Il bagolaro (Celtis australis) è un grande albero spontaneo.

Illustrazione di foglie, fiori e frutti del bagolaro (Otto Wilhelm Thomé)

Il suo nome viene dal latino baculus (bastone), perché i rami resistenti e flessibili erano utilizzati come bastoni. La pianta è conosciuta anche con il nome spaccasassi, dovuto al suo forte apparato radicale, che lo rende in grado di sopravvivere e radicare anche in terreni carsici e sassosi.

Attecchisce facilmente ovunque, sviluppando un apparato radicale profondo e spesso la sua presenza comporta il deperimento degli alberi vicini. Cresce in boschi di latifoglie, anche in luoghi sassosi e aridi, con terreno calcareo.

Come posso riconoscere questa pianta?

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L'elemento più caratteristico è il frutto.

Il bagolaro un albero che può raggiungere i 25 m di altezza. Il tronco è abbastanza breve, robusto e caratterizzato (in età adulta) da possenti nervature, con rami primari di notevoli dimensioni, mentre quelli secondari tendono a essere penduli. La chioma è piuttosto densa, espansa, quasi perfettamente tondeggiante. La corteccia è grigia, liscia per molto tempo e ricorda quella del faggio.

 
Il bagolaro vicino al fuoco di bivacco
 
Rametto di bagolaro con piccole drupe (metà aprile)
 
Tronchetti del bagolaro a Costigiola

Le foglie hanno un picciolo corto e una lamina lanceolata lunga 5–15 cm); sono caratterizzate da un apice allungato e da base un po' asimmetrica, la pagina superiore è più scura e ruvida.

I fiori sono piccoli e verdastri, riuniti in grappoli. I frutti sono drupe sferiche di circa 8–12 mm; dapprima di colore giallo o grigio-verde chiaro, con la maturazione divengono scure. Hanno un sapore dolciastro, ma la polpa è scarsa.

Come viene utilizzata?

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Il suo legno si presenta chiaro, duro, flessibile, tenace ed elastico e di grande durata; è ricercato per mobili, manici, attrezzi agricoli e lavori al tornio. È anche un ottimo combustibile.

Viene utilizzato con successo nelle alberature stradali e nei parchi cittadini, per la sua resistenza all'inquinamento urbano e per la fitta ombra, nonostante i rischi per la pavimentazione stradale, dovuti al fatto che il suo apparato radicale può svilupparsi anche in superficie.

Dalla corteccia si estrae un pigmento giallo e per questo veniva usata in tintoria.

Dove posso trovare il bagolaro a Costigiola?

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Un esemplare è vicino al fuoco di bivacco; una targhetta in legno ti aiuta a identificarlo.

Riferimenti

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