Flora italiana/Liliopsida o Monocotiledoni/Liliidae: la sottoclasse del Giglio
Quadro generale
modificaLe Liliidae italiane sono quasi tutte erbe con fiori ben visibili, anche se in alcune specie più piccoli e in altre più grandi. In questi fiori non esiste la distinzione tra calice e corolla, sostituiti entrambi da un insieme di "tepali", quasi sempre in numero di sei e in genere divisi fino alla base. I fiori possono essere regolari (p.es. i gigli) o irregolari (p.es. le orchidee).
Le foglie sono solitamente strette e con nervature parallele. I frutti sono nella maggioranza dei casi capsule, frutti secchi che a maturità si spaccano liberando i semi.
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Giglio rosso: fiore regolare con 6 tepali identici perfettamente divisi.
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Il fiore delle orchidee (qui Ophrys garganica) è fortemente irregolare; si riconoscono però anche qui sei tepali, di cui uno altamente trasformato
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Capsula matura di giglio martagone, composta di tre logge
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Capsula di giaggiolo che si è spaccata a maturità mostrando i semi
Nella flora spontanea italiana questa sottoclasse è rappresentata da 12-15 famiglie (il numero varia a seconda degli autori) comprendenti poco più di 100 generi indigeni e almeno una ventina naturalizzati ma originari di altri continenti. Appartengono a questa sottoclasse, tra l'altro, i rappresentanti selvatici di notissime piante ornamentali come i gigli, i tulipani, i gladioli e i giaggioli (o iris).
Melantiacee
modificaLa piccola famiglia delle Melantiacee comprende 15-20 generi di erbe perenni delle regioni temperate boreali. In Italia sono presenti solo due generi.
Caratteristiche generali delle Meliantacee italiane
modifica- grandi erbe
- fusto unico almeno alla base
- foglie grandi
- fiori a simmetria radiale
- il genere Paris ha fiori verdastri formati da 12 tepali, di cui 8 quasi filiformi e 4 più grandi
- il genere Veratrum ha fiori regolari formati da 6 tepali, 6 stami, ovario supero con 3 stimmi
- frutti carnosi (Paris) o secchi (capsule)
Melantiacee italiane
modificaIn Italia sono presenti i seguenti generi:
GENERE PARIS
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L'uva di volpe (P. quadrifolia) ha tipicamente solo 4 (o 5) foglie piuttosto grandi, tutte attaccate alla stessa altezza
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Il fiore verdastro e la bacca immatura si basano sul numero 4 e sui suoi multipli, rendendo quest'erba facilmente riconoscibile
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L'uva di volpe è presente in tutte le regioni italiane escluse Sicilia e Puglia
GENERE VERATRUM
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Il veratro bianco (V. album), diffuso in Italia al centro e al Nord, può raggiungere 1,5 m di altezza
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Le foglie di veratro, in assenza dei fiori, possono essere confuse con altre grandi erbe di montagna
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Il veratro comune (V. lobelianum) è simile al bianco ma meno appariscente per il colore verdastro dei fiori
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Foto ravvicinata del fiore di veratro comune. Anche il veratro comune manca nel Sud e nelle isole.
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Capsule di veratro (qui di veratro nero).
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Il veratro nero (V. nigrum) vive a più basse quote degli altri due veratri, che in Italia sono piante strettamente di montagna
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I fiori del veratro nero (assente dal Piemonte, da quasi tutto il sud e dalle isole) passano dal rosso al nero secondo il grado di maturazione
Colchicacee
modificaLa piccola famiglia delle Colchicacee comprende 15-20 generi di erbe provviste di rizomi o radici simili a bulbi. In Italia è rappresentata dai colchici.
Caratteristiche generali delle Colchicacee italiane
modifica- erbe perenni, a fioritura prevalentemente autunnale
- geofite (capaci di sopravvivere all'inverno solo con le radici, senza foglie)
- fiori e foglie direttamente attaccati alle radici
- fiori regolari a 6 tepali uguali (senza distinzione di calice e corolla)
- i tepali possono essere liberi oppure saldati in un tubo
- 6 stami
- frutto secco (capsula), diviso in 3 logge che si aprono a maturità
- tutte le colchicacee sono altamente velenose.
