Sloveno/Gruppi di consonanti

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Una delle differenze tra la lingua italiana e quella slovena è la diversa proporzione tra vocali e consonanti. Mentre in italiano tutte le sillabe contengono almeno una vocale, lo sloveno ha moltissime sillabe senza vocali. In italiano sono abbondanti i dittonghi e lo sloveno non tollera due vocali assieme. In italiano troviamo pochi gruppi di più di due consonanti, mentre in sloveno i gruppi normalmente usati arrivano a quattro consonanti. Ne deriva una certa "abbondanza" di consonanti che perciò assai frequentemente si trovano affiancate e danno luogo a fusioni particolari.

La difficoltà per lo studente straniero sta nel fatto che non tutte queste fusioni seguono sempre le stesse regole. L'unica costante è la tendenza ad addolcire il suono. Si riportano comunque alcune regole che spiegano varie mutazioni di consonante che si incontrano durante le varie flessioni e lo sviluppo dei vocaboli sloveni. Le prime tre di queste regole devono essere studiate e memorizzate, le rimanenti sono, più che altro, spiegazioni di alcune formazioni che si incontreranno più avanti.

Gruppo C - Č - F - H - K - P - S - Š - T modifica

Cambia la preposizione s/z che precede.

La preposizione s/z (con) è molto comune ed è indispensabile per lo studio della lingua, in quanto di solito si usa per la formazione del sesto caso. Proprio perciò bisogna tener presente che mantiene la forma s solo quando è seguita da parola iniziante per una delle consonanti di questo gruppo. Davanti a tutte le altre consonanti ed alle vocali, la preposizione ha la forma z. Per facilitare la memorizzazione, è stata compilata la frase "Ta suhi škafec pušča." (Quest'asciutta tinozza perde.), nella quale sono contenute tutte le consonanti in questione. Esempi:

preposizione 6° caso singolare significato preposizione 6° caso singolare significato
S s tablo con la lavagna Z z ajdo con il grano
S s sestro con la sorella Z z deco con i bambini
S s hišo con la casa Z z Ivanko con Giovanna
S s šolo con la scuola Z z goro con la montagna
S s knjigo con il libro Z z omaro con l'armadio
S s Francko con Franca Z z uro con l'orologio
S s cunjo con lo straccio Z z žogo con la palla
S s piko con il punto Z ...ecc. per tutte le vocali
S s češnjo con la ciliegia Z ...ecc, per le altre consonanti

Gruppo K - G modifica

Cambia la preposizione k/h che precede.

La preposizione k/h (a, verso) di solito si usa per la formazione del terzo caso. Ha la forma h solo se è seguita da parola iniziante per una delle consonanti di questo gruppo, cioè k e g. Davanti a tutte le altre consonanti ed alle vocali, la preposizione ha la forma k. Di conseguenza: h kosilu, h gospodu, k omari, k blazini, k jajcu, k polju, ecc.

Gruppo C - J - Č - Š - Ž modifica

Cambia la vocale seguente.

Quando una desinenza che inizia per -o- viene applicata ad una base che finisce con le consonanti di questo gruppo, detta -o- viene cambiata in -e-. Succede nei vari casi della declinazione maschile, come pure negli aggettivi possessivi derivati da sostantivo. Da notare che, storicamente, proprio questa regola ha creato i sostantivi neutri che finiscono in -e. Esempi:

a - declinazione di nož (coltello): z nož-em (con il coltello)

b - aggettivo di hudič (diavolo): hudič-ev (del diavolo)

c - sostantivo e possessivo neutro: moje srce (il mio cuore), mentre la forma canonica è njegovo kolo (la sua bici)

Gruppo C - G - H - K - S - T - Z modifica

Si ammorbidisce davanti alle vocali -e-, -ə-, -i-. Si tratta della palatalizzazione classica, dove le quattro consonanti "dure" mutano nelle più "dolci" č, š, ž. Da notare che questa trasformazione non succede durante le flessioni, bensì con la creazione di diminutivi o altre forme derivate. Negli esempi che seguono, la forma intermedia è solo illustrativa del processo di mutazione, e la terza forma è quella attualmente in uso:

  • diminutivo di palica (bastone): palic-a < palic-i-ca < paličica (bastoncino)
  • aggettivo possessivo da stric (zio): stric < stric-əv < stričev (appartenente allo zio)
  • parola composta con stolica (sedia): stolic-a < u-stolic-enje < ustoličenje (insediamento di carica)
  • diminutivo di noga (gamba, piede): nog-a < nog-ica < nožica (piedino)
  • aggettivo da snaga (pulizia): snag-a < snag-ən < snažen (pulito)
  • parola composta con prag (soglia): prag < pred-prag-en, predprag-ni < predpražnik (stuoino)
  • aggettivo di prah (polvere): prah < prah-ən < prašen (impolverato)
  • diminutivo di muha (mosca): muh-a < muh-ica < mušica (moschino)
  • parola derivata da strah (paura): strah < strah-ilo < strašilo (spaventapasseri)
  • parola derivata da klobuk: klobuk < klobuk-evina < klobučevina (feltro)
  • aggettivo di mrak (crepuscolo): mrak < mrak-ən < mračen (oscuro)
  • diminutivo di slika (immagine): slik-a < slik-ica < sličica (piccola immagine)
  • parola derivata da visok (alto): vis-ok < vis-ina < višina (altezza)
  • parola derivata da krotiti (domare): krot-iti < u-krot-ən < ukročen (domato)
  • parola derivata da nizek (basso): niz-ek < niz-ina < nižina (pianura)