1. Circuito RC in corrente alternata
modifica
Consideriamo un generatore di corrente alternata come in figura che
funziona a
ν
=
50
H
z
{\displaystyle \nu =50\ Hz\ }
,
V
e
f
f
=
220
V
{\displaystyle V_{eff}=220\ V\ }
con in serie una
resistenza
R
=
1
k
Ω
{\displaystyle R=1\ k\Omega \ }
,
C
=
1
μ
F
{\displaystyle C=1\ \mu F\ }
. Determinare la corrente
I
e
f
f
{\displaystyle I_{eff}\ }
, la tensione efficace ai capi della resistenza
R
{\displaystyle R\ }
e del
condensatore
C
{\displaystyle C\ }
e lo sfasamento tra corrente
φ
1
{\displaystyle \varphi _{1}\ }
e
generatore, tra
V
R
(
t
)
{\displaystyle V_{R}(t)\ }
e generatore, tra
V
C
(
t
)
{\displaystyle V_{C}(t)\ }
e generatore.
→ Vai alla soluzione
2. Circuito RL in corrente alternata
modifica
Consideriamo un generatore di corrente alternata come in figura che
funziona a
ν
=
50
H
z
{\displaystyle \nu =50\ Hz\ }
,
V
e
f
f
=
220
V
{\displaystyle V_{eff}=220\ V\ }
con in serie una
resistenza
R
=
1
k
Ω
{\displaystyle R=1\ k\Omega \ }
,
L
=
0.5
H
{\displaystyle L=0.5\ H}
. Determinare la corrente
I
e
f
f
{\displaystyle I_{eff}\ }
, la tensione efficace ai capi della resistenza
R
{\displaystyle R\ }
e dell'induttanza
L
{\displaystyle L\ }
e lo sfasamento tra corrente
φ
1
{\displaystyle \varphi _{1}\ }
e
generatore, tra
V
R
(
t
)
{\displaystyle V_{R}(t)\ }
e generatore, tra
V
L
(
t
)
{\displaystyle V_{L}(t)\ }
e generatore.
→ Vai alla soluzione
3. Motore in corrente alternata
modifica
Un motore in corrente alternata si può rappresentare come una induttanza
con in serie una resistenza. Il motore è alimentato a una presa normale
di abitazione (
ν
{\displaystyle \nu \ }
,
V
e
f
f
{\displaystyle V_{eff}\ }
). Se la potenza assorbita dal motore è
P
m
{\displaystyle P_{m}\ }
(Potenza media), e vi è uno sfasamento di
θ
0
{\displaystyle \theta _{0}\ }
tra corrente e tensione.
Determinare:
a) L'impedenza totale del motore.
b) La resistenza e l'induttanza del motore.
c) Il valore della capacità di rifasamento, cioè una capacità da porre
in serie al circuito in maniera da diminuire lo sfasamento portandolo a
θ
1
{\displaystyle \theta _{1}\ }
.
(dati del problema
ν
=
50
H
z
{\displaystyle \nu =50\ Hz}
,
V
e
f
f
=
220
V
{\displaystyle V_{eff}=220\ V}
,
θ
0
=
−
60
o
{\displaystyle \theta _{0}=-60^{o}\ }
,
θ
1
=
−
20
o
{\displaystyle \theta _{1}=-20^{o}\ }
,
P
m
=
150
W
{\displaystyle P_{m}=150\ W}
)
→ Vai alla soluzione
4. Circuito RCL in corrente alternata
modifica
Un circuito RCL serie è alimentato alla frequenza di risonanza. Nella
induttanza può al massimo scorrere una corrente
I
0
{\displaystyle I_{0}\ }
. In tale condizione
estrema determinare:
a) La differenza di potenziale massima ai capi dei vari elementi circuitali.
b) L'energia fornita in un periodo dal generatore.
c) La frequenza per cui la differenza di potenziale ai capi dell'induttanza
sia due volte quella ai capi della capacità.
(dati del problema
I
0
=
1
A
{\displaystyle I_{0}=1\ A}
,
R
=
10
Ω
{\displaystyle R=10\ \Omega }
,
L
=
10
m
H
{\displaystyle L=10\ mH}
,
C
=
100
n
F
{\displaystyle C=100\ nF}
)
→ Vai alla soluzione
5. Circuito RCRL in corrente alternata
modifica
Un circuito costituito da una resistenza
R
1
{\displaystyle R_{1}\ }
in parallelo con un
condensatore
C
{\displaystyle C\ }
, in serie con un resistenza
R
2
{\displaystyle R_{2}\ }
ed una induttanza
L
{\displaystyle L\ }
.
a) Determinare percentualmente quanto la frequenza di risonanza esatta
si discosti da quella approssimata.
b) L'impedenza del circuito alla frequenza di risonanza.
c) Il fattore di merito del circuito.
(dati del problema
R
1
=
1000
Ω
{\displaystyle R_{1}=1000\ \Omega }
,
L
=
10
μ
H
{\displaystyle L=10\ \mu H}
,
C
=
100
n
F
{\displaystyle C=100\ nF}
,
R
2
=
1
Ω
{\displaystyle R_{2}=1\ \Omega }
)
→ Vai alla soluzione
Un circuito è costituito da una resistenza
R
{\displaystyle R\ }
in parallelo con un condensatore
C
{\displaystyle C\ }
ed in serie una induttanza
L
{\displaystyle L\ }
. In quali limiti il circuito
può considerarsi un circuito risonante?
Se in particolare la resistenza vale
R
=
1
k
Ω
{\displaystyle R=1\ k\Omega }
quanto vale il fattore di merito?
(dati del problema
C
=
1
μ
F
{\displaystyle C=1\ \mu F}
,
L
=
0.1
m
H
{\displaystyle L=0.1\ mH}
)
→ Vai alla soluzione
Un solenoide di raggio
r
{\displaystyle r\ }
, lunghezza
l
{\displaystyle l\ }
,
di
N
{\displaystyle N\ }
spire, ruota con velocità angolare
ω
=
10
3
r
a
d
/
s
{\displaystyle \omega =10^{3}\ rad/s}
costante attorno ad un asse normale al suo asse di simmetria
e passante per il centro del solenoide. Se esso è immerso
in un campo magnetico uniforme il cui vettore di
induzione magnetica è diretto all'istante iniziale
lungo l'asse del solenoide con intensità
|
B
|
{\displaystyle |B|\ }
.
a) Determinare il valore efficace della forza elettromotrice indotta
ai capi del solenoide.
b) Se viene chiuso su una resistenza
R
{\displaystyle R\ }
(grande rispetto alla resistenza del filo del solenoide che quindi si trascura) quanto vale
la potenza media dissipata (l'induttanza del solenoide non è trascurabile a queste frequenze).
(dati del problema
r
=
7
m
m
{\displaystyle r=7\ mm\ }
,
l
=
15
c
m
{\displaystyle l=15\ cm\ }
,
N
=
1200
{\displaystyle N=1200\ }
,
|
B
|
=
10
−
3
T
{\displaystyle |B|=10^{-3}\ T\ }
,
R
=
1.5
Ω
{\displaystyle R=1.5\ \Omega \ }
,
ω
=
10
3
r
a
d
/
s
{\displaystyle \omega =10^{3}\ rad/s\ }
)
→ Vai alla soluzione
Consideriamo un generatore di corrente alternata come in figura. L'ampiezza del generatore
vale
V
o
=
1
m
V
{\displaystyle V_{o}=1\ mV\ }
con in serie una
resistenza
R
1
=
0.001
Ω
{\displaystyle R_{1}=0.001\ \Omega \ }
, una induttanza
L
=
1
μ
H
{\displaystyle L=1\ \mu H}
e
in serie un condensatore
C
=
1
μ
F
{\displaystyle C=1\ \mu F}
con in parallelo la sua
resistenza di perdita
R
2
{\displaystyle R_{2}\ }
che può avere tre valori
10
k
Ω
{\displaystyle 10\ k\Omega }
,
1
k
Ω
{\displaystyle 1\ k\Omega }
e
10
M
Ω
{\displaystyle 10\ M\Omega }
.
