Guida alle costellazioni/Panoramica

Le pagine che seguono comprendono tre serie di carte celesti che mostrano il cielo notturno visibile mese per mese, da tre latitudini differenti, ma che possono essere utilizzate senza apprezzabili differenze da una fascia fino a quasi 10° a nord e a sud della latitudine indicata. Queste latitudini sono 40°N, 0° (l’equatore) e 40°S.

La costellazione di Orione
La costellazione di Orione

CopertinaGuida alle costellazioni/Copertina

Parte I - Stelle e oggetti
Parte II - Le 88 costellazioni
Parte III - Carte stagionali
Appendici

Ogni carta riporta nella sezione inferiore, a sinistra, anche un insieme di date e orari, che indicano in quali orari e in quali mesi è visibile il cielo indicato nella carta sovrastante; la data di riferimento (quella che permette la visibilità dell’area di cielo rappresentata alle ore 22) è evidenziata in grassetto.

Nella parte destra è invece riportata una lista delle 10 stelle più luminose visibili in cielo durante quello specifico momento. I pianeti non sono naturalmente rappresentati, dato che si muovono costantemente lungo l’eclittica, che è indicata in queste carte come una linea azzurra.

Quando nel cielo è visibile la costellazione di Orione, è presente una carta di dettaglio della costellazione che mostra i nomi delle stelle della Cintura. Questa miniatura è orientata presentando il nord in basso per la serie relativa alla latitudine 40°S.

Il primo set si riferisce alla latitudine di 40°N, corrispondente con la parte centro-meridionale della penisola italiana, il sud Europa e la parte centrale degli Stati Uniti e della Cina. Si tratta del cielo più familiare per gran parte di coloro che osservano la volta stellata, data la notevole densità di popolazione attorno a questa latitudine. Il nord è indicato dalla Stella Polare (Polaris), che si trova a 40° di altezza in direzione nord. Verso sud è possibile osservare stelle e oggetti che arrivano fino a una declinazione di 50°S, oltre la quale si trova quella parte di cielo che resta invisibile durante tutto l’anno.

Il cielo estivo è caratterizzato dalla presenza della Via Lattea in un suo tratto molto spesso, in particolare verso sud, dove si trova il centro galattico; si tratta del cielo che spesso rappresenta il punto di partenza per coloro che iniziano ad approcciarsi al riconoscimento delle costellazioni. Alto nel cielo vi è il Triangolo Estivo, mentre il Grande Carro è orientato in direzione nordovest.

Il cielo più ricco di stelle per questa latitudine è tuttavia quello invernale, che sebbene mostri la Via Lattea in direzione opposta al centro galattico, permette di osservare la gran parte degli oggetti situati sul nostro braccio di spirale galattico. D’inverno è visibile Sirio, la stella più luminosa del cielo, e la brillante costellazione di Orione, sicuramente la più facile e inconfondibile figura celeste di tutta la volta stellata. Sono numerose anche le stelle meno luminose e quelle di fondo.

Il cielo di primavera è caratterizzato dalla sostanziale assenza della Via Lattea, che si dispone lungo la circonferenza dell’orizzonte e può quindi apparire relativamente povero; si tratta tuttavia del cielo in assoluto ideale per l’osservazione dei grandi ammassi di galassie della Vergine e della Chioma di Berenice.

Equatore

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Il secondo set si riferisce alla latitudine 0°, corrispondente all’equatore, che attraversa l’Africa centrale, le Maldive, l’Indonesia e la parte settentrionale dell’America del Sud, compresa la foresta Amazzonica.

L’equatore è l’unica latitudine della Terra dove entrambi i poli celesti sono visibili, rasenti l’orizzonte; ciò fa sì che sia anche l’unica parte della Terra da cui sia possibile osservare l’intera volta celeste, senza aree di cielo precluse alla vista o circumpolari.

Non essendoci un’alternanza stagionale, ci si riferisce solo ai mesi dell’anno, per cui nel mese di luglio è possibile osservare molto bene la Via Lattea attorno al centro galattico, col Triangolo Estivo visibile verso nord e le stelle del Centauro visibili verso sud.

Il cielo di gennaio, al contrario, mostra la costellazione di Orione allo zenit e le due stelle più brillanti del cielo, Sirio e Canopo, in direzione sud.

Durante i mesi intermedi è invece visibile la Via Lattea alternativamente in direzione nord e in direzione sud.

Il terzo set si riferisce alla latitudine di 40°S, che corrisponde all’incirca al sud dell’Australia (e quindi alla sua zona più popolata), alla Nuova Zelanda e al cosiddetto “Cono Sud” sudamericano, in una fascia poco più a sud di Buenos Aires e Montevideo.

Per chi osserva da questa latitudine, Orione è la figura caratteristica dei cieli estivi, essendo qui le stagioni invertite rispetto all’emisfero nord; pertanto è comune per chi si approccia al riconoscimento delle costellazioni da queste latitudini durante i mesi estivi, partire proprio da Orione.

Durante l’estate, la stella Sirio, la più brillante del cielo, si trova alta verso nord, mentre Canopo, la seconda, alta verso sud. In direzione sudest è invece visibile la Croce del Sud, la cui forma caratteristica è stata ripresa dalle bandiere di diverse nazioni situate a sud dell’equatore. Durante questa stagione il cielo è particolarmente ricco di stelle, grazie alla visione praticamente integrale della Cintura di Gould, una cintura di stelle giovani e brillanti che parte da Perseo e arriva fino al Centauro e oltre passando per Orione. L’estate è anche una stagione propizia per osservare le Nubi di Magellano alte nel cielo.

Il cielo invernale invece mostra tutto il tratto più spesso e brillante della Via Lattea, col centro galattico a pochi gradi dallo zenit, il “Triangolo Estivo” (qui considerabile come un “Triangolo Invernale”) visibile basso in direzione nord e la Croce del Sud in direzione sudovest.

Il cielo di primavera è relativamente povero, sia per l’assenza della Via Lattea, disposta attorno all’orizzonte, sia perché mancano ammassi di galassie come invece accade per l’emisfero nord.

Il cielo autunnale, di contro, è molto ricco, col Centauro e la Croce del Sud alti nel cielo.