A scuola con metodo/Geostoria

Indice del libro

Che cos'è la Geostoria

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Fino a qualche anno fa Storia e Geografia erano due discipline distinte. Oggi non è più così perché risulta impossibile studiare un fatto storico senza fare riferimento allo spazio in cui si è verificato. Anche la Geografia deve tener conto del tempo: un fatto geografico, come l’andamento della popolazione in un determinato luogo, deve essere considerato nella sua successione temporale. Dunque Storia e Geografia si intrecciano a tal punto da permetterci di studiarle come un'unica disciplina, che oggi chiamano Geostoria.

Gli strumenti della Geostoria

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Nello studio della Geostoria è importante saper analizzare i diversi tipi di carte

La carta geografica è una riproduzione in scala di estesi territori nel loro stato attuale. Essa può essere:

  • Fisica quando mette in evidenza gli aspetti e gli elementi naturali di un territorio, come montagne, fiumi e laghi
  • Politica quando fornisce informazioni sui confini politici, le capitali, i capoluoghi,  la presenza di aeroporti e le principali vie di comunicazione.
  • Tematica ossia specializzata nell’analisi di un solo aspetto del territorio (clima, densità della popolazione, flussi migratori) connesso alla realtà fisica rappresentata.

Per leggere una carta geografica è necessario non solo decodificare la legenda ma anche saper attribuire a ogni colore e ad ogni simbolo usato l’elemento rappresentato nella carta, Ad esempio nelle carte politiche i pallini rossi indicano i capoluoghi di regione, il quadrato rosso indica la capitale di stato, la linea rossa doppia indica il confine politico di stato, le linee verdi le autostrad, le linee nere le ferrovie; nelle carte fisiche le linee azzurre rappresentano i fiumi, il colore verde indica le zone pianeggianti, i colori dal giallo al marrone rappresentano i rilievi montuosi.

Le carte geostoriche: per comprendere un avvenimento nel tempo è necessario saperlo collocare anche nello spazio attraverso carte dette geostoriche. Esse possono essere statiche, quando descrivono e dinamiche quando narrano.

Le carte geostoriche statiche sono rappresentazioni di un territorio con caratteristiche proprie del periodo storico trattato (morfologia, nome, confini politici e naturali). Possono essere sia fisiche che politiche. Per leggere una carta geostorica occorre:

  1. osservare la carta e i simboli in essa riportati
  2. riconoscere i simboli contenuti della legenda
  3. leggere la carta
  4. tradurre la carta e la legenda in un testo orale o scritto
  5. rielaborare le notizie confrontandole con quanto si è studiato per arricchire la ricostruzione del fatto storico

La carta geostorica dinamica “narra” fatti storici su una rappresentazione dello spazio che riprende quello passato ossia tratta di un tema avvenuto nel passato.

Come prendere appunti su un testo di Geostoria

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Per semplificare lo studio delle discipline scolastiche è fondamentale prendere appunti. Non esistono regole prestabilite per prendere appunti, tuttavia esistono dei passaggi fondamentali. Anzitutto è importante leggere attentamente il testo, individuandone il filo logico non perdendo mai di vista l’inerenza alla tematica principale espressa nel titolo. Successivamente bisogna sottolineare sulla pagina le informazioni principali. Poi si dovrebbero prendere gli appunti relativamente ai fatti storici narrati sfruttando la tecnica giornalistica delle 5 W e dell’H, rispondendo alle sei semplici domande di seguito riportate:

  • Who? Chi?: indicare i protagonisti dei fatti narrati
  • What? Cosa?: specificare i fatti principali
  • When? Quando?: individuare periodo e data
  • Where? Dove?: precisare il luogo in cui è ambientato un fatto
  • How? Come?: identificare e narrare il modo in cui si svolge il fatto
  • Why? Perché?: Spiegare la causa dell’argomento o del fatto[1]
  1. D. Rizzo, G. Parisi, Viaggio nella Geostoria, dalla preistoria a Roma repubblicana, A. Mondadori scuola, p. 7-11.