La "Leggenda della nascita di Sargon" è un testo in lingua neoassira risalente all'VIII secolo a.C., le cui prime due colonne sono state ricostruite per mezzo di tre tavole rinvenute alla metà del XIX secolo tra i resti della biblioteca reale nel palazzo del re Assurbanipal (Aššur-bāni-apli) a Ninive, più un'ulteriore tavola, riferita sempre a frammenti delle prime due colonne, rinvenuta a Dailem (nei pressi di Babilonia).
Il testo racconta le origini e le imprese del fondatore del primo impero semitico (Sargon di Akkad, XXIV sec. a.C.), qui considerato figlio di una importante sacerdotessa e dal padre sconosciuto. Il testo ha probabilmente lo scopo di celebrare, per mezzo di questo antico richiamo all'imperatore accadico, proprio Sargon II, imperatore assiro dell'VIII secolo a.C. che, come il Sargon accadico del XXIV secolo a.C., si presentava come un sovrano nuovo, privo di una eredità accertata.
Il testo conserva il suo particolare interesse anche per l'evidente connessione con il racconto dei natali del Mosè biblico, così come riportato nel libro in lingua ebraica dell'Esodo (Šemot) [1], testo, quello ebraico, non anteriore al VI secolo a.C.[2].
Trascrizione del testo neoassiro di Brian Lewis in The Sargon Legend. A Study of the Akkadian Text and the Tale of the Hero Who Was Exposed at Birth (ASOR Dissertation Series 4; Cambridge, MA 1980), ripresa in Luigi Santopaolo, Il Bambino e Il Fiume, Roma, Pontificio Istituto Biblico; la traduzione è di Giuseppe Del Monte, in Iscrizioni reali dal Vicino Oriente Antico, Pisa, Università di Pisa, 2004.
Un'ulteriore trascrizione è reperibile in Joan Goodnick Westenholz, Legends of the Kings of Akkade- The Texts. Eisenbrauns Winona Lake, Indiana 1997, mentre una seconda traduzione accademica, quella dell'assiriologo statunitense Joan Goodnick Westenholz, è in nota:[3].
(IT)
« 1. Io sono Sargon, il re potente, re di Akkad.
2. Mia madre era una sacerdotessa-enetum, mio padre non lo conosco,
3. il fratello di mio padre vive sulla montagna;
4. la mia città è Azupiranu che si trova sulla riva dell'Eufrate.
5. Mia madre, la sacerdotessa, mi concepì e mi partorì di nascosto,
6. mi mise in un cesto di canne, ne calafatò l'apertura con bitume
7. e mi affidò al fiume, che non mi sommerse.
8. Il fiume mi portò e mi condusse da Aqqi, il portatore d'acqua:
9. Aqqi, il portatore d'acqua, gettando il suo secchio mi prese su,
10. Aqqi, il portatore d'acqua, mi fece suo figlio e mi crebbe,
11. Aqqi, il portatore d'acqua, mi mise nel suo mestiere di giardiniere.
12. Nel mio mestiere di giardiniere Ishtar mi amò
13. e per 54 anni ho davvero esercitato la regalità,
14. davvero ho governato e guidato le Teste Nere.
15. Ho tagliato con picconi di bronzo possenti montagne,
16. son salito più volte sui monti superiori,
17. ho attraversato più volte i monti inferiori;
18. per tre volte ho fatto il giro dei paesi del mare
19. (e) Dilmun si è [sottomessa a me.
20. Sono salito] sulle grandi mura del cielo (e) della terra
21. (e) ne ho rimosso le pietre.
22. Chi diventerà re dopo di me,
23. [che egli eserciti la regalità per 54 anni],
24. governi le Teste Nere,
25. tagli con picconi di bronzo possenti montagne,
26. salga più volte sui monti superiori,
27. [attraversi più volte i monti inferiori],
28. per tre volte il giro dei paesi del mare,
29. [Dilmun si sottometta a lui]!
30. ]! Che egli salga sulle grandi mura del cielo (e) della terra (e) [ne rimuova le pietre]!