Determinare la frequenza di risonanza, il fattore di merito e la tensione ai capi della
capacità nei tre casi: detti a), b) e c).
→ Vai alla soluzione
Il circuito mostrato in figura è composto di un generatore in
tensione alternata di ampiezza costante e pulsazione variabile:
V
(
t
)
=
V
0
cos
(
ω
t
)
{\displaystyle V(t)=V_{0}\cos(\omega t)\ }
La maglia è composta di una induttanza
L
{\displaystyle L\ }
e due condensatori in serie
il primo, con perdite, rappresentate dalla resistenza
R
{\displaystyle R\ }
in parallelo,
ed il secondo di capacità
α
C
{\displaystyle \alpha C\ }
praticamente senza
perdite.
a) Determinare la frequenza
ν
R
{\displaystyle \nu _{R}\ }
per cui la corrente efficace
nella maglia sia massima
b) Il valore di tale corrente efficace.
c) Il valore del fattore di merito
Q
{\displaystyle Q\ }
, di valore elevato,
ipotesi che si può verificare a posteriori.
Suggerimento: dai dati numerici l'intervallo di interesse
è quello per cui
ω
R
C
≫
1
{\displaystyle \omega RC\gg 1\ }
, approssimare i conti ove possibile
tenendo conto di tale fatto.
(dati del problema:
α
=
100
{\displaystyle \alpha =\ 100}
,
C
=
1
n
F
{\displaystyle C=1\ nF}
,
L
=
1
H
{\displaystyle L=1\ H}
,
R
=
100
M
Ω
{\displaystyle R=100\ M\Omega }
,
V
o
=
1
V
{\displaystyle V_{o}=1\ V}
).
→ Vai alla soluzione
Un generatore di tensione alternata a
ω
{\displaystyle \omega \ }
con tensione efficace
V
e
f
f
{\displaystyle V_{eff}\ }
è collegato ad un trasformatore come in figura.
Determinare la potenza fornita dal generatore
per i due valori di
R
2
{\displaystyle R_{2}\ }
dati.
(dati del problema
ω
=
50
H
z
{\displaystyle \omega =50\ Hz}
,
V
e
f
f
=
220
V
{\displaystyle V_{eff}=220\ V}
,
L
1
=
L
2
=
M
=
20
H
{\displaystyle L_{1}=L_{2}=M=20\ H}
,
R
1
=
1
Ω
{\displaystyle R_{1}=1\ \Omega }
,
R
2
a
=
10
Ω
{\displaystyle R_{2a}=10\ \Omega }
,
R
2
b
=
10
k
Ω
{\displaystyle R_{2b}=10\ k\Omega }
)
→ Vai alla soluzione
Il circuito mostrato in figura è lo schema del funzionamento di una lampada da palcoscenico.
La funzione dell'induttanza variabile (indicata in figura dal simbolo dell'induttanza con una freccia sovrapposta)
è di variare la potenza dissipata in media nella lampada (indicata dalla resistenza) e quindi la sua luminosità.
Il generatore di tensione alternata alla frequenza
ν
{\displaystyle \nu \ }
ha una ampiezza
V
0
{\displaystyle V_{0}\ }
. Determinare: a) il valore di
R
{\displaystyle R\ }
sapendo che quando
L
=
0
{\displaystyle L=0\ }
la potenza media dissipata dalla resistenza vale
P
0
{\displaystyle P_{0}\ }
; b) la potenza media dissipata quando l'induttanza assume il suo valore massimo
L
m
a
x
{\displaystyle L_{\mathrm {max} }\ }
.
(dati del problema
ν
=
50
H
z
{\displaystyle \nu =50\ Hz\ }
,
V
0
=
310
V
{\displaystyle V_{0}=310\ V\ }
,
P
0
=
1000
W
{\displaystyle P_{0}=1000\ W\ }
,
L
m
a
x
=
0.8
H
{\displaystyle L_{\mathrm {max} }=0.8\ H\ }
)
→ Vai alla soluzione
Determinare il valore della frequenza per cui lo sfasamento tra corrente è tensione
nella maglia è
φ
{\displaystyle \varphi \ }
ed a tale frequenza determinare la potenza media fornita dal generatore. Con
V
e
{\displaystyle V_{e}\ }
si indica il valore della tensione efficace del generatore in corrente alternata.
(dati del problema
φ
=
30
o
{\displaystyle \varphi =30^{o}\ \ }
,
V
e
=
220
V
{\displaystyle V_{e}=220\ V\ }
,
C
=
1
n
F
{\displaystyle C=1\ nF\ }
,
R
=
10
Ω
{\displaystyle R=10\ \Omega \ }
)
→ Vai alla soluzione
13. Circuito risonante parallelo
modifica
Il circuito mostrato in figura è alimentato con un generatore
V
e
f
f
=
1.1
V
{\displaystyle V_{eff}=1.1\ V\ }
di cui può essere variata la frequenza. L'induttanza vale
L
=
1.2
m
H
{\displaystyle L=1.2\ mH\ }
, la capacità vale
C
=
10
μ
F
{\displaystyle C=10\ \mu F\ }
, le due resistenze
R
1
=
80
Ω
{\displaystyle R_{1}=80\ \Omega \ }
e
R
2
=
10
Ω
{\displaystyle R_{2}=10\ \Omega \ }
.
Determinare: a) la corrente efficace fornita dal generatore se la pulsazione vale
ω
1
=
100
r
a
d
/
s
{\displaystyle \omega _{1}=100\ rad/s\ }
; b) la tensione efficace ai capi di
R
1
{\displaystyle R_{1}\ }
per una pulsazione
ω
2
=
10
6
r
a
d
/
s
{\displaystyle \omega _{2}=10^{6}\ rad/s\ }
; c) la pulsazione di risonanza; d) l'impedenza alla frequenza di risonanza.
(se è possibile approssimare non fare conti esatti)
→ Vai alla soluzione
14. Circuito risonante oscillante
modifica
Il circuito mostrato è costituito da un condensatore di capacità
C
=
1
μ
F
{\displaystyle C=1\ \mu F\ }
che prima di aprire l'interruttore ha una carica
Q
0
=
10
μ
C
{\displaystyle Q_{0}=10\ \mu C}
. Mentre l'induttanza vale
L
=
0.1
m
H
{\displaystyle L=0.1\ mH\ }
e la resistenza vale
R
=
1
Ω
{\displaystyle R=1\ \Omega \ }
.
Determinare a) l'andamento della carica in funzione del tempo e in particolare dopo uno pseudoperiodo;
b) l'andamento della corrente nella maglia nel tempo e in particolare dopo un 1/4 di pseudoperiodo
(dove la corrente raggiunge il primo massimo); c) la percentuale di energia persa in 1/4 di pseudoperiodo.
→ Vai alla soluzione
Il circuito mostrato è costituito da un condensatore di capacità
C
=
1
μ
F
{\displaystyle C=1\ \mu F\ }
che prima di aprire l'interruttore ha una carica
Q
0
=
10
μ
C
{\displaystyle Q_{0}=10\ \mu C}
. Mentre l'induttanza vale
L
=
0.1
m
H
{\displaystyle L=0.1\ mH\ }
e la resistenza vale
R
=
1
k
Ω
{\displaystyle R=1\ k\Omega \ }
.
Determinare : a) l'andamento della carica in funzione del tempo e a
t
=
1
m
s
{\displaystyle t=1\ ms}
;
b) l'andamento della corrente nella maglia nel tempo e a
t
=
1
m
s
{\displaystyle t=1\ ms}
;
c) la percentuale di energia persa dopo
t
=
1
m
s
{\displaystyle t=1\ ms}
.
