Italiano/Aggettivo
- Comprendere le funzioni degli aggettivi
- Saper riconoscere un aggettivo qualificativo
- Conoscere gli aggettivi determinativi e saperli riconoscere
Funzioni dell'aggettivo
modificaGli aggettivi concordano nel genere e nel numero con il nome a cui si riferiscono e svolgono principalmente due funzioni:
- la funzione predicativa, quando l'aggettivo è correlato al verbo essere (es.: Quel libro è mio; Marco è alto);
- la funzione attributiva, quando modifica il significato di un nome (o un pronome) in un sintagma nominale (es.: Ho pranzato in un buon ristorante).
Sono inoltre classificati in due gruppi:
- aggettivi qualificativi,
- aggettivi determinativi o indicativi, a loro volta suddivisibili in varie sottoclassi.
Aggettivi qualificativi
modificaGli aggettivi qualificativi specificano una qualità o una caratteristica del nome.
- una quercia imponente
- il bambino biondo
- le rose rosse
- cantanti stonati
In base alle desinenze, gli aggettivi qualificativi possono essere distinti in tre classi, indicate nella tabella.
I classe | II classe | III classe | |
---|---|---|---|
Singolare | alt-o (maschile) alt-a (femminile) |
semplic-e (maschile e femminile) |
ipocrit-a (maschile e femminile) |
Plurale | alt-o (maschile) alt-a (femminile) |
semplic-i (maschile e femminile) |
ipocrit-i (maschile e femminile) |
C'è poi una quarta classe di aggettivi invarianti, che non cambiano forma al variare del genere e del numero. In questa classe rientrano alcuni aggettivi di colore, per esempio:
- l'occhio blu
- gli occhi blu
I gradi dell'aggettivo qualificativo
modificaGli aggettivi qualificativi possiedono diversi gradi, che ne indicano l'intensità.
Il grado positivo indica la qualità senza specificarne una misura. Per esempio:
- La stanza è sporca.
Il grado comparativo stabilisce invece un confronto tra due o più elementi. Può essere:
- comparativo di maggioranza, quando il primo elemento possiede una qualità in misura maggiore rispetto a un altro (es.: Stefano è più alto di Mattia);
- comparativo di minoranza, quando il primo elemento possiede una qualità in misura minore rispetto a un altro (es.: Mattia è meno alto di Stefano);
- comparativo di uguaglianza, quando i due elementi possiedono in misura uguale una stessa qualità (es.: Stefano è alto come Dario).
Il grado superlativo indica che il nome possiede una determinata qualità in misura massima. Si distinguono:
- il superlativo relativo, quando un nome possiede una qualità al massimo grado all'interno di gruppo definito (es.: Giorgio è il più alto della squadra);
- il superlativo assoluto, quando un possiede una qualità al massimo grado, oltre ogni confronto (es.: È un grattacielo altissimo).
Il superlativo relativo, in particolare, si forma con
Il superlativo assoluto si forma invece aggiungendo alla radice dell'aggettivo il suffisso -issimo:
- bell-o / bell-issimo
- grand-e / grand-issima
Fanno eccezione alcuni aggettivi che hanno il tema in -r, che formano il superlativo assoluto aggiungendo il suffisso -errimo. Ecco alcuni esempi:
- celebre / celeberrimo
- acre / accerrimo
- salubre / saluberrimo
- integro / integerrimo
Alcuni aggettivi qualificativi, infine, oltre alle forme regolari di comparativo e di superlativo, si usano anche forme speciali derivata da radici diverse da quelle del grado positivo. Queste forme, elencate nella tabella qui sotto, sono dette organiche.
Positivo | Comparativo di maggioranza |
Superlativo relativo | Superlativo assoluto |
---|---|---|---|
buono | più buono migliore |
il più buono il migliore |
buonissimo ottimo |
cattivo | più cattivo peggiore |
il più cattivo il peggiore |
cattivissimo pessimo |
grande | più grande maggiore |
il più grande il maggiore |
grandissimo massimo |
piccolo | più piccolo minore |
il più piccolo il minore |
piccolissimo minimo |
alto | più alto superiore |
il più alto il superiore |
altissimo supremo, sommo |
basso | più basso inferiore |
il più basso l'inferiore |
bassissimo infimo/imo |
esterno | più esterno esteriore |
il più esterno l'esteriore |
estremo |
interno | più interno interiore |
il più interno interiore |
intimo |
Aggettivi determinativi
modificaGli aggettivi determinativi, come suggerisce il termine, contribuiscono a determinare meglio il nome. A loro volta possono essere classificati nelle sottocategorie che seguono.
Aggettivi possessivi
modificaGli aggettivi possessivi specificano il possessore di un oggetto. Per esempio:
- Prestami la tua matita.
- Quelle scarpe sono sue.
In base alla radice viene specificata la persona a cui si riferiscono, mentre la desinenza concorda nel genere e nel numero con il nome a cui si riferiscono. Unica eccezione è loro, che rimane invariato. Si veda la tabella seguente.
