Guida alle costellazioni/Il polo sud celeste/Indiano
Modulo precedente | Torna a | Modulo successivo |
L'Indiano è una piccola costellazione australe la cui introduzione risale a Johann Bayer. Questa costellazione è figurativamente rappresentata con le fattezze di un Indiano d'America con una lancia in mano.
CopertinaGuida alle costellazioni/Copertina
- IntroduzioneGuida alle costellazioni/Introduzione
- Prepararsi per l'osservazioneGuida alle costellazioni/Prepararsi per l'osservazione
- Parte I - Stelle e oggetti
- Le stelleGuida alle costellazioni/Le stelle
- Le stelle più luminose del cieloGuida alle costellazioni/Le stelle più luminose del cielo
- Oggetti del profondo cieloGuida alle costellazioni/Oggetti del profondo cielo
- Cataloghi celestiGuida alle costellazioni/Cataloghi celesti
- Parte II - Le 88 costellazioni
- Chiave di letturaGuida alle costellazioni/Chiave di lettura
- Il polo nord celesteGuida alle costellazioni/Il polo nord celeste
- Fra Orsa Maggiore e LeoneGuida alle costellazioni/Fra Orsa Maggiore e Leone
- Il Triangolo Estivo e dintorniGuida alle costellazioni/Il Triangolo Estivo e dintorni
- Da Pegaso a PerseoGuida alle costellazioni/Da Pegaso a Perseo
- Auriga, Orione e il Triangolo InvernaleGuida alle costellazioni/Auriga, Orione e il Triangolo Invernale
- Arturo, Spica e il Polo Galattico NordGuida alle costellazioni/Arturo, Spica e il Polo Galattico Nord
- Verso il centro della Via LatteaGuida alle costellazioni/Verso il centro della Via Lattea
- Aquario, Balena e il Polo Galattico SudGuida alle costellazioni/Aquario, Balena e il Polo Galattico Sud
- Eridano e i dintorniGuida alle costellazioni/Eridano e i dintorni
- Lungo il dorso dell’IdraGuida alle costellazioni/Lungo il dorso dell’Idra
- La regione del CentauroGuida alle costellazioni/La regione del Centauro
- La Nave Argo e dintorniGuida alle costellazioni/La Nave Argo e dintorni
- Il polo sud celesteGuida alle costellazioni/Il polo sud celeste
- Parte III - Carte stagionali
- PanoramicaGuida alle costellazioni/Panoramica
- 40°NGuida alle costellazioni/40°N
- EquatoreGuida alle costellazioni/Equatore
- 40°SGuida alle costellazioni/40°S
- Appendici
Dettagli costellazione
| |
Nome latino | Indus |
Genitivo del nome | Indi |
Abbreviazione ufficiale | Ind |
Area totale | 294 gradi quadrati |
Transito al meridiano alle ore 21 | 15 settembre |
Stelle più luminose della mag. 3,0 | 0 |
Stelle più luminose della mag. 6,0 | 19 |
Stelle più luminose
| ||
Sigla | Nome | Magn. |
α Indi | Il Persiano | 3,11 |
β Indi | 3,67 | |
θ Indi | 4,39 | |
δ Indi | 4,40 | |
η Indi | 4,51 | |
ε Indi | 4,69 | |
ζ Indi | 4,90 | |
ι Indi | 5,06 |
Caratteristiche
modificaL'Indiano è una piccola costellazione creata per raggruppare alcune stelle rimaste spaiate con la creazione di altre costellazioni adiacenti, come il Pavone. Può essere individuata grazie alla stella α Indi, di colore arancione e di magnitudine 3,11 e dunque osservabile anche nei cieli delle aree urbane, seppure con difficoltà; le costellazioni vicine semplificano la sua ricerca, in particolare la Gru, grazie alle sue brillanti stelle di prima e seconda magnitudine, situata ad est. La parte settentrionale dell'Indiano, con la stella α, è visibile anche alle latitudini medie boreali, mentre la parte meridionale raccoglie solo stelle di quinta grandezza e confina direttamente con l'Ottante, in cui ricade il polo sud celeste.
La sua osservazione per intero è possibile solo dall'emisfero australe, più la fascia immediatamente a nord dell'equatore; i mesi ideali per scorgerla nel cielo serale sono quelli che vanno da fine agosto a dicembre, nella fascia tropicale, mentre nelle aree temperate australi si presenta in massima parte circumpolare.
Come molte altre costellazioni circostanti, anche l’Indiano fu delineato dagli esploratori olandesi Pieter Dirkszoon Keyser e Frederick de Houtman, che navigarono per i mari del sud, e in seguito ripresa da Petrus Plancius, che la inserì nel suo globo celeste di 35 centimetri del 1598; l’ufficialità venne data da Johann Bayer pochi anni dopo, quando la inserì nella sua Uranometria del 1603.
