Biologia per il liceo/I licheni

I licheni sono associazioni simbiotiche in cui milioni di alghe verdi o cianobatteri sono ospitati all’interno di una massa di ife fungine. Il termine viene dal greco λειχήν (leichén), dalla radice di λείχω (leicho), cioè "lambisco", a causa della struttura appianata del tallo. Esistono diversi tipi di licheni e si differenziano per la struttura del loro tallo.

La vera natura simbiotica fu riconosciuta solo nel 1867 da Simon Schwendener.[1]

Struttura licheni

I licheni possono presentarsi sotto diverse forme (gelatinosi, come “croste”, a foglia appiattita, ramificati…) ma anche con colori diversi (verde, giallo, rosso...).

 
Cladonia

Tra i più conosciuti ci sono i “licheni di renna” (Cladonia rangiferina) o i licheni della manna (Lecanora esculenta), chiamati così perché in molti pensano che la manna che nutrì gli ebrei di cui si parla nella Bibbia non sia altro che questo particolare lichene[2].

A seconda della forma del loro corpo, detto tallo, vengono distinti in:

- crostosi, col tallo appiattito e aderente al substrato,

- fogliosi, con piccole espansioni fogliari,

- fruticosi, col tallo ramificato,[3]

- composto, in cui il tallo è in parte parallelo al substrato e in parte si sviluppa in modo perpendicolare rispetto al substrato.[1]


Alimentazione

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Il fungo riceve nutrimento (zuccheri) dalle alghe o dai cianobatteri fotosintetici che, in cambio, possono crescere protetti dal micelio del fungo, capace di assorbire e trattenere acqua e sali minerali. Per questo riescono a sopravvivere entrambi gli organismi.[3]

Riproduzione

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La riproduzione avviene attraverso:

  1. la diffusione delle spore dei funghi
  2. la frammentazione del tallo (i frammenti che si creano vengono detti isidi e soredi)

La crescita è lentissima.[4]

Caratteristiche

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I licheni sono estremamente resistenti:

  • vivono anche su posti dove il suolo è scarso o assente: vivono spesso su rocce o al loro interno
  • tollerano il freddo intenso: ricoprono la tundra artica
  • non hanno problemi di siccità: in caso di disidratazione possono bloccare la fotosintesi e sopravvivere

Molti licheni sono sensibili all’inquinamento. vengono quindi utilizzati come bioindicatori cioè organismi che aiutano a monitorare l’inquinamento ambientale.[3]

 
Struttura interna del lichene e le tre possibili tipologie di forma


  1. 1,0 1,1 https://it.wikipedia.org/wiki/Lichene
  2. http://treccani.it/enciclopedia/licheni_%28Enciclopedia-dei-ragazzi%29/
  3. 3,0 3,1 3,2 Campbell BIOLOGIA Concetti e collegamenti PLUS - Primo biennio
  4. http://www.sapere.it/sapere/strumenti/studiafacile/biologia/Evoluzione-e-diversit--dei-viventi/Le-piante-e-i-funghi/Approfondimenti/I-licheni.html