Una cassa di massa è poggiata al suolo ed ha un coefficiente di attrito statico di con il suolo. Quale è la minima forza necessaria a spostare la cassa se tale forza viene applicata su una faccia laterale e forma un angolo di con il piano orizzontale?
Trovare le tensioni del cavo mostrato in figura e la reazione vincolare della trave. Trascurare la massa della trave e del cavo. Il sistema è in equilibrio statico.
Sopra un piano orizzontale è poggiato un cubo di massa , che può scorrere
senza attrito sul piano. Sopra il cubo è poggiato un altro cubetto di massa a distanza dalla faccia del cubo più grande. All'istante iniziale, quando tutto è fermo, al cubo è applicata una forza orizzontale; trascorso un tempo il cubetto cade.
Calcolare il coefficiente di attrito tra i due cubi
Su un piano orizzontale è appoggiata una piastra quadrata di massa , ferma.
Il coefficiente di attrito radente piastra-piano vale . Sulla piastra
viene posto un corpo di massa , che si muove con velocità iniziale in modulo (parallela ai lati della piastra). Il coefficiente attrito corpo-piastra è . Commentare la relazione che deve esistere tra , , e perché la piastra si muova?
Trovare: a) La distanza percorsa dal corpo sulla piastra prima di fermarsi (relativamente alla piastra).
b) La distanza percorsa dalla piastra sul ripiano prima di
fermarsi.
(dati del problema , , , , , si immagina che coefficiente di attrito statico e dinamico coincidano)
Un oggetto di massa poggia su una piattaforma che può ruotare. L'oggetto è trattenuto da una fune, di lunghezza , la cui massima tensione vale . La piattaforma parte da fermo ed accelera con una accelerazione angolare costante. L'attrito statico tra piattaforma ed oggetto vale . a) Determinare se l'oggetto rimane fermo rispetto
alla piattaforma; b) Trascurando se è possibile l'attrito determinare quando la fune si spezza; c) Ripetere lo stesso ragionamento non trascurando
l'attrito.
Un punto materiale di massa viene lanciato a partire dalla posizione con velocità iniziale lungo un piano inclinato di altezza con angolo rispetto alla direzione orizzontale. Il coefficiente di attrito dinamico tra punto e piano inclinato vale .
Calcolare: a) L'accelerazione del moto (in modulo). b) Il tempo che impiega il punto a raggiungere (punto più in alto). c) Il valore del coefficiente di attrito dinamico per il quale il punto materiale arriverebbe in con velocità nulla.
Un elastico è attaccato al soffitto ed ha una massa trascurabile, la sua lunghezza a riposo vale , la costante di richiamo elastico vale . Al tempo una massa viene attaccata da fermo all'estremo libero dell'elastico (a riposo) e lasciata cadere. Il moto successivo è armonico. Determinare l'allungamento massimo e la massima velocità.
Un pendolo conico, un punto materiale che percorre un'orbita circolare orizzontale, sotto l'azione combinata della forza peso e della tensione del filo. Il filo che sostiene la massa è elastico con una lunghezza riposo di e costante di richiamo elastica . Il filo si spezza quando raggiunge una lunghezza due volte maggiore del valore
a riposo. Determinare quando il filo si spezza: a) La tensione del filo. b) L'angolo che il filo forma con la verticale. c) La velocità (in modulo) del punto materiale.
Un corpo di massa è poggiato su una lastra di massa che può scivolare senza attrito su un piano orizzontale. Il coefficiente di attrito dinamico tra il corpo e la lastra vale . Una molla compressa di è fissata ad un estremo della lastra e all'altro estremo è sul corpo e ha una costante elastica . All'istante iniziale la molla viene liberata. Il corpo dista dall'estremo della lastra di .
Determinare: a) appena liberata la molla l'accelerazione di ed ; b) l'energia potenziale iniziale e il lavoro fatto dalla forza di attrito; c) La velocità di e quando il corpo raggiunge il bordo della lastra.
Per una barca a vela, di massa , nel limite di basse velocità, l'attrito dell'acqua (l'unico da considerare), è proporzionale alla velocità. Tolte le vele, che garantiscono la forza propulsiva, la barca che viaggiava ad una velocità
si ferma dopo avere percorso . Determinare: a) la costante di attrito dell'acqua; b) la velocità della barca quando essa ha percorso un tratto ; c) la forza propulsiva del vento che garantiva tale velocità di regime ed il tempo che viene impiegato, una volta issate nuovamente le vele a partire da barca ferma, per arrivare ad una velocità che è 90% di quella di regime.
