Guida alle costellazioni/Da Pegaso a Perseo/Andromeda
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Andromeda è una grande costellazione rappresentante la giovane principessa Andromeda ed è situata fra Pegaso e Perseo. La costellazione ha la forma approssimata di una lettera «A» allungata, debole e deformata. È famosa soprattutto per la presenza della brillante Galassia di Andromeda entro i suoi confini.
CopertinaGuida alle costellazioni/Copertina
- IntroduzioneGuida alle costellazioni/Introduzione
- Prepararsi per l'osservazioneGuida alle costellazioni/Prepararsi per l'osservazione
- Parte I - Stelle e oggetti
- Le stelleGuida alle costellazioni/Le stelle
- Le stelle più luminose del cieloGuida alle costellazioni/Le stelle più luminose del cielo
- Oggetti del profondo cieloGuida alle costellazioni/Oggetti del profondo cielo
- Cataloghi celestiGuida alle costellazioni/Cataloghi celesti
- Parte II - Le 88 costellazioni
- Chiave di letturaGuida alle costellazioni/Chiave di lettura
- Il polo nord celesteGuida alle costellazioni/Il polo nord celeste
- Fra Orsa Maggiore e LeoneGuida alle costellazioni/Fra Orsa Maggiore e Leone
- Il Triangolo Estivo e dintorniGuida alle costellazioni/Il Triangolo Estivo e dintorni
- Da Pegaso a PerseoGuida alle costellazioni/Da Pegaso a Perseo
- Auriga, Orione e il Triangolo InvernaleGuida alle costellazioni/Auriga, Orione e il Triangolo Invernale
- Arturo, Spica e il Polo Galattico NordGuida alle costellazioni/Arturo, Spica e il Polo Galattico Nord
- Verso il centro della Via LatteaGuida alle costellazioni/Verso il centro della Via Lattea
- Aquario, Balena e il Polo Galattico SudGuida alle costellazioni/Aquario, Balena e il Polo Galattico Sud
- Eridano e i dintorniGuida alle costellazioni/Eridano e i dintorni
- Lungo il dorso dell’IdraGuida alle costellazioni/Lungo il dorso dell’Idra
- La regione del CentauroGuida alle costellazioni/La regione del Centauro
- La Nave Argo e dintorniGuida alle costellazioni/La Nave Argo e dintorni
- Il polo sud celesteGuida alle costellazioni/Il polo sud celeste
- Parte III - Carte stagionali
- PanoramicaGuida alle costellazioni/Panoramica
- 40°NGuida alle costellazioni/40°N
- EquatoreGuida alle costellazioni/Equatore
- 40°SGuida alle costellazioni/40°S
- Appendici
Dettagli costellazione
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Nome latino | Andromeda |
Genitivo del nome | Andromedae |
Abbreviazione ufficiale | And |
Area totale | 722 gradi quadrati |
Transito al meridiano alle ore 21 | 15 novembre |
Stelle più luminose della mag. 3,0 | 3 |
Stelle più luminose della mag. 6,0 | 82 |
Stelle più luminose
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Sigla | Nome | Magn. |
α Andromedae | Alpheratz | 2,07 |
β Andromedae | Mirach | 2,07 |
γ Andromedae | Almach | 2,10 |
δ Andromedae | Sadiradra | 3,27 |
51 Andromedae | Anfal | 3,59 |
ο Andromedae | 3,62 | |
λ Andromedae | 3,81 | |
μ Andromedae | 3,86 |
Caratteristiche
modificaLa costellazione si individua con facilità, trovandosi a nordest del brillante asterismo del Quadrato di Pegaso, di cui la stella al vertice nordorientale fa parte di Andromeda; la costellazione si estende poi a nord e ad est del Quadrato, seguendo un allineamento di stelle di seconda e terza magnitudine, arrivando sin quasi a lambire la scia luminosa della Via Lattea del nord. Le sue dimensioni sono notevoli, ma nella parte occidentale si trovano solo stelle deboli, massimo di quarta grandezza. La sua individuazione è facilitata anche dalla presenza della caratteristica figura di Cassiopea, posta più a nord; in generale, si può affermare che anche lo spazio privo di stelle luminose situato fra Cassiopea e Pegaso faccia parte di Andromeda.
Il periodo più adatto alla sua osservazione ricade fra settembre e gennaio; l'emisfero boreale è il punto di osservazione ideale, dove si presenta in parte circumpolare a partire dalle latitudini medie salendo verso nord. In quest'emisfero è una tipica costellazione autunnale, ma è visibile nel cielo serale da fine agosto fino a quasi tutto marzo senza grosse difficoltà. Dall'emisfero australe si mostra sempre molto bassa sull'orizzonte e a partire dalle latitudini temperate medie diventa progressivamente invisibile.
