Costigiola/Percorso 04
Il percorso
modifica1.0. Parti dalla radura della Tana del gatto (punto 1 della mappa) e percorri la stradina che dalla base porta alla sbarra. All'inizio, sulla sinistra hai un inaccessibile bosco di cassie e, sulla destra, alcune di queste piante separano la strada dalla casa.
1.1. Più avanti, costeggiano la strada sulla destra carpini neri, roverelle (ma, sulla destra, anche un gelso, un fico e un piccolo cespuglio di lavanda, tutte piante che un tempo venivano coltivate nella fattoria) e tre piante di ciliegio canino. Sulla sinistra, il bosco - ora non più di sole cassie ma misto - è ora delimitato da ornelli. Quando si arriva all'altezza della radura delle roverelle, la strada è delimitata su entrambi i lati da una bordura di scotano, che talora si alza in arbusti anche di tre metri. Lascia perdere il sentiero che scende a sinistra in direzione sud verso il paese.
2.0. Qualche metro prima di giungere alla sbarra (punto 2 della mappa), prendi invece il sentiero che scende in direzione nord verso la fontana e si addentra in un tratto di bosco ceduo. Il sentiero taglia un pendio piuttosto impervio ed è delimitato da piante di nocciolo, con un impervio sottobosco di pungitopo e vitalba. Dopo pochi passi arrivi a un secondo bivio: prendi il sentiero di destra che resta in quota e si addentra in un prato incolto.
3.0. Nel prato incolto trovi anzitutto una vasta macchia di erbe ricche di silicio, poi una di melissa. Molte graminacee di varie altezze cercano di colonizzare il prato; lo stesso fa anche qualche piccolo arbusto di cassia, piante che sovrastano il prato sulla destra. A circa metà del prato, sempre sul bordo, un vecchio esemplare di olmo campestre e poi uno di acero campestre. Un cartello giallo avverte che il prato deve restare incolto e neppure essere calpestato, perché area di osservazione scientifica. In fondo al prato, un grande ammasso di vitalba; vicino ad esso un grande fico sterile.
3.1. Proprio in fondo al prato, un insieme di noccioli e un ornello, poi un bell'alberello dal tronco liscio e grigio con frutti penduli. Si arriva così alla fontana, sovrastata da un grosso carpino nero che crea un angolo buio e umido. Presso una vecchia quercia, sulla quale si arrampica l'edera, il sentiero si biforca: un ramo continua diritto e un altro scende sulla sinistra verso la fontana.
4.0. Dalla fontana (punto 4 della mappa) riprendi il sentiero che ritorna verso la base, costeggiando il prato incolto; sulla destra esso è fiancheggiato da piante di nocciolo, biancospino e da un fico fruttifero; prima di concludere il sentiero un bel gelso con due tronchetti ramificati.
In inverno
modificaPrendi le schede di: acero campestre, bagolaro, biancospino, carpino nero, edera, muro a secco, nocciolo, olivo, orniello, pungitopo, roverella, scotano, vitalba.
In primavera
modificaPrendi le schede di: acero campestre, aglio orsino, bagolaro, biancospino, carpino nero, edera, elleboro verde, muro a secco, nocciolo, olivo, orniello, pungitopo, roverella, scotano, tamaro, vitalba.
In estate
modificaIn autunno
modifica
Percorsi natura brevi: Percorsi natura lunghi: |