L'otto ripassato detto anche otto inseguito o savoia ganciato è un nodo d'arresto e viene comunemente usato in alpinismo per l'assicurazione dell'imbragatura e molteplici altri compiti.
Caratteristiche
modificaIl nodo ad otto ripassato è l'evoluzione del nodo ad otto. "Ripassare" questo nodo è concettualmente facile, ma l'esecuzione rapida può essere più complessa. Il pregio maggiore dell'otto ripassato è lo stress limitato sulla corda, seguito dall'ottima resistenza allo scioglimento involontario. Deve essere eseguito prestando attenzione a che la corda si disponga in spire ordinate: in questo modo lo stress si mantiene minimo e lo scioglimento abbastanza facile, facendo scavallare una delle asole simmetriche all'indietro. La sicurezza di questo nodo deriva dalla sua natura "restringente", cioè più viene messo in tensione, più il nodo si stringe.
Impieghi
modificaAssicurazione dell'imbrago
modificaL'applicazione più importante dell'otto ripassato è alpinistica: l'assicurazione della corda principale all'imbracatura, ruolo fondamentale in cui ha soppiantato il nodo bulino doppio. Il nodo bulino, o Gassa d'Amante, ha ottime caratteristiche di scioglievolezza: si scioglie molto facilmente anche dopo essere stato sottoposto a forte trazione, fattore fondamentale in alpinismo, dove l'arresto di una caduta di 50 m porta trazioni dell'ordine della tonnellata. Tuttavia il bulino è un nodo che mal resiste allo sfregamento e può tendere a sciogliersi, rendendo necessario un contronodo semplice o doppio (cappuccino) per tutelare la sicurezza dell'alpinista. L'otto ripassato pur non avendo la necessità di contronodo rimane più lento da eseguire. Per ovviare all'inconveniente è prassi lasciare un otto eseguito, lasco, alla cima della corda, in modo che sia rapido formare il cappio e completare il nodo.
Longe
modificaQuesto nodo viene usato solitamente per la longe CAI perché è un nodo difficile da sciogliere, specialmente dopo che è stato sottoposto a tensione. Questo nodo ha la caratteristica di assestarsi bene, e quindi una volta fatto praticamente rimane immobile, infatti il suo scorrimento e bassissimo.
Preparazione
modificaPer preparare l'otto ripassato non serve una spiccata manualità. Occorre però prestare attenzione per eseguire il nodo alla perfezione.
- Fare il nodo in Fig.1. Per farlo creare un'asola con l'estremità che finisce con il capo del cordino parecchio lunga (circa 20-25 cm).Prendere l'asola, farle fare un avvitamento completo su se stessa, creando un attorcigliamento, in modo che il capo del cordino risulti nuovamente dalla parte da cui si è fatto partire. Infine fare passare il capo del cordino nell'asola e tirare leggermente entrambe le estremità (Fig.1), a questo punto è stato fatto il primo nodo, chiamato nodo ad otto.
- La seconda parte consiste nel ripassare il nodo appena eseguito. Creare un'altra asola a monte del nodo, e con il capo cercare di ripassare a ritroso i movimenti che ha fatto la cima nel precedente nodo, avendo l'accortezza di seguire il cordino precedentemente annodato all'interno cioè far passare il capo sempre dalla parte interna del cordino.
- Adesso dovrebbero essere paralleli il capo e il resto del cordino a valle del nodo. Afferrarli entrambi e tirarli contemporaneamente ed insieme all'asola, però in direzioni diverse.(Fig.2)