Guida alle costellazioni/Eridano e i dintorni/Reticolo

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Lungo il dorso dell'Idra

Il Reticolo è una costellazione minore dell'emisfero sud, posta ad una declinazione di circa -60°; venne introdotta da Nicolas Louis de Lacaille per ricordare l'omonimo strumento di misurazione di posizioni ed angoli tra le stelle.

La costellazione di Orione
La costellazione di Orione

CopertinaGuida alle costellazioni/Copertina

Parte I - Stelle e oggetti
Parte II - Le 88 costellazioni
Parte III - Carte stagionali
Appendici
Dettagli costellazione
Nome latino Reticulum
Genitivo del nome Reticuli
Abbreviazione ufficiale Ret
Area totale 114 gradi quadrati
Transito al meridiano alle ore 21 1° gennaio
Stelle più luminose della mag. 3,0 0
Stelle più luminose della mag. 6,0 16
Stelle più luminose
Sigla Nome Magn.
α Reticuli 3,33
β Reticuli 3,84
ε Reticuli 4,44
γ Reticuli 4,48
δ Reticuli 4,56
κ Reticuli 4,71
ι Reticuli 4,97
ζ2 Reticuli 5,24

Caratteristiche

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Il Reticolo è una piccola costellazione del profondo cielo australe; contiene alcune stelle di terza e quarta magnitudine piuttosto vicine fra loro che ne facilitano l'individuazione, la quale è comunque facilitata dal fatto che essa venga a trovarsi a metà strada sulla linea congiungente le due brillanti stelle Canopo e Achernar, rispettivamente nelle costellazioni della Carena e di Eridano. In un cielo non molto limpido questa costellazione può essere utilizzata come riferimento per reperire la Grande Nube di Magellano, posta pochi gradi a sudest.

Come gran parte delle piccole costellazioni circostanti, anche questa venne introdotta da Nicolas Louis de Lacaille durante la sua permanenza a Città del Capo a metà del Settecento; con esse egli intendeva celebrare i progressi compiuti nell’ambito della scienza, della tecnica e dell’arte durante e dopo la rivoluzione scientifica a partire dal Seicento. Le sue costellazioni sono sopravvissute all’opera di sfoltimento generale condotta dall’Unione Astronomica Internazionale, la quale nel 1930 stabilì il numero e i confini ufficiali delle varie costellazioni.

Il periodo più propizio per la sua osservazione nel cielo serale ricade nei mesi compresi fra novembre e aprile, ossia in coincidenza della stagione estiva australe; dall'emisfero nord si presenta invisibile per quasi tutte le sue regioni ad eccezione di quelle poste a latitudini tropicali, mentre dall'emisfero australe si presenta circumpolare a partire dalle regioni poste a latitudini temperate.

Stelle doppie

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Principali stelle doppie
Nome
Coordinate eq. J2000.0
Magnitudine
Separazione
(secondi d'arco)
Colore
A. R.
Dec.
A B
ζ1,2 Reticuli 03h 18m 00s -62° 32′ : 5,24 5,54 310 g + g
HD 23697 03h 44m 34s -54° 16′ 26″ 6,30 9,3 5,0 ar + g
θ Reticuli 04h 17m 40s -63° 15′ 20″ 6,0 7,8 3,9 b + b
HD 29399 04h 33m 34s -62° 49′ 25″ 5,79 9,4 31,9 ar + g

Alcune stelle doppie della costellazione sono risolvibili anche con piccoli strumenti.

Il famoso sistema doppio di ζ Reticuli, distante circa 40 anni luce, è formato da due stelle gialle, simili in massa al Sole, di magnitudine apparente 5,2 e 5,5 e ben risolvibili anche con un binocolo. Data la loro ampia separazione, le due componenti possiedono entrambe una sigla dedicata delle lettere di Bayer: la primaria è ζ1 Reticuli, la secondaria è ζ2 Reticuli.

La HD 29399, posta sul bordo più orientale della costellazione, è invece una doppia formata da una stella arancione di quinta magnitudine e da una gialla di nona, ben separabili anche con un piccolo telescopio.

