Flora italiana/Magnoliopsida o Dicotiledoni/Fabaceae
Le Fabacee (o Leguminose)
modificaLa famiglia delle Fabacee prende nome da faba = fava, nome comune di una delle specie di questa famiglia da più lungo tempo coltivate, la fava (scientificamente Vicia faba). È usato comunemente per questa famiglia anche il nome di Leguminose, dalla particolare forma del frutto, il legume, un baccello contenente semi; questo nome, benché si discosti dalle regole dei nomi scientifici, è stato riconosciuto dai botanici come Nomen conservandum (nome da conservare), accanto a quello ufficiale.
Esistono nel mondo oltre 600 generi e oltre 10000 specie di Leguminose, con rappresentanti in tutti i climi (da quelli polari a quelli equatoriali) e in tutti i continenti. Le leguminose possono essere sia erbacee, sia arbustive, sia rampicanti, sia arboree.
La famiglia delle Fabacee è divisa in tre grandi sottofamiglie, tutt'e tre presenti anche in Italia:
- le Faboidee, che comprendono circa i 2/3 delle specie, con fiori irregolari di forma caratteristica (corolla papilionacea)
- le Cesalpinioidee, prevalentemente alberi e arbusti, con fiori irregolari ma non papilionacei
- le Mimosoidee, prevalentemente alberi e arbusti, con fiori regolari (attinomorfi)
Queste tre sottofamiglie vengono da qualcuno considerate famiglie distinte.
Le leguminose hanno inoltre frutti a baccello (sia pure con qualche variante) e foglie quasi sempre composte.
La sottofamiglia della fava (Faboidee)
modificaLa sottofamiglia delle Faboidee comprende da sola la maggioranza delle specie di leguminose - e si tratta di un numero molto elevato.
Distribuite in tutto il mondo, le Faboidee comprendono alberi, arbusti ed erbe, alcuni anche coltivati e anzi a volte molto importanti per l'economia umana (fagiolo, soia, pisello, ecc.)
In Italia le Faboidee sono rappresentate da diverse decine di generi e centinaia di specie.
Caratteristiche delle Faboidee
modificaSalvo rare eccezioni, le Faboidee hanno un fiore irregolare di forma particolare, caratterizzato da una corolla cosiddetta "papilionacea": 5 petali, dei quali uno è grande e situato superiormente ("vessillo"), due sono posti ai lati ("ali") e gli altri due sono saldati tra loro e posti inferiormente ("carena").
Il calice è presente ed è gamosepalo (sepali saldati tra loro), con 5 sepali che si riconoscono come 5 piccole punte.
I fiori sono solitamente bisessuali, con stami saldati tra loro in un tubo eccetto uno che è libero e pistillo munito di un unico stilo.
Il frutto è sempre un legume, contenente di solito diversi semi, qualche volta uno solo; normalmente il baccello si apre spontaneamente quando è ben maturo, rilasciando i semi.
Le Faboidee della flora italiana comprendono prevalentemente erbe e arbusti, ma anche qualche albero e alcuni rampicanti.
Generi di Faboidee presenti in Italia
modificaLa sottofamiglia delle Faboidee è divisa in tribù che qui seguiamo in modo semplificato per comodità.
AVVERTENZA.
I generi indicati con (*) comprendono solo specie avventizie e/o coltivate.
I generi indicati con (§) sono coltivati per utilità economica non solo ornamentale (se non c'è l'asterisco comprendono almeno una specie indigena).
