Latino/Congiunzioni

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Come dice la stessa parola "congiunzione" la funzione di esse è quella di "congiungere", unire, due elementi di una frase o due frasi di un periodo. Anche la preposizione svolge la stessa funzione ma a differenza della congiunzione che collega due elementi che si trovano sullo stesso piano logico oppure su piani logici differenti, la Preposizione collega solo elementi che stanno su piani logici diversi.

Per spiegare ancora meglio questa differenza si può far riferimento ai concetti di "coordinazione" e di "subordinazione".

Per coordinazione si intende il collegamento fra elementi che stanno sullo stesso piano logico che esse siano sia all'interno di una frase (per es.: leggo "libri" e "giornali"), sia frasi all'interno di un periodo (per es.: oggi "non piove" e "fa bello").

Per subordinazione invece si intende il collegamento fra elementi che stanno su un diverso piano logico e tale collegamento può avvenire solo fra frasi all'interno di uno stesso periodo. ad esempio: mi chiedo se ti senti bene (la principale o reggente è scritta in corsivo).

In base alla funzione sintattica le congiunzioni si dividono in due gruppi basate proprio sui due concetti che abbiamo appena illustrato: coordinanti e subordinanti.

Rispetto alla forma invece le congiunzioni si dividono:

  • Semplici: formate da una sola parola (ad esempio in italiano "e", "o", "ma", "dunque", "infatti", in latino et, aut, sed, igĭtur, enim ).
  • Composte: formate dalla fusione di due parole (ad esempio in italiano "neanche" formato da "né" + "anche", in latino neque formato da ne + que).
  • Locuzioni congiuntive: formate da due o più parole (ad esempio in italiano "dal momento che", in latino propterĕa quod).

Congiunzioni coordinanti

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In base al legame logico che stabiliscono (fra le parole di una frase o fra le frasi di un periodo) esse si dividono in sei categorie (sono riportati anche alcuni esempi):

  • avversative:
    • sed, at = "ma".
    • verum = "però".
    • vero = "al contrario".
    • atqui = "eppure".
    • tamen, attǎmen = "tuttavia".
    • autem = "invece".
    • ceterum = "del resto".
    • immo, immo vero = "anzi".
    • quin, quin etiamo = "anzi".
    • nihilominus = "nondimeno".
  • conclusive:
    • ergo, ideo, igĭtur (posposta) = "dunque".
    • ideoque = "e perciò".
    • quare = "perciò".
    • quamobrem = "per la qual cosa".
    • idcirco, propterea = "per questo".
    • proinde = "pertanto".
  • copulative:
    • et, ac, atque, -que (enciclica) = "e".
    • etiam, quoque (posposta) = "anche".
    • nec, neve, neu = "né".
    • neque = "e non".
    • ne ... quidem = "neppure".
  • correlative:
    • et ... et = "e" ... "e".
    • et ... neque = "e" ... "e non".
    • nec ... nec = "né" ... "né".
    • neque ... neque = "né" ... "né".
    • aut ... aut = "o" ... "o".
    • cum ... tum = "sia" ... "sia".
    • ita ... ut = "così" ... "come".
    • modo ... modo = "ora" ... "ora".
    • non modo ... sed etiam = "non solo" ... "ma anche".
    • non solum ... sed etiam = "non solo" ... "ma anche".
    • seu ... seu = "sia che" ... "sia che".
    • sic ... ut = "così" ... "come".
    • sive ... sive = "sia" ... "sia".
    • totiens ... quotiens = "tante volte" ... "quante volte".
    • tum ... tum = "ora" ... "ora".
  • dichiarative:
    • nam, namque, etĕnim = "infatti" (dopo una o più parole).
    • enim = "infatti" (in inizio di frase).
    • nempe = "certo".
    • quippe = "evidentemente".
    • scilicet = "davvero".
    • videlicet = "naturalmente".
  • disgiuntive:
    • aut, vel, -ve (enclitica) = "o".
    • sive = "ovvero".
    • seu = "sia".

Congiunzioni Subordinanti

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Anche le congiunzioni subordinanti sono divise in gruppi a seconda del differente valore logico (per ogni gruppo ci sono alcuni esempi):

  • causali:
    • quod, quia, quoniam = "perché", "poiché", "dal momento che".
    • quando, quandoquǐdem = "siccome", "giacché".
    • cum (+ cong.) = "poiché".
  • concessive:
    • quamquam, quamvis, licet = "sebbene", "benché", "quantunque".
    • etsi, tametsi, etiamsi = "anche se".
    • cum (+ cong.), ut = "benché".
  • consecutive:
    • ut = "tanto che", "così che".
    • ut non, quin = "così che non".
  • comparative:
    • ut, sicut, quasi, tamquam = "come".
    • ac, quam = "che".
    • atque = "di quello che".
    • ut si, proinde ac si, quasi si, tamquam si = "come se".
    • velut (si) = "come (se)".
  • completive:
    • ne, quin, quomǐnus = "che non".
    • quod = "che", "il fatto che".
    • ut = "che".
    • ut non = "che non".
  • finali:
    • ut, quo (dav. a comparativo) = "affinché", "per".
    • ne = "affinché non".
  • ipotetiche:
    • si = "se".
    • nisi, ni = "se non".
    • sin autem, si non = "se invece", "se però".
  • storico-narrative:
    • cum (+ cong.) = "dal momento che".
  • temporali:
    • antequam = "prima che".
    • cum (+ indicativo), ubi = "quando".
    • donec, quoad = "finché".
    • postquam = "dopo che".
    • priusquam = "prima che".
    • quamdiu = "per tutto il tempo che".
    • quotiens, quotienscumque = "ogni volta che".
    • simul, simul ac = "appena".
    • ubi primum, ut (primum) = "(non) appena".