→ Vai alla soluzione
1. Circuito RC in corrente alternata
modifica
→ Vai alla traccia
Soluzione:
L'equazione della maglia è (eliminando la variabile tempo esplicitamente dall'equazione):
V
=
I
R
+
I
j
ω
C
{\displaystyle V=IR+{\frac {I}{j\omega C}}\ }
I
=
V
R
−
j
ω
C
{\displaystyle I={\frac {V}{R-{\frac {j}{\omega C}}}}\ }
Quindi:
I
e
f
f
=
V
e
f
f
R
2
+
1
(
ω
C
)
2
=
0.066
A
{\displaystyle I_{eff}={\frac {V_{eff}}{\sqrt {R^{2}+{\frac {1}{(\omega C)^{2}}}}}}=0.066\ A}
Per quanto riguarda lo sfasamento tra corrente e generatore:
I
=
V
R
2
+
1
(
ω
C
)
2
(
R
+
j
ω
C
)
{\displaystyle I={\frac {V}{R^{2}+{\frac {1}{(\omega C)^{2}}}}}\left(R+{\frac {j}{\omega C}}\right)\ }
quindi dall'algebra dei numeri complessi:
φ
1
=
arctan
1
ω
C
R
=
72
o
{\displaystyle \varphi _{1}=\arctan {\frac {1}{\omega CR}}=72^{o}\ }
Quindi:
V
R
=
R
I
{\displaystyle V_{R}=RI\ }
V
R
e
f
f
=
I
e
f
f
R
=
66
V
{\displaystyle V_{Reff}=I_{eff}R=66\ V}
Lo sfasamento con il generatore è lo stesso della corrente, essendo
R
{\displaystyle R\ }
un numero reale.
Mentre:
V
c
=
I
j
ω
C
{\displaystyle V_{c}={\frac {I}{j\omega C}}\ }
V
C
e
f
f
=
I
e
f
f
ω
C
=
210
V
{\displaystyle V_{Ceff}={\frac {I_{eff}}{\omega C}}=210\ V}
In questo caso:
V
c
=
V
R
2
+
1
(
ω
C
)
2
1
j
ω
C
(
R
+
j
ω
C
)
=
V
R
2
+
1
(
ω
C
)
2
(
−
j
R
ω
C
+
1
ω
2
C
2
)
{\displaystyle V_{c}={\frac {V}{R^{2}+{\frac {1}{(\omega C)^{2}}}}}{\frac {1}{j\omega C}}\left(R+{\frac {j}{\omega C}}\right)={\frac {V}{R^{2}+{\frac {1}{(\omega C)^{2}}}}}\left(-j{\frac {R}{\omega C}}+{\frac {1}{\omega ^{2}C^{2}}}\right)\ }
Quindi lo sfasamento tra tensione ai capi del condensatore e generatore vale:
φ
2
=
−
arctan
(
ω
C
R
)
=
−
17
o
{\displaystyle \varphi _{2}=-\arctan({\omega CR})=-17^{o}\ }
Se la frequenza diminuisse la parte della impedenza dovuta alla capacità in serie aumenterebbe al limite rendendo trascurabile la resistenza: il circuito diventerebbe molto simile ad un semplice condensatore, la tensione ai capi della resistenza sarebbe trascurabile: un circuito di questo genere, si usa per elimare le basse frequenze e si chiama infatti taglia basso.
Notiamo come la pulsazione che delimita il passaggio tra la bassa e l'alta frequenza è quella per cui le due impedenze in modulo si equivalgono:
R
=
1
ω
C
{\displaystyle R={\frac {1}{\omega C}}\ }
cioè:
ω
=
1
R
C
=
1000
r
a
d
/
s
{\displaystyle \omega ={\frac {1}{RC}}=1000\ rad/s}
ν
=
159
H
z
{\displaystyle \nu =159\ Hz}
Quindi a
50
H
z
{\displaystyle 50\ Hz}
la frequenza è bassa.
2. Circuito RL in corrente alternata
modifica
→ Vai alla traccia
L'equazione della maglia è (eliminando la variabile tempo esplicitamente dall'equazione):
V
=
I
R
+
j
ω
L
I
{\displaystyle V=IR+j\omega LI\ }
I
=
V
R
+
j
ω
L
{\displaystyle I={\frac {V}{R+j\omega L}}\ }
Quindi:
I
e
f
f
=
V
e
f
f
R
2
+
(
ω
L
)
2
=
0.217
A
{\displaystyle I_{eff}={\frac {V_{eff}}{\sqrt {R^{2}+(\omega L)^{2}}}}=0.217\ A}
Per quanto riguarda lo sfasamento tra la corrente I(t) (in fase con Vr) e la tensione V(t) del generatore si ha:
I
=
V
R
2
+
ω
2
L
2
(
R
−
j
ω
L
)
{\displaystyle I={\frac {V}{R^{2}+\omega ^{2}L^{2}}}(R-j\omega L)\ }
quindi dall'algebra dei numeri complessi:
φ
1
=
−
arctan
ω
L
R
=
−
9
o
{\displaystyle \varphi _{1}=-\arctan {\frac {\omega L}{R}}=-9^{o}\ }
Quindi:
V
R
=
R
I
{\displaystyle V_{R}=RI\ }
V
R
e
f
f
=
I
e
f
f
R
=
217
V
{\displaystyle V_{Reff}=I_{eff}R=217\ V}
Lo sfasamento tra V(t) e Vl si ottiene come segue:
V
L
=
j
ω
L
I
=
V
ω
L
R
2
+
ω
2
L
2
(
j
R
+
ω
L
)
{\displaystyle V_{L}=j\omega LI={\frac {V\omega L}{R^{2}+\omega ^{2}L^{2}}}(jR+\omega L)\ }
V
L
e
f
f
=
ω
L
I
e
f
f
=
34
V
{\displaystyle V_{Leff}=\omega LI_{eff}=34\ V}
Quindi lo sfasamento tra la tensione V(t) del generatore e la tensione Vl ai capi di L è:
φ
3
=
arctan
(
R
ω
L
)
=
81
o
{\displaystyle \varphi _{3}=\arctan \left({\frac {R}{\omega L}}\right)=81^{o}\ }
Se la frequenza aumentasse la parte della impedenza dovuta alla
induttanza in serie aumenterebbe al limite rendendo trascurabile la
resistenza: il circuito diventerebbe molto simile ad un semplice
induttore, la tensione ai capi della resistenza sarebbe
trascurabile.
3. Motore in corrente alternata
modifica
→ Vai alla traccia
definendo
ω
=
2
π
ν
{\displaystyle \omega =2\pi \nu }
a) Essendo:
P
m
=
V
e
f
f
I
e
f
f
cos
θ
0
{\displaystyle P_{m}=V_{eff}I_{eff}\cos \theta _{0}\ }
I
e
f
f
=
P
0
V
e
f
f
cos
θ
0
=
1.36
A
{\displaystyle I_{eff}={\frac {P_{0}}{V_{eff}\cos \theta _{0}}}=1.36\ A}
Z
=
V
e
f
f
I
e
f
f
=
V
e
f
f
2
cos
θ
0
P
0
=
161
Ω
{\displaystyle Z={\frac {V_{eff}}{I_{eff}}}={\frac {V_{eff}^{2}\cos \theta _{0}}{P_{0}}}=161\ \Omega }
b)
Quindi:
R
=
Z
cos
θ
0
=
81
Ω
{\displaystyle R=Z\cos \theta _{0}=81\ \Omega }
ed
ω
L
=
−
Z
sin
θ
0
=
140
Ω
{\displaystyle \omega L=-Z\sin \theta _{0}=140\ \Omega }
L
=
0.44
H
{\displaystyle L=0.44\ H}
c)
L'impedenza totale nel caso della capacità di rifasamento vale:
Z
=
R
cos
θ
1
=
86
Ω
{\displaystyle Z={\frac {R}{\cos \theta _{1}}}=86\ \Omega }
questo vuol dire che:
(
ω
L
−
1
ω
C
)
2
+
R
2
=
Z
2
{\displaystyle \left(\omega L-{\frac {1}{\omega C}}\right)^{2}+R^{2}=Z^{2}\ }
Eliminando la soluzione
−
(
ω
L
−
1
ω
C
)
=
Z
2
−
R
2
{\displaystyle -\left(\omega L-{\frac {1}{\omega C}}\right)={\sqrt {Z^{2}-R^{2}}}\ }
Che corrisponde a
θ
1
>
0
{\displaystyle \theta _{1}>0\ }
, escluso dai dati del problema.
