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Per comprendere come sono costruite le varie forme del verbo ed il perché di certe mutazioni, bisogna conoscere la sistematica della loro classificazione ed alcune regole fonematiche. Pur agevolando la comprensione di vari fenomeni linguistici, però, la conoscenza di questi particolari non è strettamente indispensabile per lo studio della lingua, per il quale è sufficiente memorizzare le varie forme che il vocabolo può assumere durante le flessioni. Per esempio, per il verbo žel-e-ti, žel-i-m, žel-e-l non occorre sapere perché il presente non faccia *žel-e-m, si fa prima a ricordare la forma corretta. Analogamente, non è necessario individuare perché un verbo faccia parte di un dato gruppo, basta sapere a quale delle cinque coniugazioni faccia riferimento.

Base dell'infinito

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Il verbo all'infinito è costituito dalla base (radice + suffisso) e dalla desinenza –ti oppure –či. Il suffisso che precede la desinenza –ti può essere una delle vocali a-e-i-u oppure una s. Nelle forme del presente questa "s" può rimanere, decadere o mutare in altra sibillante (z), una dentale (t, d), o una labiale (p, b).

Infinito con desinenza -ti
preceduta da vocale . preceduta da –s-
del-a-ti del-a-m del-a-l . nes-ti nes-e-m nes-e-l s rimasta
žel-e-ti žel-i-m žel-e-l . mols-ti molz-e-m molz-e-l s < z
voz-i-ti voz-i-m voz-i-l . ples-ti plet-e-m plet-e-l s < t
ses-u-ti ses-u-jem ses-u-l . kras-ti krad-e-m krad-e-l s < d
. tep-s-ti tep-e-m tep-e-l s omessa
. dolb-s-ti dolb-e-m dolb-e-l s omessa

La desinenza dell'infinito –či si è evoluta dal protoslavo *t' che si pronuncia in modo simile ed è tuttora in uso ad esempio nella lingua russa. Tale desinenza *t' deriva a sua volta dall'indoeuropeo *kt. Ma mentre il processo di palatalizzazione modificò il *kt dell'infinito, non ebbe luogo nel participio, dato che il protoslavo aveva inserito una ə (e semivocalica) nel gruppo *kt.

Ad esempio:

reči, rečem, rekel: deriva da *rekti > *ret'i > reči, *rek-e-m > reč-em, *reklъ > rekəl > rek-e-l

seči, sežem, segel: deriva da *segti > *set'i > seči, *seg-e-m > sež-em, *seglъ > segəl > seg-e-l

Salvo eccezioni, la base dell'infinito serve per la costruzione del supino, del participio passato attivo e quello passivo.


Base del presente

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In relazione alla base del presente (radice + suffisso) si distinguono cinque coniugazioni. Nelle prime quattro, le basi terminano con i suffissi –a-, -i-, -je- oppure –e-, la quinta coniugazione ha le desinenze attaccate al tema senza infisso vocalico. Da tenere presente che i verbi sotto citati quali esempi servono da riferimento anche per i loro derivati, cioè come delati, orati, prijeti ecc. si coniugano izdelati, preorati, poprijeti e tutti gli altri derivati.

