Guida alle costellazioni/Verso il centro della Via Lattea/Telescopio
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Il Telescopio è una costellazione meridionale minore e poco luminosa identificata e così chiamata da Nicolas Louis de Lacaille, astronomo francese del XVIII secolo, noto studioso del cielo meridionale.
CopertinaGuida alle costellazioni/Copertina
- IntroduzioneGuida alle costellazioni/Introduzione
- Prepararsi per l'osservazioneGuida alle costellazioni/Prepararsi per l'osservazione
- Parte I - Stelle e oggetti
- Le stelleGuida alle costellazioni/Le stelle
- Le stelle più luminose del cieloGuida alle costellazioni/Le stelle più luminose del cielo
- Oggetti del profondo cieloGuida alle costellazioni/Oggetti del profondo cielo
- Cataloghi celestiGuida alle costellazioni/Cataloghi celesti
- Parte II - Le 88 costellazioni
- Chiave di letturaGuida alle costellazioni/Chiave di lettura
- Il polo nord celesteGuida alle costellazioni/Il polo nord celeste
- Fra Orsa Maggiore e LeoneGuida alle costellazioni/Fra Orsa Maggiore e Leone
- Il Triangolo Estivo e dintorniGuida alle costellazioni/Il Triangolo Estivo e dintorni
- Da Pegaso a PerseoGuida alle costellazioni/Da Pegaso a Perseo
- Auriga, Orione e il Triangolo InvernaleGuida alle costellazioni/Auriga, Orione e il Triangolo Invernale
- Arturo, Spica e il Polo Galattico NordGuida alle costellazioni/Arturo, Spica e il Polo Galattico Nord
- Verso il centro della Via LatteaGuida alle costellazioni/Verso il centro della Via Lattea
- Aquario, Balena e il Polo Galattico SudGuida alle costellazioni/Aquario, Balena e il Polo Galattico Sud
- Eridano e i dintorniGuida alle costellazioni/Eridano e i dintorni
- Lungo il dorso dell’IdraGuida alle costellazioni/Lungo il dorso dell’Idra
- La regione del CentauroGuida alle costellazioni/La regione del Centauro
- La Nave Argo e dintorniGuida alle costellazioni/La Nave Argo e dintorni
- Il polo sud celesteGuida alle costellazioni/Il polo sud celeste
- Parte III - Carte stagionali
- PanoramicaGuida alle costellazioni/Panoramica
- 40°NGuida alle costellazioni/40°N
- EquatoreGuida alle costellazioni/Equatore
- 40°SGuida alle costellazioni/40°S
- Appendici
Dettagli costellazione
| |
Nome latino | Telescopium |
Genitivo del nome | Telescopii |
Abbreviazione ufficiale | Tel |
Area totale | 252 gradi quadrati |
Transito al meridiano alle ore 21 | 20 agosto |
Stelle più luminose della mag. 3,0 | 0 |
Stelle più luminose della mag. 6,0 | 27 |
Stelle più luminose
| ||
Sigla | Nome | Magn. |
α Telescopii | 3,49 | |
ζ Telescopii | 4,10 | |
ε Telescopii | 4,52 | |
λ Telescopii | 4,85 | |
ι Telescopii | 4,88 | |
δ1 Telescopii | 4,92 | |
ξ Telescopii | 4,93 | |
η Telescopii | 5,03 |
Caratteristiche
modificaIl Telescopio è una piccola costellazione che si estende a sud del Sagittario e della Corona Australe, sul bordo orientale della Via Lattea in prossimità del suo bulge centrale. Le sue stelle sono poco luminose e la sua stella principale, la α Telescopii, ha una magnitudine di 3,5; oltre a questa sono presenti solo alcuni astri di quarta e qualche altro di quinta. Le sue stelle principali sono raccolte nella parte nordoccidentale e la presenza di altre stelle più luminose, come la α Pavonis, contribuisce a rendere ancora più oscuro questo angolo di cielo.
Il periodo migliore per la sua osservazione nel cielo serale coincide coi mesi estivi dell'emisfero boreale; tuttavia, la declinazione fortemente australe del Telescopio fa sì che esso sia visibile per intero dall'emisfero nord solo a partire dalla fascia temperata più meridionale, a ridosso del tropico; dall'emisfero australe invece la costellazione si presenta circumpolare in gran parte della sua fascia temperata ed è pertanto osservabile per la gran parte dell'anno.
Questa costellazione venne inventata assieme a tante altre da Nicolas Louis de Lacaille durante la sua permanenza presso Città del Capo, in Sudafrica, negli anni 1751-1752, utilizzando stelle precedentemente non accorpate ad altre costellazioni. A questo proposito andrebbe tuttavia notato che la stella α Telescopii era già stata segnalata da Tolomeo, il quale l’aveva associata alla Corona Australe; in seguito, anche a causa della precessione degli equinozi che l’aveva portata a declinazioni ancora più australi, questa stella perse l’associazione con quella costellazione.
