Biologia per il liceo/Storia della biologia

Indice del libro

Teorie modifica

Abiogenesi modifica

Secondo queste teoria, gli esseri viventi vengono creati da materia inanimata, vermi e insetti, ad esempio, nascono dalla carne putrefatta e da altre sostanze in decomposizione, determinando l'origine della vita per generazione spontanea. I componenti organici sono invariabili e indistinguibili, quando l'essere vivente muore si scompongono per poi ricomporsi dando vita ad un altro essere vivente,grazie ad un principio vitale esistente nell'aria,ma ciò è possibile se si verificano determinate condizioni.

Biogenesi modifica

Secondo la teoria della biogenesi solo un essere vivente può dar vita a un altro essere vivente, ciò avviene mediante la riproduzione che può essere asessuata o sessuata.

Scienziati modifica

Francesco Redi modifica

Nel 1668 fece un esperimento consistente in otto flaconi contenenti alcuni pezzi di carne, un serpente, dei pesci, delle anguille ed un pezzo di carne di bue, ne chiuse ermeticamente 4 e lasciò esposti all'aria gli altri 4 (osserva la foto a sinistra). Siamo di fronte al classico esperimento scientifico con due gruppi:

  • Un gruppo sperimentale, con la carne esposta all'aria;
  • Un gruppo di controllo poiché la carne era esposta alle stesse condizioni presenti nei luoghi dove "la generazione spontanea" era più evidente, quali macellerie, etc.)

Così facendo, le mosche potevano posarsi solo sulla carne dei recipienti aperti e difatti solo in questa carne si formarono i vermi. All'interno dei flaconi chiusi, invece, non ci fu alcuna generazione di vermi. Qui accanto puoi osservarlo meglio: nel barattolo aperto (1a e 1b) si ha comparsa di larve e mosche, mentre nel barattolo chiuso (2a e 2b) non si forma nulla.

Tuttavia l'esperimento non convinse i sostenitori della generazione spontanea: essi obiettavano che, nei recipienti chiusi, la mancanza di aria abbia inteferito con la generazione delle larve.

A questo Redi ripeté l'esperimento: coprì con alcuni recipienti con uno strato di garza, in modo che l'aria vi potesse entrare, ma le uova fecondate delle mosche no, ed anche questa volta i vermi non si formarono.

Da questi risultati Redi dedusse che le mosche potevano essere generate solo da altre mosche: nel barattolo aperto, infatti, le mosche si erano posate sulla carne deponendovi le uova, cosa che non poteva succedere nel barattolo chiuso.

Lazzaro Spallanzani modifica

Biologo italiano, cerca di contrastare le esprienze scientifiche precedenti e cerca di dimostrare l'inconsistenza dell'abiogenesi. Fino ad allora gli scienziati avevano riscaldato la carne, la inserivano in provette chiuse con tappi di sughero e notavano che comunque si generavano larve e mosche. Spallanzani porta la carne ad un'ebollizione prolungata e sigilla le provette alla fiamma (flambare) e nota che la carna non produce larve; con la chiusura alla fiamma ha impedito la creazione di larve sterilizzando le provette. Ha creato una prova di controllo: se si riscalda la carne lievemente, infatti, non si eliminano tutte le uova fecondate ma soltanto una parte. I sostenitori dell'abiogenesi contestarono questi esperimenti sostenendo che il contatto con l'aria era necessario per la composizione degli esseri viventi, perché essa contiene il principio vitale.

Louis Pasteur modifica

 
Louis Pasteur

Nel 1800 fu Louis Pasteur a porre fine a questa diatriba, e a determinare l'inconsistenza della teoria dell'abiogenesi. Il suo esperimento non fu molto diverso da quello di Spallanzani, tuttavia usò una serie di sottili strumenti di vetro ripiegati su se stessi, contenenti degli appositi filtri che permettevano il passaggio dell'aria ma non di quello delle uova fecondate.Una delle tante bottiglie usate era detta a collo di cigno.

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