  1. La base del presente termina con la vocale tematica –a-, esempio del-a-ti, del-a-m, del-a-l. Il gruppo include i verbi con infinito in –ati.
  2. La base del presente termina con la vocale tematica –i-,
    1. verbi con infinito in –iti, esempio krož-i-ti, krož-i-m, krož-i-l:
    2. verbi con infinito in –eti, esempio žel-e-ti, žel-i-m, žel-e-l.
  3. La base del presente termina con il gruppo tematico –je-,
    1. alcuni verbi con infinito in –ati, esempi: or-a-ti, or-je-m, or-a-l; čes-a-ti, *čes-je-m<češ-e-m, čes-a-l; posl-a-ti, *posl-je-m>pošl-je-m, posl-a-l; kl-a-ti, *kolj-je-m>kol-je-m, kl-a-l; stl-a-ti, stel-je-m, stl-a-l. Vi si include il sottogruppo in –jati composto dai verbi dajati, dejati (usato solo nel tempo passato), majati, sejati, smejati se, per cui dajem, sem dejal, majem. sejem, smejem se.
    2. verbi con infinito in –ovàti ed –evàti con presente in –ujem, esempi (1) nakup-ova-ti, nakup-uje-m, nakup-ova-l; (2) premišlj-eva-ti, premišlj-uje-m, premišlj-eva-l. Il punto (2) è evidente parte del precedente, dato che la –e- è motivata solo dalla consonante molle che la precede. I verbi in –èvati (es. prehitèvati, domnèvati, naštèvati) fanno il presente in –èvam e sono della prima coniugazione.
    3. i verbi con radice monosillabica e infinito in –iti, per esempio gniti, kriti, liti, piti, riti, vpiti, nonché il verbo počìti se, fanno il presente in –ijem, esempio piti, pijem, pil. Analogamente i verbi in –eti greti, peti, šteti con presente grejem, pojem, štejem.
  4. La base del presente termina con la vocale tematica –e-:
    1. verbi con infinito in -eti, presente in –em, -mem:
      1. presente in –em, esempio razum-eti, razum-e-m; hot-eti, hoč-e-m; ven-eti, ven-e-m; prisp-eti, prisp-e-m. Fanno parte di questo gruppo anche i verbi che hanno la radice dell'infinito priva di vocale ad esempio vr-eti, vr-e-m; mr-eti, mr-e-m; sm-eti, sm-e-m; ecc.
      2. presente in –mem, esempio prej-eti, prej-me-m, prej-e-l e verj-eti, verj-ame-m, verj-el. La base del presente è formata dalla radice + -me-/-ame-.
    2. verbi in –či e –sti:
      1. verbi con infinito in –či, esempi reč-i, *rek-e-m>reč-e-m, rek-e-l e strič-i, *strig-e-m>striž-e-m, strig-e-l. La base del presente è formata dalla radice in -k o -g + -e-.
      2. verbi con infinito in –sti: Quando la –s- fa parte della base originale del verbo, la coniugazione è regolare, esempio tres-ti, tres-e-m. Ma in molti casi la –s- deriva da un'originale –d-, -t- oppure –z- che si è conservata nel presente, ad esempio pas-ti, pad-e-m; ples-ti, plet-e-m; les-ti, lez-e-m. In questi casi la –s- sostituisce la consonante primaria per facilitare la pronuncia (*pad-ti>pas-ti, *plet-ti>ples-ti, *lez-ti>les-ti). Nei verbi che finiscono in –psti e –bsti, invece, questa –s- viene omessa, esempio tep-s-ti, tep-e-m; dolb-s-ti, dolb-e-m.
    3. verbi perfettivi con infinito in –niti che sostituendo -niti con –ati diventano imperfettivi della prima coniugazione, esempio dvig-ni-ti, dvig-ne-m, dvig-ni-l ed il suo imperfettivo dvig-a-ti, dvig-a-m, dvig-a-l; la base del presente è formata dalla radice + -ne-.
    4. verbi in –četi e -preti, esempi: zač-eti, zač-ne-m, zač-e-l; odpr-eti, odpr-e-m, odpr-l, e altri.
  5. Sono in tutto sei verbi atematici (privi di vocale tematica prima della desinenza) molto usati sia da soli che come basi di verbi composti, e precisamente: biti, sem, bil; dati, dam, dal; iti, grem, šel; jesti, jem, jedel; povedati, povem, povedal; vedeti, vem, vedel. Rientrano in questo gruppo anche i loro verbi derivati, tranne quelli composti con il verbo iti. Esempi:
    • come dati si flettono anche prodati, prodam, prodal; oddati, oddam, oddal; vdati se, vdam se, vdal se; ecc.
    • come jesti si flette ad esempio pojesti, pojem, pojedel; e altri;
    • come povedati si coniugano prepovedati, prepovem, prepovedal; izpovedati, izpovem, izpovedal; ecc.
    • come vedeti si flette izvedeti, izvem, izvedel; e altri.
I verbi composti con iti, grem, šel fanno eccezione perché hanno conservato la forma arcaica del presente *idem, *ideš, *ide…, ad esempio priti, pridem, prišel; oditi, odidem, odšel; zaiti, zaidem, zašel. Si flettono seguendo alla quarta coniugazione.

In linea di massima, la base del presente viene usata per la costruzione dell'imperativo, del gerundio e del participio presente attivo.

Le eccezioni

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Nela lingua slovena ci sono molte eccezioni alle regole, alcune storicamente spiegabili, altre dovute semplicemente all'uso assiduo e continuato di un vocabolo sin dai primordi che non ne ha permesso grandi cambiamenti. Segue un'evidenza di alcuni gruppi di eccezioni nell'ambito della flessione verbale, senza dettagliate spiegazione delle probabili cause o processi storico/linguistici. E ben sottolineando che con ciò l'argomento non è esaurito.

L'imperativo

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La prima coniugazione ha la desinenza –j, le altre tendono a finire in –i, esempi del-a-j, voz-i, dvign-i, vz-em-i. I verbi in –ovati/-evati non hanno bisogno della desinenza –j, in quanto già la base finisce appunto con una –j-, esempio nakup-uj.

I verbi con infinito in –či e base del presente terminante in –k- o –g-, cambiano queste due consonanti rispettivamente in –c- e –z-, esempi re-či (presente *rek-e-m>reč-e-m) ha l'imperativo rec-i, e se-či (presente *seg-e-m>sež-e-m) ha l'imperativo sez-i.

