Poesie (Palazzeschi)/Mar grigio
Con questa poesia, iniziamo ad occuparci di Poemi, indubbiamente una delle raccolte più celebri del poeta toscano.
La scena immobile del mare viene contemplata e descritta con tono di euforia.
Titolo | Mar grigio |
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Anno | 1909 |
Raccolta originale | Poemi (sezione Marine, la serie di componimenti che comprende Mar rosso, Mar giallo, Mar bianco e, appunto, Mar grigio.) |
Metro | Essenzialmente, versi senari, novenari e misure multiple. |
A conferma del tono più solare assunto dalle poesie di Palazzeschi nel 1909, Mar grigio si propone come la rappresentazione di uno spazio estremamente aperto, contrapponendosi alle scene ristrette e spesso ermetiche come si ritrovavano nell’opera di esordio Cavalli bianchi.
Tipico di questa nuova produzione palazzeschiana è l’uso del dialogo nella poesia, dello schema domanda-risposta: Ma c’è questo mare? Ma c’è? Sicuro che c’è!
Resta comunque, come peraltro in quasi tutti i componimenti della raccolta Poemi, una forte componente di mistero, un mistero ancora tutto da sondare come questo mare che neanche sembra esistere.