Secondo la mitologia sarebbe stata la dea greca Atena a collocare l'immagine di Andromeda fra le stelle, dove si trova tra Perseo e sua madre Cassiopea. Solo la costellazione dei Pesci la separa dal mostro marino Cetus (la Balena). Le carte celesti rappresentano Andromeda con le mani incatenate, con la testa indicata dalla stella Alpheratz, stella questa che un tempo la costellazione di Andromeda aveva in comune con quella di Pegaso, dove segnava il punto dell'ombelico del cavallo. Questa stella è nota con due nomi diversi, Alpheratz o Sirrah, entrambi derivanti dall'arabo: al-faras che significa «il cavallo», e surrat che significa «ombelico». Oggi la stella appartiene solo ad Andromeda.
Il punto è indicato dalla stella β Andromedae, chiamata anche Mirach, una derivazione dall'arabo al mi'zar che significa «la guaina» o «perizoma». Il piede è segnato dalla stella γ, il cui nome è scritto sia Almach che Alamak, dall'arabo Al anaq, con riferimento alla lince del deserto o caracal, che gli antichi Arabi visualizzavano in questa posizione.
Una particolarità è infine data dalla stella υ Andromedae, che ha un sistema planetario con quattro pianeti confermati; si tratta di uno dei primissimi sistemi planetari extrasolari ad essere stati scoperti: il primo dei suoi pianeti venne scoperto nel 1996.
Stelle doppie
modificaPrincipali stelle doppie
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Nome | Coordinate eq. J2000.0
|
Magnitudine | Separazione
(secondi d'arco) |
Colore | ||
---|---|---|---|---|---|---|
A. R.
|
Dec.
|
A | B | |||
κ Andromedae | 23h 40m 25s | +44° 20′ 02″ | 4,14 | 11,8 | 46,8 | b + b |
π Andromedae | 00h 36m 53s | +33° 43′ 10″ | 4,36 | 8,8 | 35,2 | azz + b |
δ Andromedae | 00h 39m 20s | +30° 51′ 40″ | 3,27 | 11,5 | 28,7 | ar + r |
μ A-B Andromedae | 00h 56m 45s | +38° 29′ 57″ | 3,87 | 11 | 34,2 | b + b |
μ A-C Andromedae | 00h 56m 45s | +38° 29′ 57″ | 3,87 | 13 | 44,2 | b + b |
τ Andromedae | 01h 40m 35s | +40° 34′ 38″ | 4,94 | 10 | 52,5 | azz + b |
γ Andromedae A-BC | 02h 03m 54s | +42° 19′ 48″ | 2,26 | 4,84 | 9,6 | ar + b |
γ Andromedae B-C | 02h 03m 54s | +42° 19′ 48″ | 4,84 | 6,6 | 0,7 | b + b |
59 Andromedae | 02h 10m 53s | +39° 02′ 23″ | 5,63 | 6,10 | 16,2 | b + b |
La costellazione di Andromeda mostra fra i suoi confini un gran numero di stelle doppie e multiple, alcune delle quali risolvibili anche con un semplice binocolo.
La μ Andromedae è un sistema multiplo molto semplice: la componente primaria, bianca e di magnitudine 3,87, ha due compagne di undicesima e tredicesima grandezza separate da 34" e 44" rispettivamente; per individuare le componenti deboli occorre un telescopio di piccole dimensioni.
La π Andromedae è una coppia semplice e risolvibile con un binocolo: le due componenti sono di quarta e ottava magnitudine e sono separate da 35".
La stella γ Andromedae (Almach) è un interessante sistema multiplo. Un telescopio di piccole dimensioni rivela una stella biancastra di quarta magnitudine a circa 10" dalla primaria, una gigante arancione di seconda grandezza; strumenti più potenti mostrano che la compagna minore è a sua volta una doppia, con componenti di quinta e sesta magnitudine separate da appena 0,7".