I colchici non vanno confusi con i crochi, a cui superficialmente somigliano. Oltre alla stagionalità (la maggioranza dei colchici - non tutti - fiorisce in tarda estate o autunno, mentre la maggioranza dei crochi - non tutti - fiorisce in primavera) e ad altri elementi, aiuta la distinzione il numero di stami (nei crochi sono 3 anziché 6).
Chiave di riconoscimento: v. Iridacee
modificaColchicacee italiane
modificaIn Italia sono presenti due generi:
- Bulbocodium, il colchico primaverile, con 1 o 2 specie;
- Colchicum, il còlchico o freddolina, con diverse specie.
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Bulbocodium vernum fiorisce sul finire dell'inverno nelle aree alpine (fino a 2000 m circa)
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L'affine Bulbocodium versicolor fiorisce tra febbraio e aprile sugli Appennini Centrali
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Foglie e frutto di Bulbocodium dopo la fioritura
Liliacee
modificaAnche la famiglia delle Liliacee comprende 15-20 generi di erbe proprie delle regioni temperate dell'emisfero boreale. La famiglia ha anche una sua importanza economica, per la presenza di fiori ornamentali molto conosciuti (i gigli, i tulipani).
In Italia è ben rappresentata da diverse specie.
Caratteristiche generali delle Liliacee italiane
modifica- erbe perenni di media grandezza
- comunemente provviste di bulbi
- foglie alterne, semplici, con nervature parallele
- fiori regolari con 6 tepali (di solito uguali tra loro)
- 6 stami
- ovario supero, tripartito; pistillo terminante con uno stimma trilobato
- frutto normalmente capsula tripartita che si spacca a maturità
Chiave di riconoscimento delle Liliacee italiane
modificafiori grandi (tepali lunghi almeno 3 cm) * tepali fortemente arcuati o ripiegati all'indietro ** fiore unico al termine dello stelo: Erythronium ** diversi fiori per pianta: Lilium (martagon) * tepali non arcuati o poco arcuati ** fiori penduli verso il basso: Fritillaria ** fiori non penduli: Lilium, Tulipa fiori medio-piccoli (tepali fino a 2 cm) * fiori penduli verso il basso: Fritillaria, Streptopus * fiori non penduli ** corolla gialla: Gagea ** corolla bianca: Lloydia
Specie e generi di Liliacee in Italia
modificaIn Italia sono presenti i seguenti generi:
- Erythronium, il dente di cane, con 1 specie
- Fritillaria, la meleagride, con una decina di specie
- Gagea, il cipollaccio, con numerose specie (oltre 20)
- Lilium, il giglio, con 6 specie
- Lloydia, il falangio, con 1 specie
- Streptopus, il lauro alessandrino, con 1 specie
- Tulipa, il tulipano, con 6 specie selvatiche oltre alle note varietà ornamentali
ERYTHRONIUM
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Il dente di cane (Erythronium dens-canis) è caratterizzato da fiori isolati con tepali girati all'indietro.
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Le foglie del dente di cane hanno generalmente aspetto maculato. Questa pianta in Italia cresce solo al Nord (+ Toscana e Marche).
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Capsula di un dente di cane. Notare l'evidente tripartizione e lo stimma con estremità trifida.
