LibreOffice Writer/Presentare dati graficamente: Chart
È già stato introdotto a pagina 121 come inserire tabelle e formattarle. Ma non sempre è sufficiente presentare i dati come liste di numeri, a volte bisogna dargli formato grafico.
In questo capitolo parleremo su come riuscire a fare questo, sia con gli strumenti propri di LibO sia con programmi esterni.
Creare un grafico direttamente da Writer
modificaInserisci → Grafico creerà, tramite la componente Chart di LibO, un colorito grafico a colonne nel punto dove si trovava il cursore. Questo grafico può essere modificato senza problemi tanto per cambiare i dati che presenta come per modificare le sue proprietà. Inserito in questo modo, il grafico dovrebbe essere in «modalità edizione», ma se si fa clic fuori diventerà un semplice oggetto all'interno del nostro documento Writer: un doppio clic ci permetterà di tornare agli strumenti per modificarlo.
Con Visualizza → Tabella di dati (o il corrispondente bottone della barra degli strumenti Formattazione) si presenterà una semplice finestra dove potremo modificare i valori utilizzati per costruire il grafico appena inserito.
Come si può vedere è possibile avere voci di testo per classificare i dati, si possono aggiungere nuove righe e colonne, eccetera. I bottoni della parte superiore della finestra sono:
- Inserisci riga
- Inserisci serie (colonne di dati)
- Inserisci colonna di testo (per classificare i dati)
- Eliminare riga
- Eliminare serie
- Sposta la serie a destra
- Sposta la riga in basso
Lasciando alcune voci di testo vuote, potremo «raggruppare» colonne di dati come si vede nella Figura 70.
Ma potremo certamente non essere interessati al classico istogramma. Per avere altri tipi di grafici, prima di modificare la tabella dei dati dobbiamo andare a Formato → Tipo di grafico dove vedremo quello presentato dalla Figura 71.
Non c'è molto da dire su questo dialogo: scegliendo il tipo di grafico a sinistra avremo diversi opzioni da scegliere a destra, la possibilità di effetti «3D», eccetera.
Praticamente l'unico punto importante da tener presente è che, a meno che non venga scelto il tipo XY (Dispersione), le «categorie» saranno considerate come testo anche se ci sono numeri lì. Infatti: se vogliamo un tradizionale grafico dove i valori di X rappresentano veri numeri e non semplici etichette di larghezza uniforme dobbiamo scegliere «XY (dispersione)».
Dopo aver scelto il tipo di grafco dispersione, sarà necessario fare doppio clic sull'asse X del grafco e nella scheda Numeri scegliere il formato numerico.
Con un clic sui diversi elementi del grafico come i suoi assi, i punti, eccetera risulta possibile modificare le loro proprietà utilizzando le opzioni presenti nella barra laterale.
Sia dalla barra laterale che dal menù Inserisci o dal corrispondente bottone della barra degli strumenti di formattazione è possibile aggiungere un titolo al grafico, decidere dove va collocato il quadro con la legenda (oppure se non risulta necessario), eccetera.
Per aggiungere barre di errore ai nostri grafici di dispersione dobbiamo andare a Inserisci → Barre errore Y. Se lì viene scelto, come mostrato nella Figura 72, Dalla tabella dati, ritornando sulla tabella ci troveremo con nuove colonne per ogni serie, aspettando gli errori in su e in giù di ogni punto.
Creare un grafico da una tabella esistente in Writer
modificaÈ anche possibile creare un grafico a partire da una tabella già esistente in un documento Writer.
Selezionando la parte della tabella che ci interessa (soltanto qualche colonne oppure tutta) usiamo Inserisci → Grafico e vedremo comparire un primo grafico con i nostri dati insieme a un «assistente» che ci farà da guida per configurarlo.
Nel secondo passo, Area dati, si trovano le opzioni, spuntate in modo predefinito, Prima riga come didascalia e Prima colonna come didascalia. Queste opzioni faranno si che la prima riga e la prima colonna della tabella siano prese come «etichette» e perciò vengano ignorate nella realizzazione del grafico. Se invece la prima riga e la prima colonna contengono dei dati che vogliamo rappresentare dobbiamo togliere la spunta a quelle opzioni.
Le altre opzioni sono chiare e perciò non andremo in più dettagli.
Risulta importante notare che il grafico così creato sarà associato in modo dinamico ai dati della tabella, perciò qualsiasi modifica di questi dati sarà presentata automaticamente nel grafico corrispondente.
Creare il grafico in Calc
modificaIl principale vantaggio di lavorare in Calc è che risulta più semplice gestire i dati che vogliamo rappresentare: le tabelle in Writer sono utili per presentare i dati, non per lavorare su di loro.
Non parlerò (non potrei farlo) sul funzionamento di Calc qui, soltanto dirò che nel selezionare i dati e scegliere di rappresentarli si presenta lo stesso assistente presentato nella parte precedente.
Completato il grafico in Calc, potremo selezionarlo con un clic, copiarlo e incollarlo in Writer.
Risulta conveniente non scartare il documento Calc per riuscire così a fare qualsiasi modifica che possa essere necessaria, copiando e incollando nuovamente il risultato.
Grafici generati in programmi esterni
modificaIl modo più sicuro di includere grafici realizzati in programmi esterni è creare da questi un'immagine, preferibilmente in formato SVG, e salvarla in disco prima di inserirla in Writer con Inserisci → Immagine.
Non consiglio di copiare e incollare direttamente dagli altri programmi perché posteriormente potrebbe essere necessaria la presenza di quei programmi per visualizzare l'immagine, il che porta problemi nel momento di muovere il documento ad altri sistemi.
Nella Figura 74 si vede un esempio di un grafico realizzato anni fa in un programma chiamato SciDAVis[1] (adesso utilizzo LabPlot[2] per questi lavori).
Punti extra per chi riconosce la fisica dietro il grafico…
Note
modifica