Un punto materiale di massa scende lungo un piano inclinato con angolo . Alla fine del piano scabro incontra un tratto orizzontale scabro di pari lunghezza. Determinare il massimo coefficiente di attrito dinamico perché il punto possa raggiungere la fine del tratto orizzontale.
Una molla di gomma posta verticalmente diviene di lunghezza se gli viene appesa una massa ad un estremo.
Se la massa viene raddoppiata la lunghezza della molla diviene . Determinare la lunghezza a riposo della molla e la costante di richiamo elastico della molla.
Una gru solleva un peso di massa ad una altezza , lasciandolo in seguito cadere essenzialmente in caduta libera sulla parte superiore di un palo che va conficcato nel terreno (dopo l'urto il peso praticamente si ferma). Immaginando
che il palo si conficchi al suolo di per una forza di : e la penetrazione sia proporzionale alla forza (ovviamente questo se si supera una certa forza critica che viene superata in questo caso). Determinare: a) L'impulso trasmesso al palo dalla gru; b) la forza agente sul palo, se la durata dell'urto è di , e durante questo tempo la forza è praticamente costante; c) di quanto penetra al suolo il palo ad ogni colpo.
Un uomo di massa si tuffa da una piccola barca di massa .
Esso si stacca dalla barca con un angolo con l'orizzontale e con una velocità . Supponendo che non vi sia attrito, con quale velocità la barca si muove nell'acqua?
Un oggetto di massa (non data in quanto inessenziale) viene lanciato con velocità lungo un piano inclinato che ha un angolo con la direzione orizzontale. Il coefficiente di attrito dinamico tra
l'oggetto ed il piano inclinato vale .
Determinare: a) il tempo che impiega a raggiungere il punto più alto; b) la distanza massima dal punto di partenza; c) l'accelerazione in fase di discesa; d) la velocità con cui ripassa nel punto A .
Una massa è appesa ad una fune verticale, che a sua volta è annodata a due altre funi fissate al soffitto, la tensione della fune di destra vale e forma un angolo di . L'angolo dell'altra fune vale con il soffitto . Determinare: a) la tensione della fune di sinistra; b) il valore della massa.
Una chiatta di massa si muove lungo un canale ad una velocità trascinata da due cavalli che camminano sulla riva e tirano la chiatta mediante due funi che formano un angolo con la direzione del moto. La velocità del moto è costante a causa del fatto che l'acqua del canale esercita un attrito viscoso (resistente) proporzionale alla velocità istantanea della chiatta (). Ogni cavallo esercita una forza costante di modulo e, a regime, eroga una potenza . Determinare a) quale sia la forza esercitata da ogni cavallo; b) la costante di attrito viscoso; c) l'equazione del moto della chiatta, inizialmente ferma, e la sua velocità dopo .
Una pallottola indeformabile, approssimabile come un punto materiale, è sparata perpendicolarmente ad una tavola spessa . La pallottola colpisce con una velocità la tavola e ne emerge con velocità . Si assuma la forza frenante indipendente dallo spessore della tavola.
Calcolare: a) la forza frenante, b) la durata del tempo di attraversamento e di conseguenza l'impulso
trasmesso alla tavola, c) Lo spessore della tavola necessario a fermare la pallottola.
Una massa è sospesa ad una parete, con inclinazione rispetto alla direzione orizzontale, tramite una corda elastica di costante di richiamo elastico . Il coefficiente di attrito statico tra la massa e
la parete vale , mentre quello dinamico vale . Vi è un ampio intervallo di valori di allungamenti della corda elastica per cui si ha equilibrio statico.
Determinare: a) per quale valore dell'allungamento della corda elastica la massa è in equilibrio e l'attrito è nullo; b) il minimo ed il massimo allungamento per cui la massa è in equilibrio; c) il punto più basso raggiunto nel caso la massa venga rilasciata con velocità nulla dalla posizione di riposo della corda elastica (allungamento nullo) al termine della prima semi-oscillazione lungo il piano inclinato; d) il lavoro fatto dalla forza di attrito durante la prima semi-oscillazione discendente e la potenza media dissipata.
Un punto materiale di massa è appeso ad un filo di lunghezza
sospeso nel punto S. Il peso è inizialmente rilasciato
dal punto A (filo teso orizzontalmente) con velocità nulla .