- Tribù Genistee (ginestre in senso ampio)
- Adenocarpus, la ginestra calabrese e altre affini
- Argyrolobium, il citiso di Zanoni
- Calicotome, la ginestra spinosa
- Cytisophyllum, il citiso a foglie sessili
- Cytisus, il citiso in senso proprio (diverse specie)
- Genista, la ginestra in senso proprio (diverse specie)
- Laburnum, il maggiociondolo (piccolo albero)
- Lembotropis, il citiso scuro
- Lupinus, il lupino (§)
- Retama, la ginestra bianca
- Spartium, la ginestra odorosa o ginestra di Spagna
- Ulex, il ginestrone (o ginestra spinosa come Calicotome)
- Tribù Lotee (ginestrini e affini)
- Anthyllis, la barba di Giove
- Coronilla, l'erba cornetta
- Dorycnium
- Dorycnopsis
- Hippocrepis, lo sferracavallo
- Hymenocarpos, la cornicina
- Lotus, il ginestrino
- Ornithopus, l'uccellina o piede d'uccello
- Scorpiurus, l'erba lombrica
- Securigera, anch'essa chiamata erba cornetta
- Tripodion
- Tribù Viciee (piselli e affini)
- Tribù Fasolee (fagioli e affini)
- Tribù Galegee (liquirizia e affini)
- Astracantha, l'astragalo dell'Etna
- Astragalus, l'astragalo in senso proprio (diverse specie)
- Colutea, la vescicaria
- Galega, la capraggine
- Glycyrrhiza, la liquirizia (§)
- Oxytropis, un altro astragalo
- Tribù Trifoliee (trifogli in senso ampio)
- Medicago, l'erba medica (§)
- Melilotus, il meliloto
- Ononis, l'arrestabue o ononide
- Trifolium, il trifoglio in senso proprio
- Trigonella, il fieno greco
- Altre tribù
- Amorpha, il falso indaco
- Anagyris, il legno puzzo (piccolo albero)
- Arachis, l'arachide (*)(§)
- Bituminaria, la bituminaria
- Cicer, il cece (*)(§)
- Cullen
- Hedysarum, la sulla (§)
- Onobrychis
- Robinia, la robinia (albero, detto anche impropriamente acacia) (*)
- Sophora, la sofora (*) (albero solo ornamentale)
- Wisteria, il glicine (*)
Chiave di riconoscimento delle Faboidee italiane
modificaFoglie semplici o ridotte a spine
- erbe: Hymenocarpus, Lathyrus, Ononis (+), Scorpiurus
- cespugli o arbusti
- foglie ridotte a spine: Ulex
- foglie non ridotte a spine: Anthyllis, Genista (+), Ononis (+), Retama, Spartium
Foglie trifogliate
- 10 stami tutti uniti tra loro
- (...)
- 9 stami uniti tra loro e 1 libero
- (...)
- stami tutti liberi: Anagyris
Foglie pennate composte da quattro foglioline: Arachis Foglie composte da cinque foglioline
- foglie veramente palmate: Lupinus
- foglie simili a foglie palmate, ma in realtà pennate: Dorycnum
- foglie pennate: Lotus, Tetragonolobus
Foglie composte da più di cinque foglioline
- foglie paripennate (foglioline in numero pari, eventualmente con cirro o spina terminale)
- fogliolina terminale (dispari) trasformata in spina: Astragalus
- fogliolina terminale (dispari) trasformata in cirro: Lathyrus, Vicia
- foglie imparipennate (foglioline in numero dispari)
- (...)
(+) Indichiamo così i generi che compaiono in più punti della chiave
Principali specie di Faboidee italiane
modificaGinestre (tribù Genistee)
modificaGINESTRE SENZA FOGLIE O CON FOGLIE SEMPLICI
-
Il ginestrone (Ulex europaeus) è diffuso in gran parte d'Italia (escluse le isole maggiori), in ambienti aperti
-
Le foglie del ginestrone assomigliano a spine (per poi ridursi e quasi scomparire con la crescita della pianta)
-
I fiori gialli del ginestrone hanno tipica corolla papilionacea; il calice è presente (molto evidente in questi boccioli)
-
Molto simile al ginestrone, la ginestra di Spagna (Spartium junceum) si differenzia per l'assenza di spine
-
La ginestra di Spagna (qui il fiore visto da vicino) ha foglie semplici e fusti giunchiformi
-
Spartium junceum (qui il frutto, più lungo di quello del ginestrone) è presente in tutte le regioni, isole maggiori comprese
GINESTRE CON FOGLIE TRIFOLIATE (...)
