La roverella (Quercus pubescens) è la specie di quercia più diffusa in Italia, appartiene alla famiglia delle Fagaceae. La roverella resiste all'aridità ed è capace di adattarsi anche a climi relativamente freddi. La rusticità e plasticità di questa pianta, grazie soprattutto all'enorme vitalità della ceppaia ha permesso alla roverella, attraverso i secoli, di resistere agli interventi distruttivi dell'uomo.

Radura delle roverelle a nord del prato superiore a Costigiola

Si trova principalmente nelle località più assolate, nei versanti esposti a sud ad un'altitudine compresa tra il livello del mare e i 1000 m s.l.m. Preferisce i terreni calcarei, secchi, rocciosi, poveri, ma può vegetare su suoli di diverso tipo, esclusi quelli puramente argillosi; la sua crescita è lentissima. Forma boschi puri o misti - spesso in associazione con aceri e ornielli - d'alto fusto o cedui.

Come posso riconoscere questa pianta? modifica

 
Rametto di roverella a metà aprile
 
Giovane roverella
 
Giovane roverella
 
Foglie secche di roverella a fine inverno

È facilmente riconoscibile d'inverno in quanto mantiene le foglie secche attaccate ai rami a differenza delle altre specie di querce. Il principale carattere utile per identificare la specie è quello di sentire al tatto le foglie o le gemme: sono ricoperte da una fine peluria che si può facilmente apprezzare.

L'albero - di aspetto tozzo con chioma ampia, rada e irregolare - raramente raggiunge i 20 m di altezza. Il fusto è corto, ramificato a breve altezza in grosse branche e spesso contorto. La corteccia è grigio-scura poi nerastra, fessurata sin da giovane in piccole scaglie dure a profilo quadrangolare rilevate e rugose.

Le gemme sono grigie, lunghe 1 cm circa, ovali-appuntite e molto pelose. Le foglie cadono molto tardi, spesso nella primavera dell'anno successivo a quello in cui sono spuntate, sono disposte sul rametto alterne e sono molto variabili nella forma e dimensioni, in genere ovali con il margine lobato. La pagina inferiore delle foglia è pelosa, con un picciolo di circa 1 cm.

I frutti della roverella sono le tipiche ghiande della quercia, con una forma allungata e ovoidale, circondata per un terzo o metà dalla tipica cupola di squame.

Come viene utilizzata? modifica

La roverella ha un buon valore ornamentale, per la sua imponenza e la bellezza del fogliame, dei fiori ed è quindi un ottimo albero per parchi e giardini.

Il suo legno è apprezzato ed utilizzato come legno d'ardere, avendo un ottimo valore calorifico e lenta combustione. Anche se simile a quello della rovere, presenta fibre meno dritte, per cui di più difficile lavorazione, inoltre tende ad imbarcarsi. Le travi che se ne ottengono vengono usate per fare travature, costruzioni navali e una volta traversine ferroviarie.

Le ghiande hanno un sapore dolce e venivano utilizzate non solo per l'alimentazione dei maiali, ma anche, nei periodi di carestia, per per ottenere la farina e da queste un particolare tipo di pane o piadina. Si possono inoltre produrre inoltre dolci e anche una bevanda particolare che si avvicina al caffè.

Dove la posso trovare a Costigiola? modifica

Un po' dappertutto nei boschi cedui. La trovi come albero isolato nelle radure contigue al prato superiore.

Inverno modifica

Nel bosco ormai nudo, noti subito gli alberi di roverella per le loro foglie bruno-dorate ancora sui rami. Gusta e fotografa il contrasto di questo bel colore con quello del cielo azzurro intenso d'inverno. Se cerchi legna per il fuoco, sotto a questi alberi troverai spesso dei rami secchi che ti daranno un bel calore.

Primavera modifica

Estate modifica

Autunno modifica

Riferimenti modifica

Piante presenti a Costigiola

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