Software libero a scuola/Produzione del testo per disortografia

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Dispositivi di ausilio alla produzione del testo nei casi di disortografia

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Premessa

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Questo documento si propone di esplorare alcune strategie per aiutare gli allievi disortografici a produrre un testo: quali procedimenti si possono usare in contesto scolastico?


Ausili pedagogici

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Per rimediare alle difficoltà legate alla trascrizione di un testo, si può delegare la fase finale della realizzazione del testo, cioè la scrittura vera e propria, ad un'altra persona. Questa modalità è correntemente usata nelle scuole per l'infanzia: si detta all'adulto. Il testo viene formulato da un allievo o gruppo di allievi; l'insegnante in questa fase svolge un ruolo di mediatore, poi assicura la trascrizione del testo. Si può prolungare questa modalità oltre la scuola per l'infanzia, ma si pone il problema della disponibilità dell'insegnante. Nella scuola primaria, è possibile organizzare in modo collettivo alcune attività di produzione del testo: gli allievi sono divisi in gruppetti, in ogni gruppo un allievo (per il quale il passaggio allo scritto non presenta difficoltà) svolge il ruolo di segretario. Uno dei vantaggi del lavoro di gruppo è che limita gli effetti di sovraccarico cognitivo legati alle numerose operazioni da compiere: ideazione del testo, formulazione (ricerca delle parole) poi trascrizione. Il lavoro di gruppo permette anche di creare uno spazio di negoziazione tra gli allievi per la ricerca delle idee e la formulazione prima della trascrizione finale. Questa fase può anche contribuire a costruire determinati apprendimenti sulla struttura del testo, la sintassi ed il lessico.

Tuttavia, anche se particolarmente interessanti, queste modalità di lavoro non permettono agli allievi disortografici l'accesso alla produzione del testo in modo totalmente autonomo. Si devono individuare strade tecniche attraverso le quali tutti gli allievi possano produrre un testo in modo autonomo.


Ausili tecnici

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Tra gli ausili tecnici alla produzione del testo scritto in caso di disortografia, esistono programmi di riconoscimento vocale: il testo viene direttamente dettato al computer che si incarica della sua trascrizione. L'idea è seducente, la messa in pratica delicata: l'allievo si deve incaricare di tutte le operazioni di elaborazione del testo (ricerca delle idee, formulazione in parole) prima di dettare il testo. Infine, il riconoscimento del testo è più o meno affidabile e la trascrizione operata dal programma può rivelarsi del tutto incoerente: si deve svolgere un controllo costante del testo riprodotto sullo schermo.

Per facilitare l'accesso a questi programmi, si può usare una modalità intermedia: si tratta di registrare il testo con un programma di registrazione audio (vedere la documentazione tecnica). Il programma si incarica della fase di trascrizione sotto forma di registrazione audio, e permette il lavoro di revisione del testo come in un programma di scrittura: si possono eliminare brani audio, aggiungere o sostituire passaggi, così come nella videoscrittura si usa copia/taglia/incolla. All'inizio il procedimento può essere proposto a piccoli gruppi o coppie; l'ideazione e la formulazione si realizza collettivamente nel gruppo, la manipolazione del programma da un allievo e la narrazione da un altro.


Resoconto di una sperimentazione

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Il primo progetto di scrittura, sperimentato con allievi del terzo ciclo (in Italia secondo ciclo, 8-10 anni) consisteva nell'immaginare la continuazione di un testo di fantasia di struttura narrativa il cui inizio era stato dato. Gli allievi erano divisi in diversi gruppi: uno di questi aveva l'obiettivo di produrre il testo sotto forma di registrazione audio, gli altri gruppi producevano un testo grazie ad uno dei membri nominato segretario. Si è potuto verificare che la manipolazione tecnica del programma poteva essere totalmente presa in carico dagli allievi. Nella classe è però necessario un livello sonoro accettabile. A riguardo della produzione della registrazione, ogni frase è stata pronunciata diverse volte dal narratore per cercare di ottenere una registrazione senza esitazioni o farfugli. Durante la fase della prima bozza, sarebbe stato possibile usare al posto del computer un registratore audio digitale. Tuttavia la fase di revisione sarebbe stata assai più difficile da realizzare, o addirittura impossibile visto che le operazioni di spostamento, aggiunta, sostituzione richiedono un riferimento visivo del passaggio da elaborare. Il programma su pc mostra lo spettrogramma dell'audio, permettendo di trovare e selezionare i passaggi da modificare. Queste sedute di lavoro hanno permesso di identificare la registrazione audio come un attrezzo pertinente ed efficiente nella produzione del testo. Questa modalità di lavoro può costituire un ausilio interessante da usare prima di iniziare l'apprendimento di un programma di riconoscimento della voce.