Algebra 1/Calcolo Letterale/Polinomi: differenze tra le versioni

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Indice del libro


Polinomi

Definizioni fondamentali

Definizione: Un polinomio è un’espressione algebrica letterale che consiste in una somma algebrica di monomi.


Esempio:


Sono polinomi:  ,  ,  ,  .


Se tra i termini di un polinomio non sono presenti monomi simili, il polinomio si dice in forma normale o ridotto; se al contrario si presentano dei termini simili, possiamo eseguire la riduzione del polinomio sommando i termini simili. Tutti i polinomi sono quindi riducibili in forma normale.

Un polinomio in forma normale può presentare tra i suoi termini un monomio di grado 0 che viene comunemente chiamato termine noto.

Esempio:


Il polinomio   ridotto in forma normale diventa  . Il termine noto è  .


Un polinomio può anche essere costituito da un unico termine, pertanto un monomio è anche un polinomio. Un polinomio che, ridotto in forma normale, è somma algebrica di due, tre, quattro monomi non nulli si dice rispettivamente binomio, trinomio, quadrinomio.

Esempio:


Binomi, trinomi, quadrinomi.

  •   è un binomio;
  •   è un trinomio;
  •   è un quadrinomio.


Definizione: Due polinomi, ridotti in forma normale, formati da termini uguali si dicono uguali, più precisamente vale il principio di identità dei polinomi: due polinomi    sono uguali se, e solo se, sono uguali i coefficienti dei termini simili.

Se due polinomi sono invece formati da termini opposti, allora si dicono polinomi opposti.

Definiamo, inoltre, un polinomio nullo quando i suoi termini sono a coefficienti nulli. Il polinomio nullo coincide con il monomio nullo e quindi con il numero 0.


Esempio: Polinomi uguali, opposti, nulli.


  • I polinomi  ;   sono uguali;
  • i polinomi  ;   sono opposti;
  • il polinomio   è un polinomio nullo, infatti riducendolo in forma normale otteniamo il monomio nullo  .


Definizione: Il grado complessivo (o semplicemente grado) di un polinomio è il massimo dei gradi complessivi dei suoi termini. Si chiama, invece, grado di un polinomio rispetto ad una data lettera l’esponente maggiore con cui quella lettera compare nel polinomio, dopo che è stato ridotto a forma normale.


Esempio: Grado di un polinomio.


  • Il polinomio   ha grado complessivo   perché il monomio con grado massimo è  , che è un monomio di quarto grado;
  • il grado del polinomio   rispetto alla lettera   è   perché l’esponente più grande con cui tale lettera compare è  .


Definizione: Un polinomio si dice omogeneo se tutti i termini che lo compongono sono dello stesso grado.


Esempio:


Il polinomio   è un polinomio omogeneo di grado  .


Definizione: Un polinomio si dice ordinato secondo le potenze decrescenti (crescenti) di una lettera, quando i suoi termini sono ordinati in maniera tale che gli esponenti di tale lettera decrescono (crescono), leggendo il polinomio da sinistra verso destra.


Esempio:


Il polinomio   è ordinato secondo le potenze decrescenti della lettera  , e secondo le potenze crescenti della lettera  .


Definizione: Un polinomio di grado   rispetto ad una data lettera si dice completo se contiene tutte le potenze di tale lettera di grado inferiore a  , compreso il termine noto.


Esempio:


Il polinomio   è completo di grado   e inoltre risulta ordinato rispetto alla lettera  . Il termine noto è  .


Osservazione: Ogni polinomio può essere scritto sotto forma ordinata e completa: l’ordinamento si può effettuare in virtù della proprietà commutativa della somma, mentre la completezza si può ottenere mediante l’introduzione dei termini dei gradi mancanti con coefficiente uguale a  .

Per esempio, il polinomio   può essere scritto sotto forma ordinata e completa come  .

Somma algebrica di polinomi

I polinomi sono somme algebriche di monomi e quindi le espressioni letterali che si ottengono dalla somma o differenza di polinomi sono ancora somme algebriche di monomi.

Definizione: La somma di due o più polinomi è un polinomio avente per termini tutti i termini dei polinomi addendi.


La differenza di polinomi si può trasformare in somma del primo polinomio con l’opposto del secondo polinomio.

Esempio: Differenza di polinomi.


 


Prodotto di un polinomio per un monomio

Per eseguire il prodotto tra il monomio   e il polinomio  ; indichiamo il prodotto con  . Applichiamo la proprietà distributiva della moltiplicazione rispetto all’addizione:  .

Osservazione: Il prodotto di un monomio per un polinomio è un polinomio avente come termini i prodotti del monomio per ciascun termine del polinomio.

Esempio: Prodotto di un monomio per un polinomio.


 


Quoziente tra un polinomio e un monomio

Il quoziente tra un polinomio e un monomio si calcola applicando la proprietà distributiva della divisione rispetto all’addizione.

Definizione: Si dice che un polinomio è divisibile per un monomio, non nullo, se esiste un polinomio che, moltiplicato per il monomio, dà come risultato il polinomio dividendo; il monomio si dice divisore del polinomio.


Esempio: Quoziente tra un polinomio e un monomio.


 


Osservazione:

  • Poiché ogni monomio è divisibile per qualsiasi numero diverso da zero, allora anche ogni polinomio è divisibile per un qualsiasi numero diverso da zero;
  • un polinomio è divisibile per un monomio, non nullo, se ogni fattore letterale del monomio divisore compare, con grado uguale o maggiore, in ogni monomio del polinomio dividendo;
  • la divisione tra un polinomio e un qualsiasi monomio non nullo è sempre possibile, tuttavia il risultato è un polinomio solo nel caso in cui il monomio sia divisore di tutti i termini del polinomio;
  • il quoziente tra un polinomio e un monomio suo divisore è un polinomio ottenuto dividendo ogni termine del polinomio per il monomio divisore.

Prodotto di polinomi

Il prodotto di due polinomi è il polinomio che si ottiene moltiplicando ogni termine del primo polinomio per ciascun termine del secondo polinomio.

Esempio: Prodotto di polinomi.


  •   Riducendo i termini simili:

 

  •   Moltiplicando ogni termine del primo polinomio per ogni termine del secondo otteniamo.  
  •  .