Latino/Indicativo perfetto
Il tempo indicativo perfetto esprime un'azione avvenuta in un tempo passato; corrisponde al passato remoto, al passato prossimo e al trapassato remoto dell'indicativo italiano.
È formato dal tema del perfetto (registrato nella terza voce del paradigma) a cui sono aggiunte le uscite, uguali per tutte le coniugazioni. Il passivo è formato invece dal participio perfetto e dalle voci all'indicativo presente del verbo sum.
Ad esempio: laudo, as, avi, atum, are (lodare): il tema del perfetto è "laudav-". La declinazione è:
Persona | Attivo | Passivo |
---|---|---|
ego | laudav - i | laudatus, a, um sum |
tu | laudav - īsti | laudatus, a, um es |
is/ea/id | laudav - it | laudatus, a, um est |
nos | laudav - ĭmus | laudati, ae, a sumus |
vos | laudav - īstis | laudati, ae, a estis |
ii/eae/ea | laudav - ērunt (-ēre) | laudati, ae, a sunt |
Laudavi può essere quindi tradotto: lodai, ho lodato ed ebbi lodato.
Qui di seguito riportiamo la declinazione del verbo sum (è del tutto regolare), che presenta il tema del perfetto in "fu-":
Persona | Verbo |
---|---|
ego | fu - i |
tu | fu - īsti |
is/id | fu - it |
nos | fu - ĭmus |
vos | fu - īstis |
ii/ea | fu - ērunt |
Verbi difettivi
modificaEsistono verbi dotati solo del sistema del perfetto, ossia privi del presente e dei tempi da esso derivati (imperfetto e futuro semplice). Il paradigma ha tre forme: le prime due sono rispettivamente la prima e la seconda persona singolare dell'indicativo perfetto attivo, e la terza è l'infinito perfetto del verbo (deriva sempre dal tema del perfetto). Alcune di queste forme si traducono al passato, ma altre col presente. Ecco alcuni verbi con i relativi paradigmi:
- coepi, coepisti, coepisse (cominciare): si traduce con il passato.
- inquit (dire): si usa quasi solo la forma della terza persona singolare (esiste anche inquam, "dico"); si traduce con il passato o con il presente (disse/dice).
- memini, meministi, meminisse (ricordare, ricordarsi): si traduce con il presente. Si possono trovare costruzioni con il genitivo o con l'accusativo.
- odi, odisti, odisse (odiare): si traduce con il presente.
- nosco, is, novi, notum, noscĕre (conoscere): non è un verbo difettivo, ma il perfetto e i tempi derivati hanno significato di presente.