FRITILLARIA
GAGEA
LILIUM
LLOYDIA
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Il falangio alpino (Lloydia serotina) in Italia è limitato alle Alpi, da 1600 fino a 3000 m
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Come in tutte le liliacee si possono contare 6 tepali e 6 stami
STREPTOPUS
TULIPA
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Tulipa agenensis, uno dei tulipani selvatici, detto anche occhio di sole, in Italia cresce a quote basse dalle Alpi alla Sicilia (ma non in Sardegna)
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Tulipa sylvestris, il tulipano selvatico o tulipano dei campi, è diffuso in tutta Italia isole maggiori comprese
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Il tulipano dei monti (T. australis = T. sylvestris ssp. australis) è molto simile al tulipano dei campi, ma cresce a quote più alte (fino a 1800 m)
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I tulipani (qui T. clusiana), come altre liliacee, possiedono bulbi sotterranei che nei periodi freddi restano dormienti ma vitali
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Tulipa clusiana è un tulipano ornamentale, originario dell'Asia e occasionalmente inselvatichito in Norditalia
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Esistono diverse varietà o sottospecie di Tulipa clusiana, con colori che vanno dal bianco al giallo e al rosso
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Anche Tulipa gesneriana è ornamentale, asiatico d'origine e inselvatichito in alcune aree del Norditalia (+ Marche)
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I fiori doppi (6+6 tepali a sinistra, 6+3 a destra) sono ottenuti dai vivaisti per mezzo di incroci e altre tecniche (qui T. gesneriana)
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Tulipa saxatilis, il tulipano delle sassaie, originario di Creta, è un altro tulipano ornamentale (qui nella varietà "Lilac Wonder")
Smilacacee
modificaLa piccola famiglia delle Smilacacee comprende solo 2 generi di erbe e rampicanti. In Italia è rappresentata da una sola specie, rampicante.
Smilacacee italiane
modificaIn Italia è presente il genere:
- Smilax, la salsapariglia, con 1 specie.
Caratteristiche:
- rampicante
- foglie triangolari con base cuoriforme e margine spinoso
- 6 tepali disgiunti e regolari
- fiori unisessuali, con 6 stami oppure ovario supero e stimma trifido
- frutto bacca
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Smilax aspera, la salsapariglia, è un rampicante con foglie triangolari a margine spinoso
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La salsapariglia è presente in tutta la penisola e nelle isole maggiori; al Nord è limitata alle regioni che s'affacciano sul mare
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La salsapariglia è una pianta dioica, cioè i fiori sono unisessuati e crescono su piante di sesso distinto
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La salsapariglia produce in autunno grappoli di bacche rosse
Orchidacee: v. modulo dedicato
modificaLa famiglia delle Orchidacee è una famiglia estremamente diversificata, che comprende nel mondo diverse centinaia di generi. Tutte piante erbacee, vivono però a volte nelle cavità dei grandi alberi o in altri luoghi insoliti. I fiori sono di norma irregolari e attraenti. La flora indigena italia annovera 35-40 generi.
Data la ricchezza di specie presenti nella flora italiana e il particolare interesse che questa famiglia riveste per l'amante delle piante, le abbiamo riservato un modulo dedicato.
Iridacee
modificaLa famiglia delle Iridacee ha un'ampia diffusione nel mondo, con oltre 60 generi, tra cui alcuni molto rinomati per il loro valore ornamentale (i giaggioli o iris, i gladioli, le fresie) e uno anche per un limitato valore alimentare (lo zafferano). In Italia sono spontanei una decina di generi.