Rimane:
(
ω
L
−
1
ω
C
)
=
Z
2
−
R
2
{\displaystyle \left(\omega L-{\frac {1}{\omega C}}\right)={\sqrt {Z^{2}-R^{2}}}\ }
da cui:
1
ω
C
=
ω
L
−
Z
2
−
R
2
{\displaystyle {\frac {1}{\omega C}}=\omega L-{\sqrt {Z^{2}-R^{2}}}\ }
C
=
1
ω
(
ω
L
−
Z
2
−
R
2
)
=
29
μ
F
{\displaystyle C={\frac {1}{\omega \left(\omega L-{\sqrt {Z^{2}-R^{2}}}\right)}}=29\ \mu F}
4. Circuito RCL in corrente alternata
modifica
→ Vai alla traccia
a) La corrente che scorre alla risonanza, per cui il generatore fornisce
una
I
0
R
=
f
m
a
x
=
10
V
{\displaystyle I_{0}R=f_{max}=10\ V}
ai capi della resistenza vi sono quindi
V
R
=
10
V
{\displaystyle V_{R}=10\ V}
mentre
detta:
ω
r
=
1
L
C
=
3
⋅
10
4
r
a
d
/
s
{\displaystyle \omega _{r}={\frac {1}{\sqrt {LC}}}=3\cdot 10^{4}\ rad/s}
La tensione ai capi del condensatore vale:
e ovviamente la stessa ai capi dell'induttanza:
V
L
=
I
0
ω
r
L
=
316
V
{\displaystyle V_{L}=I_{0}\omega _{r}L=316\ V}
b)
La potenza media vale:
P
m
=
I
0
f
m
a
x
/
2
=
5
W
{\displaystyle P_{m}=I_{0}f_{max}/2=5\ W}
quindi in un periodo:
T
=
2
π
ω
r
{\displaystyle T={\frac {2\pi }{\omega _{r}}}\ }
da cui:
E
=
993
μ
J
{\displaystyle E=993\ \mu J}
c)
Basta imporre che:
2
I
x
ω
x
C
=
I
x
ω
x
L
{\displaystyle 2{\frac {I_{x}}{\omega _{x}C}}=I_{x}\omega _{x}L\ }
ω
x
=
2
ω
r
{\displaystyle \omega _{x}={\sqrt {2}}\omega _{r}\ }
ν
x
=
2
ω
r
/
2
π
=
7.11
k
H
z
{\displaystyle \nu _{x}={\sqrt {2}}\omega _{r}/{2\pi }=7.11\ kHz}
5. Circuito RCRL in corrente alternata
modifica
→ Vai alla traccia
a)
L'impedenza totale del circuito vale:
Z
t
o
t
=
R
2
+
j
ω
L
+
1
1
/
R
1
+
j
ω
C
=
R
2
+
j
ω
L
+
R
1
1
+
j
ω
R
1
C
=
R
2
+
j
ω
L
+
R
1
(
1
−
j
ω
R
1
C
)
1
+
ω
2
R
1
2
C
2
{\displaystyle Z_{tot}=R_{2}+j\omega L+{\frac {1}{1/R_{1}+j\omega C}}=R_{2}+j\omega L+{\frac {R_{1}}{1+j\omega R_{1}C}}=R_{2}+j\omega L+{\frac {R_{1}(1-j\omega R_{1}C)}{1+\omega ^{2}R_{1}^{2}C^{2}}}\ }
la parte immaginaria vale:
Z
i
m
m
=
ω
L
−
ω
R
1
2
C
1
+
ω
2
R
1
2
C
2
{\displaystyle Z_{imm}=\omega L-{\frac {\omega R_{1}^{2}C}{1+\omega ^{2}R_{1}^{2}C^{2}}}\ }
che si annulla per:
ω
r
=
9.9995
⋅
10
5
r
a
d
/
s
{\displaystyle \omega _{r}=9.9995\cdot 10^{5}\ rad/s\ }
mentre la pulsazione approssimata di risonanza vale:
ω
a
=
1
L
C
=
1
⋅
10
6
r
a
d
/
s
{\displaystyle \omega _{a}={\frac {1}{\sqrt {LC}}}=1\cdot 10^{6}\ rad/s}
quindi:
ω
r
−
ω
a
ω
a
=
−
0.005
%
{\displaystyle {\frac {\omega _{r}-\omega _{a}}{\omega _{a}}}=-0.005\%\ }
b)
Z
r
=
R
2
+
R
1
1
+
ω
r
2
R
1
2
C
2
=
1.1
Ω
{\displaystyle Z_{r}=R_{2}+{\frac {R_{1}}{1+\omega _{r}^{2}R_{1}^{2}C^{2}}}=1.1\ \Omega }
c)
Q
=
ω
r
L
Z
r
=
9.1
{\displaystyle Q={\frac {\omega _{r}L}{Z_{r}}}=9.1\ }
→ Vai alla traccia
La parte reale dell'impedenza vale:
Z
R
=
R
1
+
ω
2
C
2
R
2
{\displaystyle Z_{R}={\frac {R}{1+\omega ^{2}C^{2}R^{2}}}\ }
Mentre quella immaginaria:
Z
i
m
m
=
ω
L
−
ω
C
R
2
1
+
ω
2
C
2
R
2
{\displaystyle Z_{imm}=\omega L-{\frac {\omega CR^{2}}{1+\omega ^{2}C^{2}R^{2}}}\ }
La parte immaginaria si annulla se:
ω
=
1
R
C
C
R
2
L
−
1
{\displaystyle \omega ={\frac {1}{RC}}{\sqrt {{\frac {CR^{2}}{L}}-1}}\ }
Cioè solo se:
C
R
2
L
>
1
{\displaystyle {\frac {CR^{2}}{L}}>1\ }
R
>
10
Ω
{\displaystyle R>10\ \Omega \ }
In questo caso specifico con
R
=
1
k
Ω
{\displaystyle R=1\ k\Omega \ }
:
ω
R
=
10
5
r
a
d
/
s
{\displaystyle \omega _{R}=10^{5}\ rad/s}
Z
R
=
0.1
Ω
{\displaystyle Z_{R}=0.1\ \Omega \ }
ed il fattore di merito vale:
Q
=
ω
R
L
Z
R
=
100
{\displaystyle Q={\frac {\omega _{R}L}{Z_{R}}}=100\ }
→ Vai alla traccia
a)
Il flusso che attraversa
ogni spira del solenoide vale:
ϕ
=
|
B
|
π
r
2
cos
ω
t
{\displaystyle \phi =|B|\pi r^{2}\cos {\omega t}\ }
Quindi dalla legge di Faraday-Newman-Lentz applicata al solenoide di
N
{\displaystyle N\ }
spire:
V
=
−
d
ϕ
d
t
=
N
B
o
π
r
2
ω
sin
ω
t
{\displaystyle V=-{\frac {d\phi }{dt}}=NB_{o}\pi r^{2}\omega \sin {\omega t}\ }
V
e
f
f
=
N
B
o
π
r
2
ω
2
=
131
m
V
{\displaystyle V_{eff}={\frac {NB_{o}\pi r^{2}\omega }{\sqrt {2}}}=131\ mV}
b)
L'induttanza del solenoide vale:
L
=
μ
o
N
2
l
π
r
2
=
1.85
m
H
{\displaystyle L=\mu _{o}{\frac {N^{2}}{l}}\pi r^{2}=1.85\ mH}
L'impedenza totale del circuito vale:
Z
=
j
ω
L
+
R
{\displaystyle Z=j\omega L+R\ }
Quindi la corrente efficace:
I
e
f
f
=
V
e
f
f
|
Z
|
=
V
e
f
f
ω
2
L
2
+
R
2
=
55
m
A
{\displaystyle I_{eff}={\frac {V_{eff}}{|Z|}}={\frac {V_{eff}}{\sqrt {\omega ^{2}L^{2}+R^{2}}}}=55\ mA}