Stelle doppie
modificaPrincipali stelle doppie
| ||||||
Nome | Coordinate eq. J2000.0
|
Magnitudine | Separazione
(secondi d'arco) |
Colore | ||
---|---|---|---|---|---|---|
A. R.
|
Dec.
|
A | B | |||
HD 182509/466 | 19h 27m 48s | -54° 19′ 31″ | 5,70 | 8,32 | 72,9 | ar + g |
HD 187420/21 | 19h 52m 38s | -54° 58′ 16″ | 5,74 | 6,50 | 22,9 | ar + b |
La costellazione del Telescopio presenta alcune stelle doppie di facile risoluzione.
La più notevole è la δ Telescopii: si tratta di una doppia apparente (cioè composta da due stelle lontane tra loro ma apparentemente vicine per effetti di prospettiva), risolvibile ad occhio nudo in condizioni perfette del cielo e facile da osservare al binocolo. La componente δ1 Telescopii, di magnitudine apparente 4,9, dista 800 anni luce dal sistema solare; la δ2 Telescopii, di magnitudine apparente 5,1, si trova invece a 1100 anni luce di distanza. Quest’ultima è a sua volta una stella doppia, con componenti molto strette e di ben più difficile risoluzione.
Un'altra coppia di facile risoluzione è quella composta dalle stelle HD 182509 e HD 182466, coppia nota a volte come h5114; la primaria è di quinta e la secondaria di ottava e sono separate da oltre 1'.
Stelle variabili
modificaPrincipali stelle variabili
| ||||||
Nome | Coordinate eq. J2000.0
|
Magnitudine | Periodo
(giorni) |
Tipo | ||
---|---|---|---|---|---|---|
A. R.
|
Dec.
|
Max. | Min. | |||
R Telescopii | 20h 14m 45s | -46° 58′ 57″ | 7,6 | 14,8 | 461,88 | Mireide |
RX Telescopii | 19h 06m 58s | -45° 58′ 14″ | 7,8 | 9,0 | 349,6 | Semiregolare pulsante |
BL Telescopii | 19h 06m 38s | -51° 25′ 03″ | 7,09 | 9,41 | 778,6 | Eclisse |
Le stelle variabili nella costellazione del Telescopio sono tutte piuttosto deboli.
Fra le Mireidi l'unica rilevante è la R Telescopii, che oscilla fra la settima e la quattordicesima magnitudine in oltre 460 giorni.
La BL Telescopii è invece un'interessante variabile a eclisse di lungo periodo ed ampia escursione: il periodo del ciclo orbitale è di oltre due anni, in cui la stella scende dalla magnitudine 7 alla magnitudine 9.
Oggetti del profondo cielo
modificaPrincipali oggetti non stellari
| ||||||
Nome | Coordinate eq. J2000.0
|
Tipo | Magn. | Dimensioni
(primi d'arco) |
Nome proprio | |
---|---|---|---|---|---|---|
A. R.
|
Dec.
| |||||
NGC 6584 | 18h 18m 38s | -52° 13′ : | Ammasso globulare | 9,2 | 7,9 | |
NGC 6861 | 20h 07m 19s | -48° 22′ : | Galassia | 11,1 | 2,7 | |
NGC 6868 | 20h 09m 54s | -48° 23′ : | Galassia | 10,6 | 2,7 |
La costellazione ospita pochi oggetti non stellari di rilievo, i quali sono comunque difficili da osservare.
Fra gli oggetti appartenenti alla Via Lattea vi è l’ammasso globulare NGC 6584, visibile anche con un piccolo telescopio in una notte buia e senza Luna circa 3° a sudest della stella θ Arae; le sue stelle più appariscenti sono di magnitudine 12 e possono essere risolte con uno strumento da almeno 150 mm di diametro. La sua distanza è stata stimata come pari a circa 45.000 anni luce, che data la sua posizione corrisponde a circa 13.000 anni luce dal centro galattico e a circa 8800 anni luce dal piano galattico. Al suo interno sono note 69 stelle variabili, gran parte delle quali sono variabili RR Lyrae; quattro di queste sono invece variabili a eclisse e altre tre sono variabili di lungo periodo. NGC 6584 appartiene alla classe di concentrazione VIII, pertanto si può definire un ammasso globulare di concentrazione medio-bassa.
Fra le galassie, non ve n’è alcuna di facile osservazione, essendo tutte piuttosto deboli. Le uniche due alla portata di strumenti non troppo grandi sono disposte vicine fra loro e sono NGC 6861 e NGC 6868, visibili facilmente con un telescopio di almeno 200 mm di diametro sotto condizioni atmosferiche ottimali; la seconda è leggermente più luminosa ed è quindi meglio riconoscibile. La prima è considerata spirale, ma potrebbe anche appartenere alla classe delle galassie lenticolari. Per individuarle conviene partire dalla stella α Indi e procedere verso ovest fino a trovare una coppia di stelle vicine di sesta magnitudine, quindi procedere per lo stesso tanto deviando verso sudovest.
Un interessante sistema di galassie interagenti è invece quello di NGC 6845, che per certi versi presenta delle similitudini col ben più famoso Quintetto di Stephan; il sistema è formato da due galassie a spirale e due galassie lenticolari, la cui distanza dalla Via Lattea è stimata sui 287 milioni di anni luce. La loro luminosità si aggira sulla magnitudine 14 e sono pertanto ben al di là della portata della maggior parte dei telescopi amatoriali.