Guida alle costellazioni/Fra Orsa Maggiore e Leone/Leone Minore

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Il Triangolo Estivo e dintorni

Il Leone Minore è una piccola costellazione del cielo boreale stretta fra Leone e Orsa Maggiore. Raffigura un cucciolo di leone che si accompagna al Leone e venne introdotta dall'astronomo polacco Johannes Hevelius nel 1687.

La costellazione di Orione
La costellazione di Orione

CopertinaGuida alle costellazioni/Copertina

Parte I - Stelle e oggetti
Parte II - Le 88 costellazioni
Parte III - Carte stagionali
Appendici
Dettagli costellazione
Nome latino Leo Minor
Genitivo del nome Leonis Minoris
Abbreviazione ufficiale LMi
Area totale 232 gradi quadrati
Transito al meridiano alle ore 21 22 aprile
Stelle più luminose della mag. 3,0 0
Stelle più luminose della mag. 6,0 22
Stelle più luminose
Sigla Nome Magn.
46 Leonis Minoris Praecipua 3,79
β Leonis Minoris 4,20
21 Leonis Minoris 4,49
10 Leonis Minoris 4,54
37 Leonis Minoris 4,68
30 Leonis Minoris 4,72
41 Leonis Minoris 5,08
19 Leonis Minoris 5,11

Caratteristiche modifica

Il Leone Minore si trova tra il Leone e l'Orsa Maggiore e venne formato con stelle deboli che non appartenevano ad alcuna costellazione. Le sue stelle più brillanti sono solo di quarta grandezza e non ci sono leggende associate ad essa.

Cosa curiosa, il Leone Minore non ha una stella Alfa, sebbene ci sia una Beta del Leone Minore. Ciò sembra dovuto a una svista dell'astronomo inglese del XIX secolo Francis Baily: Hevelius non classificò nessuna delle stelle delle costellazioni di sua invenzione, così quest'operazione fu compiuta 150 anni più tardi dal Baily. Baily assegnò la lettera Beta alla seconda stella in ordine di brillantezza del Leone Minore, ma per errore lasciò senza lettera la più brillante. Secondo lo storico R. H. Allen, Hevelius diede a questa stella il nome Praecipua, che significa «principale», ma la denominazione non si diffuse mai.

Il periodo più propizio per la sua osservazione nel cielo serale ricade nei mesi compresi fra gennaio e giugno, alla pari dell'adiacente Leone; essendo una costellazione boreale, gli osservatori posti a nord dell'equatore sono molto più avvantaggiati, sebbene la declinazione della stessa non sia particolarmente settentrionale, tanto da poter essere osservata, seppur con qualche difficoltà, anche dalla fascia temperata australe, dove appare sotto il Leone.

La stella più luminosa (Praecipua) come visto non ha lettera greca ed è nota come 46 Leonis Minoris; è una stella gigante di classe spettrale K0 situata ad una distanza di circa 98 anni luce e con magnitudine apparente di 3,83. Il Leone Minore, quindi, è l'unica costellazione ad avere la stella più brillante mancante di tale denominazione.

Stelle doppie modifica

Principali stelle doppie
Nome
Coordinate eq. J2000.0
Magnitudine
Separazione
(secondi d'arco)
Colore
A. R.
Dec.
A B
β Leonis Minoris 10h 27m 53s +36° 42′ 27″ 4,6 6,3 5,0 g + g

Fra le stelle doppie, l'unica alla portata di piccoli strumenti è la β Leonis Minoris, le cui componenti sono in rapida rotazione, e in circa 37 anni la loro separazione varia fra 5" a pochi decimi di secondo d'arco.

Stelle variabili modifica

Principali stelle variabili
Nome
Coordinate eq. J2000.0
Magnitudine
Periodo
(giorni)
Tipo
A. R.
Dec.
Max. Min.
R Leonis Minoris 09h 45m 34s +34° 30′ 43″ 6,3 13,2 372,19 Mireide
S Leonis Minoris 09h 53m 43s +34° 55′ 35″ 7,5 14,3 233,83 Mireide
RX Leonis Minoris 10h 42m 11s +31° 41′ 49″ 5,08 6,16 150: Semiregolare

Fra le stelle variabili, ve ne sono alcune osservabili con un binocolo.