Lo sfasamento tra corrente e tensione vale:
φ
=
−
arctan
ω
L
R
=
−
0.89
r
a
d
{\displaystyle \varphi =-\arctan {\frac {\omega L}{R}}=-0.89\ rad\ }
Quindi della potenza totale dissipata:
P
t
o
t
=
I
e
f
f
V
e
f
f
cos
φ
=
4.5
m
W
{\displaystyle P_{tot}=I_{eff}V_{eff}\cos {\varphi }=4.5\ mW}
→ Vai alla traccia
L'impedenza del parallelo tra capacità e resistenza
R
2
{\displaystyle R_{2}\ }
vale:
1
/
Z
p
=
j
ω
C
+
1
R
2
{\displaystyle 1/Z_{p}=j\omega C+{\frac {1}{R_{2}}}\ }
Z
p
=
R
2
1
+
ω
2
C
2
R
2
2
−
j
ω
C
R
2
2
1
+
ω
2
C
2
R
2
2
{\displaystyle Z_{p}={\frac {R_{2}}{1+\omega ^{2}C^{2}R_{2}^{2}}}-j{\frac {\omega CR_{2}^{2}}{1+\omega ^{2}C^{2}R_{2}^{2}}}\ }
Quindi la parte reale dell'impedenza vale:
Z
R
=
R
1
+
R
2
1
+
ω
2
C
2
R
2
2
{\displaystyle Z_{R}=R_{1}+{\frac {R_{2}}{1+\omega ^{2}C^{2}R_{2}^{2}}}\ }
mentre la immaginaria:
Z
i
m
m
=
ω
L
−
ω
C
R
2
2
1
+
ω
2
C
2
R
2
2
{\displaystyle Z_{imm}=\omega L-{\frac {\omega CR_{2}^{2}}{1+\omega ^{2}C^{2}R_{2}^{2}}}\ }
La immaginaria si annulla se:
ω
L
−
ω
C
R
2
2
1
+
ω
2
C
2
R
2
2
=
0
{\displaystyle \omega L-{\frac {\omega CR_{2}^{2}}{1+\omega ^{2}C^{2}R_{2}^{2}}}=0\ }
cioè se:
L
=
C
R
2
2
1
+
ω
r
2
C
2
R
2
2
{\displaystyle L={\frac {CR_{2}^{2}}{1+\omega _{r}^{2}C^{2}R_{2}^{2}}}\ }
ω
r
=
C
R
2
2
L
−
1
1
C
R
2
{\displaystyle \omega _{r}={\sqrt {{\frac {CR_{2}^{2}}{L}}-1}}{\frac {1}{CR_{2}}}\ }
ma essendo in tutti e tre i casi:
C
R
2
2
/
L
≫
1
{\displaystyle CR_{2}^{2}/L\gg 1\ }
(nel caso b) vale
1
E
6
{\displaystyle 1E6\ }
) si ha che trascurando nella radice
1
{\displaystyle 1\ }
rispetto a
C
R
2
2
/
L
{\displaystyle CR_{2}^{2}/L\ }
.
ω
r
≈
1
L
C
=
10
6
r
a
d
/
s
{\displaystyle \omega _{r}\approx {\frac {1}{\sqrt {LC}}}=10^{6}\ rad/s}
Alla frequenza di risonanza la parte reale vale:
Z
R
=
R
1
+
R
2
1
+
ω
r
2
C
2
R
2
2
{\displaystyle Z_{R}=R_{1}+{\frac {R_{2}}{1+\omega _{r}^{2}C^{2}R_{2}^{2}}}\ }
In questo caso si ha che:
a)
Z
R
=
0.0011
Ω
{\displaystyle Z_{R}=0.0011\ \Omega }
, b)
Z
R
=
0.002
Ω
{\displaystyle Z_{R}=0.002\ \Omega }
e c)
Z
R
=
0.001
{\displaystyle Z_{R}=0.001\ }
Quindi essendo il fattore di merito:
Q
=
ω
r
L
Z
R
{\displaystyle Q={\frac {\omega _{r}L}{Z_{R}}}\ }
nei tre casi vale:
a)
Q
=
909
{\displaystyle Q=909\ }
, b)
Q
=
500
{\displaystyle Q=500\ }
e c)
Q
=
1000
{\displaystyle Q=1000\ }
La corrente massima che scorre nel circuito alla risonanza vale:
I
o
=
V
o
Z
R
{\displaystyle I_{o}={\frac {V_{o}}{Z_{R}}}\ }
nei tre casi vale:
a)
I
o
=
0.909
A
{\displaystyle I_{o}=0.909\ A}
, b)
I
o
=
0.5
A
{\displaystyle I_{o}=0.5\ A}
e c)
I
o
=
1
A
{\displaystyle I_{o}=1\ A}
La corrente nel nodo vale:
I
o
=
I
c
+
I
R
{\displaystyle I_{o}=I_{c}+I_{R}\ }
Con
I
c
{\displaystyle I_{c}\ }
corrente nella capacità e
I
R
{\displaystyle I_{R}\ }
nel ramo della resistenza
R
2
{\displaystyle R_{2}\ }
(entrambe in genere immaginarie al contrario di
I
o
{\displaystyle I_{o}\ }
), inoltre:
I
c
j
ω
C
=
I
R
R
2
{\displaystyle {\frac {I_{c}}{j\omega C}}=I_{R}R_{2}\ }
Quindi, combinando le due equazioni e approssimando
ω
r
2
C
2
R
2
2
+
1
≈
ω
r
2
C
2
R
2
2
{\displaystyle \omega _{r}^{2}C^{2}R_{2}^{2}+1\approx \omega _{r}^{2}C^{2}R_{2}^{2}\ }
si ha che:
I
c
=
I
o
[
1
+
j
/
(
ω
r
C
R
2
)
]
≈
I
o
{\displaystyle I_{c}=I_{o}[1+j/(\omega _{r}CR_{2})]\approx I_{o}\ }
trascurando il termine immaginario, quindi la tensione ai capi del condensatore vale:
V
c
=
I
o
j
ω
r
C
{\displaystyle V_{c}={\frac {I_{o}}{j\omega _{r}C}}\ }
che vale in modulo:
|
V
c
|
=
I
o
ω
C
{\displaystyle |V_{c}|={\frac {I_{o}}{\omega C}}\ }
nei tre casi vale:
a)
V
c
=
0.909
V
{\displaystyle V_{c}=0.909\ V}
, b)
V
c
=
0.5
V
{\displaystyle V_{c}=0.5\ V}
e c)
V
c
=
1
V
{\displaystyle V_{c}=1\ V}
→ Vai alla traccia
L'impedenza totale della maglia utilizzando l'algebra dei numeri
complessi:
Z
t
o
t
=
j
ω
L
+
1
1
/
R
+
j
ω
C
+
1
j
ω
α
C
=
Z
R
+
j
Z
i
m
m
{\displaystyle Z_{tot}=j\omega L+{\frac {1}{1/R+j\omega C}}+{\frac {1}{j\omega \alpha C}}=Z_{R}+jZ_{imm}\ }
dove:
Z
i
m
m
=
ω
L
−
ω
R
2
C
1
+
ω
2
R
2
C
2
−
1
ω
α
C
{\displaystyle Z_{imm}=\omega L-{\frac {\omega R^{2}C}{1+\omega ^{2}R^{2}C^{2}}}-{\frac {1}{\omega \alpha C}}\ }
Z
R
=
R
1
+
ω
2
R
2
C
2
{\displaystyle Z_{R}={\frac {R}{1+\omega ^{2}R^{2}C^{2}}}\ }
quando siamo in bassa frequenza:
ω
R
C
≪
1
{\displaystyle \omega RC\ll 1\ }
Z
R
≈
R
{\displaystyle Z_{R}\approx R\ }
Quindi la parte reale è costante.