59 Andromedae è una coppia di stelle bianche di quinta e sesta magnitudine, risolvibile con un piccolo telescopio.
Stelle variabili
modificaPrincipali stelle variabili
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Nome | Coordinate eq. J2000.0
|
Magnitudine | Periodo
(giorni) |
Tipo | ||
---|---|---|---|---|---|---|
A. R.
|
Dec.
|
Max. | Min. | |||
R Andromedae | 00h 24m 02s | +38° 34′ 37″ | 5,6 | 14,9 | 409,33 | Mireide |
T Andromedae | 00h 22m 23s | +26° 59′ 46″ | 7,7 | 14,5 | 280,76 | Mireide |
W Andromedae | 02h 17m 33s | +44° 18′ 18″ | 6,7 | 14,6 | 395,93 | Mireide |
RW Andromedae | 00h 47m 19s | +32° 41′ 09″ | 7,9 | 15,7 | 430,30 | Mireide |
ST Andromedae | 23h 38m 45s | +35° 46′ 21″ | 7,7 | 11,8 | 328,34 | Semiregolare pulsante |
SV Andromedae | 00h 04m 20s | +40° 06′ 36″ | 7,7 | 14,3 | 316,21 | Mireide |
TU Andromedae | 00h 32m 23s | +26° 01′ 46″ | 7,8 | 13,1 | 316,77 | Mireide |
UY Andromedae | 02h 38m 24s | +39° 10′ 10″ | 7,4 | 11,3 | - | Irregolare |
VX Andromedae | 00h 19m 54s | +44° 42′ 34″ | 7,8 | 9,3 | 369 | Semiregolare |
AN Andromedae | 23h 18m 23s | +41° 41′ 25″ | 6,0 | 6,16 | 3,2196 | Eclisse |
EG Andromedae | 00h 44m 37s | +40° 40′ 46″ | 7,08 | 7,8 | - | Semiregolare |
KU Andromedae | 00h 06m 53s | +43° 05′ 00″ | 6,5 | 10,5 | 750 | Mireide |
V343 Andromedae | 00h 10m 47s | +32° 14′ 33″ | 7,0 | 7,5 | - | Irregolare |
V370 Andromedae | 01h 58m 44s | +45° 26′ 07″ | 6,4 | 7,5 | - | Semiregolare |
ζ Andromedae | 00h 47m 20s | +24° 16′ 03″ | 3,9 | 4,1 | 17,77 | Eclisse |
λ Andromedae | 23h 37m 34s | +46° 27′ 33″ | 3,69 | 3,97 | 54,20 | Eclisse |
ο Andromedae | 23h 01m 55s | +42° 19′ 34″ | 3,58 | 3,78 | - | Irregolare |
Nella costellazione sono note un gran numero di stelle variabili piuttosto luminose e quindi anche alla portata di piccoli strumenti.
Fra le numerosissime Mireidi spicca R Andromedae, che quando è al massimo della luminosità è visibile anche ad occhio nudo, essendo di magnitudine 5,6; in 409 giorni scende fino alla quattordicesima magnitudine e poi risale alla quinta. W Andromedae quando è al massimo è invece di sesta grandezza, ma anch'essa scende fino alla quattordicesima e risale in 396 giorni; KU Andromedae ha un periodo molto più lungo, di poco superiore ai due anni, ma le sue oscillazioni sono più ridotte, variando fra la sesta e la decima magnitudine.
Fra le variabili a eclisse la più appariscente è ζ Andromedae, sebbene le sue oscillazioni siano molto contenute e quindi difficilmente apprezzabili; si tratta di una coppia in cui le componenti sono talmente vicine da essere a contatto fisico fra loro (variabile del tipo Beta Lyrae). Anche λ Andromedae ha delle oscillazioni ridotte.
Fra le semiregolari pulsanti è da notare la ST Andromedae, che oscilla fra la settima e l'undicesima grandezza in poco meno di un anno.
Oggetti del profondo cielo
modificaPrincipali oggetti non stellari
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Nome | Coordinate eq. J2000.0
|
Tipo | Magn. | Dimensioni
(primi d'arco) |
Nome proprio | |
---|---|---|---|---|---|---|
A. R.
|
Dec.
| |||||
NGC 7662 | 23h 25m 54s | 42° 32′ 06″ | Nebulosa planetaria | 8,3 | 0,5 x 0,5 | Nebulosa Palla di Neve |
M110 | 00h 40m 22s | +41° 41′ 07″ | Galassia | 8,9 | 21,9 x 11,0 | |
M31 | 00h 43m : | +41° 17′ : | Galassia | 4,4 | 190 x 60 | Galassia di Andromeda |
M32 | 00h 42m 42s | +40° 51′ 52″ | Galassia | 8,1 | 7,6 x 5,8 | |
NGC 404 | 01h 09m 27s | +35° 43′ 04″ | Galassia | 10,2 | 3,5 x 3,5 | |
NGC 752 | 01h 57m : | +37° 51′ : | Ammasso aperto | 5,7 | 50 | |
NGC 891 | 02h 22m : | +42° 21′ : | Galassia | 10,0 | 13,5 x 2,5 |
Nonostante le sue vaste dimensioni, la costellazione non offre un gran numero di oggetti non stellari, poiché la massima parte delle galassie osservabili qui sono estremamente remote e deboli; nonostante ciò, sono comunque presenti anche alcuni oggetti particolarmente brillanti e famosi.