MAGGIOCIONDOLI (Laburnum)
-
Aspetto d'insieme del maggiociondolo (L.anagyroides), diffuso a quote basse in tutta Italia escluse le isole maggiori
-
Le infiorescenze pendule del maggiociondolo (qui L. alpinum) giustificano il nome tradizionale
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Il maggiociondolo alpino (L. alpinum) non vive solo sulle Alpi ma anche sull'Appennino fino all'Aspromonte
-
I frutti dei maggiociondoli a maturità si aprono e mostrano i semi, altamente velenosi
(...)
Ginestrini e affini (tribù Lotee)
modificaANTHYLLIS
-
A.barba-jovis, la barba di Giove, è un arbusto proprio delle zone costiere (escluso l'Adriatico centro-settentrionale)
-
Dettaglio dei fiori della barba di Giove; sullo sfondo anche le foglie (composte)
(...)
Piselli e vecce (tribù Viciee)
modifica(...)
Fagioli (tribù Fasolee)
modifica(...)
Astragali e liquirizie (tribù Galegee)
modifica(...)
Trifogli (tribù Trifoliee)
modifica(...)
Altre tribù
modifica(...)
La sottofamiglia del carrubo (Cesalpinioidee)
modificaLe Cesalpinioidee, che prendono nome dal genere tropicale Caesalpinia, sono diffuse principalmente nelle regioni tropicali e sub-tropicali, con circa 160 generi; in Italia sono rappresentate da pochi generi, limitati al centro-sud.
Caratteristiche delle Cesalpinioidee italiane
modifica- foglie composte paripennate oppure cuoriformi
- fiori irregolari, non papilionacei, con 5 petali non fusi tra loro (oppure assenti) e calice gamosepalo (sepali fusi tra loro)
- fiori ermafroditi o unisessuali, con stami liberi (di solito 5) e pistillo con unico stilo
- frutti: legumi
- portamento: alberi o alberetti
Cesalpinioidee italiane
modificaIn Italia sono spontanei solo tre generi (di cui uno avventizio):
- Ceratonia, il carrubo, limitato alle aree più calde (1 specie)
- Cercis, il siliquastro o albero di Giuda (1 specie)
- Gleditsia, lo spino di Giuda, originario del Nordamerica e spontaneizzato qua e là in molte regioni d'Italia (1 specie)
Tra i generi solo ornamentali segnaliamo:
- Bauhinia (2-3 specie)
Albero di Giuda o siliquastro (Cercis)
modifica-
Le foglie dell'albero di Giuda (Cercis siliquastrum) sono cuoriformi/tondeggianti
-
L'albero di Giuda offre in primavera una spettacolare fioritura sui rami ancora spogli, cosa che lo rende apprezzato anche come ornamentale
-
C.siliquastrum (qui i frutti) è spontaneo in quasi tutta Italia (Sardegna esclusa) in collina e in pianura
Carrubo (Ceratonia)
modifica-
Il carrubo (Ceratonia siliqua), qui fotografato in Sardegna, può essere un albero vigoroso
-
Il carrubo, limitato alle isole maggiori nonché alla fascia costiera del centro-sud, può avere anche aspetto arbustivo
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La tipica foglia composta (paripennata) del carrubo accanto a due frutti acerbi
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Fiori maschili di carrubo; diversamente da altre leguminose, i fiori del carrubo sono unisessuali
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Fiori femminili di carrubo; notare l'assenza di petali ma la presenza del calice; il pistillo ha un unico stilo
-
Legumi maturi di carrubo.
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Le carrube sono commestibili (quantunque non particolarmente ricercate) e il carrubo viene anche coltivato.