Mentre quella immaginaria:
Z
i
m
m
≈
ω
L
−
ω
R
2
C
−
1
ω
α
C
{\displaystyle Z_{imm}\approx \omega L-\omega R^{2}C-{\frac {1}{\omega \alpha C}}\ }
diverge a bassa frequenza essendo nel nostro caso:
L
≪
R
2
C
{\displaystyle L\ll R^{2}C\ }
Ad alta frequenza invece:
ω
R
C
≫
1
{\displaystyle \omega RC\gg 1\ }
Z
R
≈
1
ω
2
R
C
2
{\displaystyle Z_{R}\approx {\frac {1}{\omega ^{2}RC^{2}}}\ }
mentre la parte immaginaria:
Z
i
m
m
≈
ω
L
−
1
ω
C
−
1
ω
α
C
{\displaystyle Z_{imm}\approx \omega L-{\frac {1}{\omega C}}-{\frac {1}{\omega \alpha C}}\ }
è composto da una induttanza
L
{\displaystyle L\ }
ed una capacità equivalente:
C
e
q
=
1
1
/
C
+
1
/
(
α
C
)
=
α
C
α
+
1
{\displaystyle C_{eq}={\frac {1}{1/C+1/(\alpha C)}}={\frac {\alpha C}{\alpha +1}}\ }
a)
Quindi la pulsazione di risonanza:
ω
R
=
α
+
1
α
L
C
=
3.18
⋅
10
4
r
a
d
/
s
{\displaystyle \omega _{R}={\sqrt {\frac {\alpha +1}{\alpha LC}}}=3.18\cdot 10^{4}\ rad/s\ }
la frequenza di risonanza:
ν
R
=
ω
R
2
π
=
5
k
H
z
{\displaystyle \nu _{R}={\frac {\omega _{R}}{2\pi }}=5\ kHz}
b)
A tale frequenza la parte immaginaria si annulla quindi rimane
solo la parte reale:
I
e
f
f
=
V
e
f
f
Z
R
=
V
0
2
ω
R
2
R
C
2
=
0.07
A
{\displaystyle I_{eff}={\frac {V_{eff}}{Z_{R}}}={\frac {V_{0}}{\sqrt {2}}}\omega _{R}^{2}RC^{2}=0.07\ A}
c)
Il fattore di merito vale:
Q
=
ω
R
L
Z
R
=
31780
{\displaystyle Q={\frac {\omega _{R}L}{Z_{R}}}=31780\ }
→ Vai alla traccia
Il circuito equivalente è mostrato in figura. Quindi l'impedenza vista dal generatore è:
Z
=
R
1
+
j
ω
M
R
2
j
ω
M
+
R
2
{\displaystyle Z=R_{1}+{\frac {j\omega MR_{2}}{j\omega M+R_{2}}}\ }
Razionalizzando:
Z
=
R
1
+
j
ω
M
R
2
(
R
2
−
j
ω
M
)
ω
2
M
2
+
R
2
2
{\displaystyle Z=R_{1}+{\frac {j\omega MR_{2}(R_{2}-j\omega M)}{\omega ^{2}M^{2}+R_{2}^{2}}}\ }
Quindi la parte immaginaria vale:
Z
i
=
j
ω
M
R
2
2
ω
2
M
2
+
R
2
2
{\displaystyle Z_{i}={\frac {j\omega MR_{2}^{2}}{\omega ^{2}M^{2}+R_{2}^{2}}}\ }
e quella reale:
Z
r
=
R
1
+
R
2
ω
2
M
2
ω
2
M
2
+
R
2
2
{\displaystyle Z_{r}=R_{1}+R_{2}{\frac {\omega ^{2}M^{2}}{\omega ^{2}M^{2}+R_{2}^{2}}}\ }
Lo sfasamento vale:
φ
=
−
arctan
Z
i
Z
r
{\displaystyle \varphi =-\arctan {\frac {Z_{i}}{Z_{r}}}\ }
Mentre:
|
Z
|
=
Z
i
2
+
Z
r
2
{\displaystyle |Z|={\sqrt {Z_{i}^{2}+Z_{r}^{2}}}\ }
Quindi essendo:
I
e
f
f
=
V
e
f
f
|
Z
|
{\displaystyle I_{eff}={\frac {V_{eff}}{|Z|}}\ }
La potenza vale:
P
=
I
e
f
f
V
e
f
f
cos
φ
{\displaystyle P=I_{eff}V_{eff}\cos \varphi \ }
nei due casi (sostituendo i dati numerici):
P
a
=
1.63
k
W
{\displaystyle P_{a}=1.63\ kW}
P
b
=
6.3
W
{\displaystyle P_{b}=6.3\ W}
→ Vai alla traccia
a)
L'ampiezza della corrente vale:
I
R
=
V
o
R
+
j
ω
L
{\displaystyle I_{R}={\frac {V_{o}}{R+j\omega L}}\ }
Se
L
=
0
{\displaystyle L=0\ }
la potenza dissipata è semplicemente:
P
o
=
V
o
2
2
R
{\displaystyle P_{o}={\frac {V_{o}^{2}}{2R}}\ }
quindi:
R
=
V
o
2
2
P
o
=
48
Ω
{\displaystyle R={\frac {V_{o}^{2}}{2P_{o}}}=48\ \Omega \ }
b)
Mentre se
L
=
L
m
a
x
{\displaystyle L=L_{max}\ }
:
V
e
=
V
o
2
=
220
V
{\displaystyle V_{e}={\frac {V_{o}}{\sqrt {2}}}=220\ V\ }
I
e
=
V
e
R
2
+
ω
2
L
m
a
x
2
=
0.86
A
{\displaystyle I_{e}={\frac {V_{e}}{\sqrt {R^{2}+\omega ^{2}L_{max}^{2}}}}=0.86\ A\ }
mentre lo sfasamento tra corrente e tensione vale:
φ
=
−
arctan
ω
L
m
a
x
R
=
−
79
o
{\displaystyle \varphi =-\arctan {\frac {\omega L_{max}}{R}}=-79^{o}\ }
quindi:
P
d
=
V
e
I
e
cos
φ
=
35
W
{\displaystyle P_{d}=V_{e}I_{e}\cos \varphi =35\ W\ }
→ Vai alla traccia
L'equazione della maglia con il metodo simbolico è:
V
=
I
R
+
I
j
ω
C
{\displaystyle V=IR+{\frac {I}{j\omega C}}\ }
Dall'algebra dei numeri complessi:
tan
φ
=
1
ω
C
R
{\displaystyle \tan \varphi ={\frac {1}{\omega CR}}\ }
ω
=
1
tan
φ
C
R
{\displaystyle \omega ={\frac {1}{\tan \varphi CR}}\ }
ν
=
ω
2
π
=
1
2
π
tan
φ
C
R
=
27
M
H
z
{\displaystyle \nu ={\frac {\omega }{2\pi }}={\frac {1}{2\pi \tan \varphi CR}}=27\ MHz\ }
Quindi:
I
e
=
V
e
R
2
+
1
/
(
ω
C
)
2
=
19
A
{\displaystyle I_{e}={\frac {V_{e}}{\sqrt {R^{2}+1/(\omega C)^{2}}}}=19\ A\ }
Quindi la potenza media fornita dal generatore vale:
P
m
=
V
e
I
e
cos
φ
=
3630
W
{\displaystyle P_{m}=V_{e}I_{e}\cos \varphi =3630\ W\ }
13. Circuito risonante parallelo
modifica
→ Vai alla traccia
a)
La pulsazione
ω
1
{\displaystyle \omega _{1}\ }
è piccola essendo
ω
1
L
≪
R
2
{\displaystyle \omega _{1}L\ll R_{2}\ }
e
1
/
(
ω
1
C
)
≫
R
2
{\displaystyle 1/(\omega _{1}C)\gg R_{2}\ }
, per cui il parallelo è praticamente la sola resistenza
R
2
{\displaystyle R_{2}\ }
e quindi la corrente vale:
I
1
e
≈
V
e
f
f
R
1
+
R
2
=
12.2
m
A
{\displaystyle I_{1e}\approx {\frac {V_{eff}}{R_{1}+R_{2}}}=12.2\ mA\ }
b)
La pulsazione
ω
2
{\displaystyle \omega _{2}\ }
è grande essendo
ω
2
L
≫
R
2
{\displaystyle \omega _{2}L\gg R_{2}\ }
e
1
/
(
ω
2
C
)
≪
ω
2
L
{\displaystyle 1/(\omega _{2}C)\ll \omega _{2}L\ }
, per cui il parallelo è l'impedenza della sola capacità che molto piccola, quindi la caduta di potenziale è solo ai capi di
