Guida alle costellazioni/Eridano e i dintorni/Bulino
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Il Bulino è una costellazione meridionale minore, introdotta da Nicolas Louis de Lacaille. Rappresenta due bulini da scultore incrociati.
CopertinaGuida alle costellazioni/Copertina
- IntroduzioneGuida alle costellazioni/Introduzione
- Prepararsi per l'osservazioneGuida alle costellazioni/Prepararsi per l'osservazione
- Parte I - Stelle e oggetti
- Le stelleGuida alle costellazioni/Le stelle
- Le stelle più luminose del cieloGuida alle costellazioni/Le stelle più luminose del cielo
- Oggetti del profondo cieloGuida alle costellazioni/Oggetti del profondo cielo
- Cataloghi celestiGuida alle costellazioni/Cataloghi celesti
- Parte II - Le 88 costellazioni
- Chiave di letturaGuida alle costellazioni/Chiave di lettura
- Il polo nord celesteGuida alle costellazioni/Il polo nord celeste
- Fra Orsa Maggiore e LeoneGuida alle costellazioni/Fra Orsa Maggiore e Leone
- Il Triangolo Estivo e dintorniGuida alle costellazioni/Il Triangolo Estivo e dintorni
- Da Pegaso a PerseoGuida alle costellazioni/Da Pegaso a Perseo
- Auriga, Orione e il Triangolo InvernaleGuida alle costellazioni/Auriga, Orione e il Triangolo Invernale
- Arturo, Spica e il Polo Galattico NordGuida alle costellazioni/Arturo, Spica e il Polo Galattico Nord
- Verso il centro della Via LatteaGuida alle costellazioni/Verso il centro della Via Lattea
- Aquario, Balena e il Polo Galattico SudGuida alle costellazioni/Aquario, Balena e il Polo Galattico Sud
- Eridano e i dintorniGuida alle costellazioni/Eridano e i dintorni
- Lungo il dorso dell’IdraGuida alle costellazioni/Lungo il dorso dell’Idra
- La regione del CentauroGuida alle costellazioni/La regione del Centauro
- La Nave Argo e dintorniGuida alle costellazioni/La Nave Argo e dintorni
- Il polo sud celesteGuida alle costellazioni/Il polo sud celeste
- Parte III - Carte stagionali
- PanoramicaGuida alle costellazioni/Panoramica
- 40°NGuida alle costellazioni/40°N
- EquatoreGuida alle costellazioni/Equatore
- 40°SGuida alle costellazioni/40°S
- Appendici
Dettagli costellazione
| |
Nome latino | Caelum |
Genitivo del nome | Caeli |
Abbreviazione ufficiale | Cae |
Area totale | 125 gradi quadrati |
Transito al meridiano alle ore 21 | 15 gennaio |
Stelle più luminose della mag. 3,0 | 0 |
Stelle più luminose della mag. 6,0 | 7 |
Stelle più luminose
| ||
Sigla | Nome | Magn. |
α Caeli | 4,44 | |
γ1 Caeli | 4,55 | |
β Caeli | 5,04 | |
δ Caeli | 5,07 | |
HD 30080 | 5,66 | |
HD 31093 | 5,82 | |
HD 32515 | 5,92 | |
HD 32453 | 6,02 |
Caratteristiche
modificaIl Bulino è una costellazione piccola e decisamente oscura, stretta fra le più appariscenti costellazioni di Eridano ad ovest e della Colomba ad est; è completamente priva di oggetti brillanti: la sua stella più luminosa è infatti solo di magnitudine 4,4. Per individuarne le poche stelle visibili a occhio nudo è possibile partire dalla costellazione della Colomba e dirigersi verso ovest di alcuni gradi. Possiede solo sette stelle più luminose della magnitudine 6,0.
Inventata da Nicolas Louis de Lacaille assieme a numerose altre costellazioni del cielo australe, rappresentava in origine due bulini incrociati, tanto che il suo nome era Caela Sculptoris, i “Bulini dello Scultore”; in questo appare fortemente associata alla vicina costellazione del Pittore, il cui nome originario era “Cavalletto da Pittore”. Entrambe le costellazioni sono nate per celebrare i progressi in campo artistico dal Rinascimento in poi.
La prima citazione di questa costellazione si trova dunque nell’opera di Lacaille intitolata Coelum australe stelliferum, pubblicato nel 1756, dove riporta anche la posizione di 10.000 stelle e 42 “oggetti nebulosi”.