-
Semi di carrubo
Altri generi
modifica-
Lo spino di Giuda (Gleditsia triacanthos) è ben riconoscibile per le grosse spine sul tronco e i baccelli molto grandi
-
Le foglie dello spino di Giuda, avventizia naturalizzata in molte regioni d'Italia, sono composte di foglioline numerose
-
Il genere Bauhinia è usato come pianta ornamentale (all'aperto solo al sud, comunemente in vaso per interni)
Chiave di riconoscimento delle Cesalpinioidee italiane
modificaFoglie semplici o solo divise in due
- foglie cuoriformi: Cercis
- foglie bilobate o divise parzialmente in due: Bauhinia
Foglie composte
- foglie cuoiose, paripennate, max 8 foglioline: Ceratonia
- foglie non cuoiose, composte di molte foglioline: Gleditsia
La sottofamiglia della mimosa (Mimosoidee)
modificaLe Mimosoidee, che prendono nome dal genere Mimosa, sono una vasta sottofamiglia diffusa prevalentemente nelle regioni tropicali. Anche se non comprende nessuna specie indigena dell'Italia e più in generale dell'Europa, è presente con alcune specie ornamentali e avventizie, tra cui la notissima mimosa dai fiori gialli.
Caratteristiche tipiche delle Mimosoidee
modificaLe Mimosoidee comunemente hanno le seguenti caratteristiche:
- di solito alberi
- fiori regolari (attinomorfi), di solito con 5 petali (in alcune specie 4 o assenti)
- calice presente
- stami di solito numerosi, spesso emergenti dalla corolla e colorati
- pistillo con unico stilo
- foglie composte, imparipennate o doppiamente pennate
- frutto baccello
Mimosoidee italiane
modificaCome detto sopra, non esistono mimosoidee nella flora indigena italiana.
Esistono invece alcune mimosoidee largamente usate come piante ornamentali (e in qualche caso avventizie), appartenenti ai generi:
- Acacia, le acacie vere, tra cui in particolare la notissima mimosa e altre chiamate gaggìe
- Albizia, genere di piante chiamate anch'esse acacie o gaggìe
- Mimosa, la sensitiva e specie affini
Si noti la confusione tra nomi volgari e nomi scientifici. Ciò che comunemente viene chiamato "mimosa" appartiene, dal punto di vista scientifico, al genere Acacia e non al genere Mimosa; inoltre a volte vengono chiamate "acacie" piante non solo di generi diversi da Acacia anche se nella stessa sottofamiglia, ma anche di generi della sottofamiglia Faboidee (in particolare Robinia).
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Acacia dealbata, la mimosa, è largamente coltivata in quasi tutta Italia
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I fiori della mimosa sono quasi circolari, con stami evidenti e raccolti in infiorescenze
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Le foglie della mimosa sono doppiamente pennate e composte da un numero grandissimo di foglioline
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Frutti (baccelli) di Acacia dealbata
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Fiori e foglie di Acacia farnesiana, arbusto comunemente detto gaggìa, avventizia in Sicilia
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Gli straordinari fiori di Albizia julibrissin sono molto apprezzati per ornamento
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Anche le foglie di Albizia julibrissin, l'acacia di Costantinopoli o gaggia arborea, sono doppiamente pennate
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L'albizia è un albero di medie dimensioni
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I baccelli secchi di albizia rimangono visibili anche in inverno
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La sensitiva (Mimosa pudica) ha foglie composte come le altre Mimosoidee
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...e in modo simile ad altre Mimosoidee ma più accentuato le foglie della sensitiva, appena toccate, si richiudono
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Anche nei fiori di Mimosa pudica si notano più che altro gli stami, numerosi e vivacemente colorati
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La sensitiva è una pianta piccola, perenne, legnosa solo dopo anni, che raggiunge al massimo un metro o poco più
Note
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