Fra gli ammassi aperti il più notevole è certamente NGC 752 (noto anche con la sigla del Catalogo Caldwell C28), visibile senza difficoltà a nord della costellazione del Triangolo, circa 3,5° a nordest della stella β Trianguli; è visibile pure ad occhio nudo nelle notti più limpide e buie e appare come un leggero alone chiaro, mentre un binocolo dà già la soddisfazione di risolvere per intero l'ammasso, che si presenta come un insieme molto sparso di diverse decine di stelle, il cui colore dominante è il giallo e l'arancio. Attraverso un telescopio di 100 mm di apertura il campo visivo è interamente pervaso da decine di stelle anche a bassi ingrandimenti; strumenti più grandi e focali lunghe non sono particolarmente adatti in quanto gli ingrandimenti eccessivi non consentono di avere una visione d'insieme. Con un'età superiore al miliardo di anni, è uno degli ammassi aperti più antichi che si conoscano, sebbene risulti essere più giovane di M67 o di NGC 188; alcune stime arrivano a considerare per NGC 752 un'età di 2 miliardi di anni. Gran parte delle circa 80 stelle più luminose che lo compongono sono di classe spettrale F già nella fase di subgigante, mentre sono note almeno 15 giganti rosse; la componente più luminosa è HD 11624, una gigante arancione con classe spettrale K0. Nonostante esista la possibilità che siano presenti numerose componenti di piccola massa come le nane rosse e forse anche qualche nana bianca, il loro contributo alla massa totale dell'ammasso appare essere trascurabile. La sua distanza è stimata sui 1500 anni luce.
NGC 7662 (C22) è invece una nebulosa planetaria piuttosto appariscente, dato che è visibile anche con un binocolo 10x50, sebbene appaia soltanto come una sorta di stella sfocata. La si può individuare circa 2,5 gradi a WSW della stella ι Andromedae ed è conosciuta pure col nome proprio di Nebulosa Palla di neve. Occorrono strumenti di almeno 200 mm di apertura per apprezzare in pieno quest'oggetto, che si mostra più scuro nelle regioni centrali e con un anello luminoso a metà via tra il centro stesso e le regioni più estreme; la stella centrale che ha dato origine alla nebulosa oscilla tra le magnitudini 12 e 16 e ha una temperatura superficiale di ben 75.000 K. La sua distanza è incerta, ma le stime più recenti tendono a fornire un valore di circa 5600 anni luce.
Fra le galassie vi è l’oggetto di gran lunga più famoso della costellazione, nonché uno dei meglio conosciuti e studiati dell’intera volta celeste; si tratta di M31, la grande Galassia di Andromeda. È già visibile anche a occhio nudo se il cielo è in condizione ottimali e senza inquinamento luminoso e appare come una piccola macchia chiara. Un binocolo 8x30 o 10x50 non mostra molti più dettagli, ma consente di individuare anche la galassia satellite M32; un telescopio da 120-150 mm di apertura consente di notare che la regione centrale è più luminosa, anche se non notevolmente rispetto al resto del fuso, il quale degrada dolcemente verso il fondo cielo specialmente ai lati nordest e sudovest. Ingrandimenti eccessivi non consentono di avere una visione di insieme, ma sfruttati su grandi diametri permettono di notare molti altri particolari, come alcuni dei suoi ammassi globulari più luminosi e persino un grande ammasso di stelle nei suoi bracci, visibile come una macchia chiara. La Galassia di Andromeda fa parte del Gruppo Locale ed è la galassia gigante più vicina alla nostra, con una distanza di circa 2,54 milioni di anni luce. Basandosi sul suo aspetto alla luce visibile, la Galassia di Andromeda è classificata come di tipo SA(s)b nella sequenza di Hubble; tuttavia, i dati provenienti dal monitoraggio 2MASS mostrano che il bulge di M31 possiede una struttura leggermente allungata, il che implica che si potrebbe trattare di una galassia spirale barrata con l'asse della barra disposto quasi esattamente lungo la nostra linea di vista. Studiando le immagini ottenute con il Telescopio Spaziale Hubble delle regioni più interne del nucleo si è scoperto che la galassia ospita un doppio nucleo, formato da due concentrazioni separate da circa 5 anni luce; la concentrazione più luminosa è decentrata rispetto al vero centro galattico, mentre la concentrazione