Disturbi mentali/Disturbi dello spettro schizofrenico/Sintomatologia
Si possono distinguere tre fasi.
1^ fase
modificaProdromica : l’esordio è spessissimo insidioso e caratterizzato soprattutto da disturbi cognitivi. Le difficoltà cognitive sono vissute soggettivamente e rappresentano la perdita di controllo dei processi del pensiero.
2^ fase
modificaEsordio : quello acuto serve generalm. per poter fare la diagnosi.
- C’è un’angosciosa condizione preparatoria con umore o stato d’animo delirante, una sensazione difficilmente comunicabile di modificata relazione tra sé e il mondo.
- L’età dell’esordio è molto giovanile (dopo i 30 anni è rara).
Dalla perplessità che la relazione con il mondo non è più la stessa, si passa al successivo autoriferimento dove ogni cosa smette di essere indifferente e viene psicoticamente autoriferita.
- Compaiono così i primi sintomi schizofrenici (quelli di primo rango).
Alcuni pazienti all’insorgenza della patologia possono apparire normali nell’abbigliamento, nella mimica, nei comportamenti e anche nel linguaggio (stranezza e bizzarria non devono aiutare nella diagnosi).
- Sono frequenti il ritiro sociale e l’evitare relazioni (come depressione), mentre altre volte prevale l’inadeguatezza dell’affettività con risatine fatue immotivate.
- Il linguaggio può essere da vago e evasivo fino alla schizofasia (linguaggio totalmente dissociato).
- Di fondamentale significato diagnostico è il disturbo del pensiero che si manifesta con alterazioni della forma o con impoverimento di idee.
- L’esperienza delirante tipica delle forme paranoidee può manifestarsi in vari modi: centrale è l’idea di essere influenzato, di essere cioè oggetto di un’azione di solito nociva, che dal mondo passa direttamente nel proprio corpo, nei propri pensieri o sentimenti.
- Altri aspetti del delirio sono le percezioni deliranti per cui ad es. il telefono dà il segnale di occupato e questo vuol dire che Tizio mi vuole uccidere.
- Temi frequenti sono quelli di persecuzione e di grandezza.
Ciò che caratterizza l’esperienza delirante schizofrenica è la perdita dei “confini” che delimitano l’autocoscienza di essere una persona:il soggetto non distingue più tra interno ed esterno e quindi sente i pensieri altrui o è convinto che gli altri sentano i suoi.
- Le allucinazioni visive sono più frequenti in situazioni confusionali,
- quelle uditive sono varie e vengono riferite come disturbo, rumore fastidioso, frammenti di parole o di musica, ma anche come conversazioni… si presentano certe volte come sonorizzazione o eco del pensiero, che successivamente diventa commento o comando.
- I disturbi motori sono caratteristici della forma catatonica (rara): tra i più frequenti è il “cuscino psichico” per cui la testa del paziente rimane un po’ sollevata dal materasso come se avesse un cuscino sottostante che la sostiene.
- Quando un paziente inizia un movimento e successivamente lo interrompe senza portarlo a compimento per iniziarne un altro, si parla di ambitendenza (può anche essere presente una ubbidienza automatica).
Naturalmente non tutti i pazienti presentano l’intero corteo dei sintomi descritti.
- Uno studio dell’oraganizzaz. Mondiale della sanità ha raccolto la frequenza dei sintomi schizofrenici acuti:
SINTOMI |
FREQUENZA |
Perdita di consapevolezza |
97 |
Allucinazioni uditive |
74 |
Idee di riferimento |
70 |
Sospettosità |
66 |
Appiattimento, inadeguatezza affettiva |
66 |
Voci che parlano al paziente |
65 |
Umore delirante |
64 |
Delirio di persecuzione |
64 |
Alienazione del pensiero |
52 |
Sonorizzazione del pensiero |
50 |
3^ fase
modificalungo termine: La sintomatologia a lungo termine quando si instaura, è spesso segnata dal predominio dei sintomi negativi: riduzione dell’attività, perdita di iniziativa, riduzione dei contatti, difficoltà nei rapporti sociali, apatia.
- In generale nella schizofrenia l’orientamento nel tempo e nello spazio si mantiene normale, ma è comune una diminuzione dell’attenzione o della concentrazione.
- Le capacità che risultano più danneggiate sono la volontà e la progettualità.
- Ovviamente con l’introduzione degli psicofarmaci e la modificazione dell’assistenza si è notato un cambiamento nella sintomatologia della fase di stato.
- Frequentemente si ha solo una diminuzione delle prestazioni del soggetto rispetto alla fase di vita precedente il disturbo, con un adattamento sociale e lavorativo di livello più basso e una riduzione della cura di sé.
Comportamenti caratteristici dei pazienti schizofrenici cronici: |
Frequenza % |
Ridotta socialità |
74 |
Riduzione dell’attività |
56 |
Riduzione della conversazione |
54 |
Riduzione degli interessi |
50 |
Rallentamento |
48 |
Iperattività |
41 |
Idee bizzarre |
34 |
Demoralizzazione |
34 |
Comportamenti bizzarri |
34 |
Ridotta cura personale |
30 |
Posture o movimenti bizzarri |
25 |
Minacciosità e violenza |
23 |
Comportamento socialmente imbarazzante |
8 |
Comportamento sessuale bizzarro |
8 |
Tentativi di suicidio |
4 |
Incontinenza |
4 |