31. …
32. ... »
(AKK)
« 1. šarrukīn (LUGAL.GI.NA) šarru (LUGAL) dan-nu šar (LUGAL) a-ga-dèki a-na-ku
2. um-mi e-né-tu4 a-bi ul i-de
3. aḫi (ŠEŠ) abī (AD)-ja i-ra-mi šá-da-a
4. a-li urua-zu-pi-ra-a-ni šá i-na aḫi puratti (ìdBURANUN) šak-nu
5. i-ra-an-ni um-mu e-né-tu4 i-na pu-uz-ri ú-lid-an-ni
6. iš-kun-an-ni i-na qup-[pi ] šá šu-ri i-na ittî (A.ESÍR) bābī (KÁ)-ja ip-ḫi
7. id-dan-ni a-[na] [nā ]ri ([Í]D) šá la e-le-e-[a]
8. iš-šá-an-ni nāru (ÍD) a-na mu[ḫḫi ] (U[GU]) [I]aq-qí dālî (lúA.BAL) ú-bil-a [n-ni ]
9. [I]]aq-qí dālû (lúA.BAL) i-na ṭí-i [b] d [a-l ]i-[šú l ]u ú-še-la-an-[ni ]
10. [I]aq-qí dālû (lúA.BAL) a-na ma-ru-ti-[šú ] [l ]u ú-rab-ban-[ni-ma]
11. [I]aq-qí dālû (lúA.BAL) a-na lúnukaribbū (lúNU.KIRI6)-ti-šú [lu]-u [i ]š-kun-[an-ni ]
12. [ ina ] lúnukaribbū (lúNU.KIRI6)-ti-já dingiriš-tar lu-u [i ]-ra-man-[ni ]-ma
13. [5]4 šanāti (MU.MEŠ) šarrūta (LUGAL-ú-ta) lu-u e-pu-u[š ]
14. [niš ]ê ([UN.M]EŠ) ṣalmāt qaqqadi (SAG.GE6.GA) lu-u a-be-el lu-u áš-[pur ]
15. [šad ]ê ([KUR]-e) dannūti (KALA.MEŠ) ina ak-kul-la-te šá erê (URUDU.ḪI.A) lu-u ár-[ḫi?-iṣ?]
16. [lu ] e-tel-li šá-di-i e-l [u-ti ]
17. [lu ] at-ta-tab-lak-ka-ta šá-di-i šap-l [u-ti ]
18. [ma?]-ti ti-amti lu-ú al-ma-[a] [3]-šú
19. [ti ]lmun ([NI].TUKki) lu-u ik-š [u-ud qa-ti]
20. [a-n]a dêr (BÁD.DINGIRkir) rabî (GAL-i ) [lu e-li ] [lu-u] a [k?...]
21. [ka?]-zal-lu ú-naq-qir-ma […]
22. [man]-nu šarru (LUGAL) [šá ] i-la-a arkī (EGIR)-ja
23. 5[4 šanāti (MU.MEŠ) šarrūta (LUGAL-ú-ta) li-pu-uš ]
24. [niš ]ê ([UN.M]EŠ) ṣalmāt qaqqadi (SAG.GE6.GA) li-b [e-el li-iš-pur]
25. [šad]ê ([KUR]-e) dannūti (KALA.MEŠ) ina ak-kul-l [a-te šá erê (URUDU.ḪI.A) li-ir-ḫi ?-iṣ? ]
26. [l ]i-te-tel-li šadê (KUR.MEŠ) elûti (AN.TA.MEŠ)
27. [littatablakkata šadê (KUR.MEŠ) šaplūti (KI.TA.MEŠ)]
28. m[a? ]-ti ti-amti lil-ma-a šalāšī (3)-šú
29. [tilmun (NI.TUKkii) li-ik-šu-ud qat-su]
30. [a-na d]êr ([B]ÁD.DINGIRki) rabî (GAL.i) li-li-ma
31. […u] l-tu ālī (URU)-já a-ga-[dè kii]
32. [...] šu? ma? náp? ri? »
(Traduzione di Giuseppe Del Monte, Iscrizioni reali dal Vicino Oriente Antico, Pisa, Università di Pisa, 2004, p.16)