Guida alle costellazioni/Lungo il dorso dell’Idra/Cratere

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Il Cratere, noto anche come Coppa, è una costellazione piccola e poco luminosa situata poco a sud dell’equatore celeste, rappresentante un calice; nonostante il suo aspetto modesto, si tratta di una delle costellazioni più antiche, riportata anche da Tolomeo nella lista delle sue 48 costellazioni.

La costellazione di Orione
La costellazione di Orione

CopertinaGuida alle costellazioni/Copertina

Parte I - Stelle e oggetti
Parte II - Le 88 costellazioni
Parte III - Carte stagionali
Appendici
Dettagli costellazione
Nome latino Crater
Genitivo del nome Crateris
Abbreviazione ufficiale Crt
Area totale 282 gradi quadrati
Transito al meridiano alle ore 21 15 aprile
Stelle più luminose della mag. 3,0 0
Stelle più luminose della mag. 6,0 17
Stelle più luminose
Sigla Nome Magn.
δ Crateris Labrum 3,56
γ Crateris 4,06
α Crateris Alkes 4,08
β Crateris Al Sharasif 4,46
θ Crateris 4,70
ζ Crateris 4,71
ε Crateris 4,81
λ Crateris 5,08

Caratteristiche

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Il Cratere è una costellazione molto debole: solo una delle sue stelle supera la quarta magnitudine, mentre il resto della figura è delineata da stelle di quarta e quinta grandezza; ciò significa che sia virtualmente invisibile da ogni cielo cittadino, e che possa essere difficile da osservare anche sotto cieli bui e non inquinati. La sua posizione può essere scorta con qualche difficoltà una ventina di gradi a sud delle stelle più orientali del Leone, come Denebola, o a occidente della Vergine; nonostante ciò si tratta di una costellazione antica e ben nota fin dall'epoca dell'antica Grecia.

Nel cielo serale la sua massima visibilità ricade nei mesi della primavera boreale, fra la fine di febbraio e l'inizio di luglio al massimo; nonostante si trovi solo pochi gradi a sud dell'equatore celeste e dunque sia visibile per intero da quasi tutte le regioni popolate della Terra, la sua osservazione nelle ore della sera dall'emisfero nord risulta penalizzata a causa della progressiva riduzione delle ore di buio col procedere della primavera. Dall'emisfero australe, al contrario, la sua visibilità è facilitata dall'allungamento delle notti.

Considerate appartenenti al vicino Corvo dai Babilonesi, le stelle del Cratere erano già state raggruppate in una costellazione a parte fin dall’antica Grecia, quando veniva associata a un mito secondo cui un corvo, servo di Apollo, fu mandato da esso a raccogliere dell’acqua con un calice; il corvo procedette pigramente impiegando molto tempo e quando tornò da Apollo addusse come scusa del tempo perso la presenza di un serpente acquatico. Apollo, capita la bugia, scagliò adirato in cielo corvo, calice e serpente acquatico, a formare le rispettive omonime costellazioni (il serpente è l’Idra).

Stelle doppie

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Principali stelle doppie
Nome
Coordinate eq. J2000.0
Magnitudine
Separazione
(secondi d'arco)
Colore
A. R.
Dec.
A B
γ Crateris 11h 24m 53s -17° 41′ 03″ 4,08 9,5 5,2 b + b
HD 99922 11h 29m 39s -24° 27′ 51″ 5,83 8,8 8,3 b + b

Alcune delle stelle doppie della costellazione del Cratere, sebbene poco numerose, sono risolvibili anche con piccoli strumenti amatoriali.

La più facile, sia come separazione che come differenza ridotta di luminosità, è la HD 99922, una stella di quinta magnitudine che possiede una compagna di ottava a circa 8" di separazione.

Più stretta appare invece la γ Crateris, oltre che di difficoltà maggiore legata alla differenza di magnitudine delle componenti; la primaria è infatti una stella bianca di magnitudine 4,1, mentre la secondaria, distante 5,2”, è di magnitudine 9,5.

Stelle variabili

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Principali stelle variabili
Nome
Coordinate eq. J2000.0
Magnitudine
Periodo
(giorni)
Tipo
A. R.
Dec.
Max. Min.
RU Crateris 11h 51m 06s -11° 12′ 28″ 8,5 9,5 - Irregolare
RX Crateris 11h 17m 47s -22° 08′ 45″ 7,3 7,7 300: Semiregolare
SY Crateris 11h 15m 40s -12° 35′ 33″ 6,34 6,62 - Irregolare

Le stelle variabili presenti nella costellazione sono in genere piuttosto deboli.

L'unica che raggiunge la sesta magnitudine è la SY Crateris, una variabile irregolare che oscilla di pochi decimi di magnitudine; escursioni più ampie le mostra invece la RU Crateris, che però è molto più debole.

Di difficile osservazione sono invece le escursioni della RX Crateris, che oscilla di soli quattro decimi di magnitudine in circa 10 mesi.

Oggetti del profondo cielo

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Principali oggetti non stellari
Nome
Coordinate eq. J2000.0
Tipo Magn.
Dimensioni
(primi d'arco)
Nome proprio
A. R.
Dec.
NGC 3597 11h 14m 42.0s -23° 43′ 40″ Galassia 13,6 1,9 x 1,5
NGC 3887 11h 47m 05s -16° 51′ : Galassia 10,7 3,3 x 3,5
NGC 3962 11h 54m 40s -13° 58′ : Galassia 10,9 2,6 x 2,2
 
NGC 3887 è una galassia spirale barrata vista quasi di faccia; è l’oggetto non stellare più appariscente della costellazione.

Il Cratere occupa una posizione lontana dai campi stellari della Via Lattea, mostrando così liberamente gli oggetti extragalattici, alcuni dei quali sono osservabili anche con strumenti amatoriali.

La galassia NGC 3887 è la più luminosa fra quelle qui osservabili; si tratta di una galassia spirale barrata vista quasi di faccia ed è visibile anche con un telescopio da 120 mm di diametro. È osservabile 1,5 gradi a NNE della stella ζ Crateris, nella parte orientale della costellazione. Occorre tuttavia un telescopio da 250 mm per poterne osservare i dettagli; il nucleo è molto luminoso rispetto ai bracci, che appaiono invece più evanescenti. La sua distanza dalla Via Lattea è stimata di circa 68 milioni di anni luce.

Una seconda galassia è invece NGC 3962, di morfologia ellittica, visibile circa 3 gradi a nord della stella η Crateris; si tratta di una galassia più remota e relativamente poco estesa, dunque debole. È osservabile con un telescopio da 150 mm, dove appare come una macchia chiara circolare priva di particolari. Dista dalla Via Lattea circa 45 milioni di anni luce.

Numerose altre galassie sono presenti sullo sfondo, ma risultano troppo deboli per l’osservazione attraverso telescopi amatoriali.