Dopo un quarto di oscillazione pendolare il punto materiale raggiunge
il punto B (filo verticale) con velocità . Il filo tocca
un ostacolo (chiodo) di sezione trascurabile conficcato in C e
il moto pendolare prosegue con un arco di raggio centrato in C.
Determinare: a) La velocità nel punto B; b) La massima lunghezza
(e la corrispondente distanza fra i punti C e S)
affinché la massa raggiunga il punto D con
velocità sufficiente a mantenere il filo teso;
c) La tensione del filo quando la massa è nel punto B, prima e dopo
il contatto con l'ostacolo;
d) L'impulso complessivo delle forze agenti sulla massa
fra le posizioni A e D.
[Per per risposte c) e d) assumere i valori di trovati nel punto b).]
Un oggetto viene lasciato cadere, da fermo ad una quota , sotto l'azione combinata della accelerazione di gravità e di una decelerazione proporzionale alla velocità (dovuta all'attrito viscoso) secondo la legge . La velocità di regime vale . Determinare: a) Dopo quanto tempo la decelerazione dovuta all'attrito viscoso vale 0.9 della accelerazione di gravità (ovviamente con segno opposto); b) La quota a cui si trova nel caso a); c) Il tempo approssimativo di caduta trascurando il termine esponenziale (il valore non è non ottenibile analiticamente).
Prendiamo la direzione della tensione del cavo e della reazione vincolare della trave come mostrato in figura. Assumiamo che le direzioni siano corrette, se avessimo sbagliato il segno verrebbe negativo.
Scomponendo nella direzione orizzontale le forze totali si ha:
Fino a quando il corpo è in moto rispetto alla piastra su di essa agiscono due forze una propulsiva , eguale e contraria alla forza di attrito radente (se la forza propulsiva è sufficientemente grande) originata dal moto del corpo sulla piastra e la forza di attrito radente che si oppone al moto della piastra sul ripiano .
L'equazioni della dinamica per i due corpi sono:
quindi
Per avere moto della piastra occorre che sia positivo, come in questo caso, in maniera che sia dominante il termine propulsivo rispetto a quello resistente. Se fosse la forza di attrito statico bloccherebbe il corpo sul piano orizzontale e si avrebbe solo il moto decelerato del corpo sulla piastra.
Il corpo ha che la sua velocità diminuisce:
mentre per il corpo la velocità aumenta con la legge:
Quando le due velocità diventano eguali, la forza di attrito statico blocca il corpo sul corpo e questo avviene quando:
cioè al tempo:
Quindi il corpo percorre (rispetto al suolo) un tratto:
Mentre il corpo percorre (rispetto al suolo) un tratto:
Quindi il corpo sulla piastra si sposta di:
Dopo il tempo , i due corpi sono tenuti insieme dall'attrito tra di loro e hanno una velocità:
e sono soggetti solo all'attrito tra la piastra ed il suolo:
L'attrito tra la piattaforma e l'oggetto deve essere da trattenere lungo la traiettoria l'oggetto che è soggetto ad una forza tangenziale pari a:
poiché la forza di attrito massima vale:
Quindi l'oggetto non scivola lungo la piattaforma durante la sua accelerazione.