Tutta la quinta coniugazione ha imperativi irregolari: biti, dati, iti, jesti, povedati, vedeti hanno l'imperativo rispettivamente bodi, daj, pojdi, jej, povej, vedi. Sono irregolari anche gli imperativi di imeti (imej), gledati (glej), bati se (boj se), stati (stoj), vzeti (vzemi).

Gerundio e participio presente attivo

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La prima irregolarità è che queste due forme non sono possibili per tutti i verbi, e per altri verbi l'uso sta scemando e si preferisce descrivere l'azione. Esempio: La traduzione letterale di "Lavoravo piangendo." è Delal sem jokaje., ma si dirà piuttosto Delal sem med jokanjem. (Lavoravo tra il pianto.) oppure Delal sem in jokal. (Lavoravo e piangevo.) In modo simile, "Vedo un bimbo piangente." letteralmente sarà Vidim jokajočega otroka., ma è preferibile una descrizione dell'azione: Vidim otroka, ki joka.

Per la prima e la quinta coniugazione, il participio presente prende come base la terza persona plurale presente, ad esempio gledati fa gledajo-č, jesti fa jedo-č.

Per la seconda coniugazione, le desinenze vanno applicate direttamente alla radice, omettendo cioè l'infisso –i- (krož—eč e krož—eč, -a, -e).

Participio passato attivo

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E' leggermente irregolare nei verbi che finiscono in –reti, se questa desinenza è preceduta da consonante. In questo caso la desinenza –l del participio si attacca direttamente alla –r-, omettendo in pratica l'infisso –e-. Esempio odpr-e-ti ha il participio odpr-l, odpr-la, odpr-lo.

Fanno eccezione i verbi greti e vreti con i relativi derivati che hanno i participi grel, -a, -o, segrel. –a, -o, vrel, -a, -o, zavrel. –a. –o (da zavreti = bollire). Interessante notare che esiste anche il verbo zavreti con diverso significato e diversa etimologia, il quale rispetta quanto detto al paragrafo precedente e fa il participio zavrl, -a, -o (da zavreti = frenare).

Participio passato passivo

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Il participio passato passivo è regolare con i verbi della prima coniugazione (dela-n, -na, -no), della seconda coniugazione primo gruppo con infinito in –eti (žele-n, -na, -no), della terza coniugazione (ora-n, -na, -no e nakupova-n, -na, -no), della quarta secondo gruppo (tranne quelli con presente in –de-) e terzo e dei verbi transitivi della quinta, come da specchietto riepilogativo in calce.

Per i gruppi con infinito terminante in -iti (seconda coniugazione secondo gruppo, e quarta coniugazione primo gruppo) la desinenza –en si applica alla radice del verbo (non alla base del presente) e provoca dei cambiamenti nelle consonanti che vengono a precederla. Si tratta di processi non sempre facilmente individuabili, e allo studente viene consigliata la memorizzazione delle forme piuttosto che lo studio della loro derivazione. I cambiamenti che si verificano sono:

  • d>j : posod-iti > posoj-en
  • t>č : ukrot-iti > ukroč-en
  • z>ž : voz-iti > vož-en
  • s>š : nos-iti > noš-en
  • st>šč : sprost-iti > sprošč-en
  • l>lj : izvol-iti > izvolj-en
  • sl>šlj : misl-iti > mišlj-en
  • n>nj : dvign-iti > dvignj-en
  • r>rj : var-iti > varj-en
  • p>plj : stop-iti > stoplj-en
  • b>blj : zarob-iti > zaroblj-en
  • m>mlj : posprem-iti > pospremlj-en
  • v>vlj : sprav-iti > spravlj-en

Fanno eccezione a questa norma:

  1. i verbi con terminazione –riti preceduta da una consonante occlusiva, ad esempio odobr-iti fa il participio regolare odobr-en
  2. i verbi con terminazione –iti preceduta da č, ž, š, ad esempio odloč-iti < odloč-en, posuš-iti < posuš-en, polož-iti < polož-en
  3. alcuni altri verbi, ad esempio začud-iti < začud-en, zalot-iti < zalot-en.

Riepilogo:

Participio passato passivo
coniugazione gruppo infinito part.passato passivo formazione
Prima del-a-ti del-a-n regolare
Seconda žel-e-ti žel-e-n regolare
Seconda obkrož-iti obkrož-en la ž non chiede cambiamenti
voz-iti vož-en z>ž
Terza počesa-ti počesa-n regolare
Terza nakupova-ti nakupova-n regolare
Quarta dvign-iti dvignj-en n>nj
Quarta reč-i reč-en regolare
Quinta proda-ti proda-n regolare