Caratteristiche generali
modificaChiave di riconoscimento delle Iridacee italiane (+ Colchicacee)
modificaFiori a simmetria radiale (attinomorfi) * fusto molto corto o nullo ** fiori con 6 stami (Colchicacee) *** tepali avvicinati a mo' di tubo ma divisi alla base: Bulbocodium (fioritura primaverile) *** tepali saldati tra loro alla base: Colchicum (fioritura autunnale) ** fiori con 3 stami: *** tubo alla base del fiore molto lungo, stimmi a trombetta: Crocus *** tubo alla base del fiore breve, stimmi filiformi: Romulea * fusto ben sviluppato, tepali esterni ripiegati in basso ** foglie piane: Iris ** foglie a sezione quadrangolare: Hermodactylus Fiori asimmetrici (zigomorfi): Antholyza, Gladiolus
Iridacee italiane
modificaIn Italia sono indigeni (cioè propri della flora originaria) i seguenti generi:
- Antholyza, con 1 specie
- Crocus, lo zafferano o croco, con oltre 20 specie
- Gladiolus, il gladiolo, con 6 specie
- Hermodactylus, con 1 specie, da taluni inclusa nel genere Iris
- Iris, il giaggiolo o iris, con oltre 20 specie
- Moraea, con 1 specie
- Romulea, lo zafferanetto, con circa 15 specie, di cui diverse endemiche di aree ristrette
Sono invece classificati come avventizi (di origine esotica ma oggi spontanei in qualche località):
- Chasmanthe (dal Sudafrica)
- Crocosmia (dal Sudafrica)
- Ferraria (dal Sudafrica)
- Freesia, la fresia (dal Sudafrica)
- Sisyrinchium (dal Nordamerica)
- Sparaxis (dal Sudafrica)
Asfodelacee (comprese Emerocallidacee)
modificaLa famiglia delle Asfodelacee (insieme alla famiglia molto affine Emerocallidacee, riconosciuta solo da una parte degli studiosi) comprende una quarantina di generi di erbe dei climi tropicali e temperati. Alcune di queste erbe possono raggiungere dimensioni veramente ragguardevoli (Aloe dichotoma può superare i 7m, ha un fusto che assomiglia a un vero tronco con rami e vive fino a 80 anni).
In Italia la famiglia è rappresentata da una manciata di generi, alcuni avventizi.
Caratteristiche generali
modificaChiave di riconoscimento
modificaAsfodelacee italiane
modificaIn Italia sono indigeni (cioè propri della flora originaria) i seguenti generi:
- Asphodeline, l'asfodelo giallo (2 specie)
- Asphodelus, l'asfodelo (7 specie)
- Hemerocallis, il giglio turco (2 specie)
- Simethis, il lilioasfodelo (1 specie)
Sono inoltre segnalati come avventizi:
- Aloe, l'aloe (una decina di specie avventizie)
- Gasteria (1 specie avventizia)
- Kniphofia, il giglio della torcia (1 specie avventizia)
- Phormium, il lino della Nuova Zelanda (1 specie avventizia)
Iacintacee
modificaLa famiglia delle Iacintacee è da molti studiosi inclusa nelle Asparagacee (sottofamiglia Scilloidee). Qui la consideriamo separata, seguendo Takhtajan. Si tratta per lo più di erbe di climi tropicali e temperati.
In Italia la famiglia è rappresentata da una decina di generi.
Caratteristiche generali
modificaChiave di riconoscimento
modificaIacintacee italiane
modificaIn Italia sono indigeni (cioè propri della flora originaria) i seguenti generi:
- Bellevalia, una delle erbe chiamate giacinto (6 specie)
- Brimeura, un altro giacinto (1 specie, solo in Sardegna)
- Drimia (sin. Charybdis), la scilla marittima (4 specie)
- Hyacinthoides, un altro giacinto (4 specie)
- Leopoldia, ancora un giacinto (3 specie)
- Muscari, il cipollaccio azzurro o muscari (10-12 specie)
- Ornithogalum, il latte di gallina (oltre 20 specie)
- Prospero, la scilla autunnale (6 specie)
- Scilla, la vera scilla (una decina di specie)
Sono inoltre segnalati come avventizi:
- Albuca (1 specie avventizia)
- Hyacinthus, il vero giacinto (1 specie ornamentale, anche avventizia)
- Othocallis (1 specie avventizia)
Agavacee
modificaAnche la famiglia delle Agavacee è da molti studiosi inclusa nelle Asparagacee (sottofamiglia Agavoidee). Si tratta di erbe con foglie rigide e a volte fusti legnosi; compreso il grande fiore, alcune possono superare i 10 m di altezza.
Nessun genere è originario dell'Italia. Alcuni generi sono però coltivati per ornamento e a volte si sono naturalizzati, facendosi notare per le dimensioni ragguardevoli e la forma particolare.
Caratteristiche generali
modificaChiave di riconoscimento
modificaAgavacee presenti in Italia
modificaCome si è detto, nessun genere di Agavacee fa parte della flora indigena italiana.
