmente (antiquus: comp. antiquior, ius; sup. antiquissimus, -a, -um).

Aggettivi superlativo irregolare

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Cinque aggettivi formano il superlativo in modo del tutto irregolare, così come il comparativo (vedi qui):

Positivo Superlativo
bonus, -a, -um optimus, -a, -um
malus, -a, -um pessimus, -a, -um
parvus, -a, -um minimus, -a, -um
magnus, -a, -um maximus, -a, -um
multus, -a, -um plurimus, -a, -um

Comparativi e superlativi derivati da avverbi, preposizioni, aggettivi disusati

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Alcuni comparativi e superlativi derivano da avverbi, preposizioni o aggettivi desueti indicanti perlopiù spazio e tempo.

Aggettivo, avv., prep. Comparativo Superlativo
inferus, -a, -um inferior, ius infimus (o imus) -a, -um
superus, -a, -um superior, ius supremus, -a, -um
posterus, -a, -um posterior, ius postremus (o postumus) -a, -um
exterus, -a, -um exterior, ius extremus, -a, -um
ante anterior, ius
citra citerior, ius citimus, -a, -um
intra interior, ius intimus, -a, -um
ultra ulterior, ius ultimus, -a, -um
prae prior, ius primus, -a, -um
prope propior, ius proximus, -a, -um
de deterior, ius deterrimus (o pessimus)-a, -um
potius potior, ius potissimus, -a, -um

Aggettivi senza superlativo

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Alcuni aggettivi non hanno il grado superlativo; tra questi:

  • alacer, alacris, alacre
  • credibilis, -e
  • grandis, -e
  • horridus, -a, -um
  • laudabilis, -e
  • longiquus, -a, -um
  • proclivis, -e
  • propinquus, -a, -um

Per il superlativo si ricorre ad aggettivi di significato affine (ad es. longiquus: remotissimus) o a forme perifrastiche (horridus: valde horridus).

Aggettivi con comparativo e superlativo derivati da altri aggettivi

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Non molti aggettivi latini formano i gradi comparativo e superlativo da aggettivi di significato affine:

Positivo Comparativo Superlativo Da
ferus, -a, -um ferocior, ius ferocissimus, -a, -um ferox, ferocis
novus, -a, -um recentior, ius recentissimus, -a, -um[4] recens, recentis
rudis, -e imperitior, ius imperitissimus, -a, -um imperitus, -a, -um
sacer, sacra, sacrum sanctior, ius sanctissimus, -a, -um sanctus, -a, -um
vetus, veteris vetustior, ius vetustissimus, -a, -um vetustus, -a, -um

Aggettivi senza comparativo e superlativo

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Aggettivi indicanti tempo (ad es. diurnus, -a, -um; nocturnus, -a, -um...), condizione fisica (claudus, -a, -um; inermis, -e; decorus, -a, -um etc.), origine e nazionalità (ad es. Graecus, -a, -um) e materia (come ligneus, -a, -um; metallicus, -a, -um...) difettano di comparativo e superlativo.

Ugualmente si comportano molti altri aggettivi non appartenenti alle categorie sopracitate, ma che tuttavia sono estranei — per il loro stesso significato — a gradazioni diverse dal positivo; tra questi: decorus, -a, -um; inops, inopis; mediocris, -e; memor, -is; vagus, -a, -um; etc.

Superlativi perifrastici e con prefissi

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Non è raro che in latino i superlativi, anche per quegli aggettivi che permettono regolari suffissi, si formino:

  • perifrasticamente, ossia premettendo agli aggettivi in grado positivo avverbi atti a rendere il valore superlativo, come vale, sane, admodum etc.

Così possono trovarsi affiancate forme regolari (ad esempio nobilissimus, -a, -um) e forme perifrastiche (valde nobilis, -e);

  • con i prefissi per e prae, che si premettono agli aggettivi in grado positivo, rendendoli del tutto identici nel significato ai superlativi regolari.

Ad esempio, l'aggettivo clarus, -a, -um, il cui superlativo normalmente sarebbe clarissimus, -a, -um, presenta anche la forma praeclarus, -a, -um.

Avverbi superlativi

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Così come gli avverbi comparativi si formano "ricalcando" il nom. sing. neutro dell'aggettivo comparativo corrispondente, analogamente il superlativo dell'avverbio è dato dal superlativo dell'aggettivo corrispondente, la cui desinenza del gen. masch. sing. (-i) viene sostituita da -e. Ad esempio:

Positivo Superlativo Avv. superl.
acutus, -a, -um acutissimus, -a, -um acutissim-e
acer, -is, -e acerrimus, -a, -um acerrim-e
bonus, -a, -um optimus, -a, -um optim-e
  1. In pratica togliendo l'uscita -i o -is del genitivo maschile singolare.
  2. Tuttavia questa forma è piuttosto rara.
  3. Vedi nota 1.
  4. Talvolta si trova anche il superlativo regolare novissimus, col valore di «ultimo».