Ecco l'uomo/I primi anni

Indice del libro
"Gesù e i bambini", olio di Carl Bloch, fine'800
"Gesù e i bambini", olio di Carl Bloch, fine'800

I primi anni modifica

Ben poco si ricava dai Vangeli riguardo all'infanzia e giovinezza di Gesù. Veniva da Nazareth, nella Bassa Galilea e, secondo Matteo 1:18,[1], fu il primo figlio di Maria (מרים Myrhiàm), nato prima della fine del regno di Erode il Grande nel 4 p.e.v. (presumibilmente alcuni anni prima). Il suo nome, Gesù, e la traduzione greca dell'ebraico "Yeshua" ( יְהוֹשׁ֫וּעַ Yĕhošūa = "Dio aiuta").[2] L'evangelista Marco parla di almeno sei figli: Giacomo, Joses, Giuda, Simone e le sorelle di Gesù, che rimangono innominate (Marco 6:3). Due liste fittizie di antenati (Matteo 1-17 e Luca 3:23-38) fanno di Gesù di Nazareth il discendente di Abramo e Re Davide, ma come la questione della nascita verginale, non sono intese come affermazioni storiche, assumendo invece un significato teologico.

Rimane questione dibattuta se Bethlehem vicino a Gerusalemme sia in realtà il luogo di nascita di Gesù o fosse soltanto associato a lui a causa della promessa di Dio a Re Davide. L'ipotesi che Gesù fosse nato nella galilea Bethlehem (Beit Lehem Ha’glilit) vicino a Nazareth piuttosto che davanti alle porte di Gerusalemme è stato proposto fin dal 1922 da Joseph Klausner (1874-1958).[3] A suo tempo affermò che la galilea Bethlehem si può riscontrare nel Talmud e nella letteratura midrashica e scavi archeologici provano che fosse un insediamento importante al tempo di Gesù; non esiste una pari corrispondenza nel periodo di Erode per una Bethlehem in Giudea. La frase "Quando furon passati gli otto giorni prescritti per la circoncisione, gli fu messo nome Gesù, come era stato chiamato dall'angelo prima di essere concepito nel grembo" (Luca 2:21) rende chiaro che la famiglia viveva come famiglia ebrea tra ebrei. Come primogenito di una famiglia ebraica, Gesù fu riscattato nel Tempio; in seguito, Gesù imparò il mestiere di suo padre (Marco 6:3; Matteo 13:55). Giuseppe era un artigiano (dal greco τέκτων, spesso tradotto erroneamente "carpentiere/falegname"), probabilmente trattando materiale come legno, argilla, o pietre. Secondo Luca 2:42-48, all'età di dodici anni, Gesù stupì gli scribi al Tempio di Gerusalemme con la sua conoscenza della Torah, che indica la possibilità che egli avesse frequentato una scuola, ma potrebbe anche essere un inserimento fittizio per identificarlo come un insegnante eccezionale della Torah.

Sebbene la madrelingua di Gesù fosse l'aramaico galileo-occidentale, egli doveva aver padroneggiato anche l'ebraico, poiché secondo Luca 4:16-17 Gesù leggeva dalla Torah prima di interpretarne il testo. La sua domanda frequente, fatta ai suoi ascoltatori, "Non avete mai letto / Non avete forse letto / O non avete letto che...?", implica competenza letteraria.

Note modifica

  Per approfondire, vedi Biografie cristologiche.
  1. A meno che non venga specificato diversamente, tutti i riferimenti biblici sono ripresi da BibleGateway.com.
  2. Nei libri del Nuovo Testamento, scritti in greco ellenistico, Gesù è indicato come Ἰησοῦς (Iésous), che è la resa in greco del suo nome in ebraico: יְהוֹשׁ֫וּעַ‎ (Yĕhošūa, contratto in Joshua) a sua volta composto da in ebraico: יְהֹוָה‎ (YHWH, nome proprio del Dio d'Israele) e in ebraico: יָשַׁע‎? (yasha, salvezza) quindi con il significato di "Dio è la salvezza" oppure "Dio è salvezza" (Aramaico: יֵשׁוּעַ - Yēšūa, latino: Iesus, arabo: عيسى - ʿĪsā). Era un nome piuttosto comune tra gli ebrei dell'epoca, reso in italiano anche (in riferimento ad altre persone) come Giosué.
  3. Joseph Klausner, Jesus of Nazareth: His Life, Times and Teachings, trad. (EN) Herbert Danby, Bloch, 1989; (ediz. (He), 1922), 231seg.