b)
La forza di attrito è trascurabile rispetto alla tensione della fune che
è la forza centripeta, la quale a causa dell'aumento lineare della velocità angolare è sempre maggiore fino a spezzare la fune. Quindi, trascurando
l'attrito, la fune si spezza quando:
cioè per:
Tale velocità angolare viene raggiunta dopo un tempo:
c)
Per tenere conto dell'attrito statico
dette e , le forze di attrito tangenziali e radiali, vale la relazione:
Ma quindi il valore massimo della componente radiale è dato da:
a) L'equazione del moto nella direzione del piano inclinato vale:
Il moto è decelerato uniformemente con equazione del moto:
dove:
b) Imponendo che:
segue che si ha una equazione di II grado nel tempo:
con soluzione:
Le due soluzioni corrispondono al fatto che se il piano inclinato fosse infinito, il punto materiale arriverebbe una prima volta in (soluzione negativa) e poi supera va alla massima quota e ripassa in discesa in (soluzione positiva). Chiaramente la seconda soluzione
non ha senso fisico in questo caso che il piano inclinato è finito, quindi:
c) Imponendo che:
definendo il tempo che in questo caso impiegherebbe per raggiungere il punto B, ed la accelerazione incognita, l'equazione del moto è:
La tensione del filo e la forza elastica sono la stessa cosa: in questo caso non si ipotizza che il filo sia inestensibile. La forza elastica per cui si spezza il pendolo vale:
Nel pendolo conico la forza peso compensa esattamente la componente della tensione del filo (in questo caso la forza elastica) nella sua direzione:
D'altro canto la forza centripeta è la componente della tensione del filo (in questo caso la forza elastica):
Il moto durante la discesa è accelerato uniformemente, con velocità iniziale nulla. L'accelerazione durante la discesa vale:
quindi viene percorso il tratto inclinato di lunghezza :
Da cui si ricava il tempo di discesa:
che sostituito nell'equazione:
fornisce la velocità finale:
Il moto nel tratto orizzontale è accelerato uniformemente, con velocità iniziale ed accelerazione :
Il tempo di percorrenza del tratto orizzontale si ricava dal fatto che la velocità finale deve essere nulla:
Ma anche:
Sostituendo in essa i valori di , si ha:
In tale equazione tutte le variabili si eliminano tranne la pendenza . Per cui si riduce ad una funzione del coefficiente di attrito dinamico in funzione della pendenza:
Soluzione alternativa mediante l'energia:
Il punto materiale ha una energia potenziale iniziale pari a :
L'energia dissipata nel piano inclinato è
Mentre quella dissipata nel tratto orizzontale vale:
Chiamiamo e rispettivamente il punto di partenza e il punto più alto.
Essendo quando l'oggetto arriva nel punto si ferma e poi torna indietro.
Il moto è in una dimensione ed assumiamo che l'asse del moto sia diretto lungo il piano inclinato verso l'alto.
La equazione di Newton nel tratto in salita è:
Quindi il moto risulta uniformemente accelerato con accelerazione (negativa):
Il tempo impiegato per raggiungere la quota massima (dove la velocità è nulla) vale:
b)
La distanza percorsa dal punto al punto è:
c)
Le condizioni iniziali del moto di discesa successivo sono quindi: e .
La equazione di Newton nel tratto in discesa è:
in quanto l'attrito radente dinamico si oppone alla forza peso.
Quindi il moto risulta accelerato uniforme con accelerazione:
ma al contrario del caso precedente è nella direzione del moto, che si svolge verso il basso.
d)
Tenendo conto delle condizioni iniziali la legge oraria risulta:
La forza di attrito è nulla quando la componente della forza peso lungo il piano inclinato è bilanciato dalla forza di richiamo elastico:
b)
La forza di attrito ha il valore massimo pari a:
Se è diretta verso l'alto come la forza di richiamo elastico:
Mentre se è diretta verso il basso come la forza peso:
c)
Posto lo zero dell'energia potenziale gravitazionale nella posizione di riposo della corda elastica: la somma della energia potenziale elastica, energia potenziale gravitazionale iniziale è nulla. Questa energia nulla deve essere pari alla energia potenziale elastica, energia potenziale gravitazionale più l'energia dissipata per attrito nel punto più basso.
Nel punto a quota minima l'allungamento della corda elastica è :
Quindi:
Quindi la quota minima risulta:
d)
Il modulo del lavoro fatto dalla forza di attrito è pari a:
Il tempo, detto pseudo periodo, che impiega il sistema a fare una mezza oscillazione vale:
Scegliendo lo zero dell'energia potenziale gravitazionale alla
quota del punto B, le energie meccaniche totali del punto materiale
nei punti A e B sono rispettivamente:
Poiché nel tratto A-B l'energia meccanica si conserva
b)
Per poter raggiungere il punto D (di equilibrio instabile) con il filo
teso, la velocità deve essere tale che la forza centripeta
necessaria per tenere massa in traiettoria sia maggiore del peso,
ovvero quindi l'energia meccanica totale in D, che
coincide con quella in A, deve risultare:
Quindi:
e, tenendo conto che ,
c)
La tensione del filo deve sostenere il peso e fornire la forza centripeta necessaria
a mantenere la traiettoria circolare. Con la massa in B questi contributi
sono entrambi verticali e differiscono per il differente
raggio di curvatura della traiettoria la tensione prima:
e dopo:
d)
L'impulso richiesto è pari alla variazione della quantità di moto
del punto materiale. Applicando il teorema dell'impulso fra le posizioni A e D,
tenendo presente che e ,
la differenza di quantità di moto che coincide con la quantità
di moto finale è un vettore orizzontale di modulo
. diretto da S ad A (quindi da destra a sinistra nella figura)