Nonostante il suo aspetto molto modesto, il Bulino venne incluso nella lista delle 88 costellazioni moderne dall’Unione Astronomica Internazionale, la quale nel 1930 stabilì dei confini netti e ridusse di molto il numero delle costellazioni; altre costellazioni di recente invenzione, anche più appariscenti, vennero invece scartate.
Il periodo più propizio per la sua osservazione nel cielo serale ricade nei mesi compresi fra ottobre e febbraio, coincidenti con l'autunno boreale; occupa una piccola parte di quella vasta regione di cielo che dalle città boreali appare completamente priva di stelle nelle sere d'autunno verso sud. Dall'emisfero australe è maggiormente visibile, poiché la sua declinazione e moderatamente australe, ma resta comunque di difficile reperimento.
Stelle doppie
modificaPrincipali stelle doppie
| ||||||
Nome | Coordinate eq. J2000.0
|
Magnitudine | Separazione
(secondi d'arco) |
Colore | ||
---|---|---|---|---|---|---|
A. R.
|
Dec.
|
A | B | |||
ν Caeli | 04h 40m 16s | -41° 19′ 16″ | 6,06 | 9,3 | 13,6 | g + g |
γ1 Caeli | 05h 04m 24s | -35° 28′ 58″ | 4,62 | 8,7 | 3,0 | ar + g |
Il Bulino, date le sue piccole dimensioni, non contiene molte stelle doppie. Tuttavia, sul confine con la Colomba, è da menzionare la doppia ottica formata dalle stelle γ1 e γ2 Caeli, la cui separazione di ben 13 minuti d’arco le rende ben distinguibili anche con un semplice binocolo; la principale ha magnitudine 4,55, mentre la secondaria, situata a sud della precedente, ha magnitudine 6,32. Con un telescopio da 200 mm di diametro si nota chiaramente che la γ1 Caeli è a sua volta doppia, con componenti di magnitudine 4,6 e 8,7 separate da soli 3 secondi d’arco. Anche la γ2 Caeli è doppia, ma le sue componenti non sono separabili con i più diffusi telescopi amatoriali.
Un'altra stella doppia con una separazione delle componenti superiore ai 10" è la ν Caeli, composta da una stella gialla di magnitudine 6,06, al limite della visibilità a occhio nudo, e una compagna di nona grandezza; entrambe le stelle sono di colore giallastro.
Stelle variabili
modificaPrincipali stelle variabili
| ||||||
Nome | Coordinate eq. J2000.0
|
Magnitudine | Periodo
(giorni) |
Tipo | ||
---|---|---|---|---|---|---|
A. R.
|
Dec.
|
Max. | Min. | |||
R Caeli | 04h 40m 30s | -38° 14′ 07″ | 6,7 | 13,7 | 390,95 | Mireide |
X Caeli | 05h 04m 26s | -35° 42′ 18″ | 6,28 | 6,39 | 0,1352 | Pulsante |
Z Caeli | 04h 52m 35s | -43° 03′ 38″ | 7,84 | 7,99 | 52: | Semiregolare pulsante |
Fra le pochissime stelle variabili della costellazione la più appariscente in fase di massima è la R Caeli, una Mireide che con un periodo di un anno e un mese oscilla fra una magnitudine massima di 6,7, rendendosi visibile anche con un piccolo binocolo, alla magnitudine 13,7.
Altre stelle variabili hanno oscillazioni di luminosità troppo piccole, spesso comprese entro un decimo di magnitudine o poco più, per poter essere apprezzate facilmente in assenza di strumentazione dedicata.
Oggetti del profondo cielo
modificaPrincipali oggetti non stellari
| ||||||
Nome | Coordinate eq. J2000.0
|
Tipo | Magn. | Dimensioni
(primi d'arco) |
Nome proprio | |
---|---|---|---|---|---|---|
A. R.
|
Dec.
| |||||
NGC 1679 | 04h 49m 55s | -31° 58′ 03″ | Galassia | 11,6 | 2,7 x 2,0 |
Nel Bulino non sono presenti oggetti galattici, data anche la distanza dal piano della Via Lattea, mentre le galassie visibili in questa parte di cielo sono tutte piuttosto deboli e remote.
L'unico oggetto non stellare che supera la undicesima magnitudine è NGC 1679, una galassia irregolare situata nella parte settentrionale della costellazione, circa 5° a NNE della stella α Caeli, e osservabile solo con un telescopio di diametro non inferiore a 250 mm, dove appare come una macchia molto debole leggermente allungata e vagamente somigliante a una spessa Luna crescente con un centro leggermente più luminoso; questa galassia presenta un relitto di struttura a spirale con una barra centrale, sebbene i bracci appaiano molto deformati. La sua distanza è stimata sui 49 milioni di anni luce.