Sono ornamentali e anche avventizi i seguenti generi:
Alliacee
modificaLa famiglia delle Alliacee, da taluni inclusa nelle successiva famiglia delle Amarillidacee, prende nome dall'aglio. Comprende 15-20 generi, di cui 2 spontanei in Italia.
Caratteristiche generali
modificaAlliacee italiane
modificaIn Italia sono presenti i seguenti generi:
- Allium, che è rappresentata nella flora italiana da quasi 100 specie (!) spontanee (aglio selvatico), oltre ad alcune specie coltivate (aglio, cipolla, porro, scalogno)
- Nothoscordum, 2 specie avventizie.
Amarillidacee
modificaLa famiglia delle Amarillidacee comprende oltre 50 generi di erbe diffuse soprattutto nelle regioni tropicali e subtropicali. Alcuni vi includono anche le Alliacee. La flora italiana comprende 6 generi indigeni e altrettanti avventizi.
Caratteristiche generali
modificaChiave di riconoscimento (comprensiva anche delle Alliacee)
modificaAmarillidacee italiane
modificaLa flora italiana comprende i seguenti generi indigeni:
- Acis, le campanelline, con 5 specie limitate a Sicilia, Sardegna, Corsica e Liguria
- Galanthus, il bucaneve (4 specie)
- Leucojum, le campanelle (3 specie)
- Narcissus, il narciso, con una ventina di specie
- Pancratium, il giglio marino (2-3 specie)
- Sternbergia, lo zafferanastro (2-3 specie)
e inoltre i seguenti generi avventizi:
- Amaryllis, l'amarillide (1 specie originaria del Sudafrica)
- Nerine (1 specie originaria del Sudafrica)
- Tristagma, il fiorestella (1 specie originaria del Sudamerica)
- Triteleia (1 specie originaria del Nordamerica)
- Tulbaghia (1 specie originaria del Sudafrica)
- Zephyranthes (2 specie originarie delle Americhe)
Asparagacee (+ famiglie affini)
modificaLa famiglia delle Asparagacee, che nelle classificazioni più antiche era limitata al genere Asparagus e pochi altri strettamente affini, è stata notevolmente ampliata dagli studiosi più recenti, fino a comprendere diverse decine di generi.
Qui abbiamo mantenuto separate le famiglie delle Iacintacee (altrimenti considerata sottofamiglia, Scilloidee) e delle Agavacee (= Agavoidee), mentre le altre famiglie sono presentate incorporate.
In Italia le Asparagacee (senza Iacintacee e Agavacee) sono rappresentate da una decina di generi indigeni e qualche altro avventizio.
Caratteristiche
modificaChiave di riconoscimento
modificaAsparagacee italiane
modificaI generi di Asparagacee presenti nella flora italiana (tenendo conto delle famiglie incluse o escluse come segnalato sopra) sono i seguenti:
- Anthericum, la liliagine o lilioasfodelo (2 specie)
- Aphyllanthes, con una sola specie, limitata a Piemonte, Lombardia e Liguria
- Asparagus, l'asparago, con una decina di specie
- Convallaria, il mughetto (1 specie)
- Danae, il lauro alessandrino (1 specie, assente da Sud e Isole)
- Maianthemum (1 specie, solo nel Nord + Toscana)
- Paradisea, il giglio di monte (1 specie, solo nel Nord e sugli Appennini centro-settentrionali)
- Polygonatum, il sigillo di Salomone (4 specie)
- Ruscus, il pungitopo (3 specie)
a cui vanno aggiunti i generi avventizi:
- Aspidistra (originario del Giappone)
- Chlorophytum (originario del Sudafrica)
- Cordyline (originario della Nuova Zelanda)
- Dasylirion (originario del Messico)
- Dracaena, il tronchetto della felicità o albero del drago (originario delle Canarie e altre isole atlantiche)
- Liriope (originario dell'Asia orientale)
- Ophiopogon (originario dell'Asia orientale)
Note
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