Dietro il coding/Come potrebbe funzionare davvero
Ma allora, perché stavolta funzioni, quanto tempo ci va dedicato? 8 ore l’anno non sono sufficienti?
No. Ma non perché bisogna farne 10.
Perché insieme al coding vanno affrontati altre questioni.
- Ci deve essere un piano didattico più esteso che comprenda le competenze di cittadinanza digitale, i nuovi diritti e i doveri “digitali” – la privacy, la condivisione, l’attenzione all'uso consapevole delle risorse digitali. Non sono temi che si possono rimandare (anche perché non capiterà mai di affrontarli, qualsiasi percorso accademico si scelga).
- In questo piano devono essere prese in carico (o smontate e rimontate) le altre “materie”, senza le quali il coding perde di senso a scuola. Perché non può essere un’attività ricreativa incastrata tra l'ora di matematica e quella di storia, ma deve fare i conti con entrambe.
- E non si possono prendere in prestito proposte didattiche validissime, si, ma in contesti educativi molto differenti. Vanno adattate tenendo conto della nostra cultura e del nostro ambiente – in negativo e in positivo.
- Deve essere rivalutata la componente linguistica del coding, la sua parentela con le altre forme di scrittura. In fondo non si insegna a scrivere in Italiano trascinando blocchetti...
- Il coding deve essere affrontato nel quadro di un ripensamento della didattica che prepari non solo alla soluzione di problemi dati, ma anche alla posizione di nuovi problemi, all’invenzione di narrazioni in tutti campi.
- Vanno esaminati e gestiti gli aspetti affettivi dell’apprendimento tramite costruzione di artefatti digitali.
- Devono essere scelti un ambiente e un linguaggio adatti, in funzione dell’età degli studenti, di obiettivi didattici concreti, dei dispositivi e degli ambienti disponibili. Ma con uno sguardo d'insieme, con una prospettiva che copra tutto l'arco dell'educazione, non solo qualche anno.
- Soprattutto, in attesa di occasioni formative non randomiche e superficiali, bisogna darsi da fare: domandarsi, cercare, studiare, provare.
Insomma: coding si, ma sul serio.
Note
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