Persona | Singolare | Plurale | |
---|---|---|---|
I singolare | Maschile | mio | miei |
Femminile | mia | mie | |
II singolare | Maschile | tuo | tuoi |
Femminile | tua | tue | |
III singolare | Maschile | suo | suoi |
Femminile | sua | sue | |
I plurale | Maschile | nostro | nostri |
Femminile | nostra | nostre | |
II plurale | Maschile | vostro | vostri |
Femminile | vostra | vostre | |
III plurale | loro | loro |
Quando il soggetto e il possessore sono la stessa persona, si può usare l'aggettivo proprio:
- Ogni studente deve scrivere sul proprio quaderno.
L'aggettivo invariabile altrui si usa per indicare un possessore non bene identificato.
- Devi rispettare le cose altrui.
Aggettivi numerali
modificaGli aggettivi numerali indicano una quantità o una posizione precisa del nome a cui si riferiscono. Possono essere di tre tipi diversi.
Gli aggettivi numerali cardinali indicano la quantità numerica, per esempio due, dieci, ventidue ecc. Questi aggettivi non concordano nel genere e nel numero con il nome a cui si riferiscono.
- Ho comprato tre mele e quattro arance.
- I piazza sfilarono ventimila persone.
Gli aggettivi numerali ordinali indicano invece la posizione esatta di un elemento in una fila ordinata, per esempio primo, secondo, tredicesimo, centoventesimo, ecc. A differenza degli ordinali, i cardinali concordano nel genere e nel numero con il nome a cui si riferiscono.
- Devi bussare alla terza porta a destra.
- Complimenti, lei è il nostro milionesimo cliente.
Si considerano aggettivi numerali cardinali anche ultimo, penultimo, terzultimo ecc.
- L'ultima stanza è occupata dal dottor Rossi.
Gli aggettivi numerali moltiplicativi indicano quante volte una quantità è più grande di un'altra. Sono esempi doppio, triplo, quadruplo e quintoplo, dopo di che si tente a usare le forme sei volte, sette volte ecc.
- L'acrobata fece un doppio salto mortale.
- Ha comprato una confezione doppia di biscotti.
Aggettivi dimostrativi
modificaGli aggettivi dimostrativi indicano un oggetto mostrandone la posizione nello spazio, e più precisamente la lontananza o la vicinanza rispetto a chi parla e a chi ascolta. Sono tre: questo, codesto, quello. Gli aggettivi dimostrativi, inoltre, non sono mai preceduti dall'articolo.
L'aggettivo questo indica qualcuno o qualcosa che è vicino, nello spazio e nel tempo, a chi parla:
- Dovresti leggere questo libro.
- Questo maglione è mio.
L'aggettivo codesto, oggi poco utilizzato, indica qualcuno o qualcosa che è vicino, nello spazio e nel tempo, a chi ascolta:
- Potresti passarmi codesto libro?
L'aggettivo quello indica indica qualcuno o qualcosa che è lontano, nello spazio e nel tempo, sia dchi parla sia da chi ascolta:
- Dobbiamo prendere quella scala.
- Domani andremo a quel nuovo centro commerciale.
Aggettivi identificativi
modificaGli aggettivi identificativi indicano identità o uguaglianza tra persone o cose. Sono classificabili in questa categoria gli aggettivi stesso e medesimo.
- Io e Marta abbiamo gli stessi amici.
- Hanno solo scarpe del medesimo colore.
Aggettivi indefiniti
modificaGli aggettivi indefiniti indicano una quantità o una qualità del nome, che però non viene precisata ma rimane, appunto, indefinita.
Tra gli aggettivi indefiniti che indicano una quantità ci sono: poco, alquanto, vario, parecchio, tanto, molto, troppo, altrettanto ecc.
- In casa ho troppe scarpe.
- Luca ha sempre avuto pochi amici.
Tra gli aggettivi indefiniti che indicano una totalità ci sono: tutto, nessuno, alcuno.
- Mi piacciono tutti i tuoi disegni.
Tra gli aggettivi indefiniti che indicano una unità ci sono: ogni, qualche, ciascuno, certo, tale, altro.
- Vado a scuola ogni giorno.
Tra gli aggettivi indefiniti che indicano una qualità indeterminata ci sono: qualunque, qualsiasi, qualsivoglia.
- Mi va bene qualsiasi decisione.
Aggettivi interrogativi ed esclamativi
modificaGli aggettivi interrogativi vengono usati nelle domande, dirette o indirette, per chiedere informazioni sul nome a cui si riferiscono. Rientrano in questa categoria: quale, che, quanto.
- Quale colore preferisci?
- Che città hai visitato questa estate?
- Non mi ha mai detto quanti anni ha.
Gli stessi aggettivi possono essere usati anche per introdurre un'esclamazione. In questo caso si parla di aggettivi esclamativi.
- Quale stupidaggine mi tocca sentire!
- Che bel disegno!
- Quanti soldi ha speso Bruno!