Stelle variabili

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Principali stelle variabili
Nome
Coordinate eq. J2000.0
Magnitudine
Periodo
(giorni)
Tipo
A. R.
Dec.
Max. Min.
R Reticuli 04h 33m 33s -63° 01′ 45″ 6,5 14,2 278,46 Mireide
γ Reticuli 04h 00m 54s -62° 09′ 34″ 4,42 4,64 25: Semiregolare

Fra le stelle variabili, in numero esiguo, la più importante in termini di luminosità ed escursioni di luminosità è la R Reticuli, una Mireide che oscilla fra la sesta e la quattordicesima magnitudine; quando è in fase di massima è al limite estremo della visibilità a occhio nudo sotto un cielo in condizioni osservative assolutamente perfette.

Oggetti del profondo cielo

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Principali oggetti non stellari
Nome
Coordinate eq. J2000.0
Tipo Magn.
Dimensioni
(primi d'arco)
Nome proprio
A. R.
Dec.
NGC 1313 03h 18m 16s -66° 29′ 55″ Galassia 9,2 9,1 x 6,9
NGC 1543 04h 12m 43s -57° 44′ 17″ Galassia 10,3 4,9 x 2,8
NGC 1559 04h 17m 37s -62° 47′ 04″ Galassia 10,7 3,5 x 2,0
NGC 1574 04h 21m 59s -56° 58′ 29″ Galassia 10,7 3,4 x 3,1
 
La galassia spirale barrata NGC 1313 ripresa col Very Large Telescope (VLT) dell’ESO. Si notano le grandi strutture nebulose lungo i suoi bracci di spirale.

Nonostante le sue piccole dimensioni, questa costellazione contiene alcune galassie relativamente appariscenti, grazie anche al Gruppo del Dorado, una concentrazione di galassie i cui bordi occidentali ricadono entro i confini del Reticolo.

La galassia più luminosa è NGC 1313, una spirale barrata situata nell’angolo sudoccidentale della costellazione; si individua facilmente prolungando di circa 2,5° l’asse delineato dalle stelle α e β Reticuli ed è osservabile anche con un telescopio da 100 mm di diametro, dove appare come una macchia chiaramente allungata. La sua distanza è di circa 14 milioni di anni luce e ricade in una zona priva di galassie; si tratta pertanto di una galassia di campo, non associata ad alcun gruppo. Possiede un diametro di circa 50.000 anni luce, poco meno della metà di quello della Via Lattea; ha anche una forma marcatamente irregolare, benché si possa chiaramente collocare fra le spirali barrate, e il suo asse di rotazione non coincide perfettamente col suo centro. Mostra inoltre una forte attività di starburst, con associate superbolle in espansione legate all’azione del vento stellare delle sue stelle giovani e all’esplosione di supernovae. Tutti questi aspetti fanno pensare che in passato abbia sperimentato una collisione con un'altra galassia o al più con una nube intergalattica. Un'altra caratteristica insolita è la tendenza dei suoi giovani ammassi aperti a disgregarsi precocemente, liberando le loro stelle massicce che finiscono per trovarsi liberamente vaganti per i bracci della galassia. Per diversi aspetti, questa galassia può essere paragonata alla Grande Nube di Magellano, seppur con differenze importanti.

Il resto delle galassie più luminose si concentra nella parte nordorientale della costellazione, al confine col Dorado. Fra queste vi è NGC 1559, una spirale barrata visibile in direzione del Gruppo del Dorado, di cui secondo alcuni studi farebbe parte; tuttavia gli ultimi studi tenderebbero a considerarla anch’essa come una galassia di campo, slegata da qualsiasi gruppo o ammasso di galassie. Anch’essa sperimenta un notevole tasso di formazione stellare e la sua barra appare essere una forte sorgente di onde radio.

Molto più debole appare la NGC 1543, la cui caratteristica più interessante è la sua struttura ad anello che circonda una barra molto netta e definita, con un nucleo luminoso. Di difficile osservazione con telescopi di diametro inferiore ai 250 mm, questa galassia appartiene al Gruppo del Dorado e la sua distanza è stata stimata sui 19 o 20 milioni di anni luce. Nelle foto a lunga esposizione è possibile riprendere molte galassie in questa direzione.