Fra le stelle più interessanti di questa costellazione spicca la ε Indi, una delle più vicine al sistema solare; è situata ad appena 11,82 anni luce di distanza dal Sole.
Stelle doppie
modificaPrincipali stelle doppie
| ||||||
Nome | Coordinate eq. J2000.0
|
Magnitudine | Separazione
(secondi d'arco) |
Colore | ||
---|---|---|---|---|---|---|
A. R.
|
Dec.
|
A | B | |||
α Indi | 20h 37m 34s | -47° 17′ 30″ | 3,11 | 12,5 | 67,4 | ar + b |
θ Indi | 21h 19m 52s | -53° 26′ 57″ | 4,5 | 6,9 | 6,1 | b + b |
Le stelle doppie presenti nella costellazione sono poco abbondanti e spesso molto deboli o difficili da risolvere con strumenti amatoriali.
L'unica coppia di discreta facilità è la θ Indi, composta da due stelle bianche di quarta e sesta grandezza, separate da circa 6".
La stella α Indi è invece più che altro una doppia prospettica, essendo osservabile una stella bianca di magnitudine 12 a circa 1 minuto d’arco di separazione dalla stella principale.
Stelle variabili
modificaPrincipali stelle variabili
| ||||||
Nome | Coordinate eq. J2000.0
|
Magnitudine | Periodo
(giorni) |
Tipo | ||
---|---|---|---|---|---|---|
A. R.
|
Dec.
|
Max. | Min. | |||
S Indi | 20h 56m 23s | -54° 19′ 27″ | 7,4 | 14,0 | 399,95 | Mireide |
T Indi | 21h 20m 09s | -45° 01′ 19″ | 6,0 | 8,5 | 320: | Semiregolare pulsante |
W Indi | 21h 14m 23s | -53° 01′ 35″ | 9,40 | 11,50 | 243: | Semiregolare pulsante |
X Indi | 21h 30m 28s | -53° 17′ 19″ | 8,0 | 12,0 | 225,85 | Mireide |
Fra le poche stelle variabili dell'Indiano, spicca la variabile semiregolare T Indi, nella parte più settentrionale della costellazione, che quando è al massimo raggiunge la magnitudine 6,0, diventando visibile ad occhio nudo nelle notti più limpide; il suo periodo è lungo, sui 320 giorni circa.
Una Mireide è invece la S Indi, che in 400 giorni oscilla fra la settima e la quattordicesima grandezza in circa 400 giorni.
Oggetti del profondo cielo
modificaPrincipali oggetti non stellari
| ||||||
Nome | Coordinate eq. J2000.0
|
Tipo | Magn. | Dimensioni
(primi d'arco) |
Nome proprio | |
---|---|---|---|---|---|---|
A. R.
|
Dec.
| |||||
NGC 7049 | 21h 19m 00s | -48° 34′ : | Galassia | 10,6 | 4,2 x 3,2 | |
NGC 7090 | 22h 36m 28s | -54° 33′ : | Galassia | 11,0 | 7,1 x 1,0 | |
IC 5152 | 22h 02m 54s | -51° 17′ : | Galassia | 10,2 | 5,1 x 3,2 |
La fascia di cielo ricoperta dall'Indiano non è oscurata da polveri galattiche, così, nonostante le sue esigue dimensioni, si possono osservare alcune galassie; tuttavia la gran parte di esse sono piuttosto deboli, rendendosi necessario l'utilizzo di un telescopio amatoriale di almeno 150 mm di diametro per poterle individuare.
Fra queste vi è la NGC 7049, visibile nella parte settentrionale della costellazione, sulla linea che congiunge le stelle α Indi e α Gruis. Si tratta di una galassia lenticolare di tipo S0 e dista circa 100 milioni di anni luce, cui corrisponde un diametro reale di 150.000 anni luce, superiore a quello della Via Lattea. La sua forma peculiare è data dall’anello di polveri intrecciate di aspetto simile a una corda, fenomeno che si presenta di frequente nelle galassie relativamente giovani o che, come in questo caso, avrebbero subìto processi di interazione con altre galassie vicine. Questa galassia possiede pochi ammassi globulari noti, una caratteristica che l’avvicina più alle galassie a spirale che a quelle ellittiche.
Un'altra galassia osservabile con telescopi da 200 mm di diametro è la IC 5152, situata circa 5° a sud della brillante stella α Gruis; si tratta di una galassia intermedia la cui distanza di soli 5,8 milioni di anni luce la colloca sul limite esterno del Gruppo Locale, pertanto la sua reale appartenenza ad esso è dubbia. È anche una delle galassie più facilmente risolvibili in stelle attraverso la fotografia astronomica, sebbene la presenza di una stella di magnitudine 7 nel campo visivo ostacoli un po’.