R
2
{\displaystyle R_{2}\ }
ed è:
V
R
2
≈
V
e
f
f
=
1.1
V
{\displaystyle V_{R_{2}}\approx V_{eff}=1.1\ V\ }
c)
Usando il metodo simbolico, l'impedenza totale vista dal generatore è:
Z
=
R
1
+
1
j
ω
C
+
1
/
(
R
2
+
j
ω
L
)
=
R
1
+
R
2
+
j
ω
L
1
−
ω
2
L
C
+
j
ω
R
2
C
{\displaystyle Z=R_{1}+{\frac {1}{j\omega C+1/(R_{2}+j\omega L)}}=R_{1}+{\frac {R_{2}+j\omega L}{1-\omega ^{2}LC+j\omega R_{2}C}}\ }
Razionalizzando la frazione:
Z
=
R
1
+
(
R
2
+
j
ω
L
)
(
1
−
ω
2
L
C
−
j
ω
R
2
C
)
(
1
−
ω
2
L
C
)
2
+
(
ω
R
2
C
)
2
{\displaystyle Z=R_{1}+{\frac {(R_{2}+j\omega L)(1-\omega ^{2}LC-j\omega R_{2}C)}{(1-\omega ^{2}LC)^{2}+(\omega R_{2}C)^{2}}}\ }
Annullando il numeratore della parte immaginaria:
ω
L
−
ω
3
L
2
C
−
ω
R
2
2
C
=
0
{\displaystyle \omega L-\omega ^{3}L^{2}C-\omega R_{2}^{2}C=0\ }
ω
r
=
1
/
(
L
C
)
−
R
2
2
/
L
2
=
3700
r
a
d
/
s
{\displaystyle \omega _{r}={\sqrt {1/(LC)-R_{2}^{2}/L^{2}}}=3700\ rad/s\ }
d)
Z
R
=
R
1
+
R
2
(
1
−
ω
r
2
L
C
)
2
+
(
ω
r
R
2
C
)
2
=
92
Ω
{\displaystyle Z_{R}=R_{1}+{\frac {R_{2}}{(1-\omega _{r}^{2}LC)^{2}+(\omega _{r}R_{2}C)^{2}}}=92\ \Omega \ }
14. Circuito risonante oscillante
modifica
→ Vai alla traccia
Le condizioni iniziali del problema sono:
Q
(
t
=
0
)
=
Q
0
{\displaystyle Q(t=0)=Q_{0}\ }
e
I
(
t
=
0
)
=
0
{\displaystyle I(t=0)=0\ }
.
Mentre l'equazione della maglia è:
Q
C
=
R
I
+
L
d
I
d
t
{\displaystyle {\frac {Q}{C}}=RI+L{\frac {dI}{dt}}\ }
Essendo:
I
=
−
d
Q
/
d
t
{\displaystyle I=-dQ/dt\ }
si può anche scrivere:
L
d
2
Q
d
t
2
+
R
d
Q
d
t
+
Q
C
=
0
{\displaystyle L{\frac {d^{2}Q}{dt^{2}}}+R{\frac {dQ}{dt}}+{\frac {Q}{C}}=0\ }
La soluzione generica di una equazione differenziale di questo genere è la combinazione lineare
di due soluzioni esponenziali, infatti sostituendo a
Q
{\displaystyle Q\ }
una generica
A
e
α
t
{\displaystyle Ae^{\alpha t}\ }
si ha che la equazione differenziale
diventa equivalente a :
L
α
2
A
e
α
t
+
R
α
A
e
α
t
+
A
e
α
t
C
=
0
{\displaystyle L\alpha ^{2}Ae^{\alpha t}+R\alpha Ae^{\alpha t}+{\frac {Ae^{\alpha t}}{C}}=0\ }
Che quindi diventa una equazione di II grado in
α
{\displaystyle \alpha \ }
:
L
α
2
+
R
α
+
1
C
=
0
{\displaystyle L\alpha ^{2}+R\alpha +{\frac {1}{C}}=0\ }
le cui soluzioni sono:
α
1
=
−
R
2
L
+
R
2
4
L
2
−
1
L
C
{\displaystyle \alpha _{1}=-{\frac {R}{2L}}+{\sqrt {{\frac {R^{2}}{4L^{2}}}-{\frac {1}{LC}}}}\ }
α
2
=
−
R
2
L
−
R
2
4
L
2
−
1
L
C
{\displaystyle \alpha _{2}=-{\frac {R}{2L}}-{\sqrt {{\frac {R^{2}}{4L^{2}}}-{\frac {1}{LC}}}}\ }
Le due soluzioni non sono reali in quanto:
R
2
4
L
<
1
C
{\displaystyle {\frac {R^{2}}{4L}}<{\frac {1}{C}}\ }
quindi se definiamo:
ω
=
1
L
C
−
R
2
4
L
2
=
10
5
r
a
d
/
s
{\displaystyle \omega ={\sqrt {{\frac {1}{LC}}-{\frac {R^{2}}{4L^{2}}}}}=10^{5}\ rad/s}
(cioè
ω
≈
1
/
(
L
C
)
{\displaystyle \omega \approx {\sqrt {1/(LC)}}\ }
) e
τ
=
2
L
R
=
0.2
m
s
{\displaystyle \tau ={\frac {2L}{R}}=0.2\ ms}
La soluzione generale è :
Q
(
t
)
=
Q
o
e
−
t
/
τ
[
cos
(
ω
t
)
+
1
τ
ω
sin
(
ω
t
)
]
{\displaystyle Q(t)=Q_{o}e^{-t/\tau }\left[\cos(\omega t)+{\frac {1}{\tau \omega }}\sin(\omega t)\right]\ }
Si definisce pseudoperiodo
T
=
2
π
/
ω
{\displaystyle T=2\pi /\omega \ }
e quindi:
Q
(
T
)
=
Q
o
e
−
T
/
τ
=
7.3
μ
C
{\displaystyle Q(T)=Q_{o}e^{-T/\tau }=7.3\mu C\ }
b)
La corrente è data da:
I
(
t
)
=
−
d
Q
/
d
t
=
Q
o
τ
e
−
t
/
τ
[
cos
(
ω
t
)
+
1
τ
ω
sin
(
ω
t
)
]
−
Q
o
e
−
t
/
τ
[
−
ω
sin
(
ω
t
)
+
1
τ
cos
(
ω
t
)
]
{\displaystyle I(t)=-dQ/dt={\frac {Q_{o}}{\tau }}e^{-t/\tau }\left[\cos(\omega t)+{\frac {1}{\tau \omega }}\sin(\omega t)\right]-Q_{o}e^{-t/\tau }\left[-\omega \sin(\omega t)+{\frac {1}{\tau }}\cos(\omega t)\right]\ }
I
(
t
)
=
Q
o
e
−
t
/
τ
(
ω
−
1
τ
2
ω
)
sin
(
ω
t
)
≈
Q
o
e
−
t
/
τ
ω
sin
(
ω
t
)
{\displaystyle I(t)=Q_{o}e^{-t/\tau }\left(\omega -{\frac {1}{\tau ^{2}\omega }}\right)\sin(\omega t)\approx Q_{o}e^{-t/\tau }\omega \sin(\omega t)\ }
Chiaramente il seno ha un massimo quando
ω
t
=
π
/
2
{\displaystyle \omega t=\pi /2\ }
cioè per
t
=
T
/
4
{\displaystyle t=T/4\ }
:
I
(
T
/
4
)
=
0.92
A
{\displaystyle I(T/4)=0.92\ A\ }
c)
L'energia iniziale vale:
E
o
=
Q
o
2
2
C
=
50
μ
J
{\displaystyle E_{o}={\frac {Q_{o}^{2}}{2C}}=50\ \mu J}
Mentre l'energia immagazzinata nella induttanza dopo
T
/
4
{\displaystyle T/4\ }
vale:
E
f
=
1
2
L
I
(
T
/
4
)
2
=
42.5
μ
J
{\displaystyle E_{f}={\frac {1}{2}}LI(T/4)^{2}=42.5\ \mu J}
Quindi la variazione percentuale vale:
D
E
=
E
f
−
E
o
E
o
100
=
−
15
%
{\displaystyle DE={\frac {E_{f}-E_{o}}{E_{o}}}100=-15\ \%}
In realtà al tempo
T
/
4
{\displaystyle T/4\ }
vi è della carica nella capacità:
Q
(
T
/
4
)
=
Q
o
e
−
T
/
4
τ
1
τ
ω
=
0.46
μ
C
{\displaystyle Q(T/4)=Q_{o}e^{-T/4\tau }{\frac {1}{\tau \omega }}=0.46\ \mu C\ }
Quindi vi anche una energia immagazzinata:
E
c
=
Q
(
T
/
4
)
2
2
C
=
0.1
μ
J
{\displaystyle E_{c}={\frac {Q(T/4)^{2}}{2C}}=0.1\ \mu J}
trascurabile rispetto a quella nella induttanza.