La più nota della costellazione è la R Leonis Minoris, una Mireide avvolta in un involucro di gas che oscilla fra la sesta e la tredicesima magnitudine.

La RX Leonis Minoris è invece una variabile semiregolare le cui oscillazioni sono apprezzabili anche ad occhio nudo, dato che in fase di massima la sua luminosità è pari a 5,1, mentre in fase di minima si porta al limite estremo della visibilità ad occhio nudo.

Oggetti del profondo cielo modifica

Principali oggetti non stellari
Nome
Coordinate eq. J2000.0
Tipo Magn.
Dimensioni
(primi d'arco)
Nome proprio
A. R.
Dec.
NGC 2859 09h 24m 19s +34° 30′ 47″ Galassia 10,6 4,3 x 3,8
NGC 3245 10h 27m 18s +28° 30′ 26″ Galassia 10,8 3,2 x 1,8
NGC 3344 10h 43m 31s +24° 55′ 19″ Galassia 10,2 7,1 x 6,5
NGC 3486 11h 00m 24s +28° 58′ 29″ Galassia 10,3 7,1 x 5,2
NGC 3504 11h 03m 11s +27° 58′ 20″ Galassia 11,0 2,7 x 2,1
 
NGC 3344 è un notevole esempio di galassia spirale vista di faccia, con bracci parzialmente interrotti e un accenno di struttura a barra centrale. Si può osservare anche con strumenti di piccolo diametro sotto un cielo buio.

Il Leone Minore comprende alcuni oggetti del profondo cielo di facile osservazione con strumenti con diametro di almeno 150 mm; l'assenza delle polveri galattiche consente di osservare molte galassie.

La più notevole è NGC 3344, una galassia spirale visibile quasi di faccia; attraverso un telescopio da 120 mm di diametro si può intravedere come una debole macchia pallida tondeggiante, come pure in strumenti da 150 mm, dove non si notano facilmente ulteriori dettagli. Aperture superiori consentono di rivelare un nucleo centrale più luminoso del disco, che appare comunque di aspetto indistinto. Si tratta di una galassia a spirale di dimensioni pari alla metà della Via Lattea, con un accenno di struttura a barra che attraversa il suo nucleo; il disco presenta due bracci maggiori e una serie di bracci discontinui, che sembrano delineare una vaga struttura ad anello. Un anello più interno racchiude invece la barra centrale. Un insolito movimento registrato fra le stelle del disco farebbe pensare che in un passato remoto questo abbia ricevuto delle stelle da un'altra galassia, che si sarebbe trovata in interazione con questa. NGC 3344 dista circa 23 milioni di anni luce e si trova in una posizione assai isolata rispetto ad altri gruppi di galassie; fa comunque parte di un sottoinsieme che costituisce un ramo del vastissimo Superammasso della Vergine.

Un'altra galassia di aspetto simile è NGC 3486; appare leggermente meno luminosa della precedente, sebbene sia comunque visibile attraverso un telescopio da 150 mm, attraverso cui appare come una macchia chiara di forma circolare. La barra centrale di questa galassia è leggermente più marcata della precedente ed è contenuta in una struttura ad anello, all’esterno della quale si dipartono diversi bracci a raggiera. NGC 3486 presenta un nucleo attivo, sebbene non vi sia stata rilevata alcuna emissione a raggi X, pertanto il suo buco nero centrale potrebbe avere una massa inferiore a un milione di masse solari. La sua distanza è stimata sui 26 milioni di anni luce.

NGC 2859 è una galassia lenticolare più debole delle precedenti, anche questa vista di faccia, la cui distanza si aggira sugli 83 milioni di anni luce; può essere vista con telescopi da 150 mm di apertura.

Una struttura dalla natura esotica è infine l’Oggetto di Hanny, una sorta di nube intergalattica molto calda ed altamente ionizzata situata vicino alla galassia IC 2497; presenta un marcato colore verde e potrebbe trattarsi di una nube appartenente a una galassia nana perturbata da forze di marea, luminescente in quanto riflette la luce di una quasar esistita 100.000 anni prima al centro di IC 2497, ma ora esaurita. La loro distanza è stimata sui 700 milioni di anni luce.