minore ricade esattamente al centro e contiene un buco nero. Inizialmente si era ritenuto che la parte più brillante del doppio nucleo fosse il resto di un'antica galassia nana "cannibalizzata" da M31, ma attualmente quest'ipotesi non è più considerata una spiegazione plausibile: questi nuclei infatti avrebbero avuto una vita estremamente breve a causa della disgregazione mareale del buco nero centrale; infatti la parte più brillante non possiede buchi neri per potersi stabilizzare. Inoltre l'addensamento secondario non sembra essere un nucleo galattico e non vi è comunque evidenza di un'interazione profonda fra galassie nella sua morfologia. I suoi bracci di spirale presentano numerose nebulose di idrogeno ionizzato, sebbene queste siano minori sia in numero che in frequenza rispetto a quelle della Via Lattea. Sono presenti dei bracci maggiori continui separati fra loro da un minimo di 13.000 anni luce e possono essere seguiti a partire dall'esterno fino a una distanza di circa 1600 anni luce dal nucleo; ciò può essere notato dallo spostamento di nubi di idrogeno neutro dalle stelle. L'alone galattico di M31 è comparabile a quello della Via Lattea, dove le stelle dell'alone sono principalmente povere in metalli e la loro povertà aumenta con la distanza; ciò indica che le due galassie hanno seguito un modello evoluzionistico comune. Probabilmente sono cresciute assimilando circa 100-200 galassie di piccola massa nel corso degli ultimi 12 miliardi di anni; le stelle dell'alone esteso della Galassia di Andromeda e della Via Lattea potrebbero arrivare ad occupare fino a un terzo della distanza che separa le due galassie. Le stime della massa della Galassia di Andromeda, inclusa la materia oscura danno un valore di circa 1230 miliardi di masse solari, mentre quella della Via Lattea sarebbe di circa 1900 miliardi di masse solari: la massa di M31 sarebbe dunque inferiore a quella della Via Lattea, nonostante le sue dimensioni siano superiori; tuttavia il tasso di imprecisione sarebbe troppo largo per poter confermare questo valore. Di fatto, M31 contiene molte più stelle della Via Lattea e possiede un diametro notevolmente maggiore. In particolare, M31 avrebbe molte più stelle comuni rispetto alla Via Lattea e la sua luminosità è doppia rispetto a quella della nostra; tuttavia, il tasso di formazione stellare della Via Lattea è molto più alto, come pure il tasso di supernovae. Ciò suggerisce che M31 abbia sperimentato un'intensa fase di formazione stellare nel suo passato, notevolmente maggiore rispetto alla Via Lattea.
Due delle sue galassie satelliti maggiori sono visibili anche con piccoli strumenti; si tratta delle due ellittiche M32 e M110. La prima è la più luminosa e può essere vista anche con piccoli cannocchiali; la sua massa è stimata sui 3 miliardi di masse solari, racchiuse in un diametro di circa 8000 anni luce. Rispetto a M31 questa si trova un po’ più lontana, a 2,9 milioni di anni luce da noi. La seconda è invece un po’ più debole, sebbene sia più estesa della precedente, ma è comunque facilmente individuabile con piccoli strumenti; attorno ad essa sono noti 8 ammassi globulari.
Fra le altre galassie spicca notevolmente NGC 891 (C23), una brillante galassia spirale vista perfettamente di taglio; attraverso un telescopio da 100 mm appare come un lungo fuso molto stretto, caratteristica che si osserva anche con strumenti maggiori; nelle foto a lunga esposizione si nota che il suo disco è attraversato in senso longitudinale da una lunga scia di polveri oscure, che ne mascherano la regione del nucleo. L’angolo di vista e l’oscuramento del nucleo ci impediscono tuttavia di determinare con precisione la sua esatta morfologia; si ritiene comunque che si tratti di una galassia spirale, la cui forma potrebbe anche avere alcune caratteristiche assimilabili alla Via Lattea, in particolare per la banda di polveri, che apparirebbe molto simile se la nostra Galassia fosse vista dalla stessa prospettiva. Dista circa 27 milioni di anni luce.
Un accenno merita NGC 404, una galassia nana lenticolare soprannominata Fantasma di Mirach perché situata a soli 7’ dalla stella β Andromedae e per questo molto difficile da osservare; dista 10 milioni di anni luce.