→ Vai alla traccia
Le condizioni iniziali del problema sono:
Q
(
t
=
0
)
=
Q
0
{\displaystyle Q(t=0)=Q_{0}\ }
e
I
(
t
=
0
)
=
0
{\displaystyle I(t=0)=0\ }
.
Mentre l'equazione della maglia è:
Q
C
=
R
I
+
L
d
I
d
t
{\displaystyle {\frac {Q}{C}}=RI+L{\frac {dI}{dt}}\ }
Essendo:
I
=
−
d
Q
/
d
t
{\displaystyle I=-dQ/dt\ }
si può anche scrivere:
L
d
2
Q
d
t
2
+
R
d
Q
d
t
+
Q
C
=
0
{\displaystyle L{\frac {d^{2}Q}{dt^{2}}}+R{\frac {dQ}{dt}}+{\frac {Q}{C}}=0\ }
La soluzione generica di una equazione differenziale di questo genere è la combinazione lineare
di due soluzioni esponenziali, infatti sostituendo a
Q
{\displaystyle Q\ }
una generica
A
e
α
t
{\displaystyle Ae^{\alpha t}\ }
si ha che la equazione differenziale
diventa equivalente a :
L
α
2
A
e
α
t
+
R
α
A
e
α
t
+
A
e
α
t
C
=
0
{\displaystyle L\alpha ^{2}Ae^{\alpha t}+R\alpha Ae^{\alpha t}+{\frac {Ae^{\alpha t}}{C}}=0\ }
Che quindi diventa una equazione di II grado in
α
{\displaystyle \alpha \ }
:
L
α
2
+
R
α
+
1
C
=
0
{\displaystyle L\alpha ^{2}+R\alpha +{\frac {1}{C}}=0\ }
le cui soluzioni sono:
α
1
=
−
R
2
L
+
R
2
4
L
2
−
1
L
C
{\displaystyle \alpha _{1}=-{\frac {R}{2L}}+{\sqrt {{\frac {R^{2}}{4L^{2}}}-{\frac {1}{LC}}}}\ }
α
2
=
−
R
2
L
−
R
2
4
L
2
−
1
L
C
{\displaystyle \alpha _{2}=-{\frac {R}{2L}}-{\sqrt {{\frac {R^{2}}{4L^{2}}}-{\frac {1}{LC}}}}\ }
Le due soluzioni sono reali in quanto:
R
2
4
L
2
>
1
L
C
{\displaystyle {\frac {R^{2}}{4L^{2}}}>{\frac {1}{LC}}\ }
Detti
τ
1
=
−
1
/
α
1
=
1
m
s
{\displaystyle \tau _{1}=-1/\alpha _{1}=1\ ms\ }
e
τ
2
=
−
1
/
α
2
=
0.1
μ
s
{\displaystyle \tau _{2}=-1/\alpha _{2}=0.1\ \mu s\ }
La carica nel tempo vale:
Q
(
t
)
=
Q
10
e
−
t
/
τ
1
+
Q
20
e
−
t
/
τ
2
{\displaystyle Q(t)=Q_{10}e^{-t/\tau _{1}}+Q_{20}e^{-t/\tau _{2}}\ }
Mentre la corrente:
I
(
t
)
=
Q
10
τ
1
e
−
t
/
τ
1
+
Q
20
τ
2
e
−
t
/
τ
2
{\displaystyle I(t)={\frac {Q_{10}}{\tau _{1}}}e^{-t/\tau _{1}}+{\frac {Q_{20}}{\tau _{2}}}e^{-t/\tau _{2}}\ }
Imponendo le condizioni iniziali:
Q
10
+
Q
20
=
Q
0
{\displaystyle Q_{10}+Q_{20}=Q_{0}\ }
Q
10
τ
1
+
Q
20
τ
2
=
0
{\displaystyle {\frac {Q_{10}}{\tau _{1}}}+{\frac {Q_{20}}{\tau _{2}}}=0\ }
segue che:
Q
10
=
Q
0
1
−
τ
2
/
τ
1
=
10.0001
μ
C
≈
Q
0
{\displaystyle Q_{10}={\frac {Q_{0}}{1-\tau _{2}/\tau _{1}}}=10.0001\mu C\approx Q_{0}\ }
Q
20
=
−
Q
0
τ
2
τ
1
=
−
1
n
C
≈
0
{\displaystyle Q_{20}=-Q_{0}{\frac {\tau _{2}}{\tau _{1}}}=-1\ nC\approx 0\ }
a)
Quindi:
Q
(
t
1
)
=
3.68
μ
C
{\displaystyle Q(t_{1})=3.68\ \mu C}
b)
I
(
t
1
)
=
3.7
m
A
{\displaystyle I(t_{1})=3.7\ mA}
c)
L'energia iniziale vale:
E
o
=
Q
o
2
2
C
=
50
μ
J
{\displaystyle E_{o}={\frac {Q_{o}^{2}}{2C}}=50\ \mu J}
Dopo
1
m
s
{\displaystyle 1\ ms}
nel condensatore vi è:
E
c
=
Q
(
t
1
)
2
2
C
=
6.8
μ
J
{\displaystyle E_{c}={\frac {Q(t_{1})^{2}}{2C}}=6.8\ \mu J}
Mentre l'energia immagazzinata nella induttanza è trascurabile:
E
m
=
1
2
L
I
(
t
1
)
2
=
0.68
n
J
{\displaystyle E_{m}={\frac {1}{2}}LI(t_{1})^{2}=0.68\ nJ}
Quindi la variazione percentuale vale:
D
E
=
E
c
−
E
o
E
o
100
=
−
86
%
{\displaystyle DE={\frac {E_{c}-E_{o}